Laboratorio di didattica della Fisica (III modulo): Metodologie di insegnamento del Laboratorio di Ottica 4 – Fondamenti di Ottica La natura della luce Ottica geometrica Velocità della luce Riflessione e Rifrazione Dispersione Prisma Fibre ottiche PAS Lab3 Ottica La natura della luce Teoria corpuscolare (Newton) Teoria ondulatoria: proposta già al tempo di Newton, ma scartata perchè necessaria l’esistenza di un mezzo di “supporto” (etere !). Solo nel XIX secolo dopo una lunga serie di esperimenti fu accettata. Teoria quantistica: comportamento corpuscolare nelle interazioni con la materia a livello microscopico (XX secolo). La luce presenta una doppia natura: • comportamento ondulatorio • comportamento corpuscolare PAS Lab3 Ottica Velocità della luce Maxwell: tutte le onde elettromagnetiche (non solo la luce) si propagano nel vuoto con la stessa velocità Metodo di Fizeau (1849) Condizioni di buio: 2L 2 L c 3.133 108 m s c 8 • valore attuale: c 2.99792458 10 m s PAS Lab3 Ottica Velocità della luce nella materia •Polarizzazione: Nei materiali dielettrici il campo il elettrico viene alterato di un fattore εr, costante dielettrica relativa (orientamento dipoli elettrici) •Magnetizzazione: I materiali magnetici, caratterizzati da una permeabilità magnetica relativa r, possono modificare il campo dell’onda e.m. Quindi v 1 1 1 r r 0 0 c r r Nei materiali trasparenti (normalmente non ferro-magnetici) r1 e v dipende solo da r. Alle frequenze tipiche delle onde luminose 1015 Hz, il campo elettrico oscilla troppo rapidamente perché i dipoli lo possano seguire, per cui r dipende dalla frequenza, cioè v=v(f)=v(l), oltre che dal materiale PAS Lab3 Ottica Ottica geometrica Modello semplificato: Approssimazione dei raggi luminosi l<<d PAS Lab3 Ottica Riflessione e Rifrazione PAS Lab3 Ottica speculare PAS Lab3 Ottica Riflessione diffusa Principio di Huygens Costruzione geometrica per determinare la posizione di un nuovo fronte d’onda dalla conoscenza di un fronte d’onda anteriore. Tutti i punti su un dato fronte d’onda si possono considerare come sorgenti puntiformi di onde sferiche elementari: la superficie tangente risultante è il nuovo fronte d’onda ad un istante successivo. PAS Lab3 Ottica Principio di Huygens Costruzione di Huygens Riflessione di un’onda piana su uno specchio piano analizzata mediante la costruzione di Huygens PAS Lab3 Ottica Principio di Fermat (riflessione) Un raggio di luce, propagandosi da un punto fisso ad un altro, segue un percorso tale che il tempo impiegato a percorrerlo, confrontato con quello dei percorsi vicini, è un minimo o un massimo o è stazionario L a x b d x 2 2 2 2 Il punto P deve trovarsi in una posizione tale che il tempo di percorrenza t=L/c sia stazionario: 1 2 dt 1 dL 1 2 1 2 2 2 a x 2x b d x dx c dx 2c 2c x a2 x2 ovvero PAS Lab3 Ottica dx b d x 2 1 1 2 1 2 2 d x 1 0 equivalente a sin 1 sin 1 Riflessione • Raggio incidente, raggio riflesso e normale sono coplanari. • L’angolo di incidenza è uguale all’angolo di riflessione 1 1 Il cammino del raggio di luce è reversibile Riflessione della luce su una strada. Quale riflessione è speculare e quale è diffusa ? PAS Lab3 Ottica Rifrazione Variazione di direzione del raggio di luce al confine tra due mezzi vi = velocità di propagazione nel mezzo i L’angolo 2 dipende dalle proprietà dei due mezzi secondo la relazione: PAS Lab3 Ottica sin 1 v1 cost sin 2 v2 Legge di Snell Principio di Fermat (rifrazione) L1 L2 n1 L1 n2 L2 L t v1 v2 c c L = cammino ottico (somma lunghezze percorse nei mezzi per indice di rifrazione di ciascun mezzo) L n1L1 n2 L2 n1 a x n2 b d x 2 2 2 2 1 2 n2 2 dt 1 dL n1 2 2 2 a x 2x b d x dx c dx 2c 2c n1 x a x 2 2 n2 equivalente a n1 sin 1 n2 sin 2 PAS Lab3 Ottica 1 2 2 d x 1 0 dx b d x 2 2 Legge della rifrazione Rifrazione vluce in aria 3.0 × 108 m/s, vluce in vetro 2.0 × 108 m/s → perchè ? La luce nel vetro incontra un atomo in A e viene assorbita. L’atomo si mette in oscillazione ed irradia la luce verso un altro atomo B che la assorbe, ed il processo continua (come una staffetta). I processi di emissione ed assorbimento causano un ritardo nella velocità di propagazione media della luce. PAS Lab3 Ottica Rifrazione La luce passando da un mezzo ad un altro viene rifratta perchè la sua velocità media è diversa nei due mezzi. indice di rifrazione ogni sostanza ha il suo indice di rifrazione PAS Lab3 Ottica vel. luce vuoto c n vel. luce mezzo v Rifrazione (aspetto ondulatario) Quando un’onda passa da un mezzo a un altro la sua frequenza non varia ! I fronti d’onda superano un osservatore in A nel mezzo 1 con una certa frequenza ed incidono all’interfaccia (mezzo 1)/(mezzo 2). La frequenza con la quale i fronti d’onda superano un osservatore in B deve essere identica. Altrimenti si creerebbe un accumulo o una riduzione di onde al confine. Poichè la relazione v f l rimane valida e deve anche essere f1 f 2 f si vede che v1 f l1 e v 2 f l2 , da cui v1 v 2 e l1 l2 l1 v1 c n1 n2 dividendo membro a membro l1n1 l2 n2 l2 v 2 c n2 n1 in generale n PAS Lab3 Ottica l0 l Legge di Snell (teoria ondulatoria) Esempio di rifrazione Raggio di luce che attraversa una lastra di vetro I raggi incidente ed emergente sono paralleli ma “disassati” di una distanza d. PAS Lab3 Ottica Dispersione Variazione della velocità della luce v=c/n in un mezzo materiale, al variare della lunghezza d’onda. Effetti della dispersione (es. prisma) PAS Lab3 Ottica Dispersione di un prisma Quando un raggio attraversa un prisma la variazione di direzione in funzione della lunghezza d’onda è detta dispersione angolare. Due fattori: geometrico d d dn d l dn d l specifico del materiale Consideriamo la legge di rifrazione sulla seconda superficie del prisma, sin d sin f differenziando con sin( f )=cost n sin f dn cos PAS Lab3 Ottica Dispersione di un prisma - 2 Tenendo conto che, nella configurazione di deviazione minima, la rifrazione sulla prima faccia produce un analogo effetto: sin f 2sin 2 d 2 dn cos cos con angolo di rifrazione del prisma. In termini di dimensioni fisiche del prisma si ha: In definitiva PAS Lab3 Ottica d 2 s sin 2 B dn s cos b d B dn dl b dl Dispersione normale Le curve riportate in figura sono rappresentative di andamenti tipici della dispersione normale, e presentano la seguente fenomenologia: • L’indice di rifrazione cresce al diminuire della lunghezza d’onda. • La rapidità di crescita aumenta per lunghezze d’onda più corte. • Per differenti sostanze, ad una fissata l, le curve sono più ripide tanto più grande è l’indice di rifrazione. • La curva per una sostanza non può essere ottenuta da un’altra per semplice «traslazione» lungo l’asse delle ordinate. PAS Lab3 Ottica Dispersione normale - 2 • Tutte le sostanze trasparenti che non sono colorate mostrano una dispersione normale nella regione del visibile. • In generale maggiore è la densità della sostanza maggiore sarà l’indice di rifrazione e la sua dispersione. Equazione di Cauchy n A B l 2 C l4 Relazione empirica per approssimare l’andamento delle curve n vs. l, con A, B e C costanti da determinare per ciascun materiale. In molti casi è sufficiente considerare solo i primi due termini per cui: n A PAS Lab3 Ottica B l2 e la dispersione dn 2B 3 dl l Dispersione anomala Se le misure di indice di rifrazione per una sostanza trasparente come il quarzo vengono estese nella regione infrarossa dello spettro, la curva mostra delle evidenti deviazioni dalla forma di Cauchy. E’ la presenza di fenomeni di assorbimento che determina la presenza delle anomalie, in forma di discontinuità. In realtà tutte le sostanze presentano un qualche assorbimento in un certo intervallo spettrale, quindi il termine anomalo è un po’ fuorviante. PAS Lab3 Ottica Prisma: Angolo di deviazione della luce Raggio di luce incidente (PQ) sulla faccia AB del prisma (con i angolo di incidenza) Raggio emergente (RS) dalla faccia AC (con e angolo di emergenza) ˆ i r ; KRQ ˆ er KQR 1 2 r1 r2 QOR 180 A QOR 180 (teorema angolo esterno) r1 r2 A d e i PAS Lab3 Ottica i r1 e r2 d Prisma: Angolo di deviazione minima -1 Dalla legge di Snell e dalle relazioni i r1 e r2 d r1 r2 A e sin 1 n sin r2 sin 1 n sin r1 sin 1 sin n 2 sin 2 i sin i cos 1 essendo sin 2 i n 2 sin 2 r1 n 2 1 cos 2 r1 cos r1 n 2 sin 2 i n d i sin 1 sin n 2 sin 2 i sin i cos Si ricava l’andamento d vs. i L’andamento riportato in grafico mostra la presenza di un minimo per d. Il valore di d=dmin può essere ricavato differenziando, rispetto ad i, l’espressione sopra riportata ed eguagliando a zero il risultato. PAS Lab3 Ottica Prisma: Angolo di deviazione minima -2 d i e r1 r2 i e Imponendo la stazionarietà rispetto ad i della relazione d e e Differenziando r1+r2= e le relazioni di Snell alle interfacce: 1 0 1 i i i cos i di n cos r1 dr1 dr1 dr2 cos e di n cos r2 dr2 dividendo membro a membro: cos i cos r1 1 sin 2 i n 2 sin 2 i 2 2 Snell cos e cos r2 1 sin e n sin 2 e purchè n≠0 deve essere i=e e r1=r2=r per d=dmin Quindi, d=dmin se il prisma è collocato simmetricamente rispetto ai raggi incidente ed emergente, cioè gli angoli i ed e risultano eguali e il percorso del raggio rifratto risulta parallelo alla base del prisma. i 1 d min 2 con r 2 Applicando la legge della rifrazione di Snell agli angoli i ed r : sin i d min n sin sin 2 sin r 2 PAS Lab3 Ottica Ottimo metodo per la misura dell’indice di rifrazione vs. l (con prismi cavi anche per liquidi) Prisma: Angolo di deviazione minima - 3 Dimostrazione per assurdo: Se un raggio subisse una deviazione minima con i ≠ e allora invertendo il percorso del raggio sarebbe sempre d=dmin (reversibibilità), ma l’otterremmo per angoli di incidenza diversi (assurdo). Per determinare l’angolo al vertice del prisma si invia un fascio parallelo di luce e si misurano gli angoli dei raggi riflessi dalle due superfici adiacenti. Da semplici considerazioni geometriche (vedi figura): 360 180 21 180 2 2 2 1 2 2 In definitiva 2 PAS Lab3 Ottica Dispersione – prisma Pellin-Broca - 1 Un prisma di Pellin–Broca è un tipo di prisma dispersivo a deviazione costante. Benchè sia unico, si può pensare costituito da due prismi 30-60-90 e uno 45-45-90. La luce entra nel prisma attraverso la faccia AB, (direzione parallela ad AC) subisce una riflessione interna totale (45°) sulla faccia BC, prosegue parallelo a CD ed esce attraverso la faccia AD. E’ come se il raggio, per una certa l, avesse attraversato un prisma equilatero (AHB+CDA) in condizioni di deviazione minima (i=e). Le altre l emergeranno ad altri angoli. La rifrazione è tale che una particolare lunghezza d'onda della luce viene deviata con un angolo esatto di 90°. Se il prisma H viene ruotato intorno ad un asse perpendicolare in O, il fascio incidente avrà un nuovo angolo di incidenza e una nuova l sarà in condizioni di deviazione minima (cioè uscirà con una deviazione totale di 90°). PAS Lab3 Ottica Dispersione – prisma Pellin-Broca - 2 Con un prisma di Pellin–Broca si fa in modo che la sorgente di luce sia posta a 90° rispetto alla direzione di osservazione e basta ruotare il prisma per selezionare una specifica l. Il dispositivo viene calibrato per stabilire una corrispondenza tra l’angolo di rotazione e la lunghezza d’onda selezionata. PAS Lab3 Ottica Riflessione interna totale In condizioni di riflessione interna totale la luce non si propaga nel secondo mezzo. La riflessione interna totale si verifica solo quando la luce si propaga da un mezzo di un dato indice di rifrazione ad un mezzo di indice di rifrazione minore. Dalla legge di Snell: n2 n1 sen n2 sen 90 n2 sen per n1 n2 angolo limite n1 PAS Lab3 Ottica Riflessione interna totale: esempi PAS Lab3 Ottica Fibre ottiche PAS Lab3 Ottica Fibre ottiche Applicazione del fenomeno della riflessione interna totale: confinamento della luce. PAS Lab3 Ottica Fibre ottiche Cono di accettazione della luce: necessità di un ottimo accoppiamento tra fibre laddove esistono delle giunzioni !!! PAS Lab3 Ottica Fibre ottiche: applicazioni Spettroscopia: invece di portare lo spettrometro e/o la sorgente verso l’oggetto indagato, le fibre confinano e guidano la luce verso di esso. Riflessione totale minimo angolo di incidenza Apertura del cono di accettanza esterna Apertura numerica Tipi di fibre: •fibra singola mono-modo •insieme di fibre orientate casualmente (bundle) •bundle coerente per imaging (tipicamente 10000 punti luminosi per mm2) PAS Lab3 Ottica