Informativa rivolta ai pazienti da sottoporre ad intervento chirurgico per patologia dell’apparato muscolo-scheletrico del rachide: interventi sulla colonna lombo-sacrale per via anteriore Il presente documento ha lo scopo di informarla e di fornirle, in maniera il più possibile semplice e comprensibile, tutte le notizie circa la sua patologia e l’intervento proposto. Questa informativa dovrà essere da Lei firmata per ricevimento e successivamente consegnata al momento del ricovero e costituirà prova di avvenuta informazione a Lei dovuta. UNI EN ISO 9001:2008 Istituto Clinico Salus Presidio del Policlinico di Monza C.d.C. Privata S.p.A. 15100 Alessandria via Trotti, 21 tel +39 0131 29461 - fax +39 0131 2946192 [email protected] DIREZIONE SANITARIA Direttore Sanitario: Dott. Clemente Ponzetti Gentile Sig./Sig.ra ………..………………………………..…….....................…….……, nato/a il …………………………….. in rapporto al suo stato clinico, descritto nel referto della visita specialistica a cui è stato/a sottoposto/a, Le è stato proposto di sottoporsi ad intervento chirurgico di ……….……….……………………………………………………………………………………………. ………………………….… con accesso ................................................................................... ……………………………………………………………………….……………………………… Scopo del presente modulo è quello di informarla sul tipo di procedura a cui sarà sottoposto/a e sui potenziali rischi o benefici della procedura a cui è stata posta indicazione dopo gli accertamenti diagnostici da Lei eseguiti. La invitiamo inoltre dopo aver letto questa informativa a porre ai medici della Struttura presso cui è ricoverato/a tutte le domande che ritiene opportuno per ottenere una spiegazione soddisfacente. Ciò premesso, la invitiamo a leggere con molta attenzione quanto riportato in questo scritto che corrisponde, peraltro, a quanto ampiamente spiegato a voce. ******************** Risultati conseguibili: ___________________________________________________________________________________ ___________________________________________________________________________________ ___________________________________________________________________________________ __________________________________________________________________________________ Condizioni organiche che rendono più difficile l'intervento: ___________________________________________________________________________________ ___________________________________________________________________________________ ___________________________________________________________________________________ __________________________________________________________________________________ Alternative terapeutiche : sì □ no □ Se sì quali ___________________________________________________________________________________ ___________________________________________________________________________________ ___________________________________________________________________________________ __________________________________________________________________________________ UNI EN ISO 9001:2008 Istituto Clinico Salus Presidio del Policlinico di Monza C.d.C. Privata S.p.A. 15100 Alessandria via Trotti, 21 tel +39 0131 29461 - fax +39 0131 2946192 [email protected] DIREZIONE SANITARIA Direttore Sanitario: Dott. Clemente Ponzetti Mancata sottoposizione all’intervento e sue conseguenze ___________________________________________________________________________________ ___________________________________________________________________________________ ___________________________________________________________________________________ __________________________________________________________________________________ Tempi di recupero ed incidenza del trattamento rieducativo sulla qualità della vita ___________________________________________________________________________________ ___________________________________________________________________________________ ___________________________________________________________________________________ __________________________________________________________________________________ Condotta e regole da seguire al termine del trattamento ___________________________________________________________________________________ ___________________________________________________________________________________ ___________________________________________________________________________________ __________________________________________________________________________________ Durante l’intervento il paziente sarà sottoposto a controlli radiografici (Esposizione a radiazioni ionizzanti con amplificatore di brillanza o Rx) secondo le necessità . Le pazienti in età fertile devono assicurare il Chirurgo di non essere in stato di gravidanza e, nel dubbio, viene consigliata caldamente l’esecuzione del test di gravidanza. Fumatore □ Non Fumatore □ (vedere quanto segue) UNI EN ISO 9001:2008 Istituto Clinico Salus Presidio del Policlinico di Monza C.d.C. Privata S.p.A. 15100 Alessandria via Trotti, 21 tel +39 0131 29461 - fax +39 0131 2946192 [email protected] DIREZIONE SANITARIA Direttore Sanitario: Dott. Clemente Ponzetti PROBLEMATICHE CONNESSE AL FUMO Sulla rivista “Journal of the American Academy of Orthopaedic Surgeons” (Vol.6, N.3, pag. 5-14 Maggio 2001 ) è stato pubblicato un lavoro dal titolo : Effetti del fumo sull’apparato muscoloscheletrico. Il fumo rappresenta la principale causa di morbilità e mortalità evitabile negli Sati Uniti; secondo uno studio più di 500.000 decessi all’anno possono essere attribuiti al fumo. Da anni, i Chirurghi ortopedici erano al corrente della correlazione che presumibilmente esiste tra il fumo ed un insieme di condizioni e complicazioni ortopediche. E’ stato dimostrato che il fumo influisce negativamente sulla densità minerale ossea (osteoporosi) , sulla degenerazione del disco intervertebrale, sul tasso di fratture dell’anca e sulle dinamiche di guarigione delle ferite e dell’osso. Il fumo, e il maggior responsabile: la nicotina, influenzerebbero l’apporto ematico e di ossigeno ai tessuti e altererebbero il metabolismo del disco intervertebrale. *********** Autodonazione sangue : sì □ no □ Motivo ....................................................................... Recupero sangue intraoperatorio: .................................................................................... Previsione sangue omologo: sì □ no □ Motivo ...................................................................... Previsione permanenza in Terapia intensiva post-op. : sì □ no □ Facoltativa a giudizio di Anestesista e Operatore ___________________________________________________________________________________ ___________________________________________________________________________________ ___________________________________________________________________________________ __________________________________________________________________________________ *********** Come detto, scopo del presente documento è quello di informarvi , rendendovi pienamente consapevoli – come è vostro diritto e nostro dovere- e non di spaventarvi o dissuadervi dall’eseguire l’intervento che invece riteniamo possa produrre un miglioramento – anche sotto il profilo di rallentare un prevedibile peggioramento – della situazione clinica attuale. E’ garantito il massimo impegno professionale e personale allo scopo di evitare le complicazioni sottoelencate. Tutti gli sforzi verranno effettuati allo scopo di evitare le complicazioni sottoelencate. A tal fine risulta essenziale anche la vostra collaborazione sia nell’attenervi alle raccomandazioni e prescrizioni, anche comportamentali, che Medici e Infermieri di volta in volta vi comunicheranno sia nel segnalare prontamente anche ogni minimo problema. UNI EN ISO 9001:2008 Istituto Clinico Salus Presidio del Policlinico di Monza C.d.C. Privata S.p.A. 15100 Alessandria via Trotti, 21 tel +39 0131 29461 - fax +39 0131 2946192 [email protected] DIREZIONE SANITARIA Direttore Sanitario: Dott. Clemente Ponzetti PROBLEMATICHE INERENTI INTERVENTI CHIRURGICI IN GENERALE L’intervento chirurgico previsto costituisce la migliore soluzione per trattare la patologia in esame. Scopo, svolgimento e rischi vengono discussi e confrontati con metodi e misure alternative. Ogni anestesia ed intervento chirurgico presentano rischi generici: -Problemi di coagulazione, trombosi (formazione di coaguli nel sangue). -Embolia arteriosa o venosa d’aria con arresto cardiaco. -Shock (disturbi circolatori e di cuore), infarto, occlusione arteriosa in tutti gli organi compreso il cervello (commozione cerebrale) e conseguente paresi. -Insoddisfacente saturazione d’ossigeno in singoli organi o diffusamente. -Emorragie più o meno gravi che possono richiedere trasfusioni di sangue omologo ( da altra persona dello stesso gruppo sanguigno) nonostante l’utilizzo di sangue proprio ed il recupero intra-operatorio. Le riserve di sangue vengono controllate accuratamente dal nostro CENTRO TRASFUSIONALE, però possono insorgere complicazioni quali : febbre, reazione trasfusionale con eventuale insufficienza renale e cardiaca, epatiti, lue, AIDS ed altro. Noi non abbiamo mai riscontrato le complicazioni su-elencate. L’UTILIZZO DI TRASFUSIONI SI ESEGUE SOLO IN CASI CHE NON POSSONO ESEGUIRE AUTODONAZIONI O IN STATI DI NECESSITA’ ED EMERGENZA . IN QUEST’ULTIMA IPOTESI AGIREMO IN CONFORMITA’ A QUANTO DISPOSTO DALLA LEGGE PER LA TUTELA DELLA VS. SALUTE E, QUINDI, OVE INDISPENSABILE, ANCHE SENZA PREVENTIVA RICHIESTA DI AUTORIZZAZIONE. - Un’elevata perdita di sangue durante l’intervento può portare a disturbi di coagulazione, shock e sofferenza renale. - Nonostante gli antibiotici usati, durante e dopo l’intervento possono manifestarsi in breve tempo come anche ad alcuni anni di distanza dall’operazione infezioni causate da microrganismi. Questo accade in uno\due casi su cento, e non è prevedibile. Ciò può rendere necessario un secondo intervento per eliminare l’infezione. Talvolta si rende necessaria la rimozione dei mezzi di sintesi. - Infezione della ferita o della cute circostante, con possibili complicanze profonde ed anche generali sino allo shock settico. - Durante la necessaria permanenza sul tavolo operatorio, possono comparire decubiti nei punti di compressione, distorsioni di articolazioni, fratture ossee ed altre ferite come anche paresi di un arto superiore o inferiore. Evenienze che si cerca di evitare con sostegni antidecubito e con il posizionamento cauto del paziente sul tavolo. - I farmaci utilizzati durante l’anestesia e l’intervento possono provocare reazioni allergiche sino allo shock. UNI EN ISO 9001:2008 Istituto Clinico Salus Presidio del Policlinico di Monza C.d.C. Privata S.p.A. 15100 Alessandria via Trotti, 21 tel +39 0131 29461 - fax +39 0131 2946192 [email protected] DIREZIONE SANITARIA Direttore Sanitario: Dott. Clemente Ponzetti - Onde eliminare ematomi residui dalla ferita, vengono spesso lasciati in sede di operazione drenaggi aspiranti. Questi possono dare fastidio, causare dolore ed irritazioni locali. Raramente possono strapparsi durante la loro rimozione, e se così fosse in alcuni casi può rendersi necessario un intervento in anestesia locale o generale per rimuovere la parte del drenaggio rimasta nella ferita. - Dopo l’intervento l’Anestesista e l’Operatore possono decidere la permanenza del paziente in Terapia Intensiva o in Rianimazione. Generalmente – dopo interventi importanti e prolungati - il paziente può rimanere uno o due giorni in Terapia Intensiva. INTERVENTI SULLA COLONNA VERTEBRALE IN GENERALE con accesso anteriore e posteriore. Tutti gli interventi sulla colonna vertebrale, implicano la soluzione di problemi tecnici di speciale difficoltà e complessità per i quali è richiesto un impegno superiore a quello medio professionale pertanto non sono da ritenersi “di routine e/o di facile esecuzione”. La colonna vertebrale contrae stretti rapporti con strutture particolarmente delicate quali il midollo e nervi spinali, grossi,medi e piccoli vasi venosi e arteriosi. In Particolare in caso di interventi per via posteriore quali spondilolistesi degenerative e non con problematiche di stenosi e claudicatio , i rischi sono connessi alle possibili lesioni mielo-radicolari (paresi, paralisi, disturbi alla vescica, intestino). Jan William Duncan- Richard Anthony Bailey : “Cauda equina syndrome following decompression for spinal stenosis” – GLOBAL SPINE J. , 2011, 1 , 15-18. Non ultimo riguardo gli accessi anteriori, il rachide confina con tutti i visceri toracici e addominali. Quindi l’atto chirurgico dal meno al più articolato e complesso presenta, in linea di massima, i seguenti rischi che sono conosciuti e nella maggior parte dei casi prevenuti : - Lesione delle radici nervose e del midollo spinale con paralisi motoria e disturbi sensitivi (bruciori, pruriti). - L’attività della vescica e dell’intestino possono modificarsi sino alla completa paralisi. Durante gli interventi alla colonna cervicale vi è il rischio di una paralisi completa del corpo con difficoltà respiratorie. - Possibile lesione delle fibre nervose simpatiche-parasimpatiche e conseguente paresi dell’intestino con disturbi digestivi, disturbi nella percezione del caldo/freddo, variazioni dell’irrorazione sanguigna e della secrezione di sudore. - Possono verificarsi anche alterazioni delle funzioni sessuali. - Lesioni della meninge con perdita di liquor e conseguente cefalea o anche meningite. In alcuni casi si può rendere necessario un successivo intervento per suturare la breccia meningea. - Lesioni o alterazioni dell’irrorazione sanguigna possono condurre a tutti i danni suddetti con possibile atrofia ossea da mancata irrorazione sanguigna. Inoltre una lesione di un vaso può condurre alla formazione di una fistola artero-venosa con inversione del flusso artero-venoso e possibili complicanze trombo-emboliche. (F.Benedetti-Valentini-C.Villani-A.Laurito-M.Benedetti-Valentini: Vascular complications of orthopaedic surgery: an update on diagnosis and management. J.Orthopaed.Traumatol. (2006),7,163-168 ). UNI EN ISO 9001:2008 Istituto Clinico Salus Presidio del Policlinico di Monza C.d.C. Privata S.p.A. 15100 Alessandria via Trotti, 21 tel +39 0131 29461 - fax +39 0131 2946192 [email protected] DIREZIONE SANITARIA Direttore Sanitario: Dott. Clemente Ponzetti - Possibili complicanze oculari ( diminuzione del visus o perdita ) soprattutto in soggetti con patologie oculari, diabete, ipertensione, fumatori , patologie vascolari. (Brian Gill- James E.Heavner : Postoperative visual loss associated with spine surgery. Eur.Spine J. (2006),15. 479-484 ) - In caso di interventi correttivi in distrazione possono manifestarsi danni cutanei, viscerali e vasali. In tutti gli interventi che comportino un irrigidimento di parte della colonna vertebrale, ne consegue una riduzione della motilità vertebrale. Inoltre i segmenti di rachide vicini al tratto artrodesizzato (irrigidito) sono sottoposti a forze compressive differenti rispetto a prima dell’intervento. E’ possibile che dopo l’intervento chirurgico, pur scomparendo la sintomatologia periferica, permanga lieve dolore al tratto operato. INNESTI METALLICI Tutte le parti utilizzate per il montaggio (viti, barre filettate, aste, dadi, supporti in titanio, ecc…) sono state ampiamente collaudate. Molto raramente può comparire una reazione allergica al metallo che quindi deve essere rimosso. I supporti anteriori utilizzati per sostituzione del disco o dei corpi vertebrali sono in Titanio puro, mentre i restanti materiali per l’osteosintesi (viti e barre) possono essere in lega di Titanio+Alluminio+Vanadio oppure cromo-cobalto o ,molto raramente, acciaio (Stainless Steel). TRAPIANTI ED IMPIANTI METALLICI IN GENERALE L’inserimento di viti, barre, supporti anteriori ed altro serve per raggiungere una stabilità del rachide; malgrado ciò, a volte, la stabilità non può essere completamente garantita. Nonostante la buona riuscita dell’intervento, subito o a distanza, l’impianto può mobilizzarsi. A causa di movimenti particolari (tra cui forze di taglio) che si sviluppano nel focolaio di artrodesi, il trapianto osseo può riassorbirsi con pseudoartrosi (mancata consolidazione). Ciò può provocare instabilità e dolori con necessità di un nuovo intervento. UTILIZZO DI OSSO ESTRANEO DA ALTRA PERSONA (Trapianto omologo) - Raramente vengono utilizzate ossa di altre persone e solo in casi strettamente necessari. L’osso proviene dalla Banca dell’ Osso dell’Ospedale. Malgrado tutte le misure precauzionali esiste il rischio di trasmissione di infezioni (epatite nei suoi vari tipi, lue, AIDS, TBC, malaria). - Tali evenienze non si sono MAI verificate nei nostri pazienti . UTILIZZO DI CEMENTO Questo preparato utilizzato in Ortopedia per l’impianto delle protesi d’anca e di ginocchio, sovente viene utilizzato a livello della colonna vertebrale per colmare difetti ossei. Durante la fase della polimerizzazione del cemento (quando diviene solido) si sviluppa un notevole calore che può danneggiare i tessuti circostanti. Inoltre possono verificarsi disturbi circolatori reattivi al cemento. UNI EN ISO 9001:2008 Istituto Clinico Salus Presidio del Policlinico di Monza C.d.C. Privata S.p.A. 15100 Alessandria via Trotti, 21 tel +39 0131 29461 - fax +39 0131 2946192 [email protected] DIREZIONE SANITARIA Direttore Sanitario: Dott. Clemente Ponzetti TRATTAMENTO POST-OPERATORIO Per particolari interventi lunghi e con più accessi si rende necessario un trattamento post-operatorio in ambiente idoneo: intensiva post-operatoria o rianimazione. Dopo tale periodo post-operatorio (in genere uno o più giorni) il malato può rientrare in reparto. A seconda del tipo di intervento potrebbero rendersi necessari presidi vari : tipo busti ortopedici o gessati. Generalmente dopo gli interventi più frequentemente eseguiti ( ernia del disco cervicale e lombare, artrodesi cervicale e lombare , reinterventi , ecc….) – in assenza di complicazioni - il paziente nella giornata successiva viene messo seduto e in piedi. E’ concessa la deambulazione. In seconda giornata vengono rimossi i drenaggi ed eseguiti –se necessari- i controlli radiografici. In terza giornata a seconda del tipo di intervento si giudica la possibile dimissione. In casi particolari il paziente viene trasferito in ambiente riabilitativo. INTERVENTI ALLA COLONNA LOMBARE ED AL SACRO In caso di interventi per via posteriore i rischi sono connessi alle possibili lesioni mielo-radicolari (paresi, paralisi, disturbi alla vescica, intestino). Jan William Duncan- Richard Anthony Bailey : “Cauda equina syndrome following decompression for spinal stenosis” – GLOBAL SPINE J. , 2011, 1 , 15-18. Se l’intervento è eseguito per via anteriore potrebbe essere necessaria l’apertura della cavità addominale incidendo il muscolo diaframma e passando dietro i visceri oppure scollando il peritoneo dalla parete muscolare per aggiungere la colonna vertebrale “retroperitoneale”. I rischi della via anteriore sono legati alle possibili lesioni delle seguenti strutture: milza con emorragia immediata o tardiva e possibile shock intestino con rischio di peritonite rene e sue parti (calici, ureteri, vescica) con rischio di emorragia, lesione dell’uretere con passaggio di urina in addome e peritonite lesione dei nervi simpatici e parasimpatici con disturbo della funzione sessuale sia nella donna che nell’uomo (soprattutto per interventi a livello L4-L5 / L5-S1) con rischio di eiaculazione retrograda (effusione di liquido spermatico in vescica) e impotenza generandi (nel senso della fertilità) non coeundi. (Olle Hagg-Peter Fritzell-Anders Nordwall- The Swedish Lumbar Spine Study Group : Sexual function in men and women after anterior surgery for chronic low back pain. Eur.Spine J. (2006), 15. 677-682) UNI EN ISO 9001:2008 Istituto Clinico Salus Presidio del Policlinico di Monza C.d.C. Privata S.p.A. 15100 Alessandria via Trotti, 21 tel +39 0131 29461 - fax +39 0131 2946192 [email protected] DIREZIONE SANITARIA Direttore Sanitario: Dott. Clemente Ponzetti Gli Autori riportano dati di miglioramento dell’attività sessuale nei pazienti lombalgici cronici operati sia per via anteriore che posteriore rispetto a quelli non operati. Vi possono però essere come complicazioni alterazioni dell’orgasmo e della sensibilità vaginale nella donna e disturbi dell’eiaculazione e sensibilità genitale nell’uomo. - fegato con lesioni parenchimali ed emorragie - pancreas con possibili disturbi metabolici (iperglicemia, alterazioni digestive) - possibile formazione di cicatrici peritoneali posteriori inglobanti l’uretere con alterazioni del deflusso urinario. È stata/o informata/o che, presentandosi la necessità di salvarla da un pericolo imminente non altrimenti evitabile e/o da un danno grave alla Sua persona, o se si constatassero delle difficoltà ad eseguire l’intervento chirurgico con la tecnica propostaLe, verranno poste in atto tutte le pratiche che i Sanitari curanti riterranno idonee a scongiurare o limitare tale pericolo e, comunque, a portare a termine l’intervento chirurgico nella migliore sicurezza, ove necessario anche modificando il programma terapeutico prospettatoLe. ********************* La informiamo del fatto che l’Istituto di cura dove sarà eseguito l’intervento chirurgico, come previsto dai requisiti regionali di autorizzazione e accreditamento richiesti per trattare le patologie a Lei riscontrate, è dotato di adeguati dispositivi, macchinari, strumenti e strutture per la pronta rianimazione del paziente, ma non è dotato di struttura autonoma di terapia intensiva post operatoria ed è bensì collegato al sistema di risposta all’emergenza/urgenza previsto dal Servizio Sanitario Regionale (sistema di allerta 118); pertanto La informiamo del fatto che, in alcune circostanze (casi eccezionali), l’assistenza intensiva potrebbe essere intrapresa presso la Clinica e proseguita presso altre e diverse strutture sanitarie, pubbliche e/o private. Il presente documento ha lo scopo di informarLa e di fornirLe, in maniera il più possibile semplice e comprensibile, tutte le notizie circa la sua patologia e circa l’intervento da me proposto. Mio dovere è di illustrarlo fornendo ogni più ampia e chiara informazione necessaria alla sua comprensione ed accertarmi che Lei abbia ben compreso quanto viene sottoposto alla Sua attenzione ed alla finale sottoscrizione. E’ importante che lei ritenga le spiegazioni fornite esaurienti e chiare ed in particolare che abbia ben presente quanto Le viene proposto per ottenere un trattamento terapeutico appropriato, con indicati i benefici ed i possibili rischi, così da consentirLe una volontaria e consapevole decisione in merito. Resto comunque a Sua disposizione, anche telefonicamente (………………..), per dirimere qualsiasi dubbio o per fornire ulteriori informazioni che si rendessero necessarie dopo una più approfondita rilettura del documento. Data ………………………………… luogo …………………………………………. UNI EN ISO 9001:2008 Istituto Clinico Salus Presidio del Policlinico di Monza C.d.C. Privata S.p.A. 15100 Alessandria via Trotti, 21 tel +39 0131 29461 - fax +39 0131 2946192 [email protected] DIREZIONE SANITARIA Direttore Sanitario: Dott. Clemente Ponzetti Firma Paziente ............................................................................................ Firma Medico informatore ..................................…………………………………. Io sottoscritto …………………………………………………………………………… Autorizzo □ Non Autorizzo □ l’utilizzo dei tessuti e/o organi che mi sono stati eventualmente asportati durante il trattamento al fine di formulare una diagnosi isto-patologica o per procedure finalizzate al miglioramento delle conoscenze in campo scientifico; Acconsento □ Non Acconsento □ a che, nel corso di procedure diagnostiche e/o terapeutiche, vengano eseguite riprese filmate e/o fotografiche da poter utilizzare in ambito medico per il miglioramento delle conoscenze scientifiche, nel completo rispetto della legge sulla privacy. ………………………, lì ……………………………………. UNI EN ISO 9001:2008 Istituto Clinico Salus Presidio del Policlinico di Monza C.d.C. Privata S.p.A. 15100 Alessandria via Trotti, 21 tel +39 0131 29461 - fax +39 0131 2946192 [email protected] DIREZIONE SANITARIA Direttore Sanitario: Dott. Clemente Ponzetti