082_083 NaturVet_Sommario 2/3 07/06/11 08.26 Pagina 82 BENESSERE/IL CAVALLO NATURALE 82 ARGILLA E ANTIBIOTICI contro il mal di pancia DIARREA, UN PROBLEMA DA NON SOTTOVALUTARE MAI E CHE PUÒ ESPORRE IL NOSTRO AMICO AL RISCHIO DELLA VITA SOPRATTUTTO NEL CASO DEI PULEDRI. MOLTO CONSIGLIATE LE MISCELE DI ERBE C Che argomento! D’altronde, citando De Andrè, “dal letame nascono i fior…”. Poche cose sono così desolanti come un cavallo in diarrea cronica: magro, pelo opaco e inaridito, emaciazione delle cavità retro orbitali, coda e parte posteriore delle cosce sporche di feci, abbattimento del sensorio, sguardo intristito… E la diarrea è solo un sintomo di una malattia più complessa chiamata enterite ovvero infiammazione della mucosa intestinale. Può essere una manifestazione di gravi malattie di origine batterica, virale o micotica, oppure può essere causata da errori nella scelta degli alimenti, da parassitosi non/mal curate, da problemi di cattiva masticazione della razione, da cause che riguardano l’addestramento troppo coercitivo e psicologicamente sbagliato, da allenamenti fisicamente troppo pesanti, dalla somministrazione di fieni o mangimi ammuffiti o gelati, da libero pascolo in paddock troppo succulenti (trifoglio, erba medica, per esempio) o in cui siano presenti erbe velenose come Senecione, Ricino, Oleandro, Felce, Centaurea, Lupino, Astragalo. Nei puledri di pochi giorni può accadere che, quando la madre viene allontanata per la monta TESTO DI STEFANO MORINI, MEDICO VETERINARIO (in genere al primo calore dopo il parto, dopo 8/9 giorni), il puledro si innervosisca e quando può ricominciare a poppare si nutra di grandi quantità di latte, il che porta a diarrea profusa. Anche in puledri coprofagi o che sono iperattivi in paddock, dopo una sosta eccessivamente prolungata in box, la diarrea diventa un sintomo elettivo. L’enterite cronica, in particolare, tende a disi- dratare anche gravemente i cavalli oltre che a dare cachessia grave e lesioni difficilmente curabili alle mucose enteriche. Quali sono i sintomi? Anche troppo facilmente evidenti: diarrea profusa, a volte totalmente liquida con presenza di muco o sangue, dolori colici evidenziati da segni di ansietà e sofferenza (la coda sferza a destra e a sinistra, il cavallo si calcia la pancia, raspa a ter- ra con gli anteriori, si guarda l’addome…), disidratazione e sete intensa, abbattimento del sensorio. Ricordo un pony, chiamato “schizzetto” perché era in diarrea perenne e tendeva a ridipingere i muri del box... Era tanto debilitato, povero, che strisciava qua e là sui carpi ferendosi continuamente. Un brutto caso davvero. Quando avete un cavallo in diarrea non sottovalutate il Uno dei sintomi più evidenti del cavallo che soffre di diarrea cronica è l’impossibilità di mantenere un a condizione fisica accettabile 082_083 NaturVet_Sommario 2/3 07/06/11 08.26 Pagina 83 CHI È IL NOSTRO ESPERTO «Sono diventato veterinario tanti anni fa, seguendo la via della medicina ufficiale, a Parma. Poi, seguendo la mia passione di sempre, mi sono tuffato nel mondo della medicina naturale, cercando di ottenere il massimo dagli strumenti che la natura ci ha messo a disposizione: aria, terra, acqua, sole, erbe medicamentose, uso della chiropratica (uso delle mani per curare) e altre tecniche basate sul concetto della cura causale, cioé la rimozione della causa della malattia, senza accontentarsi di curare solamente i sintomi». Così si presenta Stefano Morini, da anni il nostro veterinario consulente in materia di medicina naturale. Per ulteriori info: www.naturvet.it oppure [email protected] problema e non cercate di curarlo da soli perché non è semplice fare una diagnosi precisa e da questa dipendono terapia e guarigione. Lasciate fare a un buon veterinario. Mentre aspettate l’esperto, se volete rendervi utili potete mettere il cavallo in un box confortevole, togliendolo da un paddock troppo ricco di erba. Abbeveratelo con terra vergine o argilla sciolte nell’acqua: il caolino contenuto in esse farà “effetto tampone” creando un rivestimento protettivo sulla mucosa intestinale e otterrete anche una discreta reidratazione. La terapia reidratante è assolutamente fondamentale associata ad astringenti e, a volte, terapia antibiotica. Otre alla reidratazione ritengo fondamentali estratti fitoterapici che tamponino i sintomi e contemporaneamente vadano a ripristinare il pabulum batterico intestinale e la membrana lesionata. Subito antinfiammatori e antibiotici naturali a effetto rapido, associati a un estratto alcoolico di Mirtillo, Anice verde e Ratania che blocca velocemente la diarrea. L’estratto spagirico di Alkermes (non il liquore da torte!), nella dose di 40/50 gocce al dì, ha un effetto disinfettante e cicatrizzante sulla mucosa. Anche l’argilla verde somministrata nella razione alimentare o nell’acqua da bere serve a compattare le feci collaborando al processo di guarigione. Per fermare la diarrea è ancora di grande utilità far bollire un paio di limoni in pezzi e relativo succo in ¾ bicchieri d’acqua per 3 minuti circa e somministrarlo ancora caldo al cavallo (non bollente, please!). Resta il fatto estremamente confortante che esistono molte miscele di erbe tal quali, secche, in taglio tisana, da associare alle terapie già citate e con le quali è possibile curare queste malattie enteriche per restituire all’intestino la sua integrità fisiologica. Mi raccomando non sottovalutate le enteriti psicosomatiche in cavalli stressati da maltrattamenti, addestramenti sbagliati, separazione dai compagni di branco o dalla madre, uso errato del “cavallo-motocicletta”… ed altro di irripetibile. III