MARIO E SILLA p. 158 Dato che Mario stava diventando troppo potente, il senato affidò al console Lucio Cornelio Silla, aristocratico, la guerra contro Mitridate Ottimati e popolari erano in contrasto Qual era uno dei motivi del loro contrasto? Chi voleva arruolarsi veniva sottoposto a un esame (buona salute, altezza, costituzione...). Se giudicato idoneo, veniva destinato a una legione o alle truppe ausiliarie. Seguivano un duro allenamento e avevano un dura disciplina. Spesso, in tempo di pace, stringevano rapporti con le popolazioni delle terre che controllavano e si legavano a donne del luogo e da loro avevano dei figli. Il modo in cui gestire la politica estera, per esempio la vicenda del Regno di Numidia Che cosa era accaduto in Numidia? 112 a. C. Giugurta, nuovo re di Numidia salito al trono con la forza, aveva fatto uccidere alcuni mercanti romani e italici che si trovavano nei suoi territori, accusandoli di aver sostenuto un suo avversario. Come reagirono i cavalieri romani? All'inizio accusarono il Senato di non proteggerli e convinsero i Comizi a dichiarare guerra alla Numidia (111 a. C.). In seguito, dato che la guerra veniva condotta con poca forza fecero eleggere eleggere console per il 107 a. C. Gaio Mario Chi era Mario? Un cavaliere, un uomo nuovo, cioè aveva iniziato la carriera politica senza avere antenati nobili, che avessero ricoperto le più alte magistrature. Era ostile al Senato. Roma venne minacciata da altre popolazioni germaniche (Tèutoni e Cimbri): Mario fu rieletto console per cinque anni consecutivi (104 - 100 a. C.) contro la legge che stabiliva che dovessero passare 10 anni prima della rielezione. Sconfisse entrambi i popoli Che cosa accadde in seguito? In tre anni Mario sconfisse Giugurta (105 a. C.). Come gestì la guerra contro la Numidia? Che cosa fece per risolvere il problema dell'esercito? Re del Ponto (zona centrosettentrionale della penisola anatolica) che voleva espandersi in Asia Minore a danno della Bitinia, alleata dei romani, e della provincia romana d'Asia. Nell'88 a. C. era entrato nelle terre romane facendo massacrare tutti i mercanti italici presenti. Chi era Mitridate Quale fu la reazione dei popolari? Fecero approvare dai Comizi un decreto che revoca l'incarico a Silla dandolo a Mario. Si trattava di un atto illegale Come reagì Silla? Marciò su Roma con le sue truppe: altro atto illegale. L'esercito diventava strumento per ottenere il potere, per la lotta politica Qual era la condizione dei soldati dopo la riforma di Mario? Che cosa fece Silla a Roma? I soldati erano fedeli più al loro comandante che allo Stato, quindi i generali acquisivano un potere enorme. - Fece condannare a morte o all'esilio i popolari -riottenne il comando della guerra contro Mitridate, partì per l'Asia e lo sconfisse (87 - 85 a. C.) Mentre Silla non era a Roma... Ridare potere al Senato, ma le sue azioni avevano minato le basi della repubblica. Qual era il suo scopo? Come agì per raggiungerlo? Quale fu la conseguenza negativa? Decise di arruolare i nullatenenti (volontari) creando un esercito permanente di soldati di mestiere che dovevano prestare il loro servizio per circa 20 anni. Ricevevano paga fissa, premi in occasioni speciali e, alla fne della loro carriera, un appezzamento di terra. I popolari di Mario avevano ripreso il potere e scatenato violenze contro i sillani. Dopo la morte di Mario (86 a. C.), Silla rientrò a Roma e in due anni di scontri e massacri (83 - 82 a. C.) diventò padrone assoluto della città, assumendo la dittatura a tempo indeterminato. Eliminò i suoi nemici politici, servendosi delle tavole di proscrizione, elenchi di persone considerate fuorilegge e che quindi potevano essere uccise da tutti mentre i loro beni venivano confiscati. Riformò l'ordinamento politico: - raddoppiò i senatori, da 300 a 600, con uomini a lui fedeli, cavalieri e italici - restituì al Senato i tribunali che si occupavano di peculato -diminuì i poteri dei tribuni - ridusse i poteri militari dei consoli ed aumentò i poteri militari di proconsoli e propretori che dovevano gestire le province - nel 79 a.C. si ritirò a vita privata