Il ruolo del logopedista nella valutazione logopedica e definizione

Il ruolo del logopedista
nella valutazione
logopedica e definizione
degli obiettivi riabilitativi
nell’adulto
Roma 15-16 gennaio 2010
Logopedista Giuseppe Mancini
Polo Ospedaliero Tivoli-ASL RMG
Le basi di una professione
™ Profilo professionale
™ Codice deontologico
™ Formazione: Core curriculum
e core competence
Profilo professionale
b) pratica autonomamente attività
terapeutica per la rieducazione
funzionale delle disabilità comunicative
e cognitive, utilizzando terapie
logopediche di abilitazione e
riabilitazione della comunicazione e del
linguaggio, verbali e non verbali;
DECRETO MIN.SALUTE 14 settembre
1994, n.742
Catalogo nosologico
™ traumi cranici,
™ lesioni vascolari,
™ tumori,
™ Malattie degenerative
™ encefalopatie,
™ demenze
Codice Deontologico
Art.8 - Atti professionali
L'esercizio della professione
……..; esso si attua con riferimento ad una esplicita
diagnosi medica. L'assunzione in carico…. avviene in
piena autonomia, sulla base delle competenze ed in
conformità all'insieme degli atti professionali peculiari
……..:
a) bilancio
b) consulenza / counselling
c) educazione
/ rieducazione / riabilitazione
d) monitoraggio
e)
osservazione
f) programmazione del trattamento /
intervento
g) prevenzione
h) revisione del
programma di intervento
i) semeiotica
j) testatura
k)
valutazione / verifica dell'efficacia del trattamento /
della terapia
Il core curriculum e il core
competence
Unità didattica:
™ Logopedia in neuropsicologia
™ Neuropsicologia
(Core curriculum e core competence
del logopedista Ed. Springer)
Il core curriculum e il core
competence
LOGOPEDIA IN NPS:
™ Modelli di studio del
comportamento
verbale degli afasici
™ Riconoscere i fattori
prognostici pos e neg
relativi all’afasia
™ Applicare la
valutazione e il
bilancio logopedico
dei dist afasici
™ Valutare e applicare
scale di osservazione
e questionari in
pazienti con GCA
™Descrivere le
manifestazioni dei
disturbi cognitivi nel
grave TC e i
meccanismi di
recupero
™Descrivere e
classificare i disturbi da
deterioramento
cognitivo e da
demenze…
™Applicare il
counselling logopedico
Il core competence e il
core curriculum
NEUROPSICOLOGIA
™ Descrivere le
principali teorie..della
nps
™ Le caratteristiche dei
disturbi
dell’attenzione..emin
attenzione..le
agnosie, memoria,
sindrome frontale
™ Illustrare i principali
mezzi diagnostici
™ Descrivere il
trauma cranico e i
suoi esiti patologici
™ Descrivere i
disturbi verbali e
non verbali
Le Consensus Conference
2010
™ Conferenza di Consenso sulla
Riabilitazione Neuropsicologica
Siena 19 e 20 Febbraio 2010
(S.Scientifiche promotrici: AIP, GIRN,
SPAN, SIMFeR, SIN, SINP, SIRN)
™ III Conferenza di Consenso sulla
riabilitazione ospedaliera delle
persone con GCA
Salsomaggiore 5/6 novembre
2010
Consensus Conference
Precedenti
™ La prima Consensus Conference si è svolta
nel 2000 e ha riguardato le Modalità di
trattamento riabilitativo del traumatizzato cranio
encefalico in fase acuta, criteri di trasferibilità
in strutture riabilitative e indicazioni a percorsi
appropriati.
™ La seconda conferenza di consenso del 2005
ha riguardato i Bisogni Riabilitativi ed
Assistenziali Delle Persone Con Disabilità da
Grave Cerebro-Lesione Acquisita (Gca) e delle
Loro Famiglie, Nella Fase Post-Ospedaliera.
Paradigmi operativi nella
valutazione
(Trexler 1986)
Paradigma normativo: mette in evidenza il
divario tra la prestazione de soggetto e le
“normali”
Paradigma economico: prestazioni del
soggetto rispetto all’ambiente e alle sue
capacità e le sue potenzialità al di là
dell’inquadramento diagnostico e
classificatorio del disturbo
L’approccio logopedico
Tende a un paradigma economico
che mette in condizione il
logopedista di raccogliere le
informazioni e fare una valutazione
indirizzata a uno scopo e soprattutto
alla “risoluzione di un problema”
Misurare
Vs
Valutare
misurare
calcolare le dimensioni
di qualcosa facendo
riferimento a una
precisa unità di misura
(Garzanti linguistica)
test
Complesso di domande
standardizzate che servono a
rilevare e valutare le differenze fra
le reazioni psichiche di più individui,
oppure le differenze fra le reazioni
psichiche del medesimo individuo in
momenti o condizioni diverse
(Garzanti linguistica)
Prova
Ciò che si fa per conoscere,
dimostrare, verificare la
qualità, la natura di una cosa,
le attitudini e i sentimenti di
una persona, il
funzionamento....
(Garzanti linguistica)
valutare
Esaminare, analizzare,
vagliare passare al
vaglio, prendere in
esame
(Garzanti linguistica)
™ Test, prova, compito: rappresentano la
espressione di un dato momento il cui
risultato oggettivo va sempre
interpretato rispetto a se stesso (grado
di difficoltà, di stress e di pressione
temporale che può generare) e in
rapporto agli altri test, prove e compiti;
™ Valutazione: concetto dinamico, è un
percorso, che dura tutto il tempo in cui
ci si relaziona con il paziente e la sua
famiglia. Ha margini e variabili molto
ampi e tiene conto al suo interno dei
test, prove, compiti
Figure di Rey
Test standardizzato per adulti e
bambini
misura le capacità costruttive,
di memoria a lungo termine
visuo-spaziale
Quali informazioni
™ abilità costruttive secondo un modello (per
figure principali, linea per linea, ecc)
™ capacità di ritenere informazioni visuo
spaziali
™ Funzioni esecutive
™ Capacità esplorative
™ Deterioramento (effetto closing in)
™ Capacità di generare delle strategie
™ Deficit visivi, percettivi
™ Livello di ansia e frustrazione generante
“Scrivere dei dati
sull’agenda personale”
Prova che può darci delle
informazioni:
™ Funzioni esecutive
™ Orientamento temporale
™ Scrittura/Lettura
™ Disturbi comportamentali
™ Deficit esplorativi, visivi,
™ Memoria
Bilancio logopedico in Nps
™ Misurare le prestazioni rispetto a un
campione (Test)
™ Prove non standardizzate possibilmente
più aderenti alla realtà del paziente
™ Dati clinici e indici prognostici
™ Ruolo all’interno della famiglia
™ Livello socio-culturale
™ Famiglia: stile di vita, capacità di coping
™ Presenza di un care giver: primario,
secondario o terziario
™ ambiente: accogliente, distante, evitante
™ Presenza di strutture che accompagnino
il paziente durante il percorso
™ Richieste del paziente e della famiglia
Quando valutare
E’ opportuno osservare e monitorare il
paziente nella fase acuta al fine di
preparare delle basi adeguate alla
valutazione, al trattamento successivo e per
svolgere attività di counselling ai familiari
E’ indispensabile misurare (testare) le
prestazioni del paziente e stilare un bilancio
logopedico al fine di una diagnosi e di un
progetto riabilitativo in fase post-acuta e
cronica in collaborazione con le altre figure
SPREAD
La compromissione delle funzioni cognitive
rappresenta una frequente complicanza
dell'ictus in fase acuta e talora ne costituisce
il sintomo clinico più grave e rilevante. I
disturbi neuropsicologici più frequenti …..:
verbali, attentivi, visuo-percettivi, gnosici, di
pianificazione-rappresentazione motoria,
memoria. Numerosi studi, ….., hanno
evidenziato l'importanza di effettuare la
valutazione neuropsicologica in fase precoce
con un adeguato follow-up anche nella fase
di stabilizzazione dei sintomi, in quanto è stata
dimostrata la significativa interazione tra
incidenza di differenti deficit cognitivi con il
livello di recupero funzionale. (Racc. 16.3.1)
SPREAD
Al di là dell'inquadramento clinico, la
valutazione nps deve essere suportata da
test specifici in tutte le fasi successive
all'ictus al fine di indagare le seguenti
funzioni:
orientamento temporo-spaziale;livello di
consapevolezza di malattia; linguaggio;
memoria; percezione visiva; abilità visuo
costruttive; attenzione; integrazione e
coordinazione visuo-motoria;
ragionamento astratto; prassie;
autonomia funzionale; aspetti emotivocomportamentali (Racc. 16.3.2)
SPREAD
La valutazione neuropsicologica della
fase acuta deve essere eseguita con test
diversificati in rapporto al lato emisferico
e alla sede lesionale, considerando l'alta
frequenza di disturbi linguistici in seguito a
lesione emisferica sinistra e di neglect in
caso di lesione emisferica destra. Va
tuttavia enfatizzato che in tale fase il
grado di collaborazione del paziente è
molto ridotto e variabile anche nell'arco
di breve tempo, pertanto può rivelarsi più
utile il semplice monitoraggio clinico
eseguito comunque dal neuropsicologo.
(Racc. 16.3.2.1)
SPREAD
Nella fase post-acuta si può procedere a
un approfondimento neuropsicologico che
dia indicazioni sull'evoluzione dei sintomi
cognitivi. Ogni valutazione cognitiva deve
essere preceduta da un'intervista
semistrutturata ai parenti e al paziente.
Il colloquio si pone come obiettivo
principale la raccolta dei dati anamnestici
clinico-neuropsicologici più rilevanti e la
verifica del livello di consapevolezza dello
stato di malattia.
(Racc. 16.3.2.2)
Consensus Conference
2000
Monitoraggio strutturato della responsività
e strutturazione di un ambiente al
manifestarsi delle prime capacità di
comunicazione, in particolare,
programmazione degli interventi
assistenziali quotidiani e riabilitativi
(fsioterapia, logoterapia), come modalità
personalizzata di stimolazione di contatto
con l’ambiente. (Cap. “Interventi minimi
essenziali in fase acuta”)
SPREAD
Gli scopi della valutazione
neuropsicologica nei pazienti con ictus
sono:
1) quantificazione dei deficit cognitivi (fase
acuta)
In questa fase le caratteristiche
dei test somministrati dovrebbero
essere:
™ rapida e agevole somministrazione (al letto
del malato); adeguata specificità (per lato
emisferico e sede lesionale); possibilmente
tarati o controllati.
™ T0valutazione in fase acuta, in base al
grado di collaborazione del paziente
(durante la prima settimana
dall'insorgenza) con particolare
attenzione al sintomo dell'anosognosia
(…) che può significativamente
condizionare il recupero delle funzionalità
elementari;
™ T1valutazione in fase post-acuta (tra 7 e
15 giorni dall'insorgenza), con lo scopo di
monitorare il recupero spontaneo della
funzionalità cognitiva;
™ T2valutazione in fase di stabilizzazione (entro i 6
mesi dall'insorgenza) allo scopo di:
a)effettuare un bilancio tra deficit acquisiti e
abilità residue. In caso di accertati deficit di una
o più funzioni cognitive, la valutazione così
condotta consente di impostare un adeguato
programma di riabilitazione neuropsicologica;
b)nel caso in cui la valutazione neuropsicologica,
supportata dai criteri clinici e strumentali soddisfi i
criteri diagnostici di demenza vascolare (DSM IVTR), è necessario prevedere un follow-up a
intervalli regolari anche come indicatore di
eventuali interventi farmacologici e
comportamentali specifici;
LIBRO BIANCO DELLA MEDICINA
FISICA E RIABILITATIVA IN EUROPA
™ basa la valutazione e il trattamento sul
modello icf (Funzione, attività,
partecipazione, ambiente)
™ importanza degli interventi (valutazione e
trattamento) integrati all’interno di una
equipe, continuativi e non in parallelo
™ “lo strumento appropriato deve essere
scelto in accordo con il problema
funzionale individuale e il processo
riabilitativo“ (Libro bianco MFR 2009)
CC 2000 TCE
La Giuria ritiene urgente segnalare ai
responsabili delle Aziende Sanitarie
ed alle Autorità Sanitarie Regionali la
necessità di promuovere interventi di
valutazione e monitoraggio degli
interventi mirati a migliorare la
conoscenza del TCE
Quali strumenti
~ test standardizzati
~ prove costruite ad hoc
~ questionari
~ check list
~ interviste
protocolli
™ Scale per il monitoraggio degli stati di
veglia patologica (Coma Near Coma,
Coma recovery scale)
™ Valutazione riabilitativa del paziente con
GCA (prot. di minima)- SIMFER
™ Esame del linguaggio al letto del malato
(Allibrio, Gori, Signorini, Luzzatti)
™ Check list per la valutazione funzionale
(ADL, IADL)
Note: Le Spread per la fase acuta
suggeriscono possibilmente l’uso di test
standardizzati (vedi “La valutazione del deficit
neuropsicologico” ed Masson a cura di S. Carlomagno, Spinnler
H., Tognoni G.: Standardizzazione e taratura italiana di test
neuropsicologici)
VALUTAZIONE FUNZIONALE
“Ogni proposta sistematica di misurare
obiettivamente il livello di funzionamento
di una persona in ognuna delle molteplici
aree che costituiscono la persona
stessa…:
™ Salute fisica
™ La capacità di mantenersi
™ Il ruolo svolto nelle varie attività
™ Lo stato intellettuale
™ L’attività sociale
™ L’attitudine a girare il mondo
™ Lo stato di sé ed emozionale”
(Lawton, 1981)
Protocolli post-acuzie
Nella fase post-acuta si può procedere a un
approfondimento neuropsicologico che dia
indicazioni sull'evoluzione dei sintomi
cognitivi. Ogni valutazione cognitiva deve
essere preceduta da un'intervista
semistrutturata ai parenti e al paziente. Il
colloquio si pone come obiettivo principale
la raccolta dei dati anamnestici cliniconeuropsicologici più rilevanti e la verifica del
livello di consapevolezza dello stato di
malattia.
(Racc. 16.3.2.2)
Protocolli post-acuzie
Le funzioni cognitivo-comportamentali da
indagare sono identiche a quelle descritte
per la fase acuta. Se il paziente ha
effettuato nella fase acuta una valutazione
neuropsicologica completa è necessario
utilizzare per le valutazioni successive forme
parallele dei test, ovvero strumenti
diagnostici che indaghino le medesime
funzioni ma caratterizzati da elementi
diversi.
Un modello di riferimento
(per la valutazione e il trattamento)
ICF
The International Classification of
Functioning, Disability and Health, known
more commonly as ICF, is a classification
of health and health-related domains.
These domains are classified from body,
individual and societal perspectives by
means of two lists: a list of body functions
and structure, and a list of domains of
activity and participation. Since an
individual’s functioning and disability
occurs in a context, the ICF also includes
a list of environmental factors.
(World Health Organization)
Chi fa cosa!
Il qui e ora
Il logopedista in ambito nps presta la
sua opera negli ospedali, nei centri
accreditati (day hospital,
ambulatorio,) e a domicilio in regime
di dipendenza o libero professionale
Chi fa cosa
Il qui e ora nella regione
Lazio
1) Il Neuropsicologo, o Psicologo con
esperienza nel campo della nps,
somministra i test e il logopedista esegue il
trattamento in piena autonomia integrato
alle altre figure
2) Il Neuropsicologo valuta e lo stesso, o un
altro nps, esegue il trattamento
3) Il logopedista valuta e lo stesso, o un altro
logopedista, esegue il trattamento
Alcune criticità
9 Difficoltà e ritardo nel recepire le
raccomandazioni
9 Assenza di personale specializzato
all’interno delle strutture di prima
accoglienza e alla dimissione del
paziente (CAD)
9 Assenza di monitoraggio dei percorsi di
valutazione del paziente
9 Scarsa o nulla attività di informazione e
sensibilizzazione al problema
Le conseguenze
™ Il paziente “staziona” nei reparti (es.
stroke unit) senza una presa in carico e
soprattutto senza un trattamento, se non,
per la disfagia
™ La famiglia vive continuamente uno stato
di sospensione fino a quando il congiunto
non viene dimesso (es.dalla rianimazione)
™ Le strutture di riabilitazione spesso non
sanno cosa è accaduto in precedenza
(cartelle cliniche e riabilitative
incomplete o assenti)
™ Ancora oggi la riabilitazione (intesa come
valutazione, trattamento e informazione
ai familiari) inizia dalla fase post-acuta
L’esperienza americana
American Speech-Language
Hearing Association (ASHA)
“Evaluating and Treating
Communication and Cognitive
Disorders: Approaches to Referral
and collaboration for speechLanguage Pathology and Clinical
Neuropsychology” (2003)
I contenuti del documento
This paper describes the training and credentialing
standards for both professions, and the roles of
speech-language pathologists and clinical
neuropsychologists in the assessment and treatment
of individuals with acquired cognitive- communication
disorders... discussion on the overlap and divergence
between the two professions in the use of tests and
measures, as well as areas of treatment specific and
unique to each profession…discussion of the use of
norms related to published measures, age, and other
demographic factors, and recommendations for
collaboration between the professions.
¾ Clinical neuropsychological and speech-
language assessments involve the
application of psychometric principles and
procedures (i.e., standardized testing,
measurement, and structured observation) in
the evaluation and treatment of brainbehavior relationships. Clinical
neuropsychological assessment can provide
a unique and necessary component to the
evaluation and rehabilitative treatment of the
potential cognitive and emotional dysfunction
following stroke, brain tumor, and other types
of central neurologic dysfunction.
¾ Traditional medical tests and examinations
provide information on gross anatomic
structure as aspects of physiology and
disease. Because of the psychometric and
comprehensive nature of a detailed clinical
neuropsychological evaluation, a clinical
neuropsychological assessment can assist in
identifying and quantifying potential functional
effects of central neurologic dysfunction. Such
deficits include impairments in attention,
language, memory, spatial skills, problem
solving, psychomotor abilities, and emotional
functioning.
¾ The Preferred Practice Patterns for the
Profession of Speech-Language Pathology
(ASHA, 1997a) also address the assessment,
diagnosis, and treatment of individuals with
cognitive-communication disorders.
Cognitive- communication assessment is
defined as “procedures to assess cognitivecommunication impairments, delineating
strengths, deficits, contributing factors, and
implications for functional communication”
(ASHA, 1997a). Assessment of cognitivecommunication impairment is expected to
“...identify and describe strengths and deficits
related to cognitive factors (e.g., attention,
memory, and problem solving) and related
language components (e.g., semantics and
pragmatics)…… (ASHA, 1997a)
Il vero problema
Un vero e proprio percorso valutativo
riabilitativo, dal momento
dell’evento al reinserimento della
persona adulta con difficoltà nps, è
stato già da diverso tempo scritto, e
bene, ma giace ancora sulla carta
Il falso problema
Chi
fa
cosa
CASO CLINICO 1
¾
M.S. 49 ANNI
M
SCOLARITA’: 16aa
¾
SPOSATO
2 FIGLI
¾
ASSISTENTE DI VOLO
¾
ALTRE NOTIZIE: PARLA CORRENTEMENTE TRE
LINGUE, GIOCA A PING PONG A LIVELLO
AGONISTICO
ANAMNESI PATOLOGICA
¾ trauma cranico occorso all’età di sette mesi
da cui esitava una raccolta cistica liquorale in
sede temporo – parieto – occipitale destra
con emianopsia omonima sinistra associata.
¾ aprile 2007: difficoltà della comprensione del
linguaggio parlato di verosimile natura critica;
per tale motivo effettuava una rmn encefalo
che escludeva alterazioni a carico della
sostanza bianca e uno studio eeg che non
evidenziava elementi di significato patologico
….
ANAMNESI PATOLOGICA
~
~
~
~
03.09.2007 EPISODIO DI PROSOPOAGNOSIA
TC: AREA DI ALTERATO SEGNALE IN SEDE TEMPORALE
ANTERIORE E TEMPORO – CENTRALE SINISTRA DI
VEROSIMILE NATURA ISCHEMICA. TUTTAVIA, UN
APPROFONDIMENTO MEDIANTE RMN ENCEFALO
EFFETTUATA IN DATA 11.09.2007 CONSIDERAVA TALE
LESIONE COMPATIBILE CON UN’ETEROFORMAZIONE
DI TIPO GLIALE DI GRADO ELEVATO.
25.09.2007 INTERVENTO NEUROCHIRURGICO DI
ASPORTAZIONE TOTALE DELLA LESIONE.
29.09.2007: PER COMPARSA DI EMIPARESI SI
EFFETTUAVA UNA TC CEREBRALE CHE
DOCUMENTAVA UN SANGUINAMENTO ALL’INTERNO
DEL CAVO CHIRURGICO CHE VENIVA EVACUATO
NELLO STESSO GIORNO.
VALUTAZIONE
RICONOSCIMENTO DI
VOLTI FAMOSI
RISPOSTE CORRETTE 0/30
RICONOSCIMENTO DI
RISPOSTE CORRETTE 0/15
MONUMENTI
MEMORIA SEMANTICA
ERRORI: SUPERORD. TRA CATEG. 1
“
ENTRO CATEG 7
SUBORD. PERCETT. FISICA 7
“ PERC/FIS PER CONFR. 6
“ FUNZIONALE
9
“ DI CONTESTO
14
TOTALE ERRORI
44
N. ITEM SU CUI COMMETTE GLI ERRORI
36/80
(distribuiti soprattutto nelle categorie:
animali, vegetali, parti del corpo e
utensili)
DENOMINAZIONE DI
FORME
RISPOSTE CORRETTE 2/4
MATCHING DI FIGURE
RISPOSTE CORRETTE 16/16
DRS
8 = DISABILITÀ MODERATAMENTE SEVERAc
Quest integr comunità 4/31
POST
ADL IADL
Completa dipendenza
QUAL È IL PIÙ GRANDE?
OUTCOME
™ FUNZIONALE
RECUPERO MINIMO DELLA
FUNZIONE VISIVA E BUON
RECUPERO DELLA MEMORIA
SEMANTICA
™ GLOBALE
DISABILITÀ MEDIO-GRAVE.
M. SICURAMENTE NON POTRÀ
RIPRENDERE IL LAVORO DI
ASSISTENTE DI VOLO, NÉ TANTO
MENO L’ATTIVITÀ SPORTIVA
MENTRE CI SI ATTENDE LA
RIPRESA DI ATTIVITÀ PRIVATA
DI INSEGNANTE DI LINGUE.
Bilancio logopedico
™Risultati delle prove e dei test
(orientamento spazio temporale,
memoria verbale, span di cifre, ecc
™Buon livello socio-culturale
™Elevato livello di partecipazione
sociale ma scarsa dal punto di vista
familiare,
™scarso livello di integrazione con la
famiglia d’origine,
™difficoltà a individuare un care-giver
primario
™Patologia e la richiesta della famiglia
PROGETTO RIABILITATIVO E OUTCOME
¾ OBIETTIVI A BREVE TERMINE:
RECUPERARE IL RICONOSCIMENTO DEI FAMILIARI E DI
OGGETTI ALL’INTERNO DELLA SUA ABITAZIONE
RECUPERARE L’ ORIENTAMENTO ALL’INTERNO DEL
PROPRIO SPAZIO;
¾ OBIETTIVI A MEDIO TERMINE:
RECUPERARE LA MEMORIA SEMANTICA E SVILUPPARE LA
FUNZIONE DI RICONOSCIMENTO
POTENZIAMENTO DI ALCUNE FUNZIONI PERCETTIVE DI
BASE;
¾ OBIETTIVI A LUNGO TERMINE:
CONSOLIDARE L’USO E LA GENERALIZZAZIONE DI SISTEMI
DI COMPENSO.
TRATTAMENTO
SEDUTE A DOMICILIO
REALITY ORIENTATION THERAPY
(Alcuni esempi)
-
ORGANIZZAZIONE ARMADIO
USO DEL CELLULARE
RICONOSCIMENTO FAMILIARI
ORGANIZZAZIONE DEGLI OGGETTI NEL BAGNO
SEDUTE AMBULATORIO
-
DISTURBO APPERCETTIVO
DISTURBO ASSOCIATIVO
MEMORIA SEMANTICA
TRAINING
™
™
™
™
™
COLORE
FORMA
GRANDEZZA
LETTURA
MEMORIA SEMANTICA >
TRATTI DISTINTIVI,
RAGGRUPPAMENTO,
SOMIGLIANZA,
PANTOMIMA,
CONTESTO,
ASSEMBLAGGIO,
DISEGNO,
Caso clinico 2
C.A.
SESSO F ETA’ 33
PROFESSIONE: INSEGNANTE ELEMENTARE
STATO CIVILE: CONIUGATA
ANNI DI SCOLARITA’: 20 LATERALITA’ DX
INIZIO MALATTIA 04/08/2008 (investita da un
auto insieme alla sorella)
COMA SI NO DURATA <10 ore GCS ?
Indagine strumentale
RMN senza mdc del 06/08/2008 non
evidenzia alterazioni tomodensometriche
del parenchima cerebrale e cerebellare nei
due lati. Sistema Ventricolare normodisteso.
Strutture mediane in asse.
Osservazione logopedica in fase
acuta
Eseguita due giorni di distanza
dall’evento traumatico: A. riesce a stare
in posizione seduta e presenta una
emiparesi dell’arto superiore dx. E’ in
grado di interagire con l’ambiente a cui
risponde in maniera piuttosto rallentata e
confusa e confabulatoria. Eloquio ben
strutturato, senza difficoltà di tipo afasico
né disartrico ma reso poco comprensibile
dalla presenza del collare che spinge
sotto il mento e che le impedisce anche
di alimentarsi.
SCALE E QUESTIONARI
™ Galveston Orientation Amnesia Test:
durata 7 gg
™ Level of Cognitive Functioning 5
(confuso-inappropriato)
™ Disability Rating Scale ptg 11
disabilità moderatamente severa
Disturbi presenti
™ Orientamento spazio temporale
™ Attenzione
™ Memoria anterograda
™ Memoria retrograda per i tre anni di
vita precedenti al trauma
(quest’ultimo permane fino alle
dimissioni: 20 gg dopo)
Bilancio logopedico
™ Test, prove e questionari per le funzioni
cognitive
™ Livello scolarizzazione elevato
™ Livello sociale e familiare medio
™ Disturbo pregresso di anoressia
™ Personalità: ansiosa, perfezionista, ossessiva
™ Precedente aborto 2 mesi prima dell’incidente
dopo fecondazione assistita
™ Volontà della famiglia a non parlare di alcuni
aspetti della vita della paz dei tre anni
precedenti (anoressia, aborto, causa)
L’intervento riabilitativo in
fase acuta
Terapia aspecifica
Counselling
monitoraggio
L’intervento riabilitativo
in fase post acuta
counselling
tratt specif
valutazione
L’intervento riabilitativo
nella fase degli esiti
Trattam spe
Counsell
Reinseri
Trattamento specifico
Attivazione delle reti autobiografiche
(A. Napolitano , M. Lepore)
Themes (Linton,
1986)
Temporality
Robinson,
1986
Temporality cued free recall (mi dica tutto quello
ricorda….)
Recognition (riconoscere oggetti personali, foto,
Luoghi, canzoni ecc)
ANNO
2005
2006
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A.A . 2006
- 2007
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2007
- 2008
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