I NIDI ARTIFICIALI COSA SONO E PERCHE' E' IMPORTANTE INSTALLARLI A cura di Claudio Piani Lipu Modena Cosa sono In una definizione molto ampia si tratta di manufatti realizzati per ospitare la nidificazione degli uccelli (ma non solo… vedi sotto). Alcuni vengono usati anche come dormitorio e risultano estremamente utili negli inverni più rigidi. Le tipologie sono le più varie per forma e dimensioni. Per fare qualche esempio si va dalla cassetta aperta per Gheppio e Barbagianni fino alle piattaforme aeree per Cicogna bianca e Falco Pescatore, dalle zattere galleggianti per le Sterne ai nidi a tunnel per il Martin pescatore (certamente non alla portata di tutti) o a camino per la Civetta. Il più semplice e usato nei nostri boschi e giardini consiste in una piccola cassetta di legno con un foro di accesso dove di solito entrano Cince, Passeri e Storni vista esempio la scarsità degli alberi maturi specialmente in pianura. Ecco uno degli schemi di realizzazione (vedi sotto). In base al diametro del foro di accesso selezioneremo le specie che possono entrare. Ad esempio i fori da 28 mm permetteranno l’ingresso quasi esclusivo delle specie più piccole di paridi come Cinciarella e Cincia bigia mentre fori sopra i 45 mm andranno bene anche per lo Storno. Alcuni consigli generali Il nido artificiale deve riprodurre il covatoio usato in natura dalle differenti specie. La tipologia da realizzare va quindi scelta in base alla specie che vogliamo attrarre. Saranno dunque importanti le dimensioni, il diametro del foro o il tipo di apertura di accesso ma anche la posizione e l’altezza a cui viene istallato. Normalmente vanno collocati in inverno, in modo che possano essere esplorati prima dell’inizio della stagione riproduttiva e comunque disponibili all’arrivo delle specie migratrici. Va scelto un luogo tranquillo, al riparo dal disturbo antropico e dagli atti vandalici. E’ necessario avere qualche accortezza nell’appenderli e fissarli per evitare che il nido possa cadere o spostarsi, facendo così fallire eventuali nidificazioni in atto. Anche se gli uccelli spesso dimostrano grandi capacità di adattamento, per i nidi da appendere agli alberi è importante scegliere la giusta esposizione, di solito E, e l’altezza da terra, in genere non meno di 2-2,5 metri. I nidi vanno manutenzionati e ripuliti periodicamente, in genere alla fine della stagione riproduttiva. Perché installarli I nidi artificiali sono utili per vari motivi: nidificazione di specie rare o utili all’uomo ad esempio in agricoltura; utilizzo come dormitorio invernale; realizzazione di studi scientifici; educazione ambientale; ma soprattutto per il piacere di attrarre gli uccelli nel nostro giardino! Non solo uccelli… Non va dimenticato che si possono realizzare nidi artificiali anche per altri animali come i pipistrelli (le famose bat-box), altri piccoli mammiferi (Ghiri, Ricci etc.), insetti (nidificazione di vespe e api solitarie o svernamento di farfalle), rettili e anfibi (rifugio o svernamento). In rete le informazioni disponibili sono tantissime. E allora, buon lavoro e buon divertimento! Alcuni libri utili: Nidi Artificiali – Edagricole di Guido Premuda, Bruno Bedonni, Fabio Ballanti Siepi, nidi artifiaciali e mangiatoie – Cierre Editore – a cura di Renzo Rabacchi COSTRUIAMO I NIDI ARTIFICIALI Ciao a tutti piccolo corso a fascicoli virtuali per costruire un nido artificiale (nel carrello c'è il legno per quattro), in questo caso è un nido di medie dimensioni per facilitare esempio la nidificazione dell' assiolo e dell' upupa e sarà installato i primi di marzo essendo due specie migratrice che adesso sono al caldo in africa Il primo passo è andare in un negozio di bricolage, consiglio legno di abete di 2 cm di spessore per l’isolamento termico, dove si compera a costi contenuti e taglio gratis (?) impregnante all'acqua almeno due mani, viti tropicalizzate 35x3,5 mm, cerniera per il fissaggio del tetto, gancio di chiusura tetto e tanta colla vinilica serve quasi di più delle viti. Comperato il materiale si procede all’assemblaggi. Per primo si incollano i vari pezzi, tranne il tetto ne parliamo dopo, (consiglio una colla vinilica istantanea più comoda e veloce) la colla garantisce una migliore durata nel tempo e una protezione dalle varie fessure. Quando la colla ha fatto presa si inizia con avvitare i vari pezzi assemblati prima così il nido risulta ancora più resistente. Per il montaggio del tetto, che deve essere apribile per la pulizia a fine stagione riproduttiva, occorre una cerniera, quelle a metro sono economiche, fissato con colla e viti e di un gancio laterale per evitare che si apra in caso di temporali o di predazione. Raccomandati anche alcuni fori sul fondo per fare uscire la condensa e l'eventuale acqua piovana infiltratasi. Abbiamo finito la fase di assemblaggio adesso passiamo alla fase di protezione del legno e della cerniera. Come già scritto è meglio usare un impregnante all'acqua inodore ed ecologico diamo una prima mano quando è usciutta mettiamo un pezzo di gomma sopra la cerniera và benissimo un pezzo di camera d'aria va fissata con la colla e puntine, viti ecc anche se l'ideale è una pistola aggraffatrice si trova anche nei supermercati questo per proteggere il ferro della cerniera e non fare entrare acqua dalla fessura del tetto. Ok i nidi sono pronti ultima operazione dare una seconda mano di impregnante, sul tetto ne abbiamo messe tre, e le staffe di fissaggio di solito in legno questa volta proviamo in metallo. La parte più difficile sarà l'installazione a circa a 6 /8 metri per questi uccelli sarà dura soffro di vertigini ma ok con l'aiuto dello staff Lipu si supera anche questo.