T 26 -r-__-__} : -: e,va /l O l l * c o S e: =_ rdizzata,infafti, _tta: poiche :1 ' s::anda Teorema limite centrale con questo termine vengono indicati un gruppo di teoremi che risultano :'jDensabili per la teoria delle distribuzioni n.òessariaallo sviluppo della , :i.Stic&inferente. Questi teoremi costituiscono,in pratica, un modo per (quantific are>> la .gge dei grandi numeri (vol. I, par. b.Sl. Ricordiamo brevementele due formulazioni fondamentali di tale legge: per prove ripetute indipendenti, dove il risultato di ciascuna prova può essereclassificatocome successoo insuccesso, si può asserireche (teoremadi Bernoulli\: al cresceredel -numero delle proue Ia frequenza relatiua dei successi conuergein probabilità aila probabilità di successo in una prot)a. r@UroUU5 :r*,1:rlrttdrllffiNnn m il sI4IlgIleA PARrEl: INFERENZA I il risultatodi ciascunaprovaè il valore 2) per proveripetuteindipendentiin cui una misuradi runghezza'peso' x di una variabilealeatoria-X@aesempio durata),si puo asserireche(teoremadi Cebiceu): ESEMPI Una scat cr medic D e t e r mr n indipendenti Ia media per un numerosfficientementegrande di Proue aleatoria connergein aritmetícadei ualori osseruatidi una uariabile probabilitàalla sua s7eranzamstematica' StrpeflOre ^'eriore a _: m o r e s c ì suita numeristabilisconochei risultati Tutte le formulazioniderlareggedei grandi .^-^ l o r r aat t n ordi lì ooerev omer odt-"1, omedi ;;1?i:'1;4t 'rgola, I o.[i:ffi :ÌJ"#:"'ffi ffi; ;::; inevitabill si livellano livellano t;t^Y:11^tovasrr".'..,1q si delle slngols Pruvs uruLrrùvv'v l,vvv prou"' tí aeiiazioni dalla-media, quandoil numero.d1proveer:1:"::: i;;;;";;À1",à il di proveè elevato' il numero in altritermini,chi q,,undo -;;i; 6,::iT:ffiifrJu, quindi può.essereprevrsto. --^ --ot ri c f rt diventastabilee *uuto ^i n*i sono resemaggrorl dal teorema Le possibilitàdi effettuaretali previsioni seguela sommadi un numero limitecentralechestabiliscequaledìstribuzione suflicientemente grande di variabili aleatorte' di pefmette niopriopertasuaimportanza, .^: di veriricarsi' ràro'opiobabilità fiTTffffi:T#;;.;;uiJ, drd;; ;ffiffi';iì-;,,-;;. limite centrale è la seguente: La formulazione piu generaledel teorema ].QSIO di n uariabili aleatorie indipendenti sia S,,una uariabile aleatoria somma matemadistribuzionedi probabilità' speranza X, auenticiascunala stessa una assumere sd or; ql crescere di n, s,, tende tica p e llio*ro uarianzano2: distribuzionenormalecon media îv e 12.24) Sn: Xr*Xr*-..*Xn La variabile: -, L: L2.zsl Sn- nll __r- ,/ no standardtzzata' tlurlud'rs ùl.'\rsr variabile normale corrispondente varlaDllc è la corrlspondente limite centrale risulta valido, per n sufficient:T:1,T,t^tÎ*"t: LgUI gtIT<L IlI I teorema dellevariabili -t( distribuzione siala ùr<L qualunque "t'.iL"t11:,:,::1t"1?:T::'2::;:: qualsiatt'1111:o]i:T*:l; di probabilítà aleatoie condistribu"zione quarullLllls di variabili ;:,'#:Tffiffii finitee nonrisulti ,*ií" ,'^ii"oili abbiamediae varianza 11 j:delle ;u'-o ffi *ff ;ii.;i;i,i;eq""" ;:.::"Jffi ::î#i'' vartanze' ja varianzaè î'1* la somma 1,,'3 ;.il".l";"k;;;iuuili í#;;;t )rl mgot (.Igltc r sllréure vcLrro(/ur "hanno v I 1^ ^^**- .loi rr , I p e vaÍranza odistribuzione normale con medra Se le variabili x sia il valore n' sempredistribuzione normale, qualunque allora la variabile s, .ha ) con medra nP e varlanza no- ^ ^:^ -,^-lnnoo :1 .'^l^ro r C 83 C A P I T O L O2 : D I S T R I B U Z I O NCI O N T I N U E -": trtr\'a è il valore I .j l g h e z z a, pes o' : :.rttl e nt i I a m edia . . ; : , r r i c lC o n e r g e l n ,, ìrt-rche i risultati :' :-.'jrneroelevato di - r.gt-rl&.si livellano :. prove è elevato,il :.ì :ggiori dal teorema - rima di un numero : --,:ianza,Permettedi l,:ntlcarsi' I E S E M P I O2 . 1 5 I U n a s c a to l aconti ene50 pasti gl i e.l l peso di ci ascunapasti gl i aè una va r iabilecon v a l o r m e d i o 1 . 2 g r e v a r i a n z a0 . 0 9 g r . D e te rm i n a rel a probabi l i tàche l a scatol a abbi a un peso netto: a ) s u p e ri o re a 62 gr; b ) i n fe ri o rea 5 9 gr; c) compreso tra 56 e 54 gr. R i s u l ta : n p : 5 0 ' 1 . 2: 6 0 n o 2: 5 0 ' 0 . 0 9 : 4 ' 5 r :2'12 : \/ 4'5 t/ ,o a) ln questo caso dalla 12'251: 62-60 2.12 P (S' >- 62): P (Z >- O'94)- 1 - F (Z :0'94) : 0'1736 b) ln questo caso: t: 59-60 :-0.47 ,U P (S" < 59) : P (Z < -O' 47) - 1 - F (Z : O' 47): 0' 3192 - : ' . t ' - . i , gè l a s e g u e n t e : ,tleatoríe indiPendenti i.. , P e T A n ZmAq t e m 0 ' . ' , ; - - , t tc t S ' . t icl € a d as s um er e una ;I _ _. " c) In questo caso: 56_ !9 = 2 . r , : _ 1.89 z2: 64 - 60 'z'12 : 1'89 ": : P ( 5 6< S " < 6 4 ): P ( - 1 ' 8 9< Z < 1 ' 8 9 ) : 2 F ( Z : 1 ' 8 9 ) 1 0 ' 9 4 l.î-' 12.24f e u e s t' u l ti moc a so è rappresentatoi n fi g. 2.29.l l val oredel l a probabi l i tàè stat oot t enut o con il programma applicativo riportato nella scheda 4' I normale Fig.2.29- Distribuzione P( s6lxl Ualorr rnedio : 12.zsf f( x) ,2 .16 ,: .;iúcientemente grande, al caso ,,::c : generalizzabtle alla sola condrz\o' *:,-...i..rsi. 'i ','.'ntu frnite e non risulti di S" è la somma dei :-.3J.1.t '.: -rnma delle va\raîze' ) :.r:'^medra p e varraîza 6n' r.:. ,.ralunquesia il valoÍe .12 .BB .84 66 a.9468L2 Deviazione standartl = Z'LZ F PARTE I: INFERENZASTATISTICA Il teorema limite centralepermette di asserireche la distribuzione binomiale tende alla distribuzione normale per valori di n sufficientementeelevati. Si consideri una prova binomiale, tale che la probabilità di successosia p e la p r o b a b i l i t àd i i n s u c c e s ssoi a q : l - p . La variabile indicatrice Y assumei valori: Y : I con probabllità p; Y : 0 c o n p r o b a b i l i t àq - I - p . e daila [2.2 Z= : e î ant o: , \/ h , r Il valor medio della variabile indicatrice Y risulta: I: real l'P+0'q-P F:E().): ---.-:l,riî lrcrc La varianza risulta: o ' : v a r ( ) r ) - ( 1 - p ) ' p + ( 0 - p ) t q - ( 1 - p ) p ( p* q ) : p q . Si consideri la variabile Sn somma delle variabili indicatrici: Sn: Y, * Yt -f "' * Yn In base al teorema limite centrale la variabile: Z_ Sn-nP {"J. 12.261 (che sono. ha distribuzione normale con media np e deviazionestandard t/ "* binomiadistribuzione della standard azione la devi media e la rispettivamente, in rr successi di il numero indica S, indicatrici 1e)-La somma delle variabili prove. Nel seguito, per analogia con la notazione ttrlizzata per la distribuzione binomiale, la somma delle variabili indicatrici verrà generalmenteindicata con X: S,: X In conclusione il teorema limite centrale permette di affermare che, quando i., numero delle prove è sufficientementeelevato, la distribuzione binomiale putì essereapprossimatacon la distribuzionenormale; in tal modo si ottiene una ncrtevolesemplificazionenel calcolo delle probabilità. I ^ .'a = : = - ' ,I ' i O IIEE :- :.:-$ . F f -" : e : e r m i n a r el a p r o b a b i l i tcàh e s i p r e s e n tui n n u m e I C A P I T O L O2 : D I S T R I B U Z I O NCONTINUE .:ribuzionebinomiale , ,crnenteelevati. sia P ela ., Jr successo e dalla 12.261 si ottiene: 260- 250 11.18 pertanto: P ( X > 2 6 0 :) P ( Z > 0 . 8 9:)0 . 1 8 6 7 I - In realtà I'approssimazione della distribuzione binomiale per mezzo di quella normale risulta buona anchequando n non è un valore molto elevato se si tiene conto che la distribuzionenormale è una distribuzionecontinua e si usano le opportune modifiche ai valori, come nell'esempioseguente. Si considerino 10 lanci di una moneta; si vuole determinarela probabilità che si presenti un numero di teste minore di 4. n(I t-l Fig. 2.30- Confronto normalee binomiale fra distribuzione P (X) 0.3 12.261 .-:-J:rd . ,Pq 1"t sono, " .: .i:>ttibuzionebinomia:.,ì:ltro di successiin n 0.24 0.18 0.12 0.06 7 a) r (x) -..:.:.,:.ì Perla distribuziol: .. r.tleralmente indicata 0.24 0.18 0.12 : i : l l l a r e che, quando il ^ , . 7 1 $ I l e binomiale puo -,, lnodo si ottiene una : e : ^ e s i P r e s e n tui n n u m e r o ó 0.06 0 b) In fig. 2.30 a) è riportato I'andamento della distribuzione binomiale con p : 0.5 e n: l0 in fig. 2.30 b) è riportato I'andamento della distribuzione normale con medra np : J. Dal confronto tra le due figure si può osservareche, mentre la funzione di probabilità della distribuzionebinomiale ha solo 11 valori (per X che varia da 0 a 10),la funzione di densità di probabilità normale ammette infiniti valori (tutti i numeri reali compresi tra 0 e 10), pertanto per determinare le probabilità si devono considerare anche i valori intermedi. lil' PARTEI: INFERENZA STATISTICA [il T I m Nel caso specifico,per determinarela probabilità che si presentiun numero di teste minore di 4 devono essereconsideratitutti i valori minori di 3.5. Con questa approssimazione,detta approssimazione di continuità, si puo determinare: In append f Il 1l P (X < 3.5): F (X: 3.5) da z: -3i: - 0.95 . . / 1 0 . 0 . .50 . 5 P ( X < 3 . 5 ): F ( Z : - 0 . 9 5 ): 0 . f l t 2 Si confrontiquestovalorecon quelloche si ottieneapplicandola distribuzione binomiale: 3): i (:)(+)'(+)10-x:o r7,e xi:u\ni/ \-/ \L/ Come si puo vederele due probabilità differisconodi pochissimo(anchesen non è molto elevato). Quando il numero n delle prove è molto elevatoil fatto dr utllizzareo meno I'approssimazionedi continuità diventa meno importante in quanto, come si e visto nel capitolo precedente,l'incrementodella probabilità P (X) tra due valori successividi X diventa una quantità piccola. utrhzzando i programmi applicativi si possono confrontare gli andamenti delle due distribuzioni per diversi valori di n. Un'approssimazionedei valori puntuali della distribuzione binomiale per mezzo di quella normale e data dal teoremalimite Iocale di De Moiure-Laplace (storicamentefu il primo teorema limite). Tale teorema asserisce: se p è la probabilità con cui si uerifica un successoin una proua ed è costante per tutte Ie proue, allora la probabilita che si uerifichino X successiin un numero n molto grande di proue tende a: I -.-p 1 _t1x-np f 2\\npq I - t ,,/ npq ,/ 2n - . /: ptq"\x/ ") ln) I t^ [-' \/ z7r \/ npq - l1x-np f ,\rnpq - , --='5,t- ^ ^ rdr f :. S ;.esg Ugt-S = ^CrfÌ:a : s.lîa' P:0. DP=1 l,::r ra tunzionr P ( X- lon la funzion f(x:'tz) si puo trov " tende a _ù :S;r,rpio 12.271 Questo teorema significa che, per un numero di prove sufficientemente grande, la funzione di probabilità binomiale può essereapprossimatadalla funzione di densità nor male: P(X: I ) Nell'enunci i'alido in tutta I delle prove è rr Nella pratic, solito, che i teo CONTINUE 2: DISTRIBUZIONI CAPITOLO ' - - \.:'.i1 Un nUmefo - : - ' . 1 ù r id i 3 . 5 . r : : l l l t { i r a ,s, i p u ò In appendice A, tavola II, sono tabulati i valori di f (z): f (r\- +r-i"' 12.281 dove: '9i x-np J npq -rr-rl.I distribuzione Per determinare i valori di f (x) si puo osservareche: f (r) '- tì'.i r{a n c hes e n non - - :. q l l a n t o, c om e s i è F r -Y) tra due valori - . :- 'ijtiìre gli andamenti . r . ^ . , zi rrl l eb i nom iale P er ,: ì DeMoiure-LaPlace I L2.2el J npq ES EMP IO2 .17 | Determinarela probabilitache, estraendocon reintroduzione40 carte da un mazzo d i SZ ,s i p re s e nti nol 2carte di fi ori , uti l i zzandol a funzi onebi nomi al ee l a f unzionedi densità normale. R i s u l ta : P :O-25 - X ,he si ueriJtchino : '-)'.ti .' 0'. 12.21) *, rrove sufficientemente -.-:"ì appfossimatadatla .tfr*:2;4 :40'0.25 : 10 Í1P C o n l a fu n z i o ne bi nomi al e: P(x :12) :(i:) i; n :40 Q:0'75 ( 0 2 5 )' 2 1 07 5 1 2 80: 1 0 5 7 Con la funzionedi densitànormale: z-- 12-10 :0.73 40.0.25.0.75 r ( x : 1 2 ) :+ r Q \ : J nPq h 0.3056:0.1115 A' f (z) si può trovarenellatavolall dell'appendice I Nell'enunciato del teorema limite centraleè specificatoche il teoremarisulta valido in tutta la sua generalità,solamentequando il numero t4dellevariabilio delle prove è molto grande. Nètta pratica questa affermazionedeve esserequantificata e si assume,di solito, che i teoremi limite siano validi se n230.