argilla e antibiotici - Morini Stefano, Medico Veterinario, ***NON

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BENESSERE/IL CAVALLO NATURALE
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ARGILLA E ANTIBIOTICI
contro il mal di pancia
DIARREA, UN PROBLEMA DA NON SOTTOVALUTARE MAI E CHE PUÒ ESPORRE IL NOSTRO AMICO AL RISCHIO DELLA VITA
SOPRATTUTTO NEL CASO DEI PULEDRI. MOLTO CONSIGLIATE LE MISCELE DI ERBE
C
Che argomento! D’altronde, citando De Andrè,
“dal letame nascono i
fior…”. Poche cose sono
così desolanti come un
cavallo in diarrea cronica:
magro, pelo opaco e inaridito, emaciazione delle
cavità retro orbitali, coda
e parte posteriore delle
cosce sporche di feci,
abbattimento del sensorio, sguardo intristito… E
la diarrea è solo un sintomo di una malattia più
complessa chiamata enterite ovvero infiammazione della mucosa intestinale. Può essere una
manifestazione di gravi
malattie di origine batterica, virale o micotica,
oppure può essere causata da errori nella scelta
degli alimenti, da parassitosi non/mal curate, da
problemi di cattiva masticazione della razione, da
cause che riguardano
l’addestramento troppo
coercitivo e psicologicamente sbagliato, da allenamenti fisicamente troppo pesanti, dalla somministrazione di fieni o
mangimi ammuffiti o
gelati, da libero pascolo
in paddock troppo succulenti (trifoglio, erba
medica, per esempio) o
in cui siano presenti erbe
velenose come Senecione, Ricino, Oleandro,
Felce, Centaurea, Lupino, Astragalo.
Nei puledri di pochi giorni può accadere che,
quando la madre viene
allontanata per la monta
TESTO DI STEFANO MORINI, MEDICO VETERINARIO
(in genere al primo calore
dopo il parto, dopo 8/9
giorni), il puledro si
innervosisca e quando
può ricominciare a poppare si nutra di grandi
quantità di latte, il che
porta a diarrea profusa.
Anche in puledri coprofagi o che sono iperattivi in
paddock, dopo una sosta
eccessivamente prolungata in box, la diarrea
diventa un sintomo elettivo. L’enterite cronica, in
particolare, tende a disi-
dratare anche gravemente
i cavalli oltre che a dare
cachessia grave e lesioni
difficilmente curabili alle
mucose enteriche.
Quali sono i sintomi?
Anche troppo facilmente
evidenti: diarrea profusa,
a volte totalmente liquida
con presenza di muco o
sangue, dolori colici evidenziati da segni di
ansietà e sofferenza (la
coda sferza a destra e a
sinistra, il cavallo si calcia la pancia, raspa a ter-
ra con gli anteriori, si
guarda l’addome…), disidratazione e sete intensa,
abbattimento del sensorio. Ricordo un pony,
chiamato “schizzetto”
perché era in diarrea
perenne e tendeva a ridipingere i muri del box...
Era tanto debilitato,
povero, che strisciava qua
e là sui carpi ferendosi
continuamente. Un brutto
caso davvero. Quando
avete un cavallo in diarrea non sottovalutate il
Uno dei sintomi più evidenti del cavallo che soffre di diarrea cronica è l’impossibilità
di mantenere un a condizione fisica accettabile
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CHI È IL NOSTRO ESPERTO
«Sono diventato veterinario tanti anni
fa, seguendo la via della medicina ufficiale, a Parma. Poi, seguendo la mia passione di sempre, mi sono tuffato nel mondo
della medicina naturale, cercando di ottenere il massimo dagli strumenti che la natura ci ha messo a disposizione: aria,
terra, acqua, sole, erbe medicamentose, uso della chiropratica (uso
delle mani per curare) e altre tecniche basate sul concetto della cura
causale, cioé la rimozione della causa della malattia, senza accontentarsi di curare solamente i sintomi».
Così si presenta Stefano Morini, da anni il nostro veterinario consulente in materia di medicina naturale. Per ulteriori info: www.naturvet.it oppure [email protected]
problema e non cercate
di curarlo da soli perché
non è semplice fare una
diagnosi precisa e da
questa dipendono terapia
e guarigione.
Lasciate fare a un buon
veterinario.
Mentre aspettate l’esperto, se volete rendervi utili potete mettere il cavallo in un box confortevole, togliendolo da un
paddock troppo ricco di
erba. Abbeveratelo con
terra vergine o argilla
sciolte nell’acqua: il
caolino contenuto in
esse farà “effetto tampone” creando un rivestimento protettivo sulla
mucosa intestinale e
otterrete anche una
discreta reidratazione.
La terapia reidratante è
assolutamente fondamentale associata ad astringenti e, a volte, terapia
antibiotica. Otre alla reidratazione ritengo fondamentali estratti fitoterapici che tamponino i sintomi e contemporaneamente vadano a ripristinare il
pabulum batterico intestinale e la membrana lesionata. Subito antinfiammatori e antibiotici naturali a effetto rapido, associati a un estratto alcoolico di Mirtillo, Anice verde e Ratania che blocca
velocemente la diarrea.
L’estratto spagirico di
Alkermes (non il liquore
da torte!), nella dose di
40/50 gocce al dì, ha un
effetto disinfettante e
cicatrizzante sulla mucosa. Anche l’argilla verde
somministrata nella
razione alimentare o nell’acqua da bere serve a
compattare le feci collaborando al processo di
guarigione. Per fermare
la diarrea è ancora di
grande utilità far bollire
un paio di limoni in pezzi
e relativo succo in ¾ bicchieri d’acqua per 3
minuti circa e somministrarlo ancora caldo al
cavallo (non bollente,
please!). Resta il fatto
estremamente confortante
che esistono molte miscele di erbe tal quali, secche, in taglio tisana, da
associare alle terapie già
citate e con le quali è
possibile curare queste
malattie enteriche per
restituire all’intestino la
sua integrità fisiologica.
Mi raccomando non
sottovalutate le enteriti
psicosomatiche in cavalli
stressati da maltrattamenti, addestramenti
sbagliati, separazione
dai compagni di branco
o dalla madre, uso
errato del “cavallo-motocicletta”… ed altro
di irripetibile. III