HakimBey Il ritorno del paleolitico Ognicultura(ocomunqueogniculturaurbano-agricola)coltivaduemiti apparentementecontrastanti:ilmitodelladecadenzaeilmitodelprogresso.René Guénoneineo-tradizionalistisostengonochenessunaculturaanticahamai credutoalprogresso,manaturalmentefingono,perchélorostessilohanno perseguito. Unaversionedelmitodelladecadenzanellaculturaindo-europeaèincentrato sull’immaginedeimetalli:oro,argento,bronzo,ferro.Machediredelmitoincui KronoseiTitanivengonodistruttiperfarpostoaZeuseaglidèiolimpici?—si trattadiunastoriaparallelaaquellachediTiamateMarduk,oaquelladiLeviathan eJah.Inquestimitidelprogresso,unoriginariopantheon“femminile”,ctonioe caotico(terrestreoequoreo)èsostituito(rovesciato)daunsuccessivo, spiritualizzatoeordinatopantheonceleste“maschile”.Nonèquestounpassoin avantineltempo?EnonhannoBuddhismo,CristianesimoeIslàmtuttiproclamato diesseremiglioridelpaganesimo? Inrealtà,naturalmente,siaimitidelladecadenzasiaquellidelprogresso,hannolo scopodiesercitareuncontrollo,diintrodurreunasocietàdelcontrollo.Tuttiedue ammettonocheprimadelpresentestatodicosequalcos’altroesistesse:un differentemododifaresocietà.Inentrambiicasipareesserciqualcosacomeuna sortadi“memoriagenetica”[“race-memory”vision]delPaleolitico,delgrande, immutabiletempodellapreistoriadell’umano.Nelcasodellavisioneprogressiva, quell’etàprimordialeèvistacomeun’epocadivastodisordine,brutaleeorrenda.Il XVIIIsecolononhascopertoquestopuntodivista,mal’hatrovatogiàespressonella culturaclassicaeinquellacristiana.Nell’altrocaso,quellodelladecadenza,il primordialeèvistoinvececomemomentoprezioso,innocente,numinoso,felice,più facilediquelloattuale,maancheirrevocabilmenteperduto,impossibileda recuperaresenonattraversolamorte. Così,mentreperglientusiastifedeliadoratoridell’ordine,ilpresentesipresenta comeinfinitamenteperfettorisoettoognicaosoriginario,perisuoiinsoddisfattie potenzialinemici,essosipresentainvececomequalcosadicrudeleedioppressivo (“ferro”),maanchedifatalmenteinevitabileesostanzialmenteonnipotente. Innessuncasoipartigianidelmitodell’Ordineammetterannoche“Caos”,o“Età dell’oro”,potrebbeesisterenelpresente,ocheesistononelpresente,quieora, fattivamente,benchédissimulatidall’illusoriatotalitàdellaSocietàdell’Ordine.Noi peròcrediamocheil“Paleolitico”(chenonènépiùnémenocheunmito,comeil “Caos”ol’“Etàdell’oro”)esistatuttora,comeunasortadiinconsciosociale. Riteniamoinoltrechel’etàindustrialestiavolgendoaltermineconl’ultimolasso dellaneolitica“rivoluzioneagricola”echeancheleultimereligionidell’Ordine stianodeclinandoeanchechetuttoquesto“materialerimosso”torneràin superficie.Cos’altrosipotrebbeintenderequandoparliamodi“nomadismo psichico”edi“scomparsadelsociale”? LafinedelModernononsignificaunritornoalPaleolitico,maunritornodel Paleolitico. L’antropologiapost-classica(opost-accademica)cihapreparatiperquestoritorno delrimosso:direcentesièdiffusounsentirecomunechespingeversounaricomprensionedellasocietàdiraccoltaedicaccia.LegrottediLascauxsonostate scoperteproprioquandoandavanoscoperte—nessunanticoromano,nessun cristianomedievale,nessunrazionalistadelXVIIIsecololeavrebbemaitrovatebelle osignificative.Inquestegrotte(simbolodiun’archeologiadellacoscienza)noi abbiamoinvecetrovatogliartistichelihannocreati,scoprendolicomeantenatie, anche,comenoistessi,viviepresenti. UnavoltaPaulGoodmanhadefinitol’anarchismocomeunasortadi “conservatorismoneolitico”.Definizionespiritosa,manontroppaaccurata. L’anarchismo(o,almeno,l’anarchismoontologico)nonsimpatizzatantocongli agricoltoribifolchi,quantopiuttostoconlestrutturesocialinon-autoritarieecon l’economiapre-capitalisticadeicacciatoriedeiraccoglitori.Inoltrenonpossiamo definirequesta‘simpatia’come‘conservatrice’.Unaggettivomigliore,dalmomento cheabbiamotrovatolenostreradicinelpaleolitico(unasortadieternopresente), potrebbeessere“radicale”.Nonvogliamotornareallatecnologiamaterialedel passato(nonabbiamoalcundesideriodiproiettarciall’indietro,versol’etàdella pietra),piuttostosiamoperilritornodiunatecnologiapsichicacheabbiamo dimenticatodiaverposseduto. IlfattochenoitroviamoLascauxbellasignificacheBabiloniahafinalmente cominciatoadisfarsi.L’anarchismoèprobabilmentepiùunsintomocheunacausa diquestosfacimento.Adispettodellenostreimmaginazioniutopiche,noinon sappiamocosaaspettarci.Ma,daultimo,siamoalmenopreparatiperladerivaverso l’ignoto.Pernoiquestaèun’avventura,nonlafinedelmondo.Noiaccogliamo volentieriilritornodelCaos,perché,conilpericolocheglisiavvolgeintorno,arriva, allafine,unanuovapossibilitàcreativa. (trad. M. Baldino) http://www.kasparhauser.net