MICROECONOMIA La teoria della domanda Enrico Saltari Università di Roma “La Sapienza” 1 Dalla scelta ottimale per il consumatore, si ha che la quantità domandata del bene A è data da Qa = D (Pa, Pb, R) e analogamente per il bene B. • Esamineremo ora come varia la scelta e perciò la quantità domandata quando: 1. varia il reddito R 2. varia il prezzo del bene considerato 1 Variazioni di reddito • Teniamo fissi i prezzi e facciamo aumentare il reddito. In corrispondenza la scelta ottima può subire due tipi di cambiamento: 2 a 1. Quando aumenta il reddito, la domanda del bene aumenta, ∆Q ∆R > 0. Il bene viene definito normale. Possiamo ulteriormente distinguere due tipi di beni normali: (a) beni di lusso, se la domanda aumenta più che in proporzione rispetto al reddito; (b) beni necessari, se la domanda aumenta meno che in proporzione rispetto al reddito. a 2. Quando aumenta il reddito, la domanda del bene si riduce, ∆Q ∆R < 0. Il bene viene definito inferiore. • Queste definizioni dipendono dal livello del reddito perché la domanda del bene dipende a sua volta dal reddito. Un bene può essere normale a bassi livelli di reddito, ma divenire inferiore ad alti livelli di reddito. • La curva reddito-consumo ci dice come varia la scelta ottima dei due beni al variare del reddito: è cioè il luogo dei punti di tangenza tra il vincolo di bilancio e la curva di indifferenza per dati prezzi Pa e Pb e un reddito R in aumento. 3 • La curva di Engel pone in relazione la quantità domandata di ciascun bene con il reddito. 2 Esempio Il luogo dei punti di tangenza tra il vincolo di bilancio e la curva di indifferenza per dati prezzi PA e PB e un reddito R in aumento viene definito curva reddito-consumo. Se la funzione di utilità ha la forma U = QAQB , quale forma ha la curva reddito-consumo, vale a dire la relazione tra QB e QA? B Risposta. Il saggio marginale di sostituzione è SMaS = Q QA . Dall’uguaglianza tra PA B = PA , e cioè Q SMaS e rapporto tra i prezzi otteniamo Q = B QA PB PB QA. La curva reddito-consumo è perciò una retta che parte dall’origine degli assi. 4 1×10 Pa=2.5, Pb=1 3 Quantità di B 800 600 400 200 0 100 200 300 Quantità di A 5 3 Esempio La curva reddito-consumo ci dice qual è la relazione tra le quantità consumate di A e B con prezzi fissi e reddito variabile. Se poniamo in relazione la quantità domandata con il reddito, sempre supponendo prezzi fissi, otteniamo la curva di Engel. Utilizzando i dati del precedente esempio, determinate la curva di Engel. Risposta. Poiché nella posizione di ottimo con la funzione di utilità U = QAQB si ha QA = R/2PA, la curva di Engel è evidentemente una retta. 6 La curva di Engel, Pa=2.5 3 1×10 800 Reddito 600 400 200 0 100 200 300 Quantità di A 7 4 Variazioni di prezzo • Teniamo fisso il reddito monetario e facciamo variare uno dei prezzi mantenendo costante l’altro. Anche in questo caso la scelta ottima può subire due tipi di cambiamento: a 1. Quando il prezzo diminuisce, la domanda del bene aumenta, ∆Q ∆Pa < 0. Il bene viene definito ordinario. a 2. Quando il prezzo diminuisce, la domanda del bene si riduce, ∆Q ∆Pa > 0. Il bene viene definito di Giffen. • Rilevanza del paradosso di Giffen: non tanto per i beni quanto per le analogie per l’offerta di lavoro e il risparmio. • La curva prezzo-consumo ci dice come varia la scelta ottima dei due beni al variare del prezzo: è cioè il luogo dei punti di tangenza tra il vincolo di bilancio e la curva di indifferenza quando uno dei prezzi diminuisce mentre il reddito e l’altro prezzo rimangono costanti. 8 • La curva di domanda pone in relazione la quantità domandata di ciascun bene con il suo prezzo. 5 Effetto sostituzione ed effetto reddito • Per comprendere questi due casi, è necessario separare l’effetto prezzo nei due effetti che lo compongono ef f. prezzo = ef f. sostituzione + ef f. reddito • Quando uno dei prezzi diminuisce, si manifestano due effetti: 1. il bene il cui prezzo è diminuito diviene meno caro; 2. la diminuzione di prezzo fa aumentare il reddito reale. • Il primo è l’effetto sostituzione, il secondo l’effetto reddito 9 5.1 Esempio Situazione iniziale, R = 1000, Pa = 5 e Pb = 1; Qa = 100, Qb = 500. Il prezzo di A diminuisce: Pa0 = 2.5. Due effetti: Pa0 Pa = 5 ; = 2.5 < 1. il prezzo relativo di A diminuisce: P = 2.5 1 Pb 1 b 2. il reddito reale aumenta: prima il consumatore spendeva R = 1000; se acquista le stesse quantità, ora spende R0 = 100 × 2.5 + 500 × 1 = 750, sicché il consumatore ¡ ¢ spende 10 unità monetarie in meno, R0 − R = Qa Pa0 − P a = −250. 5.2 L’effetto sostituzione • L’effetto sostituzione e l’effetto reddito si manifestano contemporaneamente. Per tenerli separati, occorre mantenere fermo il reddito reale facendo variare soltanto 10 il prezzo relativo; poi variare il reddito reale mantenendo immutato il prezzo relativo. • Diremo che il reddito reale è costante se il consumatore è appena in grado di acquistare la combinazione iniziale. Nell’esempio, se il reddito monetario del consumatore diviene ora R0 = 90 • Questo significa che il vincolo di bilancio passa per la vecchia combinazione, anche se con un’inclinazione diversa perché il prezzo relativo è cambiato. • In generale, la scelta sarà ora diversa. L’effetto di sostituzione ci dice come cambia la scelta ottima, cioè le quantiutà scelte, con il reddito reale invariato. Il prezzo passa da Pa a Pa0 (da 5 a 2.5 nell’esempio). Per lasciare invariato invariato il reddito reale, occorre che il reddito monetario passi da R a R0 (da 1000 a 750). La scelta iniziale era Qa; diviene Q0a. ³ ´ 0 0 0 Qa − Qa = D Pa, R − D (Pa, R) 11 5.3 Esempio Supponiamo che la funzione di domanda di A sia Qa = R/ (2Pa) . Con i dati di prima Qa = 1000/ (2 × 5) = 100. Se Pa0 = 2.5, abbiamo visto che il reddito reale è immutato ¡ ¢ 0 0 0 0 se R = 7500. Perciò, Qa = R / 2Pa = 750/ (2 × 2.5) = 150. L’effetto sostituzione è Q0a − Qa = 150 − 100 = 50. Cambia anche la quantità acquistata di B che è ora R0 0 = 375. = 750 Qb = 2 2×1 5.4 L’effetto reddito • Per determinare l’effetto reddito, manteniamo immutato il prezzo di A a Pa0 e restituiamo al consumatore il reddito che gli avevamo sottratto R0 − R e vediamo come cambia la scelta ottima. Indichiamo con Q00a la quantità domandata in corrispondenza del reddito R e del prezzo Pa0 . L’effetto reddito è perciò ³ ´ ³ ´ 00 0 0 0 0 Qa − Qa = D Pa, R − D Pa, R 12 5.5 Esempio ¡ ¢ Con la funzione di domanda di prima Qa = R/ (2Pa) , si ha Q00a = R/ 2Pa0 = 1000/ (2 × 2.5) = 200, sicché l’effetto reddito è Q00a − Q0a = 200 − 150 = 50. 5.5.1 L’effetto totale Notare che la variazione complessiva della domanda dovuta al cambiamento di prezzo è l’effetto prezzo — Q00a − Qa — e questo è la somma dei due effetti appena visti perché ef f. prezzo = ef f. sostituzione + ef f. reddito = ³ ´ ³ ´ 0 00 0 Qa − Qa + Qa − Qa = Q00a − Qa 13 5.6 Esempio Qa = R/ (2Pa) = 100/ (2 × 5) = 10, mentre se il prezzo di A cambia Q00a = ¡ ¢ 100/ 2Pa0 = 12.5. L’effetto prezzo è perciò 2.5 pari alla somma degli effetti sostituzione e reddito. 14 L'effetto prezzo 3 1×10 875 Quantità di B 750 625 500 375 250 125 0 50 100 150 200 250 300 Quantità di A 15 5.7 L’equazione di Slutsky • Nota per chi conosce un po’ di matematica. La curva di domanda ha equazione — omettendo per brevità Pb — Qa = D (Pa, R) . (Nelle derivate che seguono compare sempre il simbolo di derivata parziale perché l’altro prezzo viene sempre tenuto costante.) Deriviamo questa funzione e teniamo conto del fatto che anche R dipende da Pa a parità di quantità acquistate perché R = PaQa + PbQb e perciò dR = dR = Q . Si QadPa + QbdPb. Ne deriva che, a parità di quantità acquistate, dP a a noti che in questo modo stiamo implicitamente definendo l’effetto sostituzione in cui appunto le quantità acquistate non cambiano e perciò non cambia neppure il reddito reale. Otteniamo ∂D ¯¯ ∂D (Pa, R)¯¯ = + ¯ ¯ ∂Pa ∂Pa RM=costante RR=costante µ ¶ ∂D¯¯ ∂R × + ¯ ∂R Pa=costante ∂Pa dove RR sta per reddito reale e RM per reddito monetario. Il lato sinistro ci dice come cambia la domanda se teniamo conto che quando varia uno dei prezzi non varia 16 solo il prezzo stesso ma, a parità di quantità acquistate, anche il reddito monetario. Il lato di destra scompone questa variazione nelle sue due componenti. Riordiniamo la precedente espressione così ∂D ¯¯ = ¯ ∂P | a RM=costante {z } EF F. P REZZO ∂D (Pa, R)¯¯ − ¯ ∂P a | {zRR=costante} EF F. SOST IT IT U ZIONE ∂D¯¯ −Qa ¯ ∂R P{za=costante} | EF F. REDDIT O Per esempio, se la funzione di domanda è Qa = R/ (2Pa), applicando la formula appena ricavata si ha − R = 2 2 (Pa) QaPa − R 2 (Pa)2 1 − Qa 2Pa Il lato di sinistra è l’effetto prezzo — come ³ varia ´ la domanda quando a parità di d R R . Il primo termine del = − reddito monetario cambia il prezzo: dP a 2Pa 2(Pa)2 lato di destra è l’effetto sostituzione — come varia la domanda se il reddito reale (le quantità acquistate) non cambia — e il secondo l’effetto reddito. 17 • La scomposizione dell’effetto prezzo ha come fine di poter accertare il segno dell’effetto sostituzione. Questo ha sempre segno negativo. Il motivo è che i panieri che comportano una riduzione della domanda al diminuire del prezzo non sono stati acquistati prima della diminuzione del prezzo. Non potrebbero allora essere acquistati ora che il prezzo è diminuito. • Nulla possiamo dire a priori sull’effetto reddito per la presenza sia dei beni inferiori che di beni normali. Non possiamo perciò dire nulla sul segno dell’effetto prezzo ef f. prezzo = ef f. sostituzione + ef f. reddito ? − ? • In generale, possono verificarsi tre casi: 1. Il bene è normale. Quando il prezzo aumenta, l’effetto sostituzione ne scoraggia il consumo; siccome l’aumento di prezzo riduce anche il reddito reale, anche l’effetto reddito si muove nella stessa direzione - è negativo. La domanda ha inclinazione negativa; 18 2. Il bene è inferiore ma non di Giffen. Quando il prezzo aumenta, l’effetto sostituzione ne scoraggia il consumo; in questo caso l’aumento di prezzo riduce il reddito reale e, trattandosi di un bene inferiore, il consumo viene incoraggiato. L’effetto sostituzione prevale sull’effetto reddito e la domanda ha inclinazione negativa; 3. Il bene è inferiore e di Giffen. Quando il prezzo aumenta, l’effetto sostituzione ne scoraggia il consumo; in questo caso l’aumento di prezzo riduce il reddito reale e, trattandosi di un bene inferiore, il consumo viene incoraggiato. L’effetto reddito prevale sull’effetto sostituzione e la domanda ha inclinazione positiva. 19