EUR MED PHYS 2008;44(Suppl. 1 to No. 3) Disfagia e disfonia post-traumatica da danno neurologico periferico: presentazione di un case report A. BERGONZONI, M. ZAMBELLI, M. CAVALLO, R. BENASCIUTTI, N. BASAGLIA I disordini della deglutizione rappresentano una complicanza frequente nel grave trauma cranio-encefalico secondaria prevalentemente alle lesioni a carico del sistema nervoso centrale . Riportiamo qui di seguito il caso clinico di un giovane paziente di 47 anni affetto da esiti di Trauma Cranio-Encefalico (TCE) che ha sviluppato una grave disfagia secondaria, invece, a lesione periferica del IX, X e XI n.c bilateralmente. Anamnesi Il 24/10/07 caduta accidentale da un’impalcatura senza successivo stato di coma. TC cerebrale e del rachide cervicale (fase acuta): piccola falda di ematoma extradurale sn, emorragia sub-aracnoidea, frattura della squama ossea e frattura composta della massa laterale dell’atlante. RMN cerebrale in acuto e a distanza di 4 mesi escludeva un coinvolgimento del tronco encefalico ed evidenziava solamente una piccola contusione cerebellare dx. Quadro clinico in fase acuta: paziente soporoso ma risvegliabile, in assenza di deficit motori ai quattro arti e delle funzioni corticali superiori. Era presente una grave disfonia e disfagia ed una paralisi bilaterale dei muscoli trapezi e sternocleidomastoidei. Fibrolaringoscopia (28.01): minimo movimento delle aritenoidi, corde vocali in completa abduzione, appena mobili ma insufficienti a svolgere la loro funzione fisiologica. 01.02 : posizionata sonda gastrostomica percutanea (PEG) a causa del persistere della grave disfagia nonostante il trattamento logopedico avviato nel novembre 2007. 22/04/08 ingresso presso la nostra U.O per un definitivo inquadramento diagnostico attraverso un programma di valutazione clinicostrumentale della deglutizione e dell’eloquio, che consentisse di definire meglio la prognosi e orientare correttamente il trattamento logopedico. Quadro clinico all’ingresso presso la nostra UO Buona motricità e sensibilità delle strutture del cavo orale, paralisi del velo palatino e riflesso faringeo presente anche se ipovalido. Marcata ipofonia. Paralisi dei muscoli trapezi e degli sternocleidomastoidei. Alle prove di screening per la valutazione della deglutizione evidenziata chiara inalazione dei liquidi, assenza di segni clinici di aspirazione alla assunzione di semisolidi (acquagel). L’alimentazione avveniva esclusivamente attraverso la PEG. Si confermava assenza di menomazioni motorie ai quattro arti e di menomazioni cognitive. Vol. 44 - Suppl. 1 to No. 3 Unità Operativa di Medicina Riabilitativa, Settore di Riabilitazione, Dipartimento di Neuroscienze e Riabilitazione, Azienda Ospedaliero-Universitaria di Ferrara Valutazioni eseguite cliniche e strumentali Valutazione clinica della deglutizione (08/05): conservata morfologia bucco-facciale, motricità bucco-facciale ad eccezione del velo immobile, sensibilità tattile del cavo orale. Ottima attenzione e collaborazione. Fase orale conservata con assunzione di liquidi e semisolidi, fase faringea alterata solo per i liquidi, fase esofagea apparentemente conservata. Tosse volontaria presente ma inefficace, riflessa assente Videofluoroscopia della deglutizione (VFS) (7/05) con liquidi e semisolidi (acquagel) da cui risultava tilt epiglottico incompleto, mancata chiusura laringea, aspirazione intra e post-deglutitoria di entrambe le consistenze (silente nel caso dei semisolidi); era inoltre presente ristagno nei seni piriformi associato a costante atteggiamento spastico del muscolo cricofaringeo (SES). Consulenza foniatrica (13/05): velo immobile, residua motilità della parete faringea sinistra e corde vocali fisse in posizione respiratoria. EMG faringea e dei muscoli tiroaritenoidei (13/05 e 22/05): denervazione completa del velo palatino a dx, segni di iniziale reinnervazione a livello del faringe di sn, ipertono del muscolo cricofaringeo sn. Denervazione completa degli sternocleidomastoidei bilateralmente. L’EMG laringea evidenziava una denervazione completa bilaterale dei muscoli tiroaritenoidei. Fibrolaringoscopia della deglutizione (FEES) (29/05): paresi cordale bilaterale in abduzione, lieve mobilità adduttoria in fonazione. Alle prove con semisolido a capo flesso modesta inalazione postdeglutitoria da spasmo del SES e ristagno nei seni piriformi e nella regione retrocricoidea che si detergeva col raschio. Alle prove con liquido lieve inalazione intra-deglutitoria, seguita da tosse efficace ed inalazione post-deglutitoria da ristagno nei medesimi distretti sovradescritti. Trattamento logopedico eseguito Obiettivi: – miglioramento della motricità faringea e velare dove erano già presenti segni di reinnervazione (attraverso la stimolazione termica del faringe); EUROPA MEDICOPHYSICA 1 BERGONZONI DISFAGIA E DISFONIA POST-TRAUMATICA DA DANNO NEUROLOGICO PERIFERICO: PRESENTAZIONE DI UN CASE REPORT – miglioramento dell’apertura dello SES (attraverso la manovra di Shaker) – ottimizzare le strutture sfinteriche funzionanti della laringe. Quadro clinico ed indicazioni alla dimissione Il paziente continua ad alimentarsi esclusivamente attraverso la PEG (che autonomamente gestisce). Continuerà il trattamento logopedico presso le strutture del territorio seguendo gli obiettivi impostati durante il ricovero. Si programma rivalutazione clinica e strumentale a distanza di circa un anno dall’evento traumatico al fine di valutare eventuali modificazioni del quadro clinico e neurofisiologico. Tali valutazioni ci aiuteranno a meglio definire la prognosi di recupero di una alimentazione orale completa, obiettivo che al momento ci sembra difficilmente raggiungibile. Riguardo il disturbo disfonico il recupero o meno della innervazione dei muscoli vocali e velari ci permetteranno di individuare il più corretto approccio foniatrico-logopedico da seguire. 2 Conclusioni La singolarità del caso non trova frequente riscontro nella letteratura relativa ai disturbi disfagici nel trauma cranio-encefalico, di qui l’esigenza di seguirlo nel tempo per una definzione prognostica innanzitutto e per la revisione dei programmi riabilitativi logopedici che il paziente dovrà necessariamente seguire a distanza in quanto residente in altra regione. Bibliografia 1. Logeman JA, Pepe J, Mackay LE. Disorders of nutrition and swallowing: interventions strategies in the trauma center. Journal Head Trauma Rehabilitation 1994;9:43-56. 2. Lazarus C, Logeman JA. Swallowing disorders in closed head trauma patients. Archives Physical Medicine Rehabilitation 1987;68:79-83. 3. Logeman JA. Swallowing physiology and pathophisiology. In “The ORL Clinics of North America”, Saunders Company 1988;21:613-24. 4. Mackay LE, Morgan AS, Bernstein BA. Swallowing disorders in severe brain injury: risk factors affecting return to oral intake. Archives Physical Medicine Rehabilitation 1999l;80:365-71. EUROPA MEDICOPHYSICA October 2008