La diarrea Un bambino ha diarrea se presenta scariche giornaliere frequenti ( da 4-5 a 10 e più), di consistenza diminuita fino ad essere sfatte o liquide, di colore variabile dal giallo al verdastro, talora gelatinose per presenza di muco o muco e sangue. La diarrea è per lo più causata da un’infezione virale che colpisce l’intestino; più raramente è attribuibile a batteri o intossicazioni alimentari. La diarrea può associarsi a febbre , vomito, dolori addominali, scarso appetito. Si parla di “enterite” se è solo presente diarrea o “gastroenterite” se la diarrea è accompagnata da vomito. Nella maggior parte dei casi il bambino guarisce in una settimana circa. Il rischio della diarrea è rappresentato dalla eccessiva perdita di liquidi; si manifesta con calo di peso,lingua e labbra asciutte, scarsa produzione di pipì, assenza di lacrime durante il pianto, cute secca, scarsa voglia di giocare, sonnolenza o estrema irritabilità. Sono più a rischio i bambini che hanno meno di un anno di età, che presentano anche episodi di vomito o sono sottopeso. COSA FARE? Qualunque sia la causa di diarrea il primo provvedimento è far assumere al bambino molti liquidi per reintegrare quelli persi ed evitare così la disidratazione. Si possono proporre acqua, te deteinato ( non quello comune che favorisce la perdita di liquidi dall’intestino) e bibite poco zuccherate ( lo zucchero fermenta nell’intestino e richiama liquidi nel lume intestinale con possibile peggioramento delle perdite dei liquidi): PESARE IL BAMBINO SOSPENDERE L’ALIMENTAZIONE PER 6-12 ORE SOMMINISTRARE IN QUESTE 6-12 ORE SOLUZIONI REIDRATANTI PER BOCCA: la scelta più corretta è l’utilizzo di preparati contenenti sali minerali e zuccheri in giuste proporzioni acquistabili in farmacia senza ricette medica ( Idravita, Prereid Milte). La dose è di 500 ml di soluzione nelle 24 ore per ogni 10 Kg di peso corporeo. Queste soluzioni vanno proposte durante la giornata a piccoli sorsi; l’aggiunta di succo d’arancia o il raffreddamento della soluzione possono rendere le bevande più gradevoli e favorirne pertanto l’assunzione. Più il bambino è piccolo, maggiore è la quantità di liquidi da somministrare per ripristinare le perdite. Nel bambino allattato al seno non sospendere il latte materno ( contiene anticorpi contro virus e batteri). Se le scariche diarroiche sono frequenti somministrare soluzioni reidratanti tra una poppata e l’altra. RIALIMENTAZIONE PRECOCE: è importante non mantenere il digiuno per più di 6-12 ore. La rialimentazione precoce favorisce una più rapida ripresa delle funzioni intestinali e del peso del bambino. Viceversa un digiuno più protratto favorisce un circolo vizioso di malnutrizione-diarreamalnutrizione. Nel bambino sotto l’anno di vita il latte materno non va mai sospeso, il latte artificiale sì, ma non più di 12 ore e va ripreso a diluizione normale. Se il bambino assume le pappe, è bene ridurre per qualche giorno l’apporto di fibre (contenute in verdura e frutta) e aumentare l’apporto di amidi (pasta, riso, patate, banana). Nei bambini più grandi va fatta una rialimentazione rapida con tutti i tipi di alimenti. I maggiori danni, infatti, si fanno utilizzando schemi alimentari noiosi e spesso ipocalorici che possono provocare diarree protratte e malnutrizione. 1 Non somministrare medicine di vostra iniziativa (pericolosi gli antidiarroiciper i possibili effetti collaterali; inutili gli antibiotici,tranne che in rarissimi casi, che possono favorire il protrarsi della diarrea). In caso di VOMITO il primo intervento è il digiuno ( un’ora e mezza ) poi iniziare con la somministrazione di liquidi freddi ( acqua e the ) e in PICCOLA QUANTITA’: un cucchiaino ogni 10 15min. NON SOMMINISTRARE SUCCHI DI FRUTTA IN CASO DI DIRREA ASSOCIATA. QUANDO CONSULTARE IL PEDIATRA Se il bambino ha meno di 3 mesi Se sono presenti segni di disidratazione Se c’è peggioramento dopo 48 ore dall’inizio della sintomatologia Se c’è sangue e muco nelle feci Se la diarrea è un problema ricorrente 2