NUMERI REALI La necessità di introdurre i numeri reali nasce dall’esigenza di poter risolvere equazioni del tipo: π₯2 = 2 non essendo 2 un quadrato perfetto, è evidente che le soluzioni dell’equazione non possono essere interne all’insieme dei numeri razionali. Anticamente si pensava che tutti i segmenti fossero commensurabili, cioè che il rapporto tra le lunghezze di due segmenti π e π qualsiasi fosse sempre esprimibile mediante un numero razionale, ovvero: π =π∈β π Questa convinzione fu formalizzata dalla teoria delle monadi, elaborata dai Pitagorici a Crotone, nel V secolo a.C. Secondo tale teoria un punto è un corpuscolo indivisibile che prende il nome di monade. Questa definizione lascia intuire che un segmento è dato da un insieme finito di tantissime monadi e, di conseguenza, tutti i segmenti sono commensurabili. Infatti, dati i due segmenti a e b, il segmento a è costituito da m monadi e il segmento b è costituito da n monadi, cioè: a = m monadi e b = n monadi con m ed n numeri naturali diversi da zero. Di conseguenza il rapporto: I Pitagorici dovettero quindi confrontarsi con due realtà: 1. secondo la teoria delle monadi il rapporto tra la diagonale di un quadrato e il lato è un numero razionale; 2. per il teorema di Pitagora il rapporto tra la diagonale di un quadrato e il lato è un numero irrazionale. Infatti il rapporto tra la lunghezza della diagonale di un quadrato e la lunghezza del suo lato non è esprimibile mediante un numero razionale, bensì: π = 2 π d l La dimostrazione del fatto che il numero 2 ∉ β risale ai Pitagorici: non esiste alcun numero il cui quadrato è 2. Erasmo Modica www.galois.it 1 Proposizione: Il numero 2 non è razionale. Dimostrazione: Per dimostrare la proposizione si procederà per assurdo. Si supponga infatti che 2 sia un numero razionale, di conseguenza si potrà esprimere mediante una frazione: π 2= π in cui π ≠ 1 e π. πΆ. π·. π, π = 1, ovvero si suppone che la frazione sia ridotta ai minimi termini. Eleviamo al quadrato ambo i membri della precedente relazione: π2 2= 2 π si avrà che 2π2 = π2 2 ovvero che π è un numero pari. Ma se π2 è un numero pari, anche m è pari e quindi esiste un numero π ∈ β€ − 0 tale che π = 2π. Sostituendo quest’espressione di m nella precedente relazione si ottiene: 2π2 = 2π 2 βΉ 2π2 = 4π 2 βΉ π2 = 2π 2 e, di conseguenza, π è un numero pari. Essendo adesso m ed n numeri pari, il loro M.C.D. non può essere 1 e ciò va contro la nostra ipotesi; pertanto l’assurdo nasce dall’aver supposto che 2 ∈ β. β‘ STIMA DI π Per dare una stima della 2, è necessario costruire una successione di numeri decimali tali che i loro quadrati approssimino il numero 2 per eccesso e per difetto. I approssimazione Di certo vale la relazione e quindi 1οΌ 2 οΌ 4 1οΌ 2 οΌ 2 II approssimazione Consideriamo adesso tutti i numeri compresi tra 1 e 2 con una sola cifra decimale e prendiamone i quadrati; otteniamo: n 1 1,1 1,2 1,3 1,4 1,5 1,6 1,7 1,8 1,9 2 n2 1 1,21 1,44 1,69 1,96 2,25 2,56 2,89 3,24 3,61 4 Poiché si ha che 1,96 οΌ 2 οΌ 2, 25 ο ο¨1, 4 ο© 2 οΌ 2 οΌ ο¨1,5ο© 2 allora 1, 4 οΌ 2 οΌ 1,5 Erasmo Modica www.galois.it 2 III approssimazione Allo stesso modo consideriamo tutti i numeri aventi due cifre decimali compresi tra 1,4 e 1,5 e prendiamone i quadrati; otteniamo: n 1,4 1,41 1,42 1,43 1,44 1,45 1,46 1,47 1,48 1,49 1,5 2 n 1,96 1,9881 2,0164 2,0449 2,0736 2,1025 2,1316 2,1609 2,1904 2,2201 2,25 Poiché si ha che 1,9881 οΌ 2 οΌ 2, 0164 ο ο¨1, 41ο© 2 οΌ 2 οΌ ο¨1, 42 ο© 2 allora 1, 41 οΌ 2 οΌ 1, 42 Approssimazioni successive È possibile continuare il procedimento all’infinito, pervenendo alla costruzione delle due successioni, una crescente e l’altra decrescente: S1 1 1,4 1,41 1,414 1,4142 1,41421 … S2 2 1,5 1,42 1,415 1,4143 1,41422 … Si nota che la scrittura 1,41421… è la scrittura decimale di un numero che non è razionale e non è periodico. Tale numero quindi decimale illimitato non periodico. Definizione: Si definisce numero irrazionale ogni numero decimale illimitato non periodico. L’insieme di tali numeri prende il nome di insieme dei numeri irrazionali e si indica con il simbolo βπ . Nell’insieme dei numeri irrazionali si opera la distinzione tra algebrici e trascendenti. In generale i primi sono quelli che si ottengono tramite una combinazione di operazioni algebriche tra le quali l’estrazione di radice, mentre i secondi sono si possono ottenere come appena detto, quindi trascendono (cioè “vanno oltre”) l’algebra. Esempi: Sono irrazionali anche i seguenti numeri: log 2 , ο° , e . Definizione: L’unione dell’insieme dei numeri razionali e dell’insieme dei numeri irrazionali prende il nome di insieme dei numeri reali e si indica con il simbolo β. Erasmo Modica www.galois.it 3 CARATTERISTICHE DI β L’insieme dei numeri reali risulta essere un’estensione dell’insieme dei numeri razionali. Anch’esso è un insieme infinito e totalmente ordinato; inoltre è denso come β, ma rispetto a quest’ultimo completa la retta. Per tale ragione quando si rappresentano i numeri reali si parla spesso di “retta reale”. Tale identificazione è lecita in quanto esiste una corrispondenza biunivoca tra l’insieme dei numeri reali e l’insieme dei punti appartenenti ad una retta orientata, intendendo per retta orientata quella retta in cui è stato fissato un verso di percorrenza. Erasmo Modica www.galois.it 4