Presentazione di PowerPoint - Dipartimento di Comunicazione e

Giornalismo politico-economico
08/03/2016
Giornalismo, potere e sfera
pubblica
Tre nuclei tematici sulla relazione tra
media informativi e politca
Rizzuto, Giornalismo e democrazia
1. La trasformazione della pubblicità e le conseguenze
del nuovo ambiente comunicativo sull’agire politico
2. Nascita e trasformazione del ruolo dell’opinione
pubblica nelle dinamiche democratiche delle società
mediatizzate
3. Giornalismo come bene pubblico di cittadinanza
impegnato nella difesa dell’interesse pubblico.
Titolo Presentazione
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La trasformazione della pubblicità
Pubblico vs Privato
Titolo Presentazione
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La sfera pubblica e rappresentativa
J. Habermas, Storia e critica dell’opinione pubblica
Nella società feudale dell’ Alto Medioevo … gli attributi della
signoria, per esempio il sigillo del principe si chiamano
«pubblici»; non a caso il re inglese gode di pubblicness; sussiste
cioè una pubblica rappresentanza del dominio.
[p. 17]
[In tedesco] il termine privat, derivante dal latino privatus, nel
senso che allora avevano assunto anche l’inglese private e il
francese privé. Il significato è quello di «senza ufficio pubblico»
… privat indica l’esclusione dalla sfera dell’apparato statale, mentre
pubblico si riferisce allo Stato formato con l’assolutismo, che si
oggettiva rispetto alla persona del sovrano.
[p. 22]
Titolo Presentazione
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Genesi della sfera pubblica borghese
J. Habermas, Storia e critica dell’opinione pubblica
Con gli inizi del capitalismo finanziario e commerciale che a
cominciare dal XIII sec. si diffonde dalle città dell’Italia del Nord anche
verso l’Europa occidentale e settentrionale … si formano gli elementi
di un nuovo ordine sociale. Il protocapitalismo è conservatore, non
solo in quel modo di vedere l’economia … ma anche politicamente.
Intanto che esso vive dei frutti del vecchio modo di produzione …
senza trasformarlo, i suoi tratti restano ambivalenti; questo
capitalismo stabilizza da un lato i rapporti di dominio basati sul
ceto e libera dall’altro quegli elementi in cui essi un giorno si
dissolveranno. Ci riferiamo agli elementi della nuova struttura
commerciale: la circolazione delle merci e delle notizie creata dal
grande commercio internazionale del primo capitalismo.
[p. 26]
Titolo Presentazione
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Genesi della sfera pubblica borghese
J. Habermas, Storia e critica dell’opinione pubblica
All’interno di questo ordinamento politico e sociale
trasformato nel corso della fase mercantilistica del
capitalismo … anche il secondo elemento del nesso
della circolazione protocapitalistica sviluppa ora una
sua propria forza dirompente: la stampa. I primi
giornali in senso stretto, chiamati ironicamente
anche «giornali politici», appaiono in un primo
tempo settimanalmente, ma diventano già quotidiani
verso la metà del XVII secolo.
[p. 33]
Titolo Presentazione
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Genesi della sfera pubblica borghese
J. Habermas, Storia e critica dell’opinione pubblica
Maggior peso acquistava frattanto l’interesse dei nuovi
governi, che presto utilizzarono la stampa ai fini
dell’amministrazione. … Ancora una disposizione per la
stampa del governo di Vienna del marzo 1769 attesta lo
stile di questa prassi: «Affinché il giornalista possa
sapere che genere di disposizioni interne, ordinanze
ed altre faccende eventuali è opportuno comunicare
al pubblico, occorre che le autorità provvedano a
raccoglierle settimanalmente e a trasmetterle ai
giornalisti».
[pp. 34-35]
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La trasformazione della pubblicità
Visibilità e potere
Titolo Presentazione
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Il controllo della visibilità
J.B. Thompson, Mezzi di comunicazione e modernità
Con lo sviluppo di nuovi mezzi di comunicazione, e in
particolare delle prime forme di stampa … i detentori del
potere politico si sono dovuti occupare anche della loro
auto-rappresentazione di fronte a un pubblico non
fisicamente presente
[… ]
Nel corso del diciannovesimo e ventesimo secolo, il compito
di controllare la visibilità dei leader politici attraverso i
media ha assunto un’importanza ancora maggiore
[pp. 191-192]
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Il controllo della visibilità
J.B. Thompson, Mezzi di comunicazione e modernità
A partire dall’inizio del diciannovesimo secolo, la
dimensione del pubblico capace di ricevere messaggi
mediati è straordinariamente cresciuta
Titolo Presentazione
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Il controllo della visibilità
J.B. Thompson, Mezzi di comunicazione e modernità
L’avvento della televisione ha restituito importanza alla
visibilità nel senso stretto del termine
Titolo Presentazione
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Il controllo della visibilità
J.B. Thompson, Mezzi di comunicazione e modernità
Molte società occidentali si sono trasformate in democrazie
liberali «un tipo di regime all’interno del quale detiene il
potere il partito politico che, competendo con i partiti
avversari a intervalli regolari e secondo regole precise, è
riuscito ad assicurarsi la quota dei voti necessari»
Titolo Presentazione
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Il controllo della visibilità
J.B. Thompson, Mezzi di comunicazione e modernità
Il controllo della visibilità attraverso i media è un obiettivo
perseguito non solo nei periodi politicamente intensi delle
campagne elettorali. Esso rientra anche tra gli obblighi
quotidiani dei governi; in effetti, stare al governo significa
decidere, tra le altre cose, cosa rendere pubblico, a chi e
come.
Titolo Presentazione
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I limiti del controllo
J.B. Thompson, Mezzi di comunicazione e modernità
Gaffe ed eccessi: sono il risultato dell’incapacità dell’individuo di
controllare pienamente il proprio comportamento, dimostrando di
non dominare la situazione, i suoi sentimenti, azioni o parole.
Con la tv tali episodi sono ripresi in diretta, visti e ascoltati da milioni
di persone e ritrasmessi infinite volte a un pubblico di riceventi
sempre più vasto.
1976, San Antonio (CA)
Gerald Ford alle prese
con un piatto di tamales
Titolo Presentazione
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I limiti del controllo
J.B. Thompson, Mezzi di comunicazione e modernità
Effetti imprevisti della partecipazione a
trasmissioni televisive: il problema deriva
da un giudizio errato riguardo ai modi in
cui gli spettatori interpreteranno la
trasmissione; un errore di giudizio che
non può essere corretto da feedback
del pubblico.
1990, Prima Guerra del Golfo
Saddam Hussein «dimostra»
le buone condizioni di alcuni
inglesi trattenutiti in Iraq
I limiti del controllo
J.B. Thompson, Mezzi di comunicazione e modernità
Fughe di notizie e scandali: insuccessi nel tentativo di controllare il
rapporto tra scena e retroscena, a causa di:
• divulgazione intenzionale di informazioni riservate da parte di
individui coscienti che si tratta di elementi di retroscena;
• improvvisa visibilità di attività mantenute segrete, e che possono
essere eseguite solo finché restano tali.
Bob Woodward e Carl Bernstein,
i cronisti del «Washington Post»
che hanno portato alla luce
lo scandalo Watergate
Nascita e trasformazione del ruolo
dell’opinione pubblica
Strutture sociali della sfera pubblica
Titolo Presentazione
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Nascita dell’opinione pubblica
J. Habermas, Storia e critica dell’opinione pubblica
La sfera pubblica borghese può essere concepita in un primo
momento come la sfera dei privati riuniti come pubblico;
costoro rivendicano subito contro lo stesso potere pubblico la
regolamentazione della sfera pubblica da parte dell’autorità
per concordare con questa le regole generali del
commercio nella sfera fondamentalmente privatizzata,
ma pubblicamente rilevante, dello scambio di merci e del
lavoro sociale. Peculiare e storicamente senza precedenti è
il tramite di questo confronto politico: la pubblica
argomentazione razionale.
[p. 41]
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Nascita dell’opinione pubblica
J. Habermas, Storia e critica dell’opinione pubblica
Sfera
del pubblico potere
Ambito privato
Società civile
(ambito del traffico di merci e del
lavoro sociale)
Sfera pubblica politica
Stato
(ambito della «polizia»)
Sfera pubblica letteraria
(club, stampa)
Spazio interno del
nucleo familiare
(Mercato dei beni culturali)
(intellettualità borghese)
Corte
(società aristocratico-cortigiana)
«Città»
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Nascita dell’opinione pubblica
J. Habermas, Storia e critica dell’opinione pubblica
Lo stesso processo, che dà alla cultura la forma di merce e
così soltanto la rende suscettibile di discussione, porta …
all’impossibilità in principio di chiudere il pubblico verso
l’esterno … già il suo stesso intendersi e giudicarsi avveniva
sempre in mezzo a un pubblico più vasto di tutti i privati che
come lettori, ascoltatori e spettatori, fermo restando il
principio della cultura e della proprietà, potevano
impadronirsi tramite il mercato degli oggetti in discussione.
I problemi oggetto di discussione diventano «generali» non
solo nel senso della loro importanza, ma anche in
considerazione della loro accessibilità: tutti vi debbono poter
essere coinvolti.
[p. 52]
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Nascita dell’opinione pubblica
J. Habermas, Storia e critica dell’opinione pubblica
I settimanali d’argomento morale … sono immediatamente
parte delle discussioni da caffè e vogliono configurarsi altresì
come letteratura in piena regola … Quando Steele e Addison
nel 1709 pubblicarono il primo numero del «Tatler», i caffè
erano già così numerosi, i circoli di frequentatori abituali già
così estesi che il collegamento di questi molteplici ambienti
poteva essere ormai assicurato soltanto da un giornale …
Gli articoli del giornale non solo vengono fatti oggetto
delle discussioni del pubblico dei caffè, ma sono
considerati elemento integrante di questi: lo dimostra la
fiumana di lettere di cui settimanalmente gli editori
stampano una selezione.
[pp. 58-59]
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Nascita dell’opinione pubblica
J. Habermas, Storia e critica dell’opinione pubblica
Con il «Tatler», lo «Spectator», il «Guardian», il pubblico si
guarda allo specchio; si comprende nel processo
autodidattico, non per via mediata di una riflessione su opere
filosofiche e letterarie, artistiche o scientifiche, bensì entrando
esso stesso, come oggetto, nella «letteratura».
[p. 60]
La sfera pubblica borgese si regge e cade con il principio
del libero accesso per tutti … il pubblico raggiunge una sua
forma ben precisa: è il pubblico borghese dei lettori del
XXVIII secolo … la cultura è uno dei criteri di ammissione,
l’altro è la proprietà
[pp. 106-107]
Titolo Presentazione
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Nascita e trasformazione del ruolo
dell’opinione pubblica
La spirale del silenzio
Titolo Presentazione
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Verso una teoria dell’opinione pubblica
E. Noelle-Neumann, La spirale del silenzio
La teoria della spirale del silenzio parte dal presupposto che la
società … minacci di isolamento e di espulsione gli
individui che deviano dal consenso e che d’altro canto gli
individui abbiano un timore dell’isolamento il più delle volte
inconscio [che] li predispone ad accertarsi costantemente di
quali opinioni e modelli di comportamento vengano approvati e
quali disapprovati nell’ambiente circostante, e quali opinioni e
quali comportamenti perdano o guadagnino terreno.
[p. 335]
Titolo Presentazione
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Fattori intervenienti
E. Noelle-Neumann, La spirale del silenzio
La «percezione selettiva» e lo sforzo umano di evitare la
«dissonanza cognitiva» per mantenere un’immagine
armoniosa del mondo, che la psicologia sociale e la
communication research hanno messo in evidenza come
concetto centrale a partire dagli anni Quaranta (Lazarsfeld,
Berelson, Gaudet 1944; Heider 1946; Festinger 1957)
diventano, accanto alla necessità di riduzione della
complessità, la seconda inevitabile fonte di distorsione della
percezione della realtà e distorsione del suo resconto.
[p. 335]
Titolo Presentazione
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Il senso quasistatistico
E. Noelle-Neumann, La spirale del silenzio
In tutti i paesi in cui fu verificato, fu data risposta a domande
come «Cosa pensa la maggioranza?», «La maggioranza è a
favore o contro?» o addirittura «Che percentuale della
popolazione è a favore? E contro?». Di fatto gli intervistati
avrebbero dovuto rispondere «Perché lo chiede a me? È lei il
ricercatore!». Ma non dicevano questo. La premura nel
rispondere è stata considerata un indizio del fatto che le
persone tentano continuamente di valutare da sole questi
rapporti di forza … Ma spesso le stime non quadrano.
Atteggiamenti spesso sostenuti dai media più influenti vengono
non di rado sopravvalutati. È divenuta d’uso comune per questi
casi l’espressione pluralistic ignorance.
[p. 353]
Titolo Presentazione
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Giornalismo come bene pubblico
Feeding frenzy
Titolo Presentazione
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Feeding frenzy
È diventato uno spettacolo senza eguali nella politica
americana moderna: i media informativi, a stampa
televisivi, vanno dietro a un politico ferito come
squali in un feeding frenzy. Le ferite possono essere
autoinferte, e i politici possono aver pienamente meritato
il loro destino, ma i giornalisti ora conquistano il centro
della scena, creano le notizie nella stessa misura in cui le
riportano […] sostituiscono i partiti politici nella funzione
di comitato di controllo per i candidati e gli eletti.
L. J. Sabato, Feeding frenzy: how attack journalism
has transformed American politics, 1991, p. 1
Feeding frenzy
Frenzy: attività disordinata, compulsiva o agitata, che è
muscolare e istintiva, non celebrale e riflessiva.
Feeding frenzy: copertura mediale che si occupa di ogni
evento o situazione politica in cui una massa critica di
giornalisti si lancia sul medesimo tema imbarazzante
o scandaloso e lo segue intensamente, spesso
eccessivamente, talvolta incontrollabilmente.
Le tre stagioni del giornalismo USA
1946-1966: lapdog journalism
• riportare ciò che serve e
rinforzare l’establishment
• accettare “sulla parola”
le dichiarazioni dei “potenti”
• proteggere i politici rivelando
poco sulle loro vite “non ufficiali” anche quando i vizi
privati incidono sulle performance pubbliche
Le tre stagioni del giornalismo USA
1966-1974: watchdog journalism
• studiare a fondo il comportamento delle élite politiche,
facendosi carico di indagini indipendenti circa le
dichiarazioni dei politici
• discutere della vita privata dei
politici, ma solo nel contesto
delle loro performance pubbliche
Le tre stagioni del giornalismo USA
1974: junkyard-dog journalism
• coprire eventi e situazioni politiche con uno stile
severo, aggressivo e intrusivo
• considerare ogni aspetto della vita privata del politico
come degno di un esame minuzioso
Ogni frase, battuta, gaffe
diventa acqua per il mulino
del personaggio.
 “anything goes” philosophy
1990s: The Monicagate
1969: The Chappaquiddick incident