lezione 20_cancro2016

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dipendenza dall’ancoraggio
inibizione da contatto
monostrato di cellule normali
inibite da contatto
mezzo di crescita per
le colture cellulari
pluristrato di cellule cancerose
non inibite
caratteristiche ereditabili delle cellule cancerose
divisione illimitata
invasione di territori riservati ad altri tipi cellulari
Geni critici per il cancro
sono geni i cui prodotti sono coinvolti nei meccanismi
che controllano la crescita, la sopravvivenza ed il
differenziamento cellulare
proto-oncogene
oncosoppressori
oncogene
(forma mutata)
proteine che stimolano
in modo eccessivo
la proliferazione cellulare
mancata produzione o
malfunzionamento
di proteine che inibiscono
la proliferazione cellulare
essi conferiscono un vantaggio proliferativo alla cellula tumorale
proto-oncogeni
oncogeni
cellula diploide (2n): contiene due serie (o set) di cromosomi, uno di
origine materna e l’altro di origine paterna. I cromosomi sono
presenti in coppie ed i membri di ciascuna coppia sono detti omologhi
negli organismi diploidi ogni gene è rappresentato da due alleli
alleli sono le forme alternative di un gene
Genotipo: è l’insieme dei geni
di un individuo
Fenotipo: è l’espressione rilevabile del genotipo
(caratteristica morfologica o funzionale visibile)
alleli sono le forme alternative di un gene (A, a)
AA: omozigote
aa: omozigote
Aa: eterozigote
A domina su a, per cui A è detto dominante, a è detto recessivo
le mutazioni possono essere classificate in base all’effetto che hanno sulla funzione del gene
mutazione “con guadagno di funzione”
l’allele mutato dà luogo a proteine attive che prevalgono
sul prodotto dell’allele selvatico (normale)
le mutazioni possono essere classificate in base all’effetto che hanno sulla funzione del gene
mutazione “con perdita di funzione”
in genere l’eterozigote produce una proteina sufficiente per il normale funzionamento
proto-oncogene  oncogene
l’allele mutato dà luogo a proteine attive che prevalgono
sul prodotto dell’allele selvatico
proto-oncogene  oncogene
proto-oncogene  oncogene
oncosoppressore codifica per una proteina che blocca
la progressione del ciclo cellulare
mutazioni negli oncosoppressori
le mutazioni a perdita di funzione riducono o eliminano l’attività di un gene;
in genere l’eterozigote produce una proteina sufficiente per il funzionamento normale
p53 è detto “guardiano del genoma”, se attiva frena la progressione nel ciclo cellulare
proteina Rb
Rb se fosforilata è inattiva
freno molecolare tra G1 ed S:
la proteina Rb
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