FARMACI:NUOVA MOLECOLA CONTRO IPERTENSIONE DA STUDIO SU GENI
(ANSA) - MILANO, 25 NOV –
Combattere l'ipertensione studiando i meccanismi genetico-molecolari in sottogruppi di
pazienti, per arrivare a formulare farmaci mirati: lo hanno fatto i ricercatori della Prassis
(Gruppo Sigma-Tau) e dell'Istituto scientifico universitario San Raffaele di Milano, che
hanno dimostrato la validità di un nuovo approccio terapeutico 'farmacogenomico' nella
lotta a questa malattia. L'importanza della ricerca pubblicata oggi su Science Translational
Medicine "risiede nell'aver identificato dei marcatori genetici che permettano di individuare
i pazienti che meglio potranno essere curati con una terapia efficace", spiegano in una
nota i ricercatori.
"Le mutazioni nei geni che controllano la funzione dell'adducina e i livelli corporei di
ouabaina endogena aggiungono gli scienziati - sono risultate associate all'ipertensione e ai rischi ad essa
connessi. Il nuovo
antiipertensivo rostafuroxin è capace di bloccare selettivamente l'effetto di questi geni
mutati".
Studi sperimentali su modelli di laboratorio hanno dimostrato l'efficacia antiipertensiva e la
selettività del meccanismo d'azione del farmaco. I dati ottenuti sono poi stati confermati in
pazienti ipertesi, mai trattati prima, in cui è stata verificata la capacità delle varianti geniche
di predire la risposta alla molecola.
"Il profilo di geni responsabili di tali alterazioni - sostengono i ricercatori - si è dimostrato in
grado di
influenzare la risposta pressoria a rostafuroxin, ma non ad altri farmaci con meccanismi
diversi. Tale scoperta – concludono - va oltre il semplice controllo della pressione arteriosa
perché, dato il peculiare meccanismo d'azione, ci si aspetta che anche i danni a cuore,
reni, vasi e cervello associati a
mutazioni degli stessi geni potranno essere prevenuti dall'uso di rostafuroxin nei pazienti
selezionati".(ANSA).