DOMINIO BACTERYA PROCARIOTI prof. Filippo Quitadamo 1 prof. Filippo Quitadamo 2 BACTERYA - PROCARIOTI”: Classificazione: archibatteri ed eubatteri Caratteristiche degli eubatteri Phylum Cianofite Phylum di batteri Proprietà, forma, dimensioni, composizione e struttura cellulare Condizioni di sviluppo, metabolismo, riproduzione, Malattie, strutture difensive Importanza dei batteri Allegato: prova di verifica sommativa prof. Filippo Quitadamo 3 OBIETTIVI di apprendimento dell’UD Descrivere la struttura e le proprietà della cellula procariota. Classificare le Monere. Descrivere le caratteristiche di Archibatteri ed Eubatteri Spiegare le caratteristiche principali del phylum dei batteri. Distinguere i batteri in base al metabolismo. Nominare i principali gruppi di batteri e descriverne le proprietà salienti. Riassumere i criteri di classificazione delle monere e dei batteri. Nominare le principali malattie batteriche. Descrivere le forme di riproduzione e l’importanza dei batteri. prof. Filippo Quitadamo 4 ex Regno delle Monere Tutti gli organismi procarioti appartengono al regno delle monere, termine che significa “singolo, semplice”. Esso, infatti comprende esclusivamente organismi unicellulari, autotrofi e/o eterotrofi, oltre che, appunto, procarioti. E’ il gruppo più antico che sia comparso sulla Terra. I primi resti fossili risalgono a 3,2 miliardi di anni fa. Si tratta di organismi di grande importanza: Dal punto di vista evolutivo perché discendono dalle prime forme di vita Dal punto di vista ecologico perché svolgono un ruolo essenziale per il funzionamento degli ecosistemi: riciclaggio di sostanze fissazione azoto atmosferico produzione di ossigeno formano il plancton. prof. Filippo Quitadamo 5 Schematicamente la loro cellula (procariota o protocellula) presenta: Una parete cellulare: involucro protettivo formato da peptidoglicani o mureine (catene parallele di polisaccaridi tenuti insieme da brevi catene di proteine); lascia passare solo molecole di piccole dimensioni. Una membrana cellulare omogenea, dello spessore di 60-100 angstrom; costituita da proteine e lipidi e con il ruolo fondamentale di regolare gli scambi con l’ambiente esterno. Un citoplasma ricco di proteine e ribosomi La molecola del DNA: un singolo filamento a forma di anello, contenente tutte le informazioni di cui la cellula ha bisogno per svolgere tutte le sue funzioni. Non esiste la membrana nucleare e, quindi, al posto del nucleo c’è un nucleoide. prof. Filippo Quitadamo 6 CARATTERISTICHE SALIENTI DELLA PROTOCELLULA 1. 2. 3. 4. 5. Mancanza di membrana nucleare Mancanza di organelli cellulari DNA a filamento unico e circolare Assenza di citoscheletro nel citoplasma Citoplasma senza compartimentazione per l’assenza del R.E. e degli organelli 6. Presenza di peptidoglicani nella parete cellulare 7. Presenza di una capsula esterna a base di lipopolisaccaridi e proteine 8. Incredibile vitalità riproduttiva; 9. Il ciclo vitale non prevede la morte, perché la cellula si divide continuamente. Il concetto di morte compare con la cellula eucariote, quando il piano organizzativo si complica. 10. Produrre, in condizioni ambientali difficili, forme di resistenza dette SPORE, capaci di sopravvivere in condizioni estreme. prof. Filippo Quitadamo 7 Il regno può essere diviso in due gruppi o sottoregni: Sottoregno degli Archibatteri: sono le forme più primitive, con parete cellulare senza mureina, metabolismo anaerobico, contengono RNA, invece del DNA. Esempi: batteri metanogeni, alofili, termoacidofili. Sottoregno degli Eubatteri: più evoluti, con parete cellulare a base di mureina, alcuni contengono all’esterno una capsula di lipopolisaccaridi + proteine (Gram negativi); metabolismo aerobico o anaerobico; contengono DNA; si nutrono per assorbimento, fotosintesi, chemiosintesi. Comprendono il Phylum dei batteri o Schizomiceti e il Phylum Alghe azzurre o cianofite. prof. Filippo Quitadamo 8 EUBATTERI o schizomiceti Il termine batteri deriva dal greco “ bacterion “ = piccolo bastone. I batteri faceva parte del regno delle MONERE che dal greco “ moneres “ significa “semplice”. Sono organismi procarioti unicellulari, piccolissimi: 0,2 – 2 micron. Hanno una parete cellulare costituita da un polisaccaride a base di azoto: mureina. Le Mureine (Murus = parete) o PEPTIDOGLICANI sono catene parallele di polisaccaridi tenuti insieme da brevi catene proteiche. prof. Filippo Quitadamo 9 FORMA Secondo la forma sono classificati in: BACILLI = a bastoncino singolo; - coccobacillo; diplobacillo; streptobacillo VIBRIONI o SPIRILLI = a spirale; FILAMENTOSI; SFERICI cocchi se singolo tetrade e sarcina diplococchi se in coppia streptococchi se in catena stafilococchi se aggregati. prof. Filippo Quitadamo 10 prof. Filippo Quitadamo 11 Cocchi e a bastoncello prof. Filippo Quitadamo 12 Struttura e organizzazione Schematicamente la cellula batterica presenta: una parete cellulare: involucro protettivo formato da peptidoglicani. Essa costituisce una struttura rigida, responsabile della forma della cellula; lascia passare molecole di piccole dimensioni. una membrana cellulare: costituita da proteine e fosfolipidi in base ad un modello detto a mosaico fluido. Il ruolo fondamentale è quello di regolare gli scambi con l’esterno. un citoplasma ricco di proteine e ribosomi; una molecola del DNA: un singolo filamento a forma di anello. prof. Filippo Quitadamo 13 Struttura e organizzazione Oltre alla parete, molti batteri sono avvolti da una “capsula protettiva” contro le condizioni ambientali sfavorevoli, aumentando la virulenza batterica. Internamente alla parete cellulare vi è il citoplasma avvolto dalla membrana plasmatica. Il citoplasma non presenta organuli di riserva né numerosi ribosomi. Verso il centro vi è il nucleoide senza membrana e contiene il DNA in molecola unica (GENOFORO) e piccole unità di DNA circolari (PLASMIDI). prof. Filippo Quitadamo 14 CARATTERISTICHE SALIENTI: Incredibile vitalità riproduttiva; Il ciclo vitale non prevede la morte, perché la cellula si divide continuamente. Il concetto di morte compare con la cellula eucariote, quando il piano organizzativo si complica. Produrre, in condizioni ambientali difficili, forme di resistenza dette SPORE, capaci di sopravvivere in condizioni estreme. prof. Filippo Quitadamo 15 Classificazione 1. 2. 3. 4. 5. Ci sono circa 3000 specie di batteri che secondo la sistematica moderna cono suddivise in base a 5 criteri: secondo il metabolismo (autotrofi ed eterotrofi: saprofiti, parassiti, simbionti, fotosintetici, chemiosintetici) secondo l’utilizzazione dell’ossigeno (aerobi e anaerobi) secondo le linee evolutive (archibatteri ed eubatteri) secondo la colorazione o meno: GRAM+ e GRAMsecondo la forma. prof. Filippo Quitadamo 16 Dominio Archaea: Archeobatteri vivono in ambienti estremi simili a quelli primordiali, proibitivi per gli altri esseri viventi per cui sono considerati come la traccia più antica di vita, cioè sono batteri arcaici. Comprendono i batteri metanogeni, alofili, termoacidofili. prof. Filippo Quitadamo 17 Batteri termoacidofili prof. Filippo Quitadamo 18 Dominio Bacterya: Eubatteri = veri batteri: più numerosi (circa 2000 specie) e diffusi come cianobatteri, fotosintetici, i Gram + e negativi…….e si distinguono per la forma (sferica, a bastoncello, a virgola, a filamento…). prof. Filippo Quitadamo 19 Condizioni di sviluppo Adeguata temperatura: 25÷40 °C; Umidità; Luce, inibisce la loro attività; i raggi UV li uccidono; Disponibilità di cibo. prof. Filippo Quitadamo 20 Metabolismo I batteri si trovano dappertutto e come conseguenza del loro adattamento ad ambienti diversi, i batteri sono gli organismi con la più alta gamma di soluzioni metaboliche. Infatti, in base alla modalità con cui si procurano il cibo, si possono distinguere in 2 categorie: Fotoautotrofi, batterioclorofilla AUTOTROFI: Chemioautotrofi prof. Filippo Quitadamo 21 Metabolismo ETEROTROFI : 1. SAPROFITI (sapròs = putrefazione) o DECOMPOSITORI = attingono nutrimento da organismi morti. Depurazione acque. Riciclano gli organismi morti. 2. SIMBIONTI = vivono in unione con altri organismi: Parassiti (parà = vicino; sitos = cibo)= recano danno all’ospite Mutualisti = recano beneficio all’ospite Commensali = non producono alcun effetto. prof. Filippo Quitadamo 22 Malattie polmonite, meningite, ascessi, foruncoli, peritonite, peste, tifo, tetano, colera, sifilide, carie. difterite, tubercolosi, lebbra, scarlattina, pertosse. prof. Filippo Quitadamo 23 Riproduzione La riproduzione dei batteri avviene per: scissione binaria; endospore = spore che si originano all’interno della cellula madre e rappresentano forme di resistenza per superare condizioni sfavorevoli; coniugazione. prof. Filippo Quitadamo 24 Ragioni del successo capacità di sfruttare ogni risorsa per vivere; grande capacità moltiplicativa; variabilità genetica, evoluzione, adattamento; presenza di metabolismi diversi (versatilità); possono esistere sotto forma di cellula attiva o come spora. prof. Filippo Quitadamo 25 Strutture difensive Prima linea difensiva: Pelle non lesionata Muco e lacrime (lisozima) Secrezione acida dello stomaco Fagociti (seconda linea difensiva) Anticorpi (terza linea difensiva). prof. Filippo Quitadamo 26 Importanza Sono agenti mineralizzanti e trasformatori (demolizione dei rifiuti) Sono pionieri Alcuni sono azotofissatori Alcuni sono molto utili: flora intestinale, digestione cellulosa nei ruminanti, nell’alimentazione (fermentazioni), nell’industria farmaceutica, batteri mangia-petrolio, per riciclare la plastica, nell’ingegneria genetica. altri sono dannosi per le malattie. prof. Filippo Quitadamo 27 Phylum Cianofite o alghe azzurre Sono monere autotrofe, perché contengono nel citoplasma clorofilla libera, cioè senza cloroplasti, per svolgere la fotosintesi. Inoltre, possiedono un particolare pigmento, la ficocianina, che conferisce ad essi il caratteristico colore. DIFFERENZE rispetto ai batteri: Sono sprovvisti di ciglia e flagelli Presenza di clorofilla a e pigmenti accessori. Come i batteri, si riproducono per scissione semplice o per spore. Dal punto di vista evolutivo sono considerati i primi organismi fotosintetici. Sono pionieri. prof. Filippo Quitadamo 28 Phylum Cianofite o cianobatteri IMPORTANZA ECOLOGICA DEI CIANOBATTERI Rivestono notevole importanza ecologica e il loro successo biologico è dovuto a diversi fattori: la loro natura autotrofa, produttori di ossigeno sono capaci di fissare l’azoto atmosferico per mezzo di cellule chiamate “eterocisti”. Tale capacità le rende utili nelle risaie, poiché favorisce la produzione senza fertilizzante artificiale molte fanno parte del plancton sono pionieri Concimano le risaie. prof. Filippo Quitadamo 29 prof. Filippo Quitadamo 30 Stromatoliti: cianobatteri prof. Filippo Quitadamo 31