UNIVERSITÁ DEGLI STUDI DI PAVIA
CORSO DI LAUREA IN EDUCAZIONE FISICA E
TECNICA SPORTIVA
LE CAPACITÀ MUSCOLARI
prof. GIAN PIERO GRASSI
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SCHEMA METODOLOGICO
Aspetto Relazionale
rapporti che intercorrono
¾ allievo – istruttore
¾ allievo attività
¾ allievo e il gruppo
apprendimento
motorio
strutture bio
informazionali
9percezione spazio
statico - dinamico
9percezione tempo
abilità motoria
il gioco del
calcio
ritmo
capacità di aggiustamento:
9coord. dinamiche generali
i gesti naturali
9 coord. oculo
segmentarie
9percezione corpo
Capacità Condizionali
Capacità Organiche
Capacità Muscolari
IL MUSCOLO SCHELETTRICO
il muscolo, composto da fascicoli
i fascicoli composti da fibre
le fibre da miofibrille
le miofibrille da miofilamenti
che sono sosttanze proteiche:
actina e miosina
TIPI DI FIBRE DELLA MUSCOLATURA SCHELETRICA
Fibre
I tipo
Fibre
II tipo
“lente” rosse – slow twitch fibres – piccola
superficie di sezione, sottili, molti capillari
e mitocondri, elevato metabolismo
ossidativo; tempo di contrazione > 60ms
“veloci” bianche – fast twitch fibres –
colore chiaro, pochi capillari, grande
sezione, pochi mitocondri (scarsi processi
ossidativi) 25< tempo contrazione >50ms
FTO fast twitch
oxidative fibres
mitocondri 50-70% più
lente
Tipo A
FGT fast twitch
glycolitic fibres meno
mitocondri 30-50%
veloci
Tipo C
intermedie
Tipo B
LA FORZA IN FISICA
La forza è qualunque azione che alteri lo
stato di moto o che produca una deformazione del corpo su
cui agisce. La forza è un vettore, cioè una grandezza dotata
di intensità, direzione e verso.
Nel caso in cui più forze siano applicate a un corpo, il moto di questo è
determinato dalla risultante delle forze agenti, che può essere calcolata come
somma vettoriale delle singole forze. In virtù del secondo principio della
dinamica, tale risultante è uguale al prodotto della massa del corpo per la sua
accelerazione
F= a ∗ m
a = accelerazione
m = massa
Nel Sistema Internazionale, l'unità di misura della forza è il
newton (N ) che è definito come la forza necessaria per imprimere
a un corpo di massa pari a un kg un'accelerazione di 1 m/sec2
LA FORZA MUSCOLARE
Definizione: è la facoltà di vincere una resistenza esterna
o di opporvisi con un impegno muscolare
Il muscolo può sviluppare
Forza:
In condizione statica
Forza isometrica
Riducendo la propria
lunghezza
Forza concentrica
Aumentando la propria
lunghezza
Forza eccentrica
LA FORZA MUSCOLARE
FORZA MUSCOLARE: qualità motoria dell’uomo
prodotto fra Forza e massa da spostare
F= a+k∗log m
a: accelerazione
capacità coordinativa
caratteristiche individuali
k: costante
misure antropometriche
Più aumenta la massa più aumenta la forza applicata
“attenzione”: se la massa da
spostare aumenta di molto, non ci sarà riscontro con la Forza = la
Forza non può più aumentare
FORZA e VELOCITÀ
I Valori della Forza diminuiscono con l’aumento della Velocità
Massa grande non si sposta
Velocità = 0
Forza = isometrica
In un lancio, lo spostamento di un arto:
massa = nulla
Velocità = massimale
Forza = 0
La Potenza muscolare
In Fisica la Potenza si esprime: P= W/t = (F∗s)/t = F∗(s/t) = F∗v
Nel movimento umano la Forza
è inversamente proporzionale
alla Velocità; occorre trovare
il valore ottimale di F e V
Il valore massimale di P si raggiunge a
velocità ≅ 1/3 della velocità massima.
Nel “getto del peso” si raggiunge un
ottimo livello di Potenza
FORZA PRODOTTA IN CONTRAZIONE ECCENTRICA
È la Forza che si sviluppa nell’ammortizzare una caduta, in cui si deve
assorbire l’energia cinetica del segmento del corpo in movimento
Forza esplosiva elastica
Forza esplosiva elastica riflessa
FORZA PRODOTTA IN REGIME DI STIRAMENTO
Un muscolo stirato produce più Forza:
9 il riflesso miotattico
9 l’aumento dei sarcomeri in serie
FORZA PRODOTTA IN CONTRAZIONE ECCENTRICA
Macchina isocinetica
FORZA
(C_D): i ricettori di Forza (Golgi) riducono la F
generata dai muscoli
C
azione dei
golgi
D
F1
B
F0
(B-C): i recettori di lunghezza
reagiscono all’allungamento
reclutando + U.M.
E-C: azione
dei fusi
neuro
muscolari
E
F1= forza finale
prodotta
nell’esercizio di ½
squat
(E-B): il muscolo stirato favorisce un’ancoraggio dei ponti
di actina e miosina più efficace
F0= forza prodotta nell’esercizio di ½ squat
ALLUNGAMENTO
FORZA: EFFETTI ESTERNI
NELLA PRASSI SPORTIVA SI VENGONO A CREARE DIFFERENTI EFFETTI
ESTERNI DOVUTI ALLE DIFFERENTI QUANTITA’ DEI SINGOLI
ELEMENTI CHE ENTRONO IN GIOCO NELL’ESECUZIONE DEL GESTO E
DELLA DIVERSA TEMPORALITA’ DELL’AZIONE.
QUESTI DETERMINANO DIFFERENTI MODI DI
ALLENAMENTO
Tensione muscolare TONICA
Tensione molto forte e relativamente lunga,
la velocità di esecuzione non è determinante
lavoro muscolare vicino alla contrazione
isometrica
Tensione muscolare
FASICA
Lavoro muscolare dinamico; sviluppo
della Forza a differenti livelli
gesti caratterizzati dalla ciclicità,
alternanza tra momenti di contrazione
e decontrazione
Tensione diversificata:
a) grandezza della
Forza (canottaggio, ………)
b) grandezza Ritmo
(pattinaggio, nuoto, sci ……)
Tensione muscolare
FASICO TONICA
Gesto atletico alla cui esecuzione partecipano
contrazioni muscolari sia di tipo statico che
dinamico; lavoro muscolare multiforme.
Sport interessati:
Ginn. Attrezzistica,
passaggio da un elemento statico ad uno dinamico;
Lotta, da posizione di attacco a quella di difesa.
Tensione muscolare
ESPLOSIVO TONICO
Tensione muscolare per superare resistenze molto
forti: “strappo”, “slancio”, elementi di Ginn. Artistica,
Lotta, Lancio del martello. La velocità di esecuzione è
determinante; l’impiego massimo di Forza viene raggiunto
al termine del movimento.
Tensione muscolare ESPLOSIVO
BALISTICO
Movimenti per
vincere una relativa
(ridotta) resistenza
esterna
Tensione muscolare
ESPLOSIVO REATTIVO BALISTICO
Movimenti per vincere una ridotta resistenza
esterna;
concatenazione fra una contrazione
eccentrica ed una concentrica in rapida
successione: azione di stacco nel Salto in
alto, oscillazione preliminare nei Lanci, tutti i
tipi di saltelli (rimbalzi).
Tensione muscolare
VELOCE ACICLICO
Contrazione muscolare che impegna un
singolo arto, ovvero una parte del corpo
rispetto all’altra.
Tensione muscolare
VELOCE CICLICO
Contrazione muscolare che
si ripete sempre uguale
nell’unità di tempo.
LA FORZA MUSCOLARE
Tre tipi fondamentali di Tensioni Muscolari
1) Sport in cui è predominante la Forza Tonica
¾ Forza Fasica
¾ Forza Fasico Tonica
2) Sport in cui è predominante la Forza Esplosiva
¾ Forza Esplosivo Tonica
¾ Forza Esplosivo Balistico
¾ Forza Esplosivo Reattivo Balistico
DEFINIZIONE DI ALLENAMENTO
Bowerman W., Freeman W.: “High performance traning for track and field”; 1991
L’allenamento è basato sui seguenti principi:
¾ ogni soggetto ha le sue caratteristiche peculiari
¾ gli obiettivi devono essere ragionevoli
¾ occorre avere un piano di allenamento
¾ il piano deve essere orientato verso le abilità specifiche
¾ occorre essere flessibili nell’attuazione del piano
¾ occorre sviluppare l’aspetto biomeccanico
¾ la varietà rappresenta l’aroma dell’allenamento
¾ occorre alternare il difficile con il facile
¾ è meglio sotto allenare che sovrallenare
¾ occorre tener conto del ruolo di una corretta alimentazione
¾ un atleta non può essere solo un’atleta ma deve coltivare altri interessi
¾ il riposo è un elemento fondamentale dell’allenamento
DEFINIZIONE DI ALLENAMENTO
Vittori C., 1990
L’allenamento sportivo è un
processo pedagogico educativo complesso
che si concretizza nell’organizzazione dell’esercizio fisico ripetuto
in quantità e con intensità tali da produrre carichi progressivi
crescenti che stimolino i processi psicologici di super
compensazione dell’organismo e favoriscano l’aumento delle capacità
fisiche, psichiche, tecnico tattiche dell’atleta al fine di esaltare e
di consolidare il rendimento di gara.
DEFINIZIONE DI ALLENAMENTO
Teodorescu L., 1981
L’allenamento è
un processo specializzato, su basi scientifiche,
per lo sviluppo e la formazione della personalità del giocatore,
considerato idividualmente e, allo stesso tempo, integrato nella
squadra, in vista della realizzazione della massima capacità di
prestazione, di uno stato di disponibilità, per alte prestazioni
Il giocatore deve allenare delle azioni tecniche concatenate, adattate
alle varie fasi di gioco, in condizioni di competizione con l’avversario ed
in regime di sollecitazione delle qualità motorie e della tensione
psichica, ad intensità diverse.