CHIMICA ACIDOACIDO-BASE DI COMPOSTI CARBONILICI Produzione di enolati: enolati: deprotonazione al carbonio in α a un gruppo carbonilico (aldeidi, chetoni, esteri) L’acidità acidità del protone legato al carbonio in α compete con la natura elettrofilica cel carbonio carbonilico, carbonilico, analogamente a quanto accade con gli acidi carbossilici e le ammidi primarie e secondarie ADDIZIONE AL CO DI UNA BASE/NUCLEOFILO L’atomo di carbonio elettrofilico è in grado di reagire con nucleofili 1 Acidità Acidità di acidi carbossilici, solfonici e fosforici Maggiore è la forza dell’ dell’acido più più basso è il valore di pKa. pKa. Gli acidi carbossilici tendono a fornire reazioni acidoacido-base con i nucleofili. nucleofili. Il pKa di un acido carbossilico è circa 5, cosa che li rende le più più acide molecole contenenti solamente C, H e O. Questa acidità acidità origina dalla stabilizzazione della base coniugata, lo ione carbossilato Acidità Acidità di acidi solfonici (pKa < 0) e fosforici (pKa≈ (pKa≈2) Gli altri solfonici e fosforici sono ancora più più forti. Gli acidi fosfonici a basse concentrazioni possono anche perdere il secondo protone (cosa che accade ad esempio in condizioni fisiologiche) fisiologiche) Esercizio: Disegnare le formule di risonanza del dianione di un acido fosforico ottenuto per dissociazione di due protoni (RO(RO-PO32-) 2 Acidità Acidità di acidi carbossilici, solfonici e fosforici Reazione con H2O In acqua tutti questi acidi si dissociano Variazione di acidità acidità – Effetti Induttivi Perchè Perchè l’acido cloro acetico ha una pKa più più bassa? Una razionalizzazione semplificata si basa sull’ sull’elettronegatività elettronegatività dei sostituenti: la maggior elettronegatività elettronegatività del cloro rende più più positivo il carbonio ad esso legati che a sua volta sottrae densità densità elettronica al carbonio carbonilico e all’ all’ossigeno, rendendo il legame OO-H più più debole e di consegnuenza il protone più più acido. Un effetto analogo viene svolto sulla base coniugata che risulta quindi più più stabile. 3 Variazione di acidità acidità – Effetti Induttivi Derivati acido acetico Variazione di acidità acidità – Effetti Induttivi Derivati acido butanoico Possiamo quindi dire che gli effetti induttivi influenzano l’acidità acidità degli acidi carbossilici: gruppi elettron attrattori aumentano l’l’acidità acidità; elettron donatori la dimuiscono. dimuiscono. Inoltre l’ l’effetto diminuisce all’ all’aumentare del numero di atomi che separano il sostituente dalla funzione carbossilica. 4 Variazione di acidità acidità – Effetti Induttivi Derivati acido benzoico Anche nel caso dei derivati degli acidi benzoici possiamo individuare individuare un effetto induttivo dei sostituenti in anello sull’ sull’acidità acidità del sistema. Anche in questo caso i sostituenti elettronattrattori (EWG) aumentano l’l’acidità acidità mentre quelli elettron donatori la diminuiscono (EDG). E’ interessante notare che la presenza di un sostituente in posizione posizione orto porta ad una diminuzione sul valore della pKa, pKa, indipendentemente dalla natura del sostituente. Questo fenomeno, conosciuto come effetto orto, deriva da interazioni di carattere sterico tra il sostituente e la funzione carbossilica. pKa pKa pKa = 4.21 5 Acidi dicarbossilici Sulla base di quanto visto precedentemente, questi acidi sono più più acidi dell’ dell’acido acetico, per lo meno per quel che riguarda la dissociazione della prima funzione carbossilica, e l’effetto del sostituente dipende fortemente dal numero di legami che lo separano dalla funzione acida. Il valore più più alto della seconda pKa dipende dalla presenza di un sostituente carbossilato (effetto elettronelettron-donatore) donatore) e dalla solvatazione. solvatazione. Esercizio: La prima dissociazione dell’ dell’acido ossalico e malonico può anche essere aumentata dalla formazione di un forte legame ad idrogeno nel monomonoanione. anione. Disegnare queste strutture e spiegare perchè perchè dovrebbero essere più più stabilizzate rispetto a quelle generate dagli altri diacidi mostrati nella tabella precedente. 6 Acidità Acidità di acidi carbossilici 1. Gli effetti di risonanza sono molto importanti nel determinare l’acidità acidità dei composti organici, rendendo gli acidi carbossilici i composti organici più più acidi tra quelli che contengono gruppi OO-H 2. Gli effetti induttivi di sostituenti presenti sulla molecola modulano la sua acidità acidità rimuovendo o donando densità densità elettronica dal o al gruppo carbossilico Acidità Acidità di ammidi Per le ammidi, confrontate con le corrispondenti ammine, valgono le stesse considerazioni. Un’ Un’ammina (pKa≈ (pKa≈40) può essere deprotonata solo se si utilizza una base molto forte, quale un alchil litio. Acidità Acidità di ammidi Un’ Un’amide può essere deprotonata da basi molto meno forti di un alchil litio. In presenza di ioni OH- esse possono essere deprotonate almeno in parte. Ricorderete che tra tutti i derivati degli acidi le ammidi sono quelle che si idrolizzano più più difficilmente in condizioni basiche. Infatti l’ammide deprotonata stabilizzata per risonanza è meno prona a reagire con un OH- rispetto al carbonile degli altri derivati degli acidi. L’N,N N,N-dimetilbutanammide viene idrolizzata in NaOH acquoso più più velocemente della butanammide stessa. Perchè Perchè? 7 Acidità Acidità di un chetone Per un composto come l’ l’acetone noi potremmo pensare che il gruppo metile in α al carbonile si comporti come l’l’OH di un acido carbossilico o l’l’ NH di un’ un’ammide. Infatti, in presenza di una base forte, il protone può essere rimosso generando un carbanione che viene chiamato enolato. La stabilizzazione della carica negativa mediante risonanza consente consente di spiegare il perchè perchè la pKa di un protone legato ad un carbonio in α a un carbonile ha un valore ≈ 20 rispetto a CH di un alcano (pKa≈ (pKa≈50). Confronto dei valori di pKa di derivati carbonilici e dei loro analoghi metilenici Per cui è importante ricordare che la presenza di un gruppo carbonile rende i protoni di un gruppo in α più più acidi rispetto all’ all’analogo idrocarburo 8 Come si forma un enolato? enolato? L’enolato altro non è che il prodotto di una reazione acido base di un enolo. enolo. Un enolo può anche essere chiamato alcol vinilico. Si può ottenere per idratazione di un alchino: alchino: L’enolo però non è un composto stabile e si trasforma velocemente in un composto carbonilico mediante un processo chiamato tautomeria (tautomeria (tautomeria chetocheto-enolica) enolica) Esercizio: nel seguente processo la forma enolica è favorita: perchè perchè? 9 Meccanismo della tautomeria chetocheto-enolica (ambiente acido): H2O come nucleofilo H2O come base Meccanismo della tautomeria chetocheto-enolica (ambiente basico): Formazione di enolati a partire da composti carbonilici: carbonilici: 10 Reazioni di isomerizzazione di composti carbonilici Processo di glicolisi: glicolisi: Isomerizzazioni di zuccheri mediante trasposizione della funzione carbonilica (D-glucosio fosfato a D-fruttosio fosfato) La reazione avviene via formazione di un endiolo acido catalizzata (l’ (l’enzima utilizza funzioni acide) Reazioni di racemizzazione di composti carbonilici Se un chetone enantiopuro viene trattato con un acido o una base racemizza attraverso la formazione di un intermedio achirale, achirale, l’l’enolo La racemizzazione è un processo energeticamente favorito poiché la concentrazione dell’enantiomero dell’enantiomero di partenza si dimezza durante il processo ∆G°= ∆H° - T ∆S° ∆H° = O minima interazione intermolecolari in soluzione, ∆S°=-R x1lnx1 – R x2lnx2 Per un racemo, all’ all’equilibrio, x1=x2=1/2 ∆S°=-1/2R ln1/2 –1/2R ln1/2= -R ln1/2 = R ln2 ∆G°= - T ∆S = - RT ln2 = -0.41 Kcal/mol Kcal/mol a 25° 25°C 11 Reazioni di racemizzazione di composti carbonilici Racemizzazione dell’ dell’(R)(R)-Thalidomide sedativo teratogeno Anche gli ammino acidi possono racemizzare con questo tipo di meccanismo, anche se questo normalmente non avviene in condizioni fisiologiche α-Alogenazione di chetoni (via enolato, enolato, condizioni basiche) Formazione dell’ dell’enolato Addizione elettrofila Formazione di un enolato (H più più acido) Addizione elettrofila (Dibromo derivato) 12 Ne consegue che la reazione di mono alogenazione non può essere ottenuta in condizioni basiche. La maggior reattività reattività dei prodotti può essere sfruttata per la produzione di aloformio (iodoformio, bromoformio, cloroformio) Reazione aloformio L’α,α,α-triiodometilchetone reagisce con lo ione idrossido Si genera un intermedio tetraedrico. l’ l’α,α,α-triiodometil carbanione è un gruppo uscente relativamente buono in queste condizioni di reazione. La protonazione del carbanione genere lo iodoformio. 13 α-Alogenazione di chetoni (condizioni acide) Protonazione del chetone Formazione dell’ dell’enolo Addizione elettrofila Br- agisce da base e rigenera la funzione carbonilica α-Alogenazione di chetoni (condizioni acide) Cosa accade se Br- porta un attacco nucleofilo al carbonio carbonilico? carbonilico? Si genera una bromoidrina geminale che è instabile e rigenera la funzione carbonilica eliminando HBr L’α-bromobromo-chetone enolizza più più lentamente del chetone non sostituito e quindi si può ottenere il prodotto monoalogenato. monoalogenato. 14 Sintesi di enolati con basi forti Se si vogliono utilizzare nucleofili diversi da un alogenuro si deve generare l’enolato in presenza di una base forte (pKa≈ (pKa≈2020-25). Generalmente si utilizzano solventi aprotici quali il THF (nel quale LDA è solubile). Con l’l’LDA e la HDA si utilizza una base non nucleofila, nucleofila, con NaH si ottiene H2 come prodotto secondario Un enolato generato in queste condizioni è generalmente stabile. Solitamente si disegna un enolato con la carica localizzata sull’ sull’atomo di ossigeno: • • L’ossigeno è più più elettronegativo e quindi queste sono le forme di risonanza più più significative Cationi piccoli quali il Li+ e K+ hanno maggior affinità affinità per l’l’ossigeno che per il carbonio. Comunque l’ l’atomo di carbonio è più più nucleofilo e quindi è in questa posizione che le reazioni avvegono preferenzialmente 15 Cosa avviene se abbiamo un chetone non simmetrico? Si possono formare due enolati: enolati: il primo è quello che si forma pi velocemente e viene chiamato prodotto cinetico (enolato cinetico) Il secondo è quello più più stabile e viene chiamato prodotto termodinamico (alchene tetrasostituito). tetrasostituito). E’ E’ quello che si forma principalmente se il sistema viene portato all’ all’equilibrio. Prodotto cinetico vs prodotto termodinamico I protoni in posizione 6 sono meno ingombrati da un punto di vista vista sterico, sterico, per cui possono essere rimossi più più facilmente se si utilizza una base stericamente ingombrata come l’ l’LDA. Per cui scegliendo le condizioni di reazione possiamo favorire la formazione di un prodotto (prodotto (prodotto cinetico) cinetico) o dell’ dell’altro (prodotto (prodotto termodinamico). termodinamico). Se lavoriamo a bassa temperatura e con una base forte favoriamo il prodotto cinetico (diminuiamo l’ l’energia dello stato di transizione) se lavoriamo a temperature più più elevate, eccesso di chetone e con basi deboli favoriamo il prodotto termodinamico. 16 Controllo cinetico Base forte e ingombrata, bassa temperatura Controllo termodinamico Base meno forte poco ingombrata, alta temperatura Esercizio: Razionalizzare la selettività selettività di queste due reazioni. 17 Reazione di un enolato con un alogenuro alchilico Se si stratta un enolato con un alogenuro alchilico si ottiene un prodotto di alchilazione. alchilazione. La reazione procede con un tipico meccanismo SN2 se l’alogenuro è primario. Con alogenuri secondari e terziari i prodotti di eliminazioni prevalgono poichè poichè l’enolato è una base forte. In realtà realtà la reazione non si ferma a livello di mono alchilazione. alchilazione. Infatti l’nolato di partenza può agire da base e deprotonare nuovamente il prodotto monomono-alchilato Il nuovo enolato può nuovamente essere alchilato portando al derivato diachilato. diachilato. Per cui si ottengono miscele di prodotti polialchilati. polialchilati. In alcuni casi si possono ottenere selettivamente prodotti di monomono-alchilazione 18 Esercizio: Come preparereste questi composti utilizzando un’ un’alchilazione? alchilazione? Potete utilizzare composti organici fino a 8 atomi di carbonio e qualsiasi reagente inorganico Enolati di esteri o nitrili La pKa di un di un protone in α di un estere è 4-5 ordini di magnitudine maggiore di quella di un chetone e aldeide (pKa=24(pKa=24-25). Questo deriva dalla minore stabilizzazione che si ottiene poichè poichè il sistema carbossilico è già già parzialmente delocalizzato ancor prima della deprotonazione Una delle formule di risonanza pone una carica positiva sul carbonio carbonilico, carbonilico, aumentando per effetti induttivi l’acidità acidità dei protoni in α Una delle formule di risonanza pone la carica positiva sull’ sull’atomo di ossigeno piuttosto che su quello carbonilico 19 Vi è comunque un elevato grado di stabilizzazione della caric negativa rispetto ad un alcano Per i protoni legati al carbonio in α ad un nitrile, nitrile, anch’ anch’esso stabilizzato per risonanza, si hanno valori di pKa= 2525-30. Se si utilizzano basi forti come LDA reazioni tipo condensazione usualmente non competono Una volta formato, l’ l’enolato puà puà reagire con un alogenuro alchilico con un tipico meccanismo SN2 portando al prodotto alchilato. alchilato. Se si utilizzano alogenuri secondari o terziari la reazione di eleminazione può competere poiché poiché lavoriamo in presenza di una base forte. 20 Come elettrofili possono essere usati alogenuri alchilici o epossidi Enolati di acidi Può essere generato l’l’enolato di un acido? La pKa dei protoni di un carbonio in α al carbonio di un acido ha un valore confrontabile con quella di un estere Per cui in presenza di 2 equiv. equiv. di base si ottiene l’l’enolato 21 La reazione con un alogenuro alchilico seguita da trattamento acido porta all’ all’acido sostituito. La reazione è analoga alla formazione di un enolato di un estere, alchilazione e idrolisi. E’ E’ quindi più più semplice da un punto di vista operativo e la reazione di condensazione non compete. Esercizio: proporre delle vie sintetiche per i seguenti composti partendo sia da un acido che da un estere e da un arganoalogenuro con 5 o meno atomi di carbonio Malonati, Malonati, acetoacetati, acetoacetati, cianoacetati In questi derivati la presenza di due gruppi elettron attrattori rende i protoni del carbonio metinico o metilenico particolarmente acidi e reattivi nella formazione di enolati. enolati. Questi protoni hanno una pKa= 1010-14. 22 Enolati fortemente stabilizzati per risonanza La carica viene delocalizzata su tutto il sistema: i due carbonili e il carbonio metinico. metinico. D’altro canto già già il derivato di partenza esiste parzialmente nella forma enolica, enolica, stabilizzato da legami idrogeno intramolecolari Spettro 1H NMR (300 MHz) MHz) del terzterz-butil acetonato In che rapporto sono? Potete determinarlo via 1H NMR? 23 Reazioni di alchilazione con reagenti contenenti metileni attivati In questo caso l’l’enolato che si forma è il prodotto cineticamente e termodinamicamente favorito. Inoltre la reazione richiede condizioni molto meno estreme, si usa una base molto meno forte (NaOEt ). (NaOEt). In presenza di un eccesso di base si ottiene la doppia sostituzione sostituzione Se si utilizzano α,ω-dialoalcani in presenza di un eccesso di base si possono ottenere cicloacani (anelli da 3 a 6 atomi). Anche la presenza di un gruppo fenile riesce ad attivare un metilene consentendo l’ l’ottenimento di α-chetoni e esteri Esercizio: Come preparereste i seguenti composti utilizzando un alogenuro alchilico e un derivato con metileni attivati? 24 Sostituenti contenenti zolfo Diversi gruppi funzionali contenenti lo zolfo (e anche il fosforo) fosforo) hanno proprietà proprietà elettron attrattrici e sono quindi capaci di attivare gli idrogeni di un carbonio in α. Lo stesso DMSO in condizioni basiche può essere deprotonato La presenza del gruppo carbonilico attiva ulteriormente i gruppi metilenici rendendoli più più acidi L’etil fenilsolfoacetato viene deprotonato facilmente in presenza di NaH generando l’ l’enolato corrispondente: Quindi in generale: 25 Ad elevate temperature un solfossido elimina facilmente portando alla formazione di un doppio legame. Come posso ottenere un β-cheto solfossido? solfossido? Esercizio: un enolato di un estere reagisce con dimetil o difenildisolfuro producendo l’l’analoga specie α-sulfenilica. sulfenilica. Quale è il prodotto che vi attendete dalla seguente sequenza di reazioni? 26 Decarbossilazione di funzioni carbossiliche in β a gruppi carbonilici La presenza di due gruppi attivanti rende i protoni metilenici più più acidi e quindi reattivi e elimina problemi di regiochimica o reazioni collaterali Cosa possiamo fare se in realtà realtà vogliamo il prodotto mono funzionalizzato? funzionalizzato? Fortunatamente la funzione esterea decarbossila facilmente per semplice riscaldamento in acido diluito 27 Decarbossilazione di funzioni carbossiliche in β a gruppi carbonilici Idrolisi acida L’acido carbossilico che si forma ha una funzione C=O in posizione β che facilita la rimozione di CO2 in ambiente acido grazie alla formazione di un enolo. enolo. Il processo può avvenire sia con l’l’intervento dell’ dell’H2O (2a) che per via intramolecolare (2b) L’enolo poi tautomerizza generando il chetone La stessa reazione più più essere fatta con il dietilmalonato e l’l’etil ciano acetato portando all’ all’ottenimento di un estere o un nitrile In questo caso si parla di ENOLATO EQUIVALENTE 28 Composti con metileni attivati che sono enolato equivalenti Esempio: proporre una sintesi per il seguente composto utilizzando utilizzando reagenti che abbiano fino a 7 atomi di carbonio 29 Esercizio: Come preparereste questi composti utilizzando un precursore dicarbonilico? dicarbonilico? Decarbossilazione di betabeta-cheto acidi – importante trasformazione metabolica in processi biologici Questo processo avviene a causa della intrinseca instabilità instabilità degli acidi carbossilici in β a una funzione carbonilica Ciclo dell’ dell’acido citrico – metabolismo aerobico Il citrato viene isomerizzato a isocitrato via formale eliminazione e addizione di acqua 30 Ossidazione della funzione alcolica a CO da parte del NAD+ produce un intermedio β-chetoacido che decarbossila fornendo l’ l’αchetoglutarrato. chetoglutarrato. Il meccanismo di decarbossilazione non è molto diverso da quello che abbiamo visto avvenire in soluzione. La perdita di CO2 porta alla formazione di un enolato che è stabilizzato dalla presenza di un catione Mn(II) Mn(II) presente nel sito attivo dell’ dell’enzima. Protonazione dell’ dell’enolato porta ad ottenere il derivato carbonilico corrispondente 31