Seminario Onirico Teatrale tra Mito e Paradosso Il Seminario parte dallo studio di alcuni miti dell’opera letteraria di Pubblio Ovidio Nasone e da queste storie inizia un percorso di riflessione sul tema del mito, il suo valore nella storia e nel tempo odierno. L’ Opera di Ovidio rivela nella sua concezione una natura animata, fatta di miti divenuti materia vivente, partecipe di un tutto che si trasforma: una natura intesa come archivio fremente di storie trascorse, ove è possibile avvertire la presenza di una creatura mitica in un albero, in una fonte, in un sasso. Affrontare miti e mitologie millenarie spinge ad esaminare il valore dei sentimenti e a discutere come essi possano essere rappresentati a teatro. Come si propongono o espongono tali sentimenti al pubblico? È corretto ritenere queste storie come leggende di uomini e dei o invece è utile umanizzarle per renderle più reali e comprensibili al pubblico? Che cosa ci vogliono insegnare queste storie? È possibile rappresentare un mito millenario e sentirne ancora l’attualità rappresentativa odierna? Il seminario è un viaggio onirico tra mito e realtà, tra fantasia e tragedia, tra sentimenti umani e punizioni divine; l’obiettivo è arrivare al paradosso kafkiano in cui la metamorfosi diventa qualcos’altro, si abbandona la leggenda, la mitologia, il senso rarefatto delle parole e si affronta una realtà cruda, imprescindibile, tragica. Il viaggio affronta il mito di Ovidio e la sua rappresentabilità a teatro per giungere a Kafka e discuterne la crudezza e l’impossibilità di modificare una situazione apparentemente paradossale. Rolando Macrini ha realizzato numerosi spettacoli messi in scena a in Italia e all’estero. Tra gli altri Il Grande Inquisitore, Hamletmaschine, La Fattoria degli Animali andato in scena nel 2003 presso La MaMa Experimental Theatre Club di New York, e Galileo (progetto vincitore del premio Giovani Artisti Italiani del MIBAC nel 2005) realizzato in collaborazione con il Dzinot Theatre (Macedonia), La MaMa di New York e l’Università di Viterbo. Nel 2009 ha dedicato buona parte del suo lavoro a Bulgakov, realizzando la messa in scena di Cuore di Canee Le Uova Fatali con il Ariel Theatre in Romania. Come compositore ha scritto diversi pezzi per opere teatrali e suona e collabora come musicista con diversi gruppi. Da anni con il Centro Universitario Teatrale di Viterbo, conosciuto per le sue opere dal carattere sperimentale, musicale e visivo.