Corso di Fondamenti di Telecomunicazioni 6 – Processi aleatori Prof Giovanni Schembra Prof. 1 Fondamenti di TLC - Prof. G. Schembra 6 – Processi aleatori Struttura della lezione Definizioni di processi aleatori e caratterizzazione statistica (Æ) Processi aleatori stazionari (Æ) Potenza, energia e Spettro di potenza (Æ) Processi aleatori ergodici (Æ) Processi aleatori notevoli (Æ) Stima delle statistiche di primo e secondo ordine Processi gaussiani Rumore bianco e rumore termico Correlazione tra due processi aleatori (Æ) Filtraggio di un segnale aleatorio con sistemi LTI (Æ) 2 1 Fondamenti di TLC - Prof. G. Schembra 6 – Processi aleatori PROCESSI ALEATORI: DEFINIZIONE E CARATTERIZZAZIONE STATISTICA 3 Fondamenti di TLC - Prof. G. Schembra 6 – Processi aleatori Processi aleatori Segnali aleatori: Processi aleatori: spesso dei segnali x(t) trattati, elaborati, o ricevuti non si conosce a priori la forma d’onda nel tempo un processo aleatorio è un modello matematico per i segnali aleatori Processo aleatorio: definizione collezione di un numero finito o infinito di funzioni del tempo (segnali determinati) corrispondenti a diversi risultati di un esperimento aleatorio 4 2 Fondamenti di TLC - Prof. G. Schembra 6 – Processi aleatori Processi aleatori X(t,ω) è il processo aleatorio x(t,ωi) funzione campione X(ti ,ω) variabile aleatoria x(tj,ωi) numero L’aleatorietà sta nel fatto che a priori non è possibile sapere quale sarà il segnale Eseguito l’esperimento, il processo diventa a posteriori un segnale determinato x(t, ωi), detto funzione campione o realizzazione 5 Fondamenti di TLC - Prof. G. Schembra 6 – Processi aleatori Processi aleatori parametrici E Esempio i 1: 1 processo esponenziale i l ω1 = 1 −t X (t ) = Ω e u (t ) processo parametrico dipendente (parametro)) Ω dalla v.a. (p Ω è una v.a. assume i valori del lancio di un dado ω2 = 2 ω3 = 3 Ω = {ωi} = {1,2,..,6} 6 3 Fondamenti di TLC - Prof. G. Schembra 6 – Processi aleatori Processi aleatori parametrici E Esempio i 2: 2 generatore t di segnale l cosinusoidale i id l X (t ) = A cos (2πf 0 t + θ ) A : costante f 0 : costante θ : variabile aleatoria continua in [0,2π ] I processi parametrici sono i processi più semplici da trattare 7 Fondamenti di TLC - Prof. G. Schembra 6 – Processi aleatori Caratterizzazione statistica di un processo aleatorio Statistiche del primo ordine X (t1 , ω ) = X ( t1 ) variabile aleatoria Funzione distribuzione di probabilità del primo ordine del processo FX ( x; t1 ) = Pr{X (t1 ) ≤ x} Δ dipende anche da una variabile temporale t1 perché le proprietà statistiche della variabile aleatoria cambiano, in generale, al cambiare dell’istante di tempo al quale si “campiona” il processo: FX ( x; t1 ) ≠ FX ( x ; t 2 ) 4 x 1(t) X(t 1 ) 2 x 2(t) 0 x 3(t) -2 x 4(t) t1 -4 0 X(t1) 1 2 3 4 5 Tempo, t 8 4 Fondamenti di TLC - Prof. G. Schembra 6 – Processi aleatori Caratterizzazione statistica di un processo aleatorio X (t1 , ω ) = X ( t1 ) Statistiche del primo ordine Funzione densità di probabilità del primo ordine del processo Δ ∂F ( x ; t1 ) f X ( x; t1 ) = X ∂x 4 x 1(t) X(t 1 ) 2 x 2(t) 0 x 3(t) -2 x 4(t) t1 -4 0 X(t1) 1 2 3 4 5 Tempo, t 9 Fondamenti di TLC - Prof. G. Schembra 6 – Processi aleatori Caratterizzazione statistica di un processo aleatorio Osserviamo che la funzione FX ( x;t1 ) non è sufficiente a caratterizzare un processo aleatorio Esempio: un processo aleatorio utilizzato per modellare (e prevedere) la quotazione di un titolo in borsa X (t ) : probabilità dell’evento che la quotazione del titolo all’istante di vendita t2 sia maggiore della quotazione all’istante di acquisto t1 F X ( x1 , x 2 ; t 1 , t 2 ) = Δ Pr{X (t1 ) ≤ x1 , X (t 2 ) ≤ x 2 } richiede la considerazione congiunta di due variabili aleatorie estratte dallo stesso processo in istanti distinti. Non può essere utilizzata FX ( x; t1 ) distribuzione di probabilità del secondo ordine del processo 10 5 Fondamenti di TLC - Prof. G. Schembra 6 – Processi aleatori Caratterizzazione statistica completa di un processo aleatorio Funzione distribuzione di probabilità di ordine n: FX ( x1 , x 2 ,..., x n ; t1 , t 2 ,..., t n ) = Pr{X (t1 ) ≤ x1 , X (t 2 ) ≤ x 2 ,..., X (t n ) ≤ x n } Δ Funzione densità di probabilità di ordine n: Δ f X ( x1 , x 2 ,..., x n ; t1 , t 2 ,..., t n ) = ∂ n FX ( x1 , x 2 ,..., x n ; t1 , t 2 ,..., t n ) ∂x1∂x 2 ...∂x n NOTA: La descrizione statistica completa di un processo stocastico si ha quando è nota la funzione distribuzione di probabilità congiunta delle n v.a. X(t1), X(t2), X(tn) per ∀n e ∀ n-upla (t1,t2,…,tn) [distribuzione di probab. di ordine n] Praticamente impossibile!!!!! Fondamenti di TLC - Prof. G. Schembra parametri statistici semplificati 11 6 – Processi aleatori Classificazione dei processi aleatori processo processo processo processo discreto: a valori discreti continuo: a valori continui tempo-discreto: con t variabile discreta tempo-continuo: con t variabile continua 12 6 Fondamenti di TLC - Prof. G. Schembra 6 – Processi aleatori Esempio Il segnale Dati binario è un processo a valori discreti (valori 0 e 1) e tempo discreto. Due possibili realizzazioni di un processo binario: 13 Fondamenti di TLC - Prof. G. Schembra 6 – Processi aleatori Indici statistici del 1° ordine di un processo aleatorio Valore medio statistico η X (t ) Il valore di questa funzione a un istante assegnato t = t è il valor medio della variabile aleatoria X (t ) , estratta +∞ dal processo all’istante stesso: η X (t ) = E {X (t )} = ∫ x f X ( x; t )dx 4 x3(t) −∞ x1(t) 2 Per processi continui: η X (t ) = E{X (t )} = 0 Δ -2 +∞ ∫xf X (x, t )dx −∞ x4(t) x2(t) Per processi discreti -4 0 1 t 2 3 Tempo, t 4 5 η X (t ) = E{X (t )} = Δ ∑ x ⋅ P( X (t ) = x ) i i i 14 7 Fondamenti di TLC - Prof. G. Schembra 6 – Processi aleatori Indici statistici di un processo aleatorio Valor medio (ordine 1) ⎧ +∞ ⎪ ∫ xff X ( x; t )dx = μ (t ) pproc. continuo ⎪− ∞ E{X (t )} = ⎨ ⎪ proc. discreto ⎪∑ xi P( X (t ) = xi ) ⎩ i Per un processo parametrico X (t ) = g (t , ϑ ) E{ X (t )} = E{g (t , ϑ )} = +∞ ∫ g (t ,ϑ ) f θ (ϑ )dϑ −∞ F Funzione i di autocorrelazione t l i (ordine ( di 2) +∞+∞ ⎧ ∫ ∫ x1 x2 f X ( x1 , x2 ; t1 , t 2 )dx1dx2 Processo continuo ⎪ −∞−∞ RXX (t1 , t 2 ) = E{X (t1 ) X (t 2 )} = ⎨ ⎪ ∑∑ xi x j P{ X (t1 ) = xi , X (t 2 ) = x j } Processo discreto ⎩ i j 15 Fondamenti di TLC - Prof. G. Schembra 6 – Processi aleatori Indici statistici di un processo aleatorio Funzione di autocovarianza (ordine 2) C XX (t1 , t 2 ) = E{[ X (t1 ) − μ (t1 )][ X (t 2 ) − μ (t 2 )]} == R XX (t1 , t 2 ) − μ (t1 ) μ (t 2 ) se t1 = t 2 = t C XX (t , t ) = E{ X 2 (t )} − μ 2 (t ) = σ 2 (t ) Esempio i 1 X (t ) = Ω e − t u (t ) +∞ E{ X (t )} = ∫ ω e −t u (t ) f Ω (ω )dω = −∞ Varianza (ordine 1) Ω è una v.a. assume i valori del lancio di un dado Ω = {ωi} = {1,2,..,6} −∞ 6 6 i 1 −t −t = ∑ e −t u (t ) ∫ ωδ (ω − i )dω = e u (t )∑ = 3.5e u (t ) i =1 6 E{ X (t )} = ∫ g (t , ϑ ) f (ϑ )dϑ i =1 6 16 −∞ +∞ θ −∞ 8 Fondamenti di TLC - Prof. G. Schembra 6 – Processi aleatori Esempio 2: processo armonico X (θ , t ) = A cos (2πf 0 t + θ ) 2π E{ X (t )} = dove θ è una v.a. uniformemente di ib i in distribuita i [0,2π] [0 2 ] 1 ∫ A cos(2πf t + θ ) 2π dθ = 0 0 0 R XX (t1 , t 2 ) = E{X (t1 ) X (t 2 )} = = E {A cos(( 2πf 0t1 + θ ) A cos(( 2πf 0t 2 + θ )}= = A2 A2 cos[2πf 0 (t1 − t 2 )] + 2 2 = A2 cos[2πf 0 (t1 − t 2 )] + 0 = R X (τ ) 2 posto τ = t ∫ 2π 0 cos[2πf 0 (t1 + t 2 ) + 2α ] 1 NOTA: A2 E{cos[2πf 0 (t1 − t 2 )] + cos[2πf 0 (t1 + t 2 ) + 2θ ]} = 2 1 dα = 2π integrando il cos(a+θ) per θ∈[0,2π]. ATTENZIONE: la frequenza è1/ π, quindi è già nullo in [0,π] − t2 R XX (t1 , t 2 ) in questo caso non dipende dagli istanti, ma solo dalla loro distanza 17 Fondamenti di TLC - Prof. G. Schembra 6 – Processi aleatori Esempio Consideriamo il processo X(t) = Ω , dove Ω è una v.a. ∈[-1,1] uniformemente distribuita x(t , ωi ) +1 fX(x;t) t -1 X (t ) = ωi ⎧1 ⎪ f X ( x; t ) = ⎨ 2 ⎪⎩ 0 ∀t x ∈ [−1,1] altrove 1 -1 fX(x;t) coincide con la pdf della Ω, ∀t 1 E{ X (t )} = μ = ∫ xf X ( x; t )dx = 0 −1 { } 1 R XX (t1 , t 2 ) = E{X (t1 ) X (t 2 )} = E X 2 = ∫ x 2 −1 1 1 dx = 2 3 NOTA: Il valore medio non dipende dal tempo perché non ne dipende la fX 18 9 Fondamenti di TLC - Prof. G. Schembra 6 – Processi aleatori PROCESSI ALEATORI STAZIONARI 19 Fondamenti di TLC - Prof. G. Schembra 6 – Processi aleatori Processi stazionari Definizione: un processo si dice stazionario in senso stretto se una traslazione temporale modifica le forme d’onda ma il comportamento statistico rimane invariato, cioè: f X ( x1 , x2 ,K , xn ; t1 , t 2 ,K, t n ) = f X (x1 , x2 , K, xn ; t1 + ε , t 2 + ε , K, t n + ε ) ∀ε ∀n Se la relazione vale per n=M fissato (⇒∀k≤M), ) il processo si dice stazionario di ordine M Un processo si dice stazionario in senso lato (SSL) (o in senso debole) se: E{X (t )} non dipende dal tempo RXX (t1 , t 2 ) = RX (τ ) con τ = t 2 − t1 20 10 Fondamenti di TLC - Prof. G. Schembra 6 – Processi aleatori Processi stazionari almeno in senso lato Processo STAZIONARIO IN SENSO LATO (SSL) se: E[X(t)] è indipendente dal tempo RXX (τ) dipende solo dalla distanza tra gli istanti 21 Fondamenti di TLC - Prof. G. Schembra 6 – Processi aleatori Processi stazionari almeno in senso lato Proprietà della funzione di autocorrelazione R XX (τ ) = E{X (t + τ ) ⋅ X (t )} •RXX(τ)=RXX(-τ) •RXX(0)=E{[X(t)]2}≥0 Potenza media statistica istantanea •| RXX(τ)|≤RXX(0) Proprietà della funzione di autocovarianza CX(t1,t2) = E{X(t1) X(t2)}–μX(t1)μX(t2) Se RXX dipende solo da τ CXX (τ) dipende solo da τ Se il valor medio è costante 22 11 Fondamenti di TLC - Prof. G. Schembra 6 – Processi aleatori Processo stazionario in senso lato RXX (τ ) = E{X (t + τ ) ⋅ X (t )} Consideriamo un processo X(t) stazionario in senso lato, che non contiene componenti periodiche. Risulta: lim R XX (τ ) = μ X2 RX(τ) τ →∞ μX2 Dimostrazione 2 lim E{X (t ) X (t + τ )} == lim E{X (t )}E{X (t + τ )} = μ X μ X = μ X τ →∞ τ →∞ Il processo è stazionario in senso lato. Quindi il valor medio è indipendente dal tempo 23 Fondamenti di TLC - Prof. G. Schembra 6 – Processi aleatori Significato della funzione di autocorrelazione per un processo stazionario Consideriamo due processi X1(t) e X2(t) con lo stesso valore medio e stessa potenza, RXX(0) X1(t) X2(t) varia lentamente varia velocemente Nello stesso tempo τ, X2(t) e X2(t + τ) sono più incorrelate di X1(t) e X1(t + τ) , cioè: Rx2(τ) → μx2 più iù velocemente l t di Rx1(τ) L’Autocorrelazione misura la rapidità di variazione del segnale aleatorio RX(τ) μX2 τ 24 12 Fondamenti di TLC - Prof. G. Schembra 6 – Processi aleatori Significato della funzione di autocorrelazione per un processo stazionario Distanza di incorrelazione RXX (τ ) RXX (τ ) μ X2 μ X2 τcorr τcorr : minima distanza τcorr di tempo affinché le v.a. estratte dal processo siano incorrelate Funzione di autocovarianza normalizzata (per confrontare grandezze diverse): Cˆ XX (τ ) = { } R XX (τ ) − μ X2 σ X2 2 2 2 dove σ X = E X (t ) − μ X è la varianza Cˆ XX (τ ) 1 τcorr Cˆ XX (τ ) = 0 Cˆ XX (0) = 1 τlim →∞ Fondamenti di TLC - Prof. G. Schembra 25 6 – Processi aleatori POTENZA ENERGIA E SPETTRO DI POTENZA 26 13 Fondamenti di TLC - Prof. G. Schembra 6 – Processi aleatori Potenza ed energia X(t): x(t,ωi): Definizioni: processo casuale realizzazione per ogni realizzazione l’energia e la potenza sono definiti come segue: +∞ ε i = ∫ x 2 (t , ω i )dt <∞ il segnale è di energia −∞ 1 T →∞ T +T / 2 pi = lim ∫x 2 (t , ω i )dt 0<p<∞ il segnale è di potenza −T / 2 ogni realizzazione ha una diversa ε e p quindi per un processo si hanno più valori di p e di ε Definisco quindi le due variabili aleatorie εX = {ε1, ε2, …} pX = {p1, p2, …} 27 Fondamenti di TLC - Prof. G. Schembra 6 – Processi aleatori Potenza ed energia Utilizziamo la seguente notazione: εX = +∞ 2 ∫ X (t )dt 1 T →∞ T p x = lim −∞ +T / 2 ∫X 2 (t )dt −T / 2 Definizioni: Energia del processo X(t) +∞ ⎧+∞ ⎫ +∞ Ε X = E{ε X } = E ⎨ ∫ X 2 (t )dt ⎬ = ∫ E X 2 (t ) dt = ∫ R XX (t , t )dt ⎭ −∞ ⎩− ∞ −∞ { } Potenza del processo X(t) +T / 2 +T / 2 +T / 2 ⎫ ⎫ ⎧ 1 1 ⎧ 1 2 2 PX = E{ p x } = E ⎨ lim X ( t ) dt = lim E X ( t ) dt = lim RXX (t , t )dt ⎬ T →∞ ⎬ T →∞ ⎨ T →∞ T ∫ T ⎩−T∫/ 2 T −T∫/ 2 −T / 2 ⎭ ⎭ ⎩ 28 14 Fondamenti di TLC - Prof. G. Schembra 6 – Processi aleatori Spettro di potenza Ricerchiamo una definizione di Densità Spettrale di Potenza (spettro di potenza) congruente con quella dei segnali determinati Ogni realizzazione ha una diversa densità spettrale di potenza ⎧⎪ x (t , ω i ) | t |< T / 2 x T (t , ω i ) = ⎨ ⎪⎩ 0 altrove | X T ( f ,ω i ) |2 S X ( f ,ω i ) = lim T →∞ T dove X T ( f ,ω i ) = ℑ{xT (t ,ω i )} 29 Fondamenti di TLC - Prof. G. Schembra 6 – Processi aleatori Spettro di potenza di un processo aleatorio Definizione 1: spettro di potenza { ⎧ | X ( f ) |2 ⎫ E | X T ( f ) |2 = lim S X ( f ) := E{S X ( f , ω )} = E ⎨ lim T ⎬ T T ⎩T →∞ ⎭ T →∞ } Conseguenza: (per i processi stazionari almeno in senso lato) come per i segnali determinati: S X ( f ) = ℑ{RXX (τ )} Teor. Di Wiener-Khintchine +∞ ∫S −∞ X ( f )df = ℑ−1{S X ( f )} = RXX (0) ≡ PX τ =0 Per un processo stazionario la SX(f) è la densità spettrale di potenza 30 15 Fondamenti di TLC - Prof. G. Schembra 6 – Processi aleatori Spettro di potenza e funzione di autocorrelazione Notiamo che: Lo Spettro di Potenza di un p.a. stazionario SX(f)=ℑ[RX(τ)] soddisfa tutte le proprietà della densità spettrale di potenza di un segnale determinato La Funzione di Autocorrelazione di un p.a. stazionario RX(τ)= ℑ[X(t)X(t+τ)] soddisfa le stesse proprietà dell’autocorrelazione di un segnale determinato 31 Fondamenti di TLC - Prof. G. Schembra 6 – Processi aleatori PROCESSI ALEATORI ERGODICI 32 16 Fondamenti di TLC - Prof. G. Schembra 6 – Processi aleatori Ergodicità del valor medio di un processo aleatorio MEDIA TEMPORALE 1 T →∞ T (1) < x(t , ω i ) >= lim MEDIA STATISTICA +T / 2 ∫ x(t , ω i )dt +∞ (2) E{ X } = −T / 2 ∫ xf X ( x)dx −∞ Il processo è ergodico in valor medio se: la (1) e la (2) coincidono con probabilità 1 la media temporale è un numero. Ne segue che anche la media statistica non deve dipendere da t 33 Fondamenti di TLC - Prof. G. Schembra 6 – Processi aleatori Ergodicità della funzione di autocorrelazione di un processo aleatorio A t Autocorrelazione l i [temporale] [t l ] del d l segnale l x(t, ( ωi) T /2 1 x(t + τ , ω i ) x(t , ω i ) dt T →∞ T ∫ −T / 2 Rxi (τ ) = lim Il processo è ergodico in autocorrelazione se: Rxi (τ ) = R X (τ ) = E{ X (t ) X (t + τ )} Inoltre, in tal caso si ha: S xi ( f ) = S X ( f ) 34 17 Fondamenti di TLC - Prof. G. Schembra 6 – Processi aleatori Ergodicità in senso lato Un processo è ergodico in senso lato quando l’ergodicità è verificata per le funzioni: Valor medio Autocorrelazione Cioè se, scelta a caso una qualsiasi realizzazione, le medie di insieme coincidono con quelle temporali con probabilità 1 Ogni realizzazione fornisce una buona stima delle caratteristiche spettrali del processo 35 Fondamenti di TLC - Prof. G. Schembra 6 – Processi aleatori Processi ergodici Definizione: p processo ergodico g in senso stretto è un processo strettamente stazionario per il quale è sufficiente una sola realizzazione, scelta a caso, per ottenere con probabilità unitaria, tutte le informazioni statistiche In altre parole: tutte le medie temporali sono uguali (con probabilità 1) alle corrispondenti medie statistiche Q l Qualunque sia i la l funzione f i campione i scelta, lt tranne t per un insieme i i con probabilità nulla, si dice che: la media verticale (d’insieme) coincide con quella orizzontale (temporale) 36 18 Fondamenti di TLC - Prof. G. Schembra 6 – Processi aleatori Processi ergodici CONSEGUENZA: È possibile misurare certe statistiche, definite come medie di insieme, mediante le corrispondenti medie temporali calcolate su una sola (qualsiasi) realizzazione 37 Fondamenti di TLC - Prof. G. Schembra 6 – Processi aleatori PROCESSI ALEATORI NOTEVOLI 38 19 Fondamenti di TLC - Prof. G. Schembra 6 – Processi aleatori Processi aleatori Gaussiani Definizione: un processo aleatorio X(t) è Gaussiano se le n variabili aleatorie [X(t1), …, X(tn)] da esso estratte agli istanti [t1, …, tn] risultano congiuntamente Gaussiane per ogni n, e per qualunque n-upla di istanti, cioè se: f X ( x1 , K , xn ; t1 , K , t n ) = 1 (2 π )n det(C XX ) e ( − 0.5 X −η X )T C−XX1 ( X −η X ) determinante Caratterizzazione completa: sono sufficienti [C XX (t1 , t2 )] η X (t ) 39 Fondamenti di TLC - Prof. G. Schembra 6 – Processi aleatori Processi aleatori Gaussiani dove: f X ( x1 , K , xn ; t1 , K , t n ) = 1 (2 π ) n C XX e ( − 0.5 X −η X )T C −XX1 ( X −η X ) Vettore dei valori medi η X = [η X (t1 ),K,η X (t n ) ] T Matrice delle autocovarianze [C XX ][i ,k ] = C XX (ti , tk ) = = RXX (ti , t k ) − η X (ti )η X (t k ) ⎡ C XX (t1 , t1 ) C XX (t1 , t2 ) ⎢C (t , t ) C (t , t ) [C XX ] = ⎢ XX 2 1 XX 2 2 ⎢ ⎢ ⎣C XX (t n , t1 ) C XX (tn , t1 ) C XX (t1 , t n )⎤ C XX (t2 , tn )⎥⎥ ⎥ ⎥ C XX (t n , t n )⎦ Proprietà fondamentali: se un processo Gaussiano è stazionario in senso lato, allora è anche stazionario in senso stretto due processi gaussiani, se incorrelati, sono anche indipendenti 40 20 Fondamenti di TLC - Prof. G. Schembra 6 – Processi aleatori Rumore bianco Il rumore bianco è un processo aleatorio (cioè un modello matematico astratto) caratterizzato da: N SX ( f ) = 0 e μX = 0 2 RXX (τ ) SX ( f ) N0 2 N0 2 τ f Per ogni frequenza, il processo ha lo stesso contenuto di potenza Come la luce bianca che contiene tutti i colori; per questo il rumore è detto bianco Fondamenti di TLC - Prof. G. Schembra 41 6 – Processi aleatori Rumore bianco RXX (τ) è un impulso. Quindi, presi due istanti anche vicinissimi, i valori assunti dal processo nei due istanti sono incorrelati Il rumore bianco non esiste nella realtà poiché risulta a potenza infinita Esso serve come modello di un’ampia gamma di segnali, per i quali si può assumere che non ci sia correlazione tra i valori assunti dal segnale p g in tempi diversi Tra i rumori bianchi un caso particolare è costituito dal rumore termico dovuto all’agitazione termica degli elettroni 42 21 Fondamenti di TLC - Prof. G. Schembra 6 – Processi aleatori Rumore termico Consideriamo una R ad una certa temperatura T1 R Ogni elettrone contribuisce a generare una tensione V di disturbo che è dovuta alla temperatura T, il processo che rappresenta la tensione V è di tipo gaussiano È stato verificato che SV(f) è del tipo SV(f) f0 dell’ordine dei THz (Tera =1012) f0=6.025 THz f0 f 43 Fondamenti di TLC - Prof. G. Schembra 6 – Processi aleatori Rumore termico SV(f) f0 dell’ordine dei THz (Tera =1012) f0=6.025 THz f0 f La tensione che si genera dovrà interagire con l’esterno, visto che tutti i sistemi hanno una banda che sicuramente è inferiore ai THz Posso considerare il rumore termico come rumore bianco nel range di frequenza di interesse SV(f) H(f) f0 44 22 Fondamenti di TLC - Prof. G. Schembra 6 – Processi aleatori Rumore termico ai capi di una resistenza Il rumore termico di una resistenza a temperatura T T R è la resistenza in Ω T è la temperatura in gradi °K K è la costante di Boltzman K=1.37E-23 J/°K R è modellato con una resistenza ideale ( T =0 °K) in serie con un generatore di tensione (processo bianco) ne (t ) R E{ne (t )} = 0 Rne ne (τ ) = 2 KRT δ (τ ) S ne ( f ) = 2 KRT Fondamenti di TLC - Prof. G. Schembra 45 6 – Processi aleatori CORRELAZIONE TRA DUE PROCESSI ALEATORI 46 23 Fondamenti di TLC - Prof. G. Schembra 6 – Processi aleatori Processi aleatori congiuntamente stazionari Definizione: Due processi sono congiuntamente stazionari in senso lato se: X(t) e Y(t) sono singolarmente stazionari in senso lato e RXY e RXY dipendono solo da τ 47 Fondamenti di TLC - Prof. G. Schembra 6 – Processi aleatori Cross-correlazione e segnali incorrelati Definizione: Cross-correlazione tra 2 segnali SSL e congiuntamente i t t stazionari t i i R XY (τ ) = E{X (t ) Y (t + τ )} RYX (τ ) = E{Y (t ) X (t + τ )} Definizione: X(t) e Y(t) SSL sono incorrelati se: E{X (t ) ⋅ Y (t + τ )} = E {X (t )}⋅ E {Y (t + τ )} = μ X ⋅ μY E{Y (t ) ⋅ X (t + τ )} = E{Y (t )}⋅ E{X (t + τ )} = μY ⋅ μ X RXY (τ ) = RYX (τ ) Se X e Y sono SSL e congiuntamente stazionari, incorrelati e a media nulla RXY (τ ) = RYX (τ ) = 0 Æ X e Y si dicono ortogonali 24 Fondamenti di TLC - Prof. G. Schembra 6 – Processi aleatori Processi aleatori indipendenti e incorrelati Notiamo che, se due processi sono incorrelati: C XY (t1 , t 2 ) = E {[X (t1 ) − μ X (t1 )][X (t 2 ) − μY (t 2 )]} = = E{X (t1 ) ⋅ Y (t 2 )}− μ X (t1 ) E{Y (t 2 )}− E{X (t1 )}μY (t 2 ) + μ X (t1 ) μY (t 2 ) = = E{X (t1 )}⋅ E{Y (t 2 )} − μ X (t1 ) μY (t 2 ) = 0 C XY (t1 , t 2 ) = 0 49 Fondamenti di TLC - Prof. G. Schembra 6 – Processi aleatori Caso rilevante: segnale + rumore termico Consideriamo il segnale: Z (t ) = X (t ) + Y (t ) RZZ (τ ) = E{[ X (t ) + Y (t )]⋅ [X (t + τ ) + Y (t + τ )]} = = R XX (τ ) + RYY (τ ) + R XY (τ ) + RYX (τ ) Esempio: segnale + rumore termico Il rumore ha valor medio nullo RXY (τ ) = RYX (τ ) = 0 RZZ (τ ) = RXX (τ ) + RYY (τ ) La funzione di autocorrelazione di un segnale affetto da rumore termico additivo è la somma delle funzioni di autocorrelazione del segnale e del rumore 50 25 Fondamenti di TLC - Prof. G. Schembra 6 – Processi aleatori Processi aleatori indipendenti e incorrelati Definizione: Due processi X(t) e Y(t) sono indipendenti se per ∀t1,t2, le variabili aleatorie X(t1) e Y(t2) sono statisticamente indipendenti Due processi X(t) e Y(t) sono incorrelati se: per ∀ t1,t2 , R XY (t1 , t 2 ) = E {X (t1 )}E {Y (t 2 )} = μ X (t1 ) ⋅ μ Y (t 2 ) Notiamo che: Indipendenti Incorrelati 51 Fondamenti di TLC - Prof. G. Schembra 6 – Processi aleatori FILTRAGGIO DI PROCESSI ALEATORI 52 26 Fondamenti di TLC - Prof. G. Schembra 6 – Processi aleatori Filtraggio di un segnale aleatorio con sistemi lineari tempo-invarianti (LTI) Il processo aleatorio è un modello di un segnale aleatorio Il Σ è attraversato da una sola realizzazione x(t,ωi) T y(t,ωi) Y(t) X(t) x(t,ωj) Y(t)=T[X(t)] T y(t,ωj) Il Σ è deterministico: X(t,ωi) = X(t, ω j) Æ Y(t, ω i) = Y(t, ω j) 53 Fondamenti di TLC - Prof. G. Schembra 6 – Processi aleatori Notazione S il Σ è LTI, Se LTI e h(t) h( ) è la l sua risposta i t all’impulso ll’i l x(t,ωi) h(t) y(t,ωi) Useremo la notazione: ( ) y (t , ωi ) = xω ⊗ h (t ) ( i ) y (t , ω j ) = xω j ⊗ h (t ) Y (t ) = ( X ⊗ h )(t ) processi aleatori !!! 54 27 Fondamenti di TLC - Prof. G. Schembra 6 – Processi aleatori Trasmissione di processi attraverso sistemi lineari tempo-invarianti (LTI) Noto N t il processo aleatorio l t i X(t) in i ingresso i all sistema i t e la l trasformazione t f i T del sistema, in generale non è possibile determinare il comportamento statistico completo del processo aleatorio in uscita Y(t) È però possibile calcolare valor medio e funzione di autocorrelazione Eccezione per i sistemi senza memoria l’l’uscita it dipende di d dal d l valore l istantaneo i t t dell’ingresso d ll’i fissato l’istante, il processo diventa una variabile aleatoria in questo caso è possibile calcolare: f Y ( y, t ) X(t1) Σ Y(t1) Σ v.a. v.a. Trasformazione di variabili aleatorie 55 Fondamenti di TLC - Prof. G. Schembra 6 – Processi aleatori Valor medio e Autocorrelazione del processo di uscita Dato un processo X(t) QUALUNQUE caratterizzato da valor medio e funzione di autocorrelazione: μ X (t ) RXX (t1 , t 2 ) Dato un sistema Σ LTI caratterizzato da una risposta all’impulso h(t): μY (t ) = E{Y (t )} = μ X (t ) ⊗ h(t ) t1 t2 RYY (t1 , t 2 ) = E {Y (t1 )Y (t 2 )} = R XX (t1 , t 2 ) ⊗ h(t1 ) ⊗ h(t 2 ) 56 28 Fondamenti di TLC - Prof. G. Schembra 6 – Processi aleatori Valor medio e Autocorrelazione del processo di uscita Dato un p processo X(t) ( ) stazionario in senso lato caratterizzato da valor medio e funzione di autocorrelazione: μX RXX (τ ) Dato un sistema Σ LTI caratterizzato da una risposta all’impulso h(t): +∞ μY = μ X ∫ h(t )dt = μ X ⋅ H (0) X(t) e Y(t) risultano congiuntamente stazionari −∞ R XY (τ ) = R XX (τ ) ⊗ h( −τ ) RYY (τ ) = RXX (τ ) ⊗ h(τ ) ⊗ h(−τ ) = RXX (τ ) ⊗ Rhh (τ ) SY ( f ) = ℑ{RYY (τ )} = S X ( f ) H ( f ) 2 57 Fondamenti di TLC - Prof. G. Schembra 6 – Processi aleatori Filtraggio di processi aleatori Gaussiani Conservazione della Gaussianità Processo di ingresso: Processo di ingresso: • Gaussiano • Gaussiano • Stazionario in senso lato (e quindi anche in senso stretto) • Stazionario in senso lato (e quindi anche in senso stretto) Sistema: Sistema: • • Lineare Stazionario Lineare NON Stazionario Processo di uscita: Processo di uscita: • Gaussiano • • Stazionario in senso lato (e quindi anche in senso stretto) Gaussiano 58 29