Aflatossine: un problema antico… luciano.bertocchi Cosa sono le micotossine? Prodotti del metabolismo secondario di funghi filamentosi microscopici (muffe) che possono svilupparsi su una grande varietà di derrate alimentari, in particolari condizioni ambientali e possono causare manifestazioni di tossicita acuta e cronica negli animali. Alcuni alimenti sono piu suscettibili di altri alla crescita fungina. Cosa sono le micotossine? Gli alimenti piu esposti alla contaminazione da micotossine sono i prodotti vegetali, soprattutto cereali (mais, frumento, riso, orzo, segale, ecc.), semi oleaginosi (arachidi, girasole, semi di cotone, ecc.), frutta secca ed essiccata, legumi spezie, caffè e cacao. E’ possibile lo sviluppo fungino e la formazione di micotossine anche in altri tipi di prodotti, quali formaggi e insaccati, durante le fasi di maturazione e di conservazione. Micotossine e uomo Sviluppo delle micotossine Spore Germinazione Muffa Crescita tossinogenesi MICOTOSSINE Le condizioni necessarie per la germinazione delle spore, la crescita della muffa e la tossinogenesi possono anche essere diverse. Le micotossine sono considerate metaboliti secondari dei miceti, cioè secreti dopo il periodo di moltiplicazione e di crescita cellulare, in opposizione ai metaboliti primari formatisi nel corso di queste fasi e costituenti componenti essenziali. Condizioni di sviluppo NATURA DEL SUBSTRATO: i miceti, non avendo clorofilla, non possono realizzare la fotosintesi e, per il loro sviluppo, sono legati ad una fonte di carbonio organico (glucidi) o, in alternativa, di azoto inorganico: – Alimenti ricchi di cellulosa (paglia, foraggi) ospitano Stachybotrix, Pithomyces, Rhizoctonia, Claviceps, Penicillium – Cereali e vegetali oleaginosi (arachidi, soia) ospitano Aspergillus, Penicillium, Claviceps, Fusarium – Insilati ospitano Penicillium, Claviceps, Fusarium Condizioni di sviluppo TEMPERATURA: per ogni muffa esistono temperature ottimali per la crescita fungina, di solito inferiori a quelle di tossinogenesi. N.B.: uno stesso micete può elaborare tossine diverse a temperature differenti. es: Aspergillus ochraceus produce - ocratossine a 25°C - acido pennicillico a 20°C Condizioni di sviluppo UMIDITA’: i miceti sviluppano in un’atmosfera umida, ed il substrato stesso deve possedere una certa quantità di acqua per permettere la crescita del micelio e la germinazione delle spore (minimo 13%). Condizioni di sviluppo AEROBIOSI (presenza di ossigeno): le muffe sono organismi aerobi obbligati, anche se possono crescere con concentrazioni di O2 molto basse (4%); l’esposizione all’aria è condizione particolarmente favorevole non soltanto alla crescita dei miceti, ma anche alla tossinogenesi. Modalità di contaminazione Funghi da campo e di stoccaggio NELLA DERRATA INIZIALE: nel cereale non ancora raccolto (in campo) o dopo la raccolta dello stesso per: - avverse condizioni climatiche (siccità, grandine, …) - cattivo stato della pianta (parassiti, …) IN CORSO DI TRATTAMENTO: - schiacciamento dei semi, melassatura delle materie prime, manipolazione da parte del personale, imballaggio… Attività tossica Contrariamente alle tossine batteriche, non sono di natura proteica e non possiedono proprietà antigeniche. Si ignora, per la maggior parte di esse, quale ruolo giocano per il micete che le produce. Attività tossica Le micotossine sono ESOTOSSINE: - diffondono nella derrata alimentare - persistono dopo la distruzione dei funghi - una stessa tossina può essere secreta da miceti diversi - sono secrete in quantità molto piccole (ppm), ma la loro tossicità è molto elevata Oltre 300 micotossine Attualmente sono note più di 300 micotossine, prodotte da un’ampia varietà di funghi tossigeni, quali l’Aspergillus, il Penicillium, il Fusarium Oltre 300 micotossine Negli alimenti: Aflatossina B1 (blue) Aflatossina B2 Aflatossina G1 (green) Aflatossina G2 Aflatossina M1 (milk): metabolita nell’animale alimentato con mangimi contaminati da AFB1 Per la crescita del micelio fungino occorrono una temperatura compresa tra 36 e 38°C, una umidità del substrato del 30%, ed una umidità ambientale dell’85%; la produzione di tossine avviene tra i 25 e i 32°C. Oltre 300 micotossine Metaboliti tossici di: – Aspergillus flavus – Aspergillus parassiticus – Aspergillus niger – Aspergillus ruber – Penicillum citrinum Principali micotossine secrete: – Aflatossina B1 (metossi-difuro-cumarone) – Aflatossina G1 (metossi-difuro-cumaro-lattone) – Aflatossina B2 e G2 (diidroderivati) – Aflatossina M1 e M2 (idrossiderivati) Caratteristiche tossicocinetiche Assunzione per via orale (maggior assorbimento a livello di intestino tenue) – piccola quota distrutta dalla flora ruminale Legame con le proteine plasmatiche Distribuzione epatica – legame con DNA, RNA e macromolecole enzimatiche di alcuni derivati metabolici Caratteristiche tossicocinetiche Differente sensibilità specie-specifica agli effetti cancerogeni in relazione ad una diversa entità di produzione di epossidi e, soprattutto, ad una maggior o minor efficacia dei sistemi di detossificazione GSHdipendenti (es: ruminanti meno sensibili) GSH = enzima epatico detossificante Tossicità La TROTA è l’animale PIU’ SENSIBILE in assoluto agli effetti tossici della AFB1 - dieta contenente 0.004 ppm di AFB1 à lesioni cancerose a livello epatico in 5 gg VOLATILI: anatroccolo, tacchinotto, pulcino MAMMIFERI: coniglio, ratto, cane, suino giovane Tossicità I PIU’ REFRATTARI sono i RUMINANTI (la pecora è praticamente insensibile) Si sa poco sugli animali selvatici, salvo qualche segnalazione sporadica In generale i soggetti giovani e quelli carenti di GSH sono più sensibili Il nostro problema M1 B1 Il nostro problema Unità di misura: ppm = mg/kg (milligrammi) /1.000 ppb = μg/kg (microgrammi) /1.000 ppt = ηg/kg (nanogrammi) I limiti di legge Materie prime 20 ppb Nei mangimi destinati ad animali in lattazione 5 ppb Nel latte 50 ppt Il passaggio da B1 a M1 Livelli di B1 nell’alimento, e di conseguenza livelli di M1 nel latte 2,5 ppb B1 x 20 Kg = 50 μg assunti dall’animale 50 μg assunti x 3% (passaggio da B1 a M1) = 1,5 μg nel latte 1,5 μg nel latte in 30 litri di latte = 50 ppt/litro Cinetica M1 nel latte vaccino co nc. (n g/l) 200 150 100 50 0 0 24 48 72 96 120 144 168 192 ore Distribuzione delle micotossine Nelle matrici liquide la diffusione di micotossine è veloce e non lascia nessuna parte della derrata incontaminata. Nelle matrici solide la diffusione è più lenta e non omogenea: “contaminazione a spot”. Distribuzione delle micotossine Il campionamento presenta particolari difficoltà a seconda del prodotto da analizzare.