i vulcani ppt - IC San Giovanni Bosco

< U.D. - I VULCANI >
prof. Filippo QUITADAMO
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Indice: DSTV
1. Vulcanesimo e vulcano: definizione e cause
2. Cos’è un eruzione vulcanica
3. Perché avvengono le eruzioni
4. Materiali vulcanici eruttati
5. Magma e lava: caratteristiche
6. Struttura di un edificio vulcanico
7. Fasi dell’attività vulcanica
8. Segni premonitori
9. Attività sottomarina
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Indice: DSTV
10. Tipi di eruzioni, tipi di attività, tipi di edifici
11.
12.
13.
14.
15.
16.
17.
18.
vulcanici (classificazione)
Vulcanesimo effusivo ed esplosivo
Fenomeni concomitanti ….
Distribuzione geografica
Vulcanesimo secondario e pseudovulcanesimo
Vulcanesimo come risorsa
Vulcanesimo come rischio
rischio:: previsione, prevenzione
e controllo
Rischio vulcanico in Italia
Foto di eruzioni
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Vulcano St. Helens
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Plutonismo
Plutoni
Vulcanesimo
vulcani
Vulcanesimo
secondario
Prodotti:
• Gas; - Solidi
•lava
Aree vulcaniche
Rischio vulcanico
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INTRODUZIONE
Il fenomeno vulcanico è uno dei segni più
evidenti della irrequietezza del nostro
Pianeta.
Il vulcanesimo ci appare come un
fenomeno GLOBALE, cioè a scala
planetaria.
È uno dei processi attraverso cui si svolge
l’evoluzione del nostro Pianeta
Pianeta..
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INTRODUZIONE
Nell’attività vulcanica si può evidenziare
un profondo e doppio dualismo.
Manifestazioni tranquille e fenomeni
esplosivi.
Aspetti negativi:
negativi il vulcano come
Rischio;
Aspetti positivi:
positivi terreni fertili, turismo,
energia
geotermica,
formazione
atmosfera,
idrosfera
e
biosfera,
evoluzione del Pianeta (vulcano come
risorsa)).
risorsa
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Vesuvio
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IL VESUVIO
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STROMBOLI
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ERUZIONE VULCANICA
Un'eruzione
vulcanica
consiste
nell'emissione di magma sulla superficie
terrestre. Nel punto in cui avviene
terrestre
l'eruzione si forma un vulcano.
In genere i vulcani hanno la forma di un
rilievo, percorso nel centro da un
rilievo
condotto all'interno del quale risale il
magma . Lo sbocco all'esterno del
condotto è detto cratere.
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VULCANESIMO
VULCANESIMO: quell’insieme di fenomeni per
i quali, attraverso una struttura detta vulcano,
vengono eruttati sulla superficie terrestre materiali
solidi, liquidi e aeriformi precedentemente situati
all’interno della Terra.
Interno della Terra non significa al centro della
Terra..
Terra
Il vulcanesimo interessa solo la parte corticale
del pianeta, fino ad profondità di 2-3 km o al ,
massimo, di qualche decina di km.
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definizione di vulcano
Un
vulcano
è una "finestra di
osservazione" per lo studio di fenomeni che
osservazione
avvengono a molti chilometri di profondità.
E’ una frattura o spaccatura della crosta
terrestre, intorno a cui si deposita il materiale
fuoriuscito, la montagna vulcanica, che
generalmente si presenta in forma conica.
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Senza i vulcani e la loro attività
la Terra non avrebbe né
atmosfera né idrosfera né
biosfera,
e
sarebbe
solo
un'enorme sfera rocciosa priva
di vita vagante nello spazio
spazio..
Il vulcano è stato ed è
garanzia di evoluzione del
Pianeta..
Pianeta
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L'attività dei vulcani, nel corso di
miliardi di anni, ha determinato il
modellamento del nostro pianeta.
Esistono oggi più di 500 vulcani attivi
subaerei. Zone di grande attività
vulcanica sono gli 80
80..000 km delle
dorsali medio-oceaniche, poste in fondo
agli oceani e da queste che si forma
continuamente la crosta terrestre,
grazie all’attività effusiva.
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MAGMA e LAVA
Il MAGMA è una miscela fusa di ioni,
silicati, vapore e altri gas.
Ha una temperatura di 700-1500 °C
I componenti volatili (gas e vapori)
rendono la massa magmatica più fluida,
più mobile e la mantengono sotto
pressione.
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MAGMA e LAVA
1.
2.
3.
I magmi si formano per fusione parziale
dell’astenosfera, in seguito a modificazioni
di temperatura, pressione e composizione
chimica del materiale astenosferico,
presso:
Dorsali oceaniche
Le fratture crosta continentale
Aree circoscritte della crosta
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LAVA
Quando il magma raggiunge la
superficie terrestre si dice che
esso effonde e prende il nome di
LAVA,, cioè magma effuso e
LAVA
degassato..
degassato
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Caratteristiche dei magmi
1. Magma basico o femico o primario
primario: si origina dalla
•
2.
3.
fusione di parti dell’astenosfera. Quantità di silice <45%.
Ha una temperatura elevata (1200÷1500 °C), è fluido e si
espande facilmente.
Magma acido o sialico o crostale o anatettico o
granitico: deriva dalla fusione parziale della crosta
granitico
continentale. Ha una temperatura meno elevata (700-900
°C), molto viscoso, si muove con difficoltà, formando i
plutoni. Ha una quantità di silice >65%.
Magma intermedio: dalla fusione della crosta e
sedimenti oceanici durante la subduzione.
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Caratteristiche dei magmi
Magma acido
700-900 °C
Magma basico
1200-1500 °C
Crosta oceanica
Crosta continentale
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Caratteristiche dei magmi
• Due sono i parametri importanti:
1. Il contenuto in silice (SiO2)
2. La presenza di vapore ACQUEO.
• L’ESPLOSIVITA’ è direttamente proporzionale
alla loro quantità.
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Il magma durante la risalita forma grandi corpi
a forma di goccia, i DIAPIRI magmatici, che
salgono IN SUPERFICIE a causa della minore
densità con le rocce circostanti, deformano e
fratturano le rocce o allargano le fratture.
Lo spazio occupato dai diapiri = camera
magmatica.
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diapiri magmatici
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La parte di un vulcano che è visibile in
superficie costituisce l'apparato vulcanico
esterno.
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FOCOLAIO MAGMATICO
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STRUTTURA DI UN VULCANO
1. FOCOLAIO
2.
3.
4.
5.
MAGMATICO:
MAGMATICO:
nel
Mantello, fino oltre 100 km
Camera o SERBATOIO o bacino
MAGMATICO:: a livello crostale (2-10
MAGMATICO
km)
CONDOTTO O CAMINO VULCANICO
BOCCA O CRATERE PRINCIPALE
CRATERI SECONDARI O AVVENTIZI.
AVVENTIZI
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Causa del vulcanesimo
L’attività vulcanica è legata alla
pressione litostatica (peso delle rocce)
rocce)..
Infatti, se come conseguenza dei
movimenti delle placche litosferiche, la
pressione litostatica diminuisce a cause di
fratture,, il materiale fonde rapidamente e
fratture
risale in superficie, dando luogo a fenomeni
vulcanici..
vulcanici
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QUASI TUTTA L’ATTIVITA’ VULCANICA è
CONCENTRATA
AI
MARGINI
DELLE
PLACCHE CON:
1. VULCANI SOTTOMARINI AI MARGINI
DIVERGENTI (seamounts
seamounts,, guyot
guyot)***
)***
2. VULCANI
SUBAEREI
AI
CONVERGENTI (500
500--600 attivi)
attivi)..
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MARGINI
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Materiali eruttati: 3 categorie
GAS E VAPORI
VAPORE ACQUEO (>70%)
HCl; H2; CO; HF; CO2
NH3 … Cloro, azoto, fluoro …………
LIQUIDI ( LAVA)
MOLTO VISCOSA (molta silice)
VISCOSA
FLUIDA
MOLTO FLUIDA
POLVERI (1/16 mm), CENERI (<2 mm)
LAPILLI (2 mm - 2 cm)
BOMBE (>6 cm) …….
SOLIDI
(PIROCLASTI)
O TEFRA
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LA FORMA DEL VULCANO
1.
2.
3.
4.
DIPENDE DA:
TIPO o forma DI FRATTURA
TIPO DI LAVA (viscosità, composizione
chimica), quantità di silice
Quantità di materiale eruttato
TIPO DI ERUZIONE
ERUZIONE..
La forma fornisce importanti informazioni
sulla natura e tipo di attività vulcanica
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Forma di un vulcano
Maggiore è la viscosità del
magma, più ripidi sono i
pendii dell’edificio
vulcanico.
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Fasi dell’attività vulcanica
1. Segni premonitori: boati, fumi, deformazione
e vibrazioni del suolo, aumento temperatura
suolo, sviluppo di gas nelle falde ……
2. Eruzione
Eruzione: esplosiva, effusiva
a. Esplosione
b. Deiezione
c. Emanazione
d. Fase di estinzione o solfatara
3. Fase di quiete
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TIPI DI ERUZIONE
1. FESSURALI O LINEARI : lungo fratture di km.
Sono tipiche dei vulcani basici, formando
espandimenti o plateaux.
2. CENTRALI
O A CONDOTTO CENTRALE O
AREALI : sono le classiche, CON EDIFICIO A
CONO
3. ERUZIONI SOTTOMARINE /effusive.
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TIPI DI ERUZIONE e di vulcani
1. EFFUSIVA
• tipo hawaiano
• tipo islandese
2. ESPLOSIVA
• tipo stromboliano
• tipo vulcaniano
3. ALTERNATA
• tipo pliniano
•Tipo peleano
4. IDROMAGMATICA
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TIPI DI VULCANO
Una prima classificazione di massima
prevede la suddivisione dei vulcani in due
tipi:
Monogenici: sono il prodotto di una singola
eruzione, o di una fase eruttiva. Sono
caratterizzati da un condotto semplice
Poligenici. Vengono generati da più eruzioni.
Poligenici
Sono caratterizzati da intricata rete di
condotti.
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TIPI DI VULCANO
1.
2.
3.
4.
In base alla forma dell’edificio è possibile
distinguere:
VULCANI CENTRALI O AREALI:
vulcani a scudo o hawaiano
a strato o misti (a cono): Vesuvio, Stromboli,
Etna (tipo stromboliano)
Vulcani a recinto con caldera, tipo vulcaniano
(Vulcano, Vesuvio)
Tipo peleano con cupole di ristagno ….
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TIPI DI VULCANO
Vulcani lineari o fessurali tipo
islandese,
senza
montagna
vulcanica, caratterizzati da lunghe
fessure (POLICENTRICI con più
bocche per la fuoriuscita del
magma).
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TIPI DI VULCANO
I Vulcani a scudo si formano da eruzioni
effusive con colate di lava molto fluida; hanno
in pianta una forma allargata e fianchi poco
inclinati ( in generale fra 2° e 10° , raramente
più di 15°). Il nome deriva dal fatto che i
vulcani a scudo sono grossolanamente
rotondi, presentano spesso un piccolo cono
al centro e coni laterali che li fanno somigliare
a scudi borchiati di antichi guerrieri.
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TIPI DI VULCANO
Le dimensioni di un vulcano a scudo
possono variare di molto e la struttura tende
a ingrandirsi e a cambiare forma per
l'accumulo di lave emesse alla sommità o
lungo i fianchi.
Si possono distinguere tre tipi di vulcani a
scudo:
1. Islandese
2. Hawaiano
3. delle Galàpagos.
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TIPI DI VULCANO
I vulcani a scudo islandesi sono poco grandi e
caratterizzati dall'effusione da una bocca sommitale
di lave molto fluide. L'altezza varia da 50 a 1000 m,
l'inclinazione dei fianchi da 1° a 5° e solo
eccezionalmente raggiunge i 10°. Il cratere è
approssimativamente
circolare,
con
diametro
inferiore al chilometro e con alti bordi formati
dall'accumulo di prodotti emessi da fontane di lava o
dallo straripamento del fuso ristagnante all'interno. In
Islanda si trovano anche vulcani a scudo di grandi
dimensioni, ma quelli piccoli sono i più numerosi.
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VULCANI hawaiani
I vulcani a scudo di tipo hawaiano sono
imponenti edifici che superano quasi
sempre i 2000 m di altezza s.l.m. Il Mauna
Kea è il più alto e raggiunge 4.180 m s.l.m.,
mentre il Mauna Loa, 3.650 m s.l.m., si
innalza dal fondo dell'oceano per circa
8000 m,ha la base con un diametro di circa
200 km e un volume stimato in 40.000 km.
Koala, Kilauea, Hualali.
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TIPI DI VULCANO
I vulcani a scudo tipo Galàpagos
consistono in grandi apparati, forse
inizialmente formati da eruzioni sommitali,
come quelli di tipo islandese, e poi
accresciuti irregolarmente da flussi di lave
emessi da innumerevoli fratture.
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Vulcano a scudo
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I Vulcani a cono o stratovulcani,
stratovulcani sono quelli
che si formano quando fasi di effusioni
laviche si alternano con periodi di emissioni
esplosive di frammenti sminuzzati di lava
(scorie, lapilli,ceneri) che si depositano
attorno al cratere con vari meccanismi,
accumulandosi come piroclastici.
I vulcani negativi , non hanno un edificio con
rilievo topografico, bensì consistono in
depressioni più o meno marcate nella
crosta terrestre, rappresentata da un cratere
e da una ampia zona di collasso vulcano
tettonico. Es. le caldere e i Maar.
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Le
caldere
(pentolone)
sono
strutture da collasso vulcanotettonico che si presentano come
ampie depressioni a contorno
frequentemente subcircolare o
ellittico, di diametro superiori a un
chilometro. Ad es. La Caldera dei
Campi Flegrei vicino Napoli.
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I Maar sono edifici vulcanici di altezza
modesta rispetto al diametro di base.
Un Maar si forma quando il magma nella
sua risalita verso la superficie ,
interagisce esplosivamente con l’acqua
di falda o di superficie.
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Tipi di vulcano
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Tipi di vulcano
CONI di ceneri: originati da eruzioni centrali
esplosive con produzione solo di prodotti
piroclastici attorno al cratere. Si tratta di edifici
conici, bassi, con pendici molto ripide.
Tipo peleano, quando la lava è molto acida,
viscosissima, formando un ammasso a focaccia
o cupola di ristagno o dente o guglia o
protrusione solida anche di 300 metri (una specie
di bubbone che si gonfia all’interno).
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Cono di ceneri
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CUPOLE
DI
LAVA
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Diatrema depressione a forma di
Diatrema:
imbuto, a seguito di attività
esplosiva.
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lava
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Struttura
vulcano
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LE ERUZIONI
Responsabili del meccanismo eruttivo sono
i gas.
A seconda della composizione chimica del
magma e delle condizioni che questo
incontra durante la risalita dalla camera
magmatica,
un'eruzione
può
avere
caratteristiche
molto
diverse.
La
suddivisione fondamentale è tra:
eruzioni effusive
ed eruzioni esplosive.
esplosive.
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LE ERUZIONI
In quelle effusive il magma emesso in
superficie prende il nome di lava e forma
colate che scendono lungo i fianchi del
vulcano.
Nelle esplosive, il magma viene frammentato
in particelle di varie dimensioni che vengono
scagliate all'esterno con violenza e si
raffreddano formando pomici, scorie e
ceneri, chiamate piroclasti.
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LE ERUZIONI
Alcuni
vulcani
hanno
attività
prevalentemente
esplosiva,
altri
prevalentemente effusiva. Una stessa
eruzione può avere fasi esplosive e fasi
effusive.
Molte eruzioni prendono il nome dei vulcani
su cui sono tipiche e sono dette hawaiane,
stromboliane, vulcaniane e pliniane.
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TIPI DI ERUZIONI
Le eruzioni hawaiane,
hawaiane, frequenti sui vulcani
delle isole Hawaii, sono poco o niente
esplosive e formano colate di lava fluida.
fluida. Gli
episodi esplosivi di queste eruzioni
consistono in copiosi getti di materiale
incandescente che raggiungono altezze di
qualche centinaia di metri, detti fontane di
lava..
lava
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LE ERUZIONI
Le eruzioni stromboliane prendono il nome
dal vulcano Stromboli nelle isole Eolie e
consistono in una successione di esplosioni
moderate, separate da intervalli di tempo
anche lunghi. Durante le esplosioni i
brandelli di magma incandescente vengono
lanciati in aria e ricadono nelle vicinanze del
cratere. Nelle fasi più intense, i lanci di
materiale possono raggiungere altezze di
qualche chilometro.
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LE ERUZIONI
Nelle eruzioni vulcaniane, le esplosioni
producono prevalentemente cenere che
viene espulsa insieme a pezzi del condotto e
a grossi brandelli di lava viscosa che
ricadono al suolo in parte ancora caldi
(bombe). La lava è più viscosa di quella di
Stromboli, formando un tappo di grosso
spessore.
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LE ERUZIONI
Le eruzioni pliniane o vesuviane: sono
caratterizzate dalla formazione di colonne
eruttive alte decine di chilometri, composte da
ceneri, pomici e gas. Il termine pliniano deriva
da Plinio il Giovane il quale per primo
descrisse un'eruzione di questo tipo, quella
del Vesuvio che nel 79 d.C. distrusse Pompei e
Ercolano e a causa della quale morì lo zio,
Plinio il Vecchio. Sono molto violente.
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Nel corso di un'eruzione pliniana, può
verificarsi che la colonna eruttiva, diventata
troppo densa e pesante per continuare a
salire verso l'alto, ricada lungo i fianchi del
vulcano formando flussi estremamente
pericolosi per la loro velocità e temperatura.
Eruzioni tipo peleano: lava viscosissima,
attività esplosiva molto violenta, con
formazione di protrusioni solide o cupole o
torri, con nubi ardenti discendenti.
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A) Basso contenuto di B) Basso contenuto di
silice e acqua =
silice e alto contenuto
effusione tranquilla
di acqua = fontane di
lava
C) Basso contenuto di D) Alti contenuti di
acqua ma alto
acqua e silice =
contenuto di silice =
violenti esplosioni.
lava viscosa con
cupola di ristagno.
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LAVA
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COSA E' LA LAVA?
Il magma DEGASSATO che arriva in superficie
prende il nome di lava quando è emesso nel
corso di eruzioni effusive e forma delle colate
che scorrono lungo i fianchi del vulcano.
ACIDA
BASICA.
IL TIPO DI LAVA INFLUISCE SUL TIPO DI
ATTIVITA’ ERUTTIVA E SULLA FORMA DEGLI
EDIFICI VULCANICI.
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LA LAVA
ACIDA = temperatura di 700-900 °C, molto
viscosa per abbondanza di silice, ricca di gas.
BASICA = temperatura 1200-1500 °C; molto
fluida per basso tenore di silice; povera di gas.
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Caratteristiche magma e lava
1. TEMPERATURA
2. PRESSIONE
3. VISCOSITA’
4. PUNTO DI SOLIDIFICAZIONE
5. Composizione chimica.
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Una delle caratteristiche fisiche più
importanti di una lava è la viscosità
viscosità.. La
viscosità è definita come la resistenza di un
fluido allo scorrimento e dipende in modo
particolare dalla composizione chimica e
dalla temperatura del fluido
fluido.. Una lava molta
calda (1200 °C) è poco viscosa e scorre
velocemente (50 km/h
km/h),
), mentre una con
temperatura più bassa è viscosa, scorre
lentamente e tende ad accumularsi in colate
molto spesse
spesse..
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Una lava molto viscosa può addirittura
uscire a fatica dal cratere e formare
ammassi quasi privi di movimento.
movimento. A parità
di temperatura, le lave derivanti da magmi
basici sono in genere più fluide di quelle
derivanti da magmi acidi
acidi..
La lava viscosa ha temperatura di 600
600--700
°C e forma strutture a pagnotta (duomi) o
colonnari (guglie).
(guglie).
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Con la distanza dal centro eruttivo
diminuisce la temperatura e in ogni
tipo di lava aumenta la viscosità
viscosità..
La velocità di scorrimento delle lave è
generalmente di qualche chilometro
all'ora e diminuisce ulteriormente nelle
zone più lontane dalla bocca eruttiva
eruttiva..
Proprio per la loro scarsa velocità, le
colate di lava raramente rappresentano
un pericolo per le vite umane
umane..
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LAVA
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NUBI Ardenti
Nube ardente: densa emulsione di gas, vapori
e frammenti solidi, a 500-800 °C, che assume
una velocità di 100-400 km/h.
1. RICADENTE: la nube sale in alto, perde
energia e ricade al suolo, rotolando lungo le
pendici come una valanga di fuoco.
2. DISCENDENTE: se la sommità è ostruita da
una cupola di lava, l’esplosione è laterale
3. TRABOCCANTE: la più devastante, lungo
fessure di centinaia di km.
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IGNIMBRITI, lahars, base surge
IGNIMBRITE: pioggia di fuoco. Rocce che
derivano dal consolidamento delle nubi
ardenti.
LAHARS: colate di fango, quando una
pioggia torrenziale porta a valle una ingente
coltre di cenere vulcanica.
BASE SURGE: onda d’urto collegata
all’esplosività e alle nubi ardenti. Una
specie di nube anulare di vapore e materiali
solidi.
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Vulcanesimo idromagmatico
Dovuto alla interazione tra magma a
modeste profondità e acqua che
permea le rocce, determinando una
colonna ascendente di magma
espulsa ad altissima velocità,
formando un base surge.
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Il rischio vulcanico in Italia
• Vulcanesimo antico
• Vulcanesimo recente (2000.000 anni)
• Vulcanesimo attivo: Etna, Vesuvio,
Campi Flegrei, area vulcanica di
Ischia, Vulcano, Stromboli
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I VULCANI ITALIANI
I vulcani italiani attivi sono quelli siciliani
(Isole Eolie, Etna e Canale di Sicilia) e quelli
campani (Vesuvio, Campi Flegrei e Ischia). I
termini per stabilire se un vulcano inattivo
deve essere considerato definitivamente
spento o meno non sono molto precisi
essendo i tempi di un vulcano, e in generale i
tempi
geologici,
troppo
lunghi
per
l'osservazione umana.
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Ritenere che un vulcano non tornerà in
attività richiede una certa cautela, dal
momento che si conoscono vulcani i cui
periodi di riposo si sono protratti per molte
centinaia
di
anni.
Le
isole
Eolie
costituiscono un arco vulcanico la cui
formazione è strettamente legata al contatto
tra le placche europea e nord-africana e alla
subduzione di quest'ultima. I vulcani
considerati attivi sono Lipari, Stromboli e
Vulcano.
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Vulcani italiani
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ETNA
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STROMBOLI
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Distribuzione geografica
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99
Distribuzione geografica
1. CINTURA di fuoco del Pacifico
2. Le dorsali oceaniche
3. Le grandi fratture africane (Fosse
tettoniche)
4. I punti caldi
5. Area mediterranea
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100
Mediterraneo
1. Area Egea
2. Area tirrenica:
Isole Eolie: Lipari, Stromboli,
Vulcano
Sicilia orientale: Etna
Campania: Vesuvio, Campi Flegrei.
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101
Vulcanesimo secondario
Manca il magma e la fase violenta dell’attività
vulcanica.
Sprigiona energia e materiali diversi dal magma.
Fumarola = emissione di vapore
Solfatara = emissione di H2 S
Mofeta = prevale la fuoriuscita di C2 O
Putizza = emissione di H2 S
Soffioni boraciferi = vapore caldo + H3 B O3
Geyser =getti di acqua bollente.
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102
Aspetti positivi: vulcanesimo come
risorsa
• Formazione atmosfera, idrosfera, biosfera
• Suoli molto fertili
• Commercio rocce vulcaniche
• Energia geotermica
• Utilizzo terapeutico
• Turismo
• Fonte di informazioni scientifiche
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Punti caldi
Sono zone vulcaniche lontane dai margini,
dove risalgono colonne di materiale caldo
(pennacchi o plumes) aventi un diametro di
100-250 km.
Sono stati individuati più di 120 punti caldi.
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Rischio vulcanico
R=PxExV
P = probabilità di un evento
E = elementi a rischio
V = suscettibilità a subire danni
GLI OBIETTIVI di fronte al rischio sono:
1. Previsione sorvegliando i vulcani
2. Prevenzione con piani di emergenza
3. Controllo. Deviando la lava, con getti d’acqua,
canalizzando …….
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Previsione deterministica e
statistica
Previsione
sorvegliando
i
vulcani
(Deterministica):
Misure
periodiche
(monitoraggio)
per
controllare la variazione dei parametri e i segni
premonitori
Conoscenza geologico-petrografica dei
materiali prodotti
Studio delle cronache storiche che riportano
le eruzioni del passato
Studio statistico (previsione statistica).
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Prevenzione per affrontare il rischio:
Carte di zonazione o mappe di pericolosità
Piani di evacuazione
piani di Protezione Civile
Pianificare un uso corretto del territorio
vulcanico
Evitare un’eccessiva antropizzazione delle
zone a rischio
Tecniche di costruzione anti-vulcaniche
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Rischio vulcanico
Controllo: difesa attiva
Deviando la lava, con getti d’acqua,
canalizzando …….
Costruzione di barriere di detriti
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verifica
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Risposte alla verifica
3.
Hawaiano, stromboliano, vulcaniano,
vesuviano, pliniano, pelèeano.
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112
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VERO O FALSO
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
8.
9.
10.
V
F
La lava è magma che si trova nella crosta terrestre
I magmi acidi derivano dalla fusione del mantello
I vulcani a scudo hanno lava acida
La lava basica è molto viscosa
Le fumarole e i geyser sono esempi di vulcanesimo
secondario
L’attività vulcanica non è mai associata alle dorsali
oceaniche
I vulcani a scudo hanno pendici molto ripide
La caldera è collegata all’attività esplosiva
Il Vesuvio è un vulcano spento
I vulcani sono distribuiti uniformemente sulla Terra
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A scelta multipla
1.
2.
3.
4.
5.
L’acidità di un magma dipende da:
acqua silice ferro calcio gas
I lapilli sono:
magma acqua vapore piroclasti
Il magma acido ha:
più del 65% di silice meno del 50% tra il 50% e il 65%
di silice l’acidità non dipende dalla silice ma dalla
presenza di acidi.
Un’eruzione vulcanica è di tipo esplosivo quando:
il magma è acido il magma è basico il vulcano è a
scudo la lava è molto fluida.
I campi Flegrei sono:
territori coltivati geyser vulcani a scudo una caldera
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Completamento
L’apparato vulcanico interno comprende la …………………
……………………. collegata ad un ………………. che si
apre in superficie con il ………………..
Se la lava è basica e fluida l’eruzione è di tipo ……………..
se invece la lava è viscosa l’eruzione è di tipo ……………..
Il vulcano è una ………………….. della crosta terrestre, da
cui fuoriesce la …………… che proviene dal magma che si
raccoglie nella …………………..
Le fasi dell’attività vulcanica sono: i segni ………………..,
l’eruzione con emissione di …………. e una fase di ………
Il rischio vulcanico è dato dal prodotto fra la ……………….
dell’evento e i ……………. che l’evento può provocare.
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