Colonscopia Virtuale low-dose. Dr. Giovanni Magistretti Specialista in Radiologia - SME – Diagnostica per Immagini - Varese La Colonscopia Virtuale genera immagini tridimensionali dell’intestino, senza introdurre sonde endoscopiche. Ha durata di pochi secondi e non richiede sedazione o somministrazione endovenosa di mezzo di contrasto. Nuovi progressi nella prevenzione dei tumori del colon-retto. Il cancro del colon-retto è la seconda malattia oncologica nel mondo e si manifesta usualmente dopo i 50 anni; in molti casi comporta interventi chirurgici demolitivi ed è correlato con un elevato tasso di mortalità. Origina da un precursore benigno - il polipo adenomatoso - che degenera in un arco di tempo stimato di circa 10 anni. In considerazione della lenta crescita potrebbe venir diagnosticato in una fase iniziale del suo sviluppo modificando drasticamente le prospettive di vita. Le cause del dell’intestino. tumore E’ possibile ridurre il rischio di svilupparlo seguendo abitudini alimentari corrette, limitando in particolare l’eccessiva assunzione di grassi animali, di carni rosse e le diete ipercaloriche con zuccheri e carboidrati raffinati. Nonostante la grande maggioranza dei cancri del colon-retto si presenti in modo sporadico, è purtroppo possibile ereditare il rischio di ammalarsi se in ambito familiare vi è una predi- 7 Colonscopia Virtuale low-dose. sposizione genetica. Ai figli o fratelli di persone con storie di tumore del colon si consiglia di iniziare la sorveglianza con la colonscopia almeno 10 anni prima dell’età di insorgenza del tumore nel parente affetto. Colonscopia virtuale e colonscopia tradizionale La diagnosi. Per diagnosticare il tumore del colon esistono diverse modalità. La più diffusa è la ricerca annuale del sangue occulto nelle feci che tuttavia presenta una bassa sensibilità per i tumori di piccole dimensioni. Ben noto è l’uso della colonscopia tradizionale, test efficace se eseguita con cadenza di 5-7 anni. Essendo discretamente invasiva non è sempre ben sopportata dai pazienti, restii ad eseguirla a scopo preventivo; richiede inoltre un’accurata pulizia intestinale preliminare. Ha il vantaggio di permettere l’immediata rimozione di eventuali polipi di piccole e medie dimensioni, se peduncolati, oltre che la biopsia delle lesioni rilevate. Presenta potenziali rischi di complicanze da perforazione che, sebbene rare, hanno sollevato dubbi sul suo utilizzo nello screening di massa. Nei soggetti con intestino lungo e tortuoso o in presenza di restringimenti serrati del lume può non essere in grado di studiare l’intero colon. In passato lo studio del colon veniva effettuato con il clisma opaco, esame radiologico che necessita un’accurata pulizia intestinale e prevede l’introduzione per via rettale di un liquido baritato radio-opaco, seguita da insufflazione di aria per distendere il viscere. Pur presentando una discreta sensibilità per le lesioni maggiori e i polipi superiori al centimetro, non fornisce informazioni sulla parete intestinale. Il risultato dell’esame è inoltre influenzato dalla costituzione del paziente, dalla lunghezza del colon, dalla presenza di residui fecali. Un ideale superamento dei rischi connessi alla colonscopia e delle limitazioni del clisma opaco è oggi reso possibile dalla Colonscopia Virtuale low-dose. Cos’è la Colonscopia Virtuale low-dose? E’ un esame non invasivo che consente la visualizzazione del colon mediante Tomografia Computerizzata (TAC) seguendo particolari protocolli cosiddetti “low dose” che, pur sfruttando minime quantità di fotoni X, generano immagini ad elevato contenuto diagnostico. I Centri che dispongono di apparecchiature di ultimissima generazione possono inoltre utilizzare nuovi software che riducono la dose in base alle caratteristiche anatomiche dei pazienti oppure grazie a innovativi algoritmi di ricostruzione delle immagini. Le radiazioni ionizzanti somministrate al paziente sono notevolmente inferiori rispetto ad un esame TAC dell’addome standard ed assimilabili alla radiazione naturale annua che si assorbe dall’ambiente circostante. La Colonscopia Virtuale genera immagini tridimensionali dell’intestino, senza introdurre sonde endoscopiche. Ha durata di pochi secondi e non richiede sedazione o somministrazione endovenosa di mezzo di contrasto. E’ in grado di studiare tutto il colon individuando diverticoli, polipi e tumori, senza rischi di perforazione né sostanziali controindicazioni. E’ accurata, sicura e ben tollerata, con prestazioni diagnostiche confrontabili a quelle della colonscopia tradizionale. Per tali motivi nelle linee guida dell’American Cancer Society è stata inserita dal 2008 tra gli esami che devono essere proposti dal medico di medicina generale per la prevenzione del cancro del colon-retto nei soggetti oltre i 50 anni (Kablunde CN, Amer Jour of Prev Med 2009). Rappresenta una valida alternativa alla colonscopia convenzionale. Un ulteriore vantaggio della colonscopia virtuale è la possibilità di esaminare contemporaneamente gli organi adiacenti, individuando precocemente altre possibili malattie quali aneurismi, tumori renali e surrenalici; adenopatie, fibromi uterini, masse ovariche o altre patologie espansive. Come ci si prepara? Il paziente deve soltanto seguire una semplice dieta a basso residuo di scorie - cioè senza frutta e verdura - nei tre giorni antecedenti l’esame, La colonscopia virtuale non vuole sostituire la colonscopia tradizionale rispetto alla quale ha un ruolo complementare nell’ambito di un ampio iter diagnostico. La popolazione di utenti che possono beneficiare della Colonscopia Virtuale si è ormai ben delineata grazie ai numerosi studi scientifici multicentrici eseguiti negli ultimi anni. Presenta la medesima accuratezza nell’identificazione precoce di polipi e tumori oltre che similare valore predittivo negativo della colonscopia tradizionale. Entrambe presentano vantaggi e svantaggi che vanno presi in considerazione nel bilancio della scelta. Colonscopia virtuale: esempio di piccolo polipo adenomatoso (visione 3D simil-endoscopica) L’indicazione all’esame va comunque discussa con il proprio Medico di fiducia. Va da sé che il disporre di una tecnica diagnostica non invasiva, specie se utilizza modalità di preparazione ed esecuzione innovative, aumenta la disponibilità dei pazienti verso la diagnosi precoce, incrementando il riscontro di lesioni iniziali, pertanto facilmente curabili. 8 Colonscopia Virtuale low-dose. Colonscopia Virtuale. Per chi è indicata? • A scopo diagnostico: per i pazienti che presentano disturbi di possibile origine intestinale (dolori addominali, alterazioni dell’alvo, sospetta malattia diverticolare) • A scopo preventivo: per i soggetti, maschi e femmine, di età superiore a 50 anni, come stabilito dalle Linee Guida sullo screening del cancro del colon-retto, pubblicate nel 2008 dalla American Cancer Society; • In alternativa alla colonscopia convenzionale nei pazienti con colonscopia convenzionale incompleta; nei pazienti anziani e/o in condizioni precarie di salute e nei soggetti con controindicazione alla colonscopia convenzionale (es. cardiopatici, bronchitici cronici). assumere un lassativo il pomeriggio precedente e la mattina dell’esame, ed associare un agente farmacologico in grado di “marcare” i residui fecali per meglio differenziarli dai polipi di piccole dimensioni. studiare la parete del colon a tutto spessore (compresi pertanto gli strati esterni) e di “navigare” virtualmente all’interno del lume del colon, in modo analogo alla colonscopia ottica, per identificare eventuali patologie. Come viene eseguita? Provoca dolore? Prima di procedere all’esame il colon viene disteso con aria oppure, ancor meglio con Non provoca dolore, specie se la distensione del colon viene ottenuta insufflando anidride carbonica mediante un’apparecchiatura che rispetta la tolleranza del paziente interrompendo automaticamente l’insufflazione in caso di eccessiva tensione addominale. Efficacia dell’insufflazione automatizzata del colon con CO2. Un’ottimale distensione del colon è un requisito basilare per l’esame. Generalmente viene ottenuta insufflando aria ambiente con una piccola pompetta a comando manuale. La recente disponibilità di apparecchiature che insufflano in modo automatico anidride carbonica invece di aria normale, consente la graduale e non dolorosa distensione del colon e il controllo del volume di gas introdotto; ciò evita spasmi della parete intestinale specie nei anidride carbonica, insufflata mediante un sottile catetere di gomma inserito a livello del retto. Successivamente si effettuano le scansioni TAC a paziente supino e prono. Completato l’esame il paziente può tornare immediatamente alle proprie attività o al proprio domicilio e guidare l’automobile, senza necessità di essere accompagnato da terzi. Le immagini acquisite durante l’esame vengono elaborate da potenti software che consentono al Medico Radiologo di E’ indicata nello screening del cancro colorettale nei soggetti di età superiore a 50 anni o in presenza di positività del sangue occulto fecale. Viene utilizzata per completare lo studio del colon dopo una colonscopia tradizionale incompleta e nei casi di intolleranza alla colonscopia tradizionale. Quali sono le controindicazioni all'esame? Le uniche controindicazioni relative sono le malattie infiammatorie intestinali, quali il Morbo di Chron e la colite ulcerosa; per tali patologie è prevista un’attenta valutazione preliminare da parte del Medico Radiologo. SME Diagnostica per Immagini Medici - Specialisti in Radiologia · Dr. Alfredo Goddi · Dr. Giovanni Magistretti · Dr. Andrea Sacchi · Dr. Luca Aiani · Dr. Fabio Baruzzi · Dr. Mario Bertoglio · Dr.ssa Claudia Borghi · Dr.ssa Rita Campi · Dr. Giuseppe Craparo · Dr. Tiziano Frattini · Dr. Claudio Lombardi · Dr.ssa Anna Mercuri · Dr. Renzo Minotto Medici - Specialisti in Medicina Nucleare · Dr.ssa Genziana Gadola Medici - Specialisti in Anestesia e Rianimazione · Dr. Carlo Del Tredici · Dr. Enrico Lucchini · Dr. Domenico Salzano Quali sono le attuali indicazioni? Colonscopia virtuale: esempio di neoplasia intestinale (visione 3D simil-endoscopica) Team soggetti con diverticolosi e riduce i rischi di sovradistensione. Il più importante vantaggio dell’anidride carbonica è il rapido riassorbimento del gas, che migliora il confort del paziente dopo l’esame. I pazienti insufflati con aria ambiente presentano invece un elevato volume residuo che favorisce fastidiosi spasmi intestinali oltre a limitare la ripresa delle abituali attività di relazione. Tecnici Sanitari di Radiologia Medica · Alessia Zocca · Alessandro Cortelazzi · Ferruccio Ferrari · Marinella Isella · Fernando Tamburrelli Segretarie · Marinella Pettinari · Paola Bianchi · Marzia Gambardella · Cinzia Macchi · Nadia Dalla Costa · Silvia Dalla Costa 9