. NOTE SULLE DORILINE di EMERY C. I. La femmina del genere André ha descritto sotto il nome ima formica d'Algeria, differente da pel torace ne presso senza A en ictus. Alaopone Abeillei di tutte le dentato. L'autore considerò 5 di Dorijlus pigidio non im- suture sul dorso, e pel suo tipo come il una 5 Nelle ultime vacanze ho fatto una visita al sig. André e alla sua collezione di formiche, della quale m'interessava conoscere alcuni Mi tipi, tra cui quello della singolare dorilina. colpì, nel vederla, anzitutto lungo di tutto il resto dell'insetto, che le ben diverso da quello zampe e le caratteri, l'addome molto grande, più delle operaie antenne relativamente con le antenne di 10 di sottili articoli, dava un aspetto Dorylus. Poi eccezionali pel ge- nere Dorylus^ mi fecero subito sospettare che di si trattasse una operaia e che potesse esgenere Aenictus di cui la femmina è tuttora una femmina anziché sere riferita al le e lunghe. Questi di ignota. Ho fatto del prezioso insetto uno studio accurato, quanto fosse possibile senza staccarlo dal cartoncino sul quale tro- vava si ingommato, produco. e ne trassi esatte figure che qui ri- — capo 11 44 — un poco allargato allungato, quadrangolare, è d'innanzi, circa di ',4 più lungo della massima larghezza (André erroneamente scrive quasi due volte lungo quanto Le mandil^ole sono è largo). acuminate, senza denti; strette, il brevissimo, non clipeo parato da frontali sutura. Nelle antenne di ^*^ Le lamine poco sono se- marcate. 10 articoli, scapo è clavato, fornito di lunghi forme peli, quanto lunghi, fili- 2 volte con tutti scapo, lo i non più grossi suoi articoli che funicolo il lungo circa è i penultimi più lunghi che grossi, l'ultimo non anzi ingrossato, assottigliato all'estremità e lungo quanto i due precedenti presi insieme. Nessuno vestigio i'ìg. 1- — Aenictus Abcilleì Q veduto André. dal dorso; tipo della coli. sui fianchi, la sutura fra Il torace d'occhi. non mostra sul dorso alcun vestigio di suture; mesotorace e metatorace è mar- cata inferiormente; lo stigma dell'epinoto è molto grande. Le zampe sono base, le tibie • tarsi 11 delle peziolo è poco ziolare non marcato, il femori due paia e tibie clavati, sottili alla posteriori senza speroni, i lunghi e gracili, tutti completi. mente arcuati è gracili, ma più lungo e gii angoli che largo, coi lati debol- ritondati. Il segmento postjDe- è staccato dal seguente per uno strozzamento è più lungo lungo appena quanto di tutto la metà di questo che l'addome. L'estremità posteriore dell'addome è stata oggetto particolare della mia attenzione, per quanto la condizione dell'esemplare ingommato ne i)er- — mettesse lo studio. vede, dietro si il Quando — 45 si guarda l'insetto quale non ho potuto avrei desiderato. si dorso, pigidio che termina ritondato, sporgere una punta conica che non appartiene scura che dal segmento, e della al come fare un'analisi cosi completa Questa punta racchiude vede per trasparenza una porzione che mi parve essere e Ai lati della punta sporgono due ciuffi di peli Guardando l'oggetto di fianco col microscopio, ho l'aculeo. ri- gidi. vi- che sto quei peli hanno origine l'addome, e a quanto pare faccia ventrale del- alla dall'ipopigio. sopra fa dunque sporgenza tra il La punta di cui pigidio e l'ipopigio; ap- partiene quindi ai segmenti invaginati dell'estremità del- l'addome. CL Fio;. 2. b, — Acnictu^ Aòeìllei P. a, capo, torace e parte dell' addome di fianco; antenna maggiormente ingrandita; e, estremità dell'addome dal dorso; d. di profilo. Confrontando l'estremità delFaddome del nostro insetto con quello della $ di piccola eminenza Ecitoìi, si conica contenente l'aculeo e che sjDorge dall'estremo addominale, tra piatto e bilobato. Si di Eciton $ e vede anche in questa una il pigidio convesso e l'ipopigio può considerare quindi anche di la sporgenza conica Alaopone l'omologo dell'appendice anale della $ Abeillei di Dorylus^ come quale sarebbe se l'aculeo di questa non fosse ridotto e modificato in quella guisa che ho descritto in altro luogo. — Lo 40 — addomiuale couferina dunque studio deirestremo la mia prima impressione che l'insetto in esame sia una femmina feconda e non una operaia. L'assenza degli speroni due ultime paia di zampe è un carattere eccezionale alle che, fra tutte Doriline e Ponerine, non ho le riscontrato fuorché nei generi Aenictiis e Onichomijrmex. Esso mi pare un argomento decisivo per fare attribuire questa specie al genere Aenictun. Confermano questa attribuzione le antenne di 10 con funicolo filiforme e sca^jo clavato articoli, fornito di lunghi i)eli. Pertanto V Alaopone AbeiUei differisce dalla 5 di Aen/chis pel fatto che segmento postpeziolare dell'addome non il molto più stretto per uno strozzamento. tra le e la $ genere Aenichis^ Ma la stessa differenza si riscontra come ^^ Ecifon, e in questo genere, 5 è seguente e non è separato da esso del nel postpeziolo dei (/ non è differenziato il dal gastro. La forma del capo e Mariae Emerj^ V Aenictus torace il senza suture ricordano dell'Africa australe. specie minuta rassomiglia probabilmente la A questa ^ ancora sco- nosciuta àelV Aenictus AbeiUei. In quanto sia altro che l'insetto nome non di questa specie, è verosimile che al cT Tunisia descritto dall'André di col di Ae. Rougieri. entomologi Agli dell'Africa spetta che ora esplorano zona mediterranea la completare di la conoscenza della specie. La $ di Aenictus quale Dio qui descritta nei suoi caratteri j)rincipali ma di lus e un tipo molto anche di quelle una femmina dichtadiiforme, meno accentuato di di quelle dei Eciton, in qualche dia per struttura fra quelle di Eciton e Essa conserva sce nella tura dei il ^ e del modo Dory- interme- di Acanihosticìnis. ^ mentre ne postpeziolo. La tipo del capo dalla forma del peziolo e figurata è , di Aenictus e particolarmente la loro differi- strut- armatura — — 47 genitale relativamente semplice, che rassomiglia molto più a quella Ponerine delle e delle Doriline Cerapachyi che a quella dei Dorylus ch'essa ad una condizione e gruppo del dei Ecìton accenna an- d'indifferenza, per cui Aenictus può considerarsi come filogeneticamente più affine a forme primitive che non sieno gii altri due grandi generi delle Doriline nel senso ristretto, Dorylus e Eciton. IL Nuove specie di Aenictus. Aenictus punctiveiitris n. sp. (^ . Bruno castagno, parte ventrale bruno chiaro; lucido, coperto però non cela la scultura; scapo, mandibole e si di del corpo e membri pubescenza copiosa, che capo, parte inferiore del torace, zampe con peli lunghi; la pubescenza drizza ed è alquanto lanugginosa sugli ultimi segmenti dell'addome. Capo convesso dietro, alquanto di il margine una prominenza del d'innanzi; gli occhi occupano tutto ocelli non sono situati sopra incavato laterale; gii vertice, l'ocello laterale dista dall'occhio poco più del suo diametro. Mandibole larghe Scapo alla base, e gradatamente assottigliate. foliaceo. fittamente peloso; articoli del funicolo tutti non più larghi che lunghi. Torace alto tura pubigera del mesonoto piuttosto breve faccia basale, faccia declive e tozzo, punteggia- forte; epmoto con alquanto concava nel senso longitudinale. Peziolo largo, coi lati ritondati, forte- mente impresso nel mezzo. Gastro con punteggiatura pubigera molto forte su tutta la superficie dei tergiti, salvo la loro porzione articolare. Pigidio Femori piatti, foliacei, larghi con impressione mediana. fino dalla base e alquanto — espia stn-tti all'apice; non ingrossate. Ali con ptero- tibie stigma e venatura molto f^curi. Lungh. 6 '/? mm, Borneo, Pulo, Laut (Doherty). Differisce dall'^e. latiscapus For. cui per avvicina molto, si femori distintamente ristretti verso l'apice, i stigma scuro e punteggiatura dell'addome. la parte non articolare dei tiscajjus, la tergiti ptero- il Nell'ale, /a- addominali è punteggiata molto meno fortemente e soltanto nei cali; il api- 7i basale è liscio e privo di pubescenza. '/'^ Faccio seguire le descrizioni mandatemi dal Prof. Forel due specie africane della sua collezione s'intendono pub- di ; blicate sotto il suo nome portano e la sua firma. Il Forel adopera una nomenclatura in parte differente dalla mia, comprendendo nel metatorace quello che e designando complessivamente come ziolo -j- il chiamo epinoto, » il pe- postpeziolo. Aenictiis rixator 5. Long. lèles, io « pédicule Forel 1.9 étroites, cus, luisantes, n. sp. mm. Mandibules armées de 3 dents, faiblement striées. à bords comme prescjue paral- chez Ae. ceijloni- Arétes frontales courtes, soudées derrière. Téte rectangulaire, au moins aussi, large derrière que devant, faiblement óchancrée derrière, cinquième plus longue que les % liarge. postérieurs de la téte, épaissis sur leurs Articles 3 à 6 du funicule plus larges méso-métànotale formant une d' un Scape atteignant à peine /:< apicaux. que longs. Suture impression transversale di- stincte, mais pas d'échancrure. Face basale du métanotum convexe au milieu; face declive triangulaire, bordée d'une aréte très-distincte. Noeuds ges; le 1."' plus long et du pédicule plus longs que un peu plus large que le lar2,'^, — 49 — n'ayant dessous que tout en avant une dent très courte et obliquement dirigée en avant. Très pris le pédicule. Métathorax culés, assez luisants. Points losité fine, et y com- lisse et luisant, còtés du mésothorax piligères épars, réti- distincts. Pi- jaunàtre, plutót courte, assez espacóe, presque partout oblique. D'un jaune tliorax d'un peine brunàt're; téte et sale, à jaune roussàtre ou d'un roux jaunàtre, Natal. Récolté par M. R. de Très voisin Wroughton. ceylonicus, mais par sa téte plus rectangulaire et pédicule, ainsi plus petit et différant la dent du que par son funicule plus 1.*='' noeud du épais. A. FOREL. Aen ictus Wlariae Emery, var. nataiensis Forel n. var. ^ Long. 2 à 2.8 mm. Diffère de la description du tj'pe par la téte et le thorax qui sont d'un jaune brunàtre et . mème d'un brun roussàtre chez ces derniers et les ment et ^ les grands individus. Chez niedia, le tliorax est en outre large- faiblement mais distinctement échancré (à peine chez la ^ minima). Bien distinct du précède at par et laires dent du face la 1."'' declive ses mandibules triangu- non bordée du métanotum. La noeud du pédicule est obtuse, mais épaisse et dirigée en bas, fort distincte. La pilosité est plus longue. Natal; M. Haviland. A. FOEEL. III. Aenictogiton fossiceps n. gen., n. sp. Caratteri del genere (/ : Capo rettangolare con gli angoli posteriori marcati, bencliè ritondati; mandibole robuste, falciformi, acute. LaAìino XXXIH. . A — 50 — mine Irontali rudimentali; una carena mediana raggiunge il margiue anteriore del capo che è largamente incavato; clii^eo non diiferenziato. Antenne inserite presso la bocca, Fig. ¥ig. 3. — i. — Aenictogiton fossi- ceps Q. Aenicfogiton a, capo : b, pe- ziolo veduto dal dorso. composte di 13 articoli; scapo breve e grosso, funicolo debolmente ingrossato verso liforme, distinta, l'ultimo articolo cupanti più che relativamente la l'apice, senza clava rigonfiato. Occhi grandi, oc- metà anteriore grandissimi. mezzo del margine stretto, non fi- Una occipitale. dei lati del capo. Ocelli fossa semicircolare nel Torace ovale, allungato senza solchi convergenti sul mesonoto. Zampe e corte e robuste, femori clavati e scanalati di sotto per ricevere la tibia; le tibie delle due paia posteriori con forte spe- — 51 — con roue. Ali con due celle cubitali chiuse e idale. Peziolo trapezoide, con indietro, angoli di sotto in avanti acuti; gastro. Questo è lungo quanto tutto forcuta; genitale lo stipite è largo e se non sono lacinia disco- depresso superiormente, allargato posteriori una sporgenza compressa. Postpeziolo non mina subgenitale cella mancano e visibili il i differenziato dal resto del corpo. LaNeil' cerei. armatura orlato di lunglii peli, volsella senza preparazione. E incerto genitali possano essere ritirati entro l'addome. i Caratteri delle specie : (^ Giallo ferruggineo, lucidissimo, segnato di punti pro- fondi e sparsi; pubescenza nulla; da ciascun punto un pelo lungo, sottile, curvato. Sul gastro, i sorge peli sono corti e molto inclinati, fuorché sul pigidio che ha peli lunghi e folti. Ali affumicate, con venature e stigma Lungh, circa 8 bruno scuro. mm. Congo (acquistato da Staudinger e Bang Haas): un solo esemplare. IV. Specie e varietà nuove del genere Eciton c^ coecum Latr. var. Un da cui Eciion biloba n. poco meno robusto del tipo e della var. Servillei differisce d' altronde solo per la forma del clipeo profondamente incavato ad arco nel mezzo, formare, innanzi alla in modo da inserzione di ciascuna antenna, lobo sporgente ritondato. Nelle altre forme della specie, clipeo è molto più debolmente incavato, benché riguardo sia alquanto variabile. Lungh. 18 riore 15 V2-I6 coli. André. il questo mm. Ala mm. Ecuador: Paramba, 2 esemplari, a un ante- Se confrontano molti si località si vede che la — 52 ^Z" fieli' ^. coecum di diverse forma del clipeo un margine anteriore appena arcuato, come esemplari del Texas (Sayi) per gradi insensibili var. Jurinei, si passa si vede negli individui della alcuni in e forme a hanno un incavo profondo, come alcuni della var. La var. biloba è una forma estrema della specie. Eclton nigrita n. (^ Specie molto mandibole che Serviìlei. .sp. e come affine all'^^. coecum. Peli e scultura in quella specie; ne differisce pel colore tutto le Da incostante. è chiare, il Forma più funicolo ferruggineo. gracile che con piceo, zampe appena un poco più le negli esemplari più snelli della var. Servillei, an- e che più gracile della stessa var. Capo più biloba. piccolo, più fondato di dietro che nell' ri- E. coe- cum, con gli occhi meno grandi, Fig. 5. — /i Eciton nigrita Q, capo. per cui gli ocelli rimangono più ^ mente e largamente corte e più robuste molto sporgenti, mente al capo nel sinuato che . _ distanti nell' da Clipeo debol- mezzo. Mandibole lamine coecum, E. . essi. più frontali scapo delle antenne più lungo relativa- ma non assolutamente. Torace stretto e lungo, con linea media del mesonoto fortemente impressa. Peziolo, addome e forma dei r^. coecum. Ali molto venatura bruna. Lungh. 18 corte, 3 '/-, Ala ant. 14 (/ morosum F. Sm., Più grande scuro, mandibole, come nel- affumicate, con posteriori mm. Largh. '/.j-lO del torace specie; bruno mm. Guatemala: un esemplare; Eciton tarsi fortemente e André. sottosp. ursinum n. robusto zampe eoli. e del tipo della margini dei segmenti rossicci; — torace poco lucido, — 53 addome opaco, finamente pubescente ; tutto r insetto è irto di peli sottili, rossicci, lunghi più di due volte quanto sul tipo e nella var. payarum ghezza dei peli del torace del femore anteriore). è Capo fatto come nel tipo, sono notevolmente più piccoli, e perciò occhi quanto terale dista dall' occhio quasi ocello. Torace, largo e corto, che nel tipo, in modo che, (la lun- pressoché eguale alla larghezza l' diametro il ma gli ocello ladi un molto più gibboso d'innanzi veduto di sopra, ricopre quasi tutta la testa. Peziolo ritondato lateralmente, senza angoli distinti. Ali molto meno scure che nel violacei; venatura Brasile, un bruna anziché picea. tipo, senza riflessi Lungh. 20 mm. solo esemplare: coli. André. Eciton Andrei n. sp. <;/ Rosso ferruggineo chiaro, parte posteriore del capo dorso del torace bruno scuro piosa, più ; e lucido, con pubescenza co- lunga e obliquamente staccata sulle zampe; capo, davanti del torace, scutello, peziolo e faccia dome con inferiore dell'ad- peli più lunghi. Capo trasversalmente ovale, occipite quanto convesso, occhi ed al- ocelli grandi, questi egualmente distanti ^ ^ ^ l' uno dall' altro e dagli occhi composti, distanza denti; Fig. 6. — minore del diametro di un mandibole uniformemente e ;^ Eciton Andrei Q, capo. ocello. Clipeo senza debolmente curvate, poco più brevi del margine del clipeo. Lamine frontali fortemente sporgenti, divergenti indietro, prolungate con largo cercine quasi fino agli occhi. Torace mediocremente sporgente innanzi; scutello senza solco, epinoto quasi verticale. Peziolo largo quanto il gastro, subrettangolare, depresso superior- mente, con angoli smussati, specialmente gli anteriori. Seg- menti del gastro separati l'uno dall'altro per strozzamenti — distinti; pigidio villoso. compresso — 54 e fesso posteriormente, ipopigio Lamina subgenitale profondamente con piccolo dente mediano, nel fondo come neir£'. Ifarrisi, Walkeri; V E. quanto mezza il 1.° tibia, meno dell' incisura. meno corte e articolo del tarso quello del incisa ad arco, medio lungo circa posteriore tarso Zampe gracili clie ne\- circa 'fa corrispondente. Ali grigiastre, con venatura e della tibia pterostigma nerastri; ricorrente inserita poco prima della metà della 2.^ cella cubitale; al di là della sua inserzione, la costa cubitale è Ala ant. 11 debolmente Messico, 4 esemplari, Rassomiglia molto la isj^essita. Lungli. 11 '/, mm. mm. coli. all' forma delle mandibole sul dorso del torace. André. E. Narrisi da cui differisce per e per l'assenza di lunghi peli Forse sottospecie geografica di esso. Eciton latiscapum, n. sp. cf Giallo bruno, vertice bruno, lucido; dorso del torace breve ed aderente ; pubescenza del peli lunghi sul capo e alla faccia ventrale del torace e dell'addome; pia frangia di peli sotto Fig. 7. — Eciton latiscapum Q. i u, e, meno lunghi all'apice. femori e capo veduto d'innanzi; antenna. sul pigidio; le Capo piccolo temente incavata dagli e le tibie, b. una dop- peli capo copiosi, di profilo; anche -hanno solo pochi peli corto, con faccia occipitale for- ocelli in dietro, per adattarsi alla — — oo convessità del pronoto. Gli ocelli molto grandi cosi collocati trovano si sopra una sporgenza trasversale del capo. Clipeo inerme, con margine quasi diritto; lamine frontali piegate ad angolo sotto l'ocello mediano, dal sporgenti, quale si dirigono divergendo verso gli ocelli laterali. Man- dibole lunghe circa quanto mente ristrette verso fortemente alla base l' il margine del clipeo, gradata- apice che è molto sottile, arcuate debolmente nel mezzo. Scapo delle antenne robusto, piatto e largo almeno quanto della sua lunghezza, con angolo apicale laterale marcato; '/a e all'apice, funicolo grosso alla base e gradualmente assottigliato. To- race molto gibboso d' innanzi, scutello con leggera impres- sione all'apice e con rudimento di linea mediana, epinoto verticale. Peziolo largo quasi quanto superiormente, appena più largo di dietro di V4 circa depresso gastro, il che d' innanzi, più largo che lungo, col margine laterale de- bolmente sinuato e gli angoli anteriori con leggeri strozzamenti fra Gastro ritondati. segmenti, quello dietro i il segmento postpeziolare più marcato. Lamina subgenitale con punta media in fondo articolo del tarso all' incisura. 1.° mezza tibia, quello del tarso posteriore tibia. Ali trasparenti, la costa cubitale è Zampe piuttosto medio appena più lungo corte, di più lungo di mezza con venatura e pterostigma fulvi, notevolmente ispessita dopo F inserzione della ricorrente che incontra prima della metà della Lungh. 12 mm. Ala Rio Janeiro, un esemplare; cubitale. ant. 12 coli. 2.'' cella % mm. André. Specie caratterizzata principalmente dalla forma del capo e dal largo scapo delle antenne. Eciton Wheeleri, n. sp. 5 Rosso ferruggineo, torace più scuro, addome jjiù chiaro. Capo, postpeziolo e gastro lucidi; la maggior parte del race e il peziolo opachi; irta di peli lunghissimi e to- sottili. — Capo poco angoli lungo che })iii posteriori — 56 con largo, sporgenti vato in fuori. Occhi ben distinti; gandosi zione le e lamine frontali, margine anteriore formano d'innanzi al gli ripie- all'inser- antenna una sporgenza pellucida. ciascuna di arcuati lati i mo" di dente alquanto cur- a mandibole sono L(^ mar- strette, col gine masticatorio obliquo, appena Lo distintamente dentellato. po raggiunge l'occhio, più grossi che lunghi, Fig. pili — 8. a, un Eciton Wkeeleri^. capo, b, antenna. i primi sono poco funicolo articoli del sca- penultimi i po' più lunghi clie grOSSi. Il < capo e i- -t con punti piligeri j.- • liscio, grossi e più numerosi lateralmente. Torace allungato, con debole impressione a sella fra mesonoto ed epinoto; questo è lungo circa quanto la metà del promesonoto. Pro- noto con carena trasversa in avanti, epinoto posteriormente ritondato. Tutto sparsi, piligeri lati i del pronoto e ; l' epinoto e le il pleure sono punti dorso del me- appena lucido sonoto sono alquanto lucidi, pronoto con torace è rugoso-reti colato, il però opachi. dorso il Il del peziolo è poco più lungo che largo, inferiormente inerme, poco meno opaco ziolo, dell' epinoto ; il postpeziolo è poco più largo del pe- più largo che lungo, debolmente lucido, distintamente reticolato e con punti piligeri e dell' epinoto. Il meno forti di quelli del peziolo gastro è lucidissimo. Luiigh. 2 Pel colore, la scultura per la forma del torace e si i lungliissimi avvicina molto rax, da cui differisce principalmente per peli, mm. come pure all'^". la ',3-4 opacitho- forma degli angoli del capo e pel peziolo molto più robusto. Itaj's County, Texas. Raccolta dal Pi'of. W. M. Wheeler.