apprendimento memoria motivazione emozioni sonno veglia

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La NEUROPSICOLOGIA studia le relazioni tra i
COMPORTAMENTI e l’attività del SISTEMA NERVOSO
APPRENDIMENTO
MEMORIA
MOTIVAZIONE
EMOZIONI
SONNO
LINGUAGGIO
VEGLIA
Parti del Sistema Nervoso Centrale
Encefalo
Midollo
Spinale
Colonna
Vertebrale
Visione esterna dell’Encefalo
Lobo
Parietale
Lobo
Frontale
Lobo
Occipitale
Lobo
Temporale
Cervelletto
Tronco
dell’Encefalo
Midollo Spinale
Visione interna dell’Encefalo
Corteccia
Cerebrale
Telencefalo
Talamo
Ipotalamo
Diencefalo
Mesencefalo
Ponte
Bulbo
Cervelletto
Midollo Spinale
Metodi di studio in Neuropsicologia
Comparazione tra comportamento e registrazione elettrica
dell’attività nervosa
Si registra l’attività elettrica del Sistema Nervoso e si osserva quali sono i
comportamenti associati alle variazioni di attività di specifici siti.
Veglia Attiva
L’elettroencefalografia può
essere utilizzato per studiare
il ciclo sonno-veglia
Veglia Rilassata
Assopimento
Sonno Leggero
Sonno Profondo
Coma
Metodi di studio in Neuropsicologia
Comparazione tra comportamento e registrazione
dell’attività metabolica del tessuto nervoso
Si visualizza l’attività globale del Sistema Nervoso e si associano i
comportamenti con le modificazioni di specifici siti nervosi
Risonanza Magnetica Nucleare (NMR) e
Tomografia ad Emissione di Positroni (PET)
Guardare una parola
Pronunciare una parola
Ascoltare una parola
Pensare una parola
Apprendimento
Acquisire un nuovo comportamento adatto
alle esigenze della vita di relazione
Acquisizione delle
informazioni
Memoria
Mantenere il nuovo comportamento acquisito
Memoria sensoriale
Consolidamento
Formazione di un
modello interno del
nuovo comportamento
Memoria a breve
termine di lavoro
Memoria a
lungo termine
Riutilizzazione
Plasticità
Neuronale
Espressione del nuovo
comportamento
Potenziamento o depressione duraturi della trasmissione sinaptica.
Incrementano i neurotrasmettitori, i recettori, le terminazioni nervose.
Si modifica a lungo termine l’espressione genetiche.
Forme di Apprendimento e Memoria
Modificazioni della trasmissione sinaptica
in funzione del tipo di memoria
Memoria a breve termine di lavoro
Modificazioni della trasmissione sinaptica tramite aumenti
(POTENZIAMENTO SINAPTICO) o diminuzioni (DEPRESSIONE
SINAPTICA) TRANSITORIE della liberazione di neurotrasmettitore
Memoria a lungo termine
Modificazioni della trasmissione sinaptica tramite aumenti
(POTENZIAMENTO SINAPTICO) o diminuzione (DEPRESSIONE
SINAPTICA) PERMANENTI della liberazione di neurotrasmettitore,
del numero di recettori nella membrana del neurone post-sinaptico
e del numero di sinapsi
Plasticità
Neuronale
Forme di Apprendimento e Memoria
Esplicita (dichiarativa)
Implicita (non dichiarativa)
Fatti ed eventi che possono
essere descritti verbalmente
Esecuzione di abilità operative
semantica lessico, regole, concetti
ecc..
episodica esperienze personali
prospettica pianificazione del futuro
Principali Strutture Nervose
Aree associative
condizionamento
classico
condizionamento
operativo
associazione tra stimolo non
condizionato e condizionato
associazione tra azione ed
evento di rinforzo
abitudine
riduzione della risposta al
ripetersi dello stimolo
sensibilizzazione
aumento della risposta a
seguito di uno stimolo nocivo
abilità motorie
miglioramento del controllo
del movimento
priming
riconoscimento di parole od
oggetti presentati ripetutamente
Corteccia motoria
Corteccia rinale
Ippocampo
Cervelletto
Gangli della base
Lobo Temporale Mediale
Aree Associative
CONDIZIONAMENTO STRUMENTALE O OPERATIVO
Prima del
condizionamento
Stimolo non
condizionato
(odore cibo)
Risposta non
condizionata
(salivazione)
Stimolo neutro
(suono)
Risposta
(percezione
acustica)
Durante il
condizionamento
Dopo il
condizionamento
Associazione
dei due stimoli
Stimolo condizionato
(suono)
Risposta non
condizionata
(salivazione)
Risposta
condizionata
(salivazione)
CONDIZIONAMENTO STRUMENTALE O OPERATIVO
Il bambino sorride
accidentalmente
La madre lo
prende in braccio
Il bambino apprende che
sorridere è vantaggioso
Risposta
accidentale
RINFORZO
Risposta
intenzionale
Il bambino ha associato un’azione (il sorridere) con un
evento di rinforzo piacevole (essere preso in braccio)
producendo un condizionamento strumentale
Forme di Apprendimento e Memoria
Esplicita (dichiarativa)
Fatti ed eventi che possono
essere descritti verbalmente
Principali Strutture Nervose
Aree Associative
Ippocampo
Lobo
Temporale
Mediale
Corteccia Rinale
Forme di Apprendimento e Memoria
Implicita (procedurale)
Esecuzione di abilità operative
Principali Strutture Nervose
Aree Motorie
Gangli della Base
Aree Associative
Cervelletto
Motivazione
Stato dell’individuo che genera un
comportamento utile a soddisfare un bisogno
Può essere determinata da:
Stimoli interni
all’organismo
Stimoli viscerali che informano sulle variazioni
dello stato interno come il livello dei liquidi e dei
nutrienti, le variazioni di temperatura ecc..
Inducono comportamenti che tendono a mantenere
l’equilibrio fisiologico interno (omeostasi)
Ipotalamo
Processi cognitivi interni come la curiosità,
l’esigenza di conoscenza, aspirazioni sociali ecc..
Inducono comportamenti complessi spesso
distribuiti su vasta scala temporale
Aree corticali associative
Stimoli ambientali
Stimoli visivi, acustici, somatosensoriali, ecc.
che informano sulle variazioni dell’ambiente
esterno. Inducono comportamenti adattativi
o richiamano comportamenti appresi
Aree corticali sensoriali
ed associative
Motivazione
Stato dell’individuo che genera un
comportamento utile a soddisfare un bisogno
ottimizzare
evitare
Comportamento specifico
Apprendimento
e memoria
Apprendimento
e memoria
Bisogno soddisfatto
Bisogno non soddisfatto
Rinforzo positivo
Rinforzo negativo
Emozione piacevole
Emozione spiacevole
Reazioni viscero-somatiche
Consapevolezza dell’emozione
Emozioni
Reazioni viscero-somatiche
Reazioni endocrine
utili all’equilibrio
fisiologico interno
Ipotalamo
Ipofisi
Reazioni
comportamentali
automatiche e
volontarie
Tronco
dell’encefalo
Consapevolezza dell’emozione
Stati di ansia e di
rabbia legati al
rinforzo negativo
Stati di piacere
legati al rinforzo
positivo
Amigdala
Nucleo
Accumbens
Sistema limbico
Aree corticali
associative e
sensoriali
Visione interna dell’Encefalo
Corteccia
Cerebrale
Telencefalo
Talamo
Ipotalamo
Diencefalo
Mesencefalo
Ipofisi
Tronco
dell’Encefalo
Midollo Spinale
Nucleo
Accumbens
Amigdala
SISTEMA LIMBICO
L’elettroencefalografia rappresenta la registrazione
dell’attività elettrica della corteccia cerebrale tramite
elettrodi poggiati sul cuoio capelluto
Relazioni tra attività della Corteccia Cerebrale
e forma dell’Elettroencefalografia (EEG)
Attività DESINCRONIZZATA
dei neuroni della corteccia
cerebrale
Il tracciato EEG appare di
ampiezza ridotta e con picchi
ad elevata frequenza
Attività SINCRONIZZATA
dei neuroni della
corteccia cerebrale
Il tracciato EEG appare di
ampiezza elevata e con picchi
a bassa frequenza
Veglia
β
Veglia
Rilassata
α
Sonno
leggero
ϑ
Sonno profondo
δ
CICLO SONNO-VEGLIA
REM (Rapid Eye Movements)
Veglia Rilassata
α
Stadi di transizione
ϑ
Sonno profondo
δ
Ore di sonno
Sincronizzazione dell’attività elettrica
corticale con relative onde EEG di elevata
ampiezza e bassa frequenza.
SONNO
L’attività sensoriale ed associativa si
riducono progressivamente determinando
lo stato di non coscienza. Il tono
muscolare si riduce al minimo. Nella fase
REM del sonno l’attività corticale viene
ripristinata ma vengono completamente
interrotte le informazioni verso i muscoli
(tranne che per quelli oculari) producendo
una perdita totale del tono muscolare.
Durante il sonno REM avviene gran parte
dell’attività onirica
Desincronizzazione dell’attività elettrica
corticale con relative onde EEG di bassa
ampiezza ed alta frequenza.
VEGLIA
Stato di Vigilanza, di Coscienza
determinato dall’attività della
corteccia cerebrale.
Principale strutture della Corteccia Cerebrale
alla base del Linguaggio parlato
Area Motoria
Area di Wernicke
Area di Broca
Parola
scritta
Area visiva
Principale strutture della Corteccia Cerebrale
alla base del Linguaggio parlato
Area di Wernicke:
permette l’attribuzione del significato alle parole
Area di Broca:
permette l’organizzazione dell’articolazione delle parole
Area Motoria relativa ai muscoli della fonazione:
avvia l’esecuzione dell’articolazione delle parole
Tipo di afasia
Espressione parlata
Comprensione
Capacità di
ripetizione
Regioni non
funzionanti
Motoria di Broca
Poco fluente,
faticosa, difficile
articolazione, priva
di intonazione
melodica
Conservata per
singole parole e per
frasi semplici
difficoltosa
Area di Broca e zone
del lobo frontale
circostanti, zone
interne dell’insula e
gangli della base
Sensoriale di
Wernicke
Fluente, abbondante
e ben articolata,
melodica
difficoltosa
difficoltosa
Area di Wernicke, e
zone
immediatamente
circostanti del lobo
temporale
Area
prefrontale
Area di Broca
Area
prefrontale
Analisi tattile
scrittura
Area uditiva
(orecchio destro)
Interpretazione del
linguaggio simbolico verbale
e logico-matematico
Area visiva
(campo visivo destro)
Area uditiva
(orecchio sinistro)
Rappresentazione ed
analisi dello spazio
Area visiva
(campo visivo sinistro)
Specializzazioni degli emisferi corticali
Emisfero sinistro
Emisfero destro
Pensiero
astratto, lineare, analitico
Concreto, globale
Stile Cognitivo
Razionale, logico
Intuitivo, artistico
Linguaggio
vocabolario ricco,
costruzione grammaticale
e comprensione
concettuale
Aspetti emotivi e
comunicativi; intonazione e
ritmo.
Capacità esecutive
Introspezione, iniziative
volontarie, senso del se
Poco senso del se e scarsa
inziativa
Funzioni speciali
Lettura, scrittura, calcolo
Immaginazione,
riconoscimento dei volti.
Elevato senso
dell’orientamento spaziale,
anche per il riconoscimento
delle forme
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