CAPITOLO V RISCHIO PSICOPATOLOGICO Alice Laita Raffaella Fornaseri Sofia Raffa SINDROME DI DOWN È una malattia genetica causata dalla presenza di un cromosoma 21 in più: www.alessiam.it Trisomia piena Trisomia a mosaico Traslocazione non bilanciata Altre forme rare Comporta particolari caratteristiche fisiche, motorie, comportamentali, cognitive e ritardo mentale. RISCHIO PSICOPATOLOGICO NEGLI INDIVIDUI CON SINDROME DI DOWN Da varie ricerche¹ è emerso che: con sindrome di Il 15% Il 25% dei minori degli adulti Down presenta comportamenti disadattivi e psicopatologici 1. Gath e Gumley, 1986; Meyers e Pueshel, 1991; Cooper e McGrother, 1992 QUADRO DEI COMPORTAMENTI DISADATTIVI E PSICOPATOLOGICI NELLA SINDROME DI DOWN MINORI Deficit di attenzione con o senza iperattività Comportamenti oppositori Comportamenti provocatori Impulsività Rifiuto, ostinazione² ADULTI Disturbi depressivi associati a passività, apatia e mutismo Insicurezza Decremento dell’attività motoria Bassa fiducia in sè Relativamente poco frequenti sono i disturbi d’ansia e autismo 2. Dykens et al., 2000; Dykens et al., 2002; Nicham et al., 2003 3. Dykens et al., 2002; Nicham et al., 2003 CONFRONTO CON INDIVIDUI CON RITARDO MENTALE NON CAUSATO DALLA SINDROME DI DOWN I pazienti con sindrome di Down, rispetto ad altri con disabilità intellettiva, sono esposti a un minor rischio di comportamenti disadattivi e psicopatologici, ma mostrano molti problemi emozionali e di comportamento4 Infatti… Frequenza di disturbi psichiatrici 26% in individui con sindrome di Down 39% in soggetti con ritardo mentale di diversa eziologia5 PERÓ… 4. Nicham et al., 2003; Blacher et al., 2006 5. Cooper e McGrother, 1992 i soggetti con sindrome di Down presentano disturbi depressivi (6 – 11%) più frequentemente rispetto a individui con ritardo mentale di diversa eziologia (1 – 3%) I principali disturbi sono: Mutismo Passività Pensiero sconnesso, disorganizzato6 6. Dykens, 2001 “La presenza di disordini depressivi in adulti con Sindrome di Down può essere dovuta a specifici stress ambientali, a fattori genetici e/o può rappresentare i primi stadi del processo di evoluzione della demenza”. (Meyers, Pueshel e Sustrova,1997) DEMENZA Sindrome clinica caratterizzata da perdita delle funzioni cognitive tra le quali la memoria, di natura cronica e progressiva, tale da interferire con le attività lavorative, sociali e personali del paziente. Rischio di demenza: 1-2% 22-40% 60-69 anni 85-89 anni Amoretti e Ratti, 1994; Preston, 1986 FREQUENZA DELLE CAUSE DI DEMENZA m orbo di huntington m isto tra m . Alzheim er e d. 0,90% vascolare 0,80% altro 18,40% m orbo di Parkinson 1,20% alcool 4,20% depressione 4,50% dem enza vascolare 13,00% Morbo di Alzheim er 57,00% Morbo di Alzheimer demenza vascolare depressione alcool morbo di Parkinson morbo di huntington misto tra m. Alzheimer e d. vascolare altro La demenza è in continuo aumento a causa del progressivo invecchiamento delle popolazioni. La malattia di Alzheimer è la forma più frequente di demenza in Europa, negli Stati Uniti ed in Canada: 50-80%. MALATTIA DI ALZHEIMER Le cause della malattia sono ancora sconosciute ma vi sono associate modificazioni cerebrali: - Diffusa atrofia cerebrale (riduzione del peso del 20% e più) - Perdita di neuroni - Perdita di sinapsi - Degenerazione neurofibrillare - Placche senili Comparazione del cervello fra un individuo colpito da Alzheimer e un soggetto sano Vi sono 4 loci genetici esplicitamente associati al rischio di sviluppare morbo di Alzheimer: → un gene localizzato sul cromosoma 14 → un gene localizzato sul cromosoma 1 → un gene coinvolto nella formazione delle placche b-amiloidi, localizzato sul cromosoma 21 → un gene localizzato sul cromosoma 19, che codifica l’apolipoproteina e una variazione nei tre alleli di questo gene influenza il rischio. Tomografia ed emissione di positroni: il primo, il cervello di un malato di Alzheimer con molte zone rese inattive dalle placche di amiloide; il secondo un cervello che manifesta i primi sintomi della malattia; il terzo il cervello di un soggetto sano MALATTIA DI ALZHEIMER NELLA SINDROME DI DOWN Nella SD la demenza causata dalla malattia di Alzheimer è assai più frequente sia rispetto alla popolazione normale, sia rispetto alle persone con ritardo mentale di varia eziologia.Tuttavia il rapporto tra SD e m. Alzheimer non è ancora chiaro, in quanto la maggioranza degli adulti con SD ha un cervello con placche tipiche dell’Alzheimer ma solo il 15-40% ne manifesta i sintomi. Dykens et al. 2000; Devenny, Krinsky-Mchale, Sersen e Silverman, 2002 MALATTIA DI ALZHEIMER: UNA RICERCA LONGITUDINALE (Devenny et al., 2002) Soggetti: 40 con disabilità intellettive di varia eziologia, 44 con SD Età cronologica: superiore ai 30 anni QI: superiore a 30 Strumenti: due valutazioni con WISC-R a distanza di 4 anni Risultati: RISULTATI DELLA RICERCA diagnosi di Alzheimer 27,00% nessun segnale di demenza 50,00% diagnosi di Alzheimer né in salute né in demenza 23,00% né in salute né in demenza nessun segnale di demenza CONCLUSIONI Dati coerenti con popolazione con m. Alzheimer ma senza disabilità intellettive. Dall’analisi delle prove della WISC-R è emerso che: Nelle fasi iniziali ¾ ¾ carenze nell’organizzazione visiva carenze nella coordinazione visuo-motoria Relativamente conservate memoria semantica e MBT Sintomo predominante carenza nell’uso della ML (aritmetica e comprensione) Declino non sistematico ma progressivo delle funzioni cognitive