Sua maestA’ il basilico GENOVESE D.O.P. Programma Regionale di Sviluppo Rurale 2007-2013 della Regione Liguria Misura 133: “Attività di Informazione e Promozione” UNIONE EUROPEA REPUBBLICA ITALIANA REGIONE LIGURIA www.basilicogenovese.it Introduzione Un viaggio pieno di sorprese, curiosità e divertimento, alla scoperta di un fedele compagno della nostra tavola: il Basilico Genovese D.O.P. Non solo un alimento, non solo una pianta importante per la nostra agricoltura, ma un vero e proprio patrimonio di tradizioni e cultura che arriva da molto molto lontano… Per trovare nel tipico pesto genovese un trionfo di prelibatezza che possiamo gustare quando vogliamo. Anzi, possiamo anche prepararlo con le nostre mani in modo facile e divertente! Il Basilico Genovese D.O.P. è un esempio chiarissimo di prodotto 2 da difendere e salvaguardare. Quando acquisti un mazzo di basilico al mercato controlla che sia “certificato”, che abbia quindi il bollino della DOP e tutte le indicazioni sull’azienda dalla quale proviene. Il Basilico Genovese D.O.P. è il basilico che “parla” perchè attraverso la confezione vi dice da dove viene e da chi è stato prodotto. Sul sito www.basilicogenovese.it puoi vedere l’azienda produttrice! Il Basilico Genovese D.O.P.: se lo conosci ti piace, se lo riconosci lo compri, se lo cucini lo mangi! Il basilico Il basilico è originario dell’Asia tropicale. Inizialmente coltivato in Iran e in India, è stato introdotto in seguito in Europa attraverso il Medio Oriente, prima dai greci e successivamente dai romani. Tra il XV e il XVII secolo si è diffuso nel bacino del Mediterraneo, in Italia e nel sud della Francia. È comparso nelle Americhe con le migrazioni. Il basilico è conosciuto nella storia anche come pianta medicinale: egiziani e arabi ne vantavano le qualità terapeutiche, e i crociati di ritorno dalla Terrasanta utilizzavano il basilico nelle navi per scacciare insetti, infezioni e cattivi odori. Il nome basilico deriva dal greco “basilikon”, ossia pianta regale (non a caso, in Francia esso è conosciuto come “herbe royale”). Il basilico è chiamato anche Ocimo, dal greco “Okimon”, che vuol dire profumo. Esso, infatti, è anche un’erba molto profumata. Molte sono le leggende e le curiosità sul basilico: una in particolare ci racconta che esso è stato trovato sul luogo della crocifissione di Cristo da Elena (madre dell’imperatore Costantino), a indicare l’importanza quasi religiosa della pianta. 3 Il basilico è stato a lungo anche oggetto di superstizionI: greci e romani erano convinti che fosse necessario seminare la pianta accompagnandola con insulti e maledizioni, mentre nel Medioevo, prima di raccoglierla, occorreva purificare la mano destra lavandola in tre fonti diverse per tre volte, e poi adoperare un ramo di quercia, indossando candidi abiti di lino. D’altro canto, il basilico è stato considerato anche una pianta sacra, poiché lo si credeva capace di guarire le ferite, e anche una “pianta magica”, utilizzata per incantesimi di ogni genere. 4 Il basilico genovese D.O.P. Inizialmente il Basilico Genovese D.O.P. era coltivato solamente a Genova nella zona di Prà e nella Valbisagno; vista la grande richiesta di basilico sul mercato, però, la coltivazione si è progressivamente allargata a tutto il versante tirrenico del territorio ligure. Dal 2005 il Basilico Genovese è un prodotto a Denominazione di Origine Protetta (D.O.P.): ciò significa che possiede caratteristiche uniche dovute all’ambiente geografico in cui è prodotto, inclusi il lavoro dell’uomo e i fattori naturali. Il Basilico Genovese D.O.P. è molto rinomato in Italia come ingrediente principale per la produzione del pesto genovese. Le foglie, di dimensioni medio-piccole e colore verde tenue, hanno un profumo che le caratterizza, poi- ché sono particolarmente delicate e prive dell’aroma di menta riscontrabile nel prodotto proveniente da altre zone. 5 LA COLTIVAZIONE La piantina di basilico, coltivata e confezionata nei tradizionali bouquet tipici del Basilico Genovese D.O.P., ha un’altezza compresa tra i 15 e i 25 centimetri. Le foglie ovali, il cui colore varia dal verde pallido al verde intenso, sono lunghe circa 2-3 centimetri. Per una corretta coltivazione il basilico necessita di un clima cal- 6 do e di un’innaffiatura abbondante. La pianta ha anche bisogno di un’esposizione riparata, con temperatura compresa tra i 20°C e i 25°C e mai inferiore ai 10°C. Spesso vediamo piantine di basilico coltivate sui davanzali delle finestre: questo era, ed è, uno dei metodi utilizzati in famiglia se non si dispone di un orto da coltivare. La coltivazione nelle aziende agricole, invece, si svolge in campo aperto o in serra per avere disponibile il prodotto fresco in tutto l’arco dell’anno. In pieno campo il Basilico Genovese D.O.P. viene coltivato da aprile a settembre. Il suo aroma è più intenso e le sue foglie più grandi e verdi: questo perché ogni piantina riceve l’azione diretta dei raggi solari. La semina del basilico coltivato in serra, invece, avviene tutto l’anno: esso viene raccolto dopo circa 25-30 giorni in estate e dopo 70-90 giorni in inverno. Le piantine sono di colore verde chiaro, e l’aroma più fine. In genere, le foglie di basilico sono utilizzate per il consumo appena colte. Vi sono, però, anche alcuni metodi di conservazione: ad esempio, possiamo fare alcuni buchi nel sacchettino che contiene le radici, e mettere il bou- quet in un bicchiere con un dito d’acqua, avendo l’avvertenza di non esporlo a correnti d’aria. Le piantine si conserveranno per almeno una settimana. Secondo l’uso che vogliamo farne in cucina, possiamo anche mettere il basilico sott’olio, con un po’ di sale grosso, oppure congelarlo macinato con olio e sale. 7 IL PESTO Il pesto è il tipico condimento ligure, il cui ingrediente principale è il Basilico Genovese D.O.P. Il pesto è anche inserito tra i Prodotti agroalimentari tradizionali liguri, riconosciuti dal Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali. La prima vera ricetta del pesto risale al 1865, in cui esso veniva battuto con aglio e basilico, conservato in un’ “arbanella” (tipico contenitore ligure) e ricoperto d’olio d’oliva; il pesto, però, discende quasi certamente dall’ “aggiadda”, ossia l’agliata ligure, una salsa a base 8 d’aglio, aceto, olio d’oliva e sale, risalente al 1200. L’agliata serviva per conservare i cibi cotti e per coprire l’aroma e il sapore di carni troppo frollate. Nella pagina successiva troverete gli ingredienti per la ricetta del pesto, ma ricordatevi che queste non sono dosi giuste in modo assoluto: ciascuno può apportarvi le dovute “correzioni”, per ottenere il pesto più adatto ai propri gusti. Ricordiamoci che le dosi per il pesto sono sempre variate a seconda della zona e delle tradizioni. LA RICETTA DEL PESTO GLI INGREDIENTI • Aglio (1-2 spicchi piccoli) • Pinoli (15 gr.) • Basilico Genovese D.O.P. (1 bouquet) • Sale grosso (qb.) • Pecorino Sardo D.O.P. (15 gr.) • Parmigiano Reggiano D.O.P. stagionato (80-100 gr.) • Olio Extravergine d’Oliva D.O.P. della Riviera ligure (80 cl.) 9 Stacchiamo le foglie di basilico dal- le piantine, laviamole e facciamole asciugare su carta assorbente o nella centrifuga, facendo attenzione a non schiacciarle. Mettiamo gli spicchi d’aglio in un mortaio e schiacciamoli con il pestello; in seguito aggiungiamo i pinoli, amalgamando i due ingredienti. 10 Uniamo Basilico Genovese D.O.P. al sale, e usiamo il pestello fino a ottenere un composto omogeneo. Se non abbiamo il mortaio, o se abbiamo poco tempo, possiamo sempre usare un frullatore, facendo attenzione a non scaldare il composto. Infine, aggiungiamo parmigiano, pecorino e, per terminare, Olio Extravergine d’Oliva D.O.P. della Riviera Ligure. Il pesto è pronto! Possiamo gustarlo nel minestrone alla genovese, con le lasagne, sulla pizza, usarlo per condire trofie, trenette, linguine, reginette o, come spesso gradito dai ragazzi, con il pane appena sfornato. 11 ALTRE RICETTE CON IL BASILICO GRANITA AL BASILICO 1 mazzetto di Basilico Genovese D.O.P., 1 bustina di tè verde, 2 dl. d’acqua, 30 gr. di zucchero semolato, 1 albume Prepariamo il tè, aggiungiamo lo zucchero e lasciamo raffreddare. Frulliamo con il tè le foglie di basilico e aggiungiamo l’albume leggermente sbattuto. Lasciamo raffreddare in una ciotola finchè non si trasforma in granita. 12 SPADA E TONNO AFFUMICATO CON ROBIOLA E PESTO 200 gr. di robiola fresca, 100 gr. di pesto, 1 mazzetto di Basilico Genovese D.O.P., 1 mazzetto di erba cipollina, Olio Extravergine d’Oliva D.O.P. della Riviera Ligure, 100 gr. spada affumicato preaffettato, 100 gr. tonno affumicato preaffettato Incorporiamo robiola e pesto in una ciotola. Formiamo degli involtini con le fette di pesce preaffettato e mettiamo al loro interno il pesto e la robiola. Dopo averli arrotolati, fissiamo gli involtini con l’erba cipollina. Guarniamo con foglie di basilico e olio. PESTO ROSSO CON POMODORINI E MANDORLE COPPETTA DI POMODORO, FETA E BASILICO GENOVESE D.O.P. 50 gr. Basilico Genovese D.O.P., 100 gr. di pomodori secchi, 100 gr. di mandorle intere, 80 ml di Olio Extravergine d’oliva D.O.P. della Riviera Ligure, 3 spicchi d’alio, 50 gr. di parmigiano grattugiato, 1 cucchiaio di aceto balsamico, sale 3 pomodori, 125 gr. di feta, 1 mazzetto di Basilico Genovese D.O.P., 3 cucchiai di Olio Extravergine d’Oliva D.O.P. della Rivera Ligure, sale e pepe Tostiamo le mandorle in una padella per una decina di minuti. Frulliamo basilico, aceto, mandorle, aglio e sale per qualche secondo, poi aggiungiamo pomodori e formaggio. Frulliamo per altri 10 secondi. Uniamo a filo l’olio molto lentamente, continuando a frullare. Quando il pesto sarà rosso e morbido, spegnamo il frullatore. Il pesto si conserva in frigo per più di un mese. Tagliamo a dadini la feta e i pomodori e tritiamo il basilico. Mescoliamo gli ingredienti in una coppetta, aggiungendo olio, sale e pepe. 13 Il basilico OFFICINALE Il basilico presenta innumerevoli proprietA’ terapeutiche. Una volta essicato e ridotto in polvere il basilico può essere utilizzato per alleviare il raffreddore stagionale, e per liberare le vie respiratorie da affezioni asmatiche. Il basilico è molto utile anche come infuso, poichè facilita la digestione e allevia i crampi allo stomaco. Per ottenere l’infuso, mettiamo una manciata di pianta essicata in un litro di acqua bollente, lasciamo riposare per 15 minuti, aggiungiamo miele e consumiamolo dopo i pasti. L’olio essenziale può essere assunto sia per via interna, sia esterna. L’uso interno aiuta stomaco e intestino, ma ha anche proprietà sedative e antidepressive. Esternamente, possiamo usarlo per massaggiare 14 il cuoio capelluto in caso di caduta di capelli, o per curare la pelle congestionata. In caso di ulcere in bocca, una foglia posta sulla ferita e lasciata quanto più a lungo possibile riduce il dolore. Infine, se mettiamo alcune foglie di Basilico Genovese D.O.P. in infusione nel vino e lasciamo macerare per alcune ore, ricaveremo un buon tonico. E adesso... Trova la strada per arrivare al basilico GENOVESE D.O.P. e colorala di verde! 15 Quanti segreti di salute, Messer Basilico GENOVESE D.O.P.!! Di Federico Mereta Sai come si muovono i tuoi muscoli? Grazie al potassio, al calcio e al magnesio, tre minerali presenti negli alimenti. Ebbene, nel verde del basilico sono contenuti tutti e tre, tanto che questa piantina colorata e dall’aroma davvero unico può permetterti di fornire la “benzina” per l’attività fisica. Allo stesso modo, non bisogna dimenticare che il basilico contiene preziose vitamine, prima tra tutte la C, quella che aiuta a mantenere in salute le cellule, a “ripulire” l’organismo e a proteggerci dalle infezioni. Per non parlare della vitamina A: è grazie a lei che ci si abbronza quando ci si espone al sole. Per tutti questi motivi, nella piantina di basilico sono contenuti tanti segreti invisibili che possono davvero aiutare il benessere! Dietro a un piatto di pasta col pesto ci sono davvero tanti segreti per la salute! Sua maestA’ il basilico Hanno collaborato: Gianni Bottino Flavio Corazza Elisa Traverso Disegno di copertina: Stefano Rolli