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Anatomia Umana
Lezione 11
VENTRICOLI ENCEFALICI
I ventricoli sono cavità all’interno dell’encefalo contenenti liquido cerebrospinale e
tappezzate da cellule ependimali. Nell’ encefalo adulto vi sono 4 ventricoli: uno
all’interno di ciascun emisfero cerebrale, uno nel diencefalo, ed uno tra il ponte
ed il cervelletto esteso fino alla porzione superiore del bulbo.
I ventricoli cerebrali hanno una forma complessa. Una sottile
porzione mediana, il setto pellucido, separa i cosiddetti
ventricoli laterali.
Il corpo di ciascun ventricolo laterale è posizionato all’interno del lobo
parietale, con un corno anteriore che si estende nel lobo frontale. Il corpo di
ogni ventricolo laterale si continua inoltre in un corno posteriore, che si
proietta nel lobo occipitale, e in un corno inferiore che curva lateralmente
all’interno del lobo temporale. Non vi è connessione diretta tra i due ventricoli
laterali, ognuno dei quali comunica però col ventricolo diencefalico attraverso
un foro interventricolare.
Dal momento che i ventricoli laterali sono due (il primo e il secondo) il ventricolo
diencefalico è detto terzo ventricolo. Il mesencefalo è attraversato da un sottile
canale detto acquedotto mesencefalico o cerebrale di Silvio che connette il terzo
al quarto ventricolo che ha inizio tra il ponte e il cervelletto. Nella porzione inferiore
del bulbo, il quarto ventricolo si restringe e si continua con il canale centrale del
midollo spinale.
Le strutture anatomiche che provvedono alla protezione, al nutrimento e al
sostegno dell’encefalo sono: le ossa del cranio, le meningi encefaliche, il
liquido cerebrospinale e la barriera emato-encefalica.
All’interno della cavità cranica, le meningi encefaliche sono costituite da: dura
madre (esterna), aracnoide (intermedia), e pia madre (interna) che si continuano
con le meningi spinali.
La dura madre è costituita da due strati fibrosi:il più esterno, strato endoteliale è
fuso al periostio che riveste le ossa craniche e il più interno, lo strato meningeo.
Fra i due strati vi è un sottile spazio seni durali (fluido interstiziale e vasi sanguigni
vena giugulare interna).
In 4 regioni prolungamenti della dura madre si estendono in
profondità nella cavità cranica. Questi setti determinano una
suddivisione della cavità cranica e forniscono supporto
all’encefalo, limitandone il movimento.
FALCE CEREBRALE
È una estensione della dura madre che si proietta tra gli emisferi cerebrali
nella scissura longitudinale. La sua porzione inferiore si inserisce sulla crista
galli (anteriormente), sulla cresta occipitale interna e sul tentorio del cervelletto
(posteriormente). Due ampi seni venosi, i seni sagittali superiore e inferiore
decorrono in questa piega durale.
TENTORIO DEL CERVELLETTO
Sostiene e protegge i due lobi occipitali del cervello. Inoltre
separa gli emisferi cerebellari dagli emisferi cerebrali. Si estende
lungo il cranio formando un angolo retto con la falce cerebrale.
A livello del tentorio è posto il seno trasverso.
FALCE CEREBELLARE
Si estende lungo la linea sagittale mediana, al di sotto del
tentorio del cervelletto, a dividere i due emisferi cerebellari. Il
suo margine posteriore contiene il seno occipite.
DIAFRAMMA DELLA SELLA
È una continuazione del foglietto durale che circonda la sella turcica dello
sfenoide. Il diaframma della sella àncora la dura madre all’osso sfenoide e
ricopre la base dell’ ipofisi.
L’aracnoide è una delicata membrana disposta tra la dura madre, posta
superficialmente, e la pia madre che è in contatto con l’ encefalo. In molti
preparati un sottile spazio subdurale separa gli epiteli contrapposti della
dura madre e dell’aracnoide , ma probabilmente in vivo questo spazio non
esiste.
L’aracnoide
riveste
l’encefalo
costituendo
una superficie liscia che
non segue i solchi e le
circonvoluzioni cerebrali
sottostanti.
Al di sotto dell’aracnoide vi è lo spazio subaracnoideo che contiene
una delicata fitta rete di fibre elastiche e collagene che connettono
l’aracnoide alla sottostante pia madre. Esternamente lungo l’asse del seno
sagittale superiore, estensioni digitiformi dell’aracnoide perforano la dura
madre e si proiettano nei seni venosi dove formano le cosiddette
granulazioni aracnoidee. Il LCS scorre attraverso questi fasci di fibre
dette trabecole aracnoidee, attraversa l’aracnoide e viene riassorbito
nella circolazione venosa.
La pia madre aderisce strettamente alla superficie dell’encefalo seguendone i
contorni e rivestendone i solchi ancorata alla superficie encefalica tramite i processi
degli astrociti. È una membrana altamente vascolarizzata e agsce come un
pavimento sul quale poggiano gli ampi vasi cerebrali che si ramificano sulla
superficie dell’encefalo per distribuirsi e vascolarizzare le aree superficiali della
corteccia nervosa.
BARRIERA EMATO-ENCEFALICA
Il tessuto nervoso del SNC ha una estesa vascolarizzazione ma è isolato dalla
circolazione generale per mezzo della barriera emato-encefalica. Questa barriera
provvede a mantenere un ambiente costante, necessario sia per il controllo che
per il funzionamento dei neuroni del SNC.
L’esistenza di questa barriera è determinata dall’organizzazione anatomica e dalle
caratteristiche di trasporto delle cellule endoteliali che rivestono internamente i
capillari del SNC.
BARRIERA EMATO-ENCEFALICA
Il trasporto endoteliale
direzionale.
attraverso la barriera emato-encefalica è
selettivo e
I neuroni necessitano di un costante apporto di glucosio che
deve essere soddisfatto indipendente dalle concentrazioni
relative nel liquido interstiziale e nel sangue. Anche quando i
livelli di glucosio circolante sono bassi, le cellule endoteliali
continuano a trasportarlo
dal sangue verso il liquido
interstiziale encefalico.
Al contrario le concentrazioni di glicina nel tessuto nervoso
deve essere mantenuta più bassa di quella ematica quindi le
cellule endoteliali assorbono attivamente la glicina dal liquido
interstiziale encefalico per rilasciarla nel sangue.
La barriera emato-encefalica è continua in tutto il SNC tranne per 3 eccezioni:
1. In alcune porzioni dell’ipotalamo, l’endotelio capillare è maggiormente
permeabile e tale permeabilità espone i nuclei ipotalamici delle regioni
anteriore e tuberale agli ormoni circolanti e permette la diffusione degli
ormoni ipotalamici nella circolazione generale.
2. I capillari della ghiandola pineale sono molto permeabili. L’epifisi è una
struttura endocrina situata nel tetto del diencefalo. La permeabilità
capillare permette la secrezione ormonale nella circolazione generale.
3. A livello del tetto del terzo e quattro ventricolo, la pia madre accoglie
un’ampia rete capillare che si proietta nei ventricoli encefalici. Questi
capillari sono insolitamente permeabili e in questa sede il libero accesso
di sostanze verso il SNC è impedito dalla presenza di cellule ependimali
modificate, che ricoprono i capillari e che sono unite da giunzioni
serrate.questi complessi detti plessi corioidei sono il sito di produzione
del liquido cerebrospinale.
LIQUIDO CEREBROSPINALE
I
Plessi
corioideo
producono circa 500
ml di LCS al giorno.
Il
volume
complessivo di LCS in
ogni momento è di
circa 150 ml. Ciò
significa che l’intero
volume di LCS viene
rimpiazzato ogni 8
ore.
CERVELLO
Il cervello è la porzione più voluminosa dell’encefalo. È costituito da due emisferi
cerebrali che poggiano sul diencefalo e sul tronco encefalico. Tutti i processi
coscienti e tutte le funzioni intellettive originano negli emisferi cerebrali. La maggior
parte del cervello è coinvolta nell’elaborazione di informazioni sensitive e motorie
somatiche. Le informazioni sensitive somatiche trasportate al cervello raggiungono lo
stato di coscienza e i neuroni cerebrali esercitano un controllo diretto (volontario) o
indiretto (involontario) sui neuroni motori somatici. Gran parte delle elaborazioni e
del controllo viscerale sensitivo e motorio (autonomo) avviene in centri cerebrali
generalmente al di fuori dello stato di coscienza.
EMISFERI CEREBRALI
La superficie corticale forma una serie di giri rilevati, o circonvoluzioni
separati da solchi poco depressi o da scissure più profonde.
La superficie totale degli emisferi è di circa 2200 cm2 area che può
essere contenuta nella scatola cranica solo se ripiegata.
I due emisferi cerebrali sono separati per
mezzo di una profonda scissura
longitudinale e ciascun emisfero può
essere suddiviso in lobi che prendono il
nome dall’osso cranico con il quale
contraggono rapporto.
Un solco profondo il solco centrale si
estende
lateralmente
alla
scissura
longitudinale.
L’area
che
si
trova
anteriormente al solco centrale è detto
lobo frontale , mentre la regione situata al
di sotto del solco laterale è detto lobo
temporale.
Il lobo parietale si
estende posteriormente
al solco centrale fino al
solco parietooccipitale la cui regione
che si trova dietro ad
esso prende il nome di
Lobo occipitale.
CORTECCIA CEREBRALE
La superficie degli emisferi telencefalici è costituita da neuroni stratificati che formano
la corteccia cerebrale.
I neuroni
piramidali sono
gli elementi più
caratteristici della
corteccia
telencefalica.
Schematicamente si possono riconoscere le
seguenti aree cerebrali principali:
AREE SENSITIVE PRIMARIE E MOTORIE
PRIMARIE
AREE SENSITIVE SECONDARIE E MOTORIE
SECONDARIE
AREE ASSOCIATIVE
L’area sensitiva primaria più estesa è quella per la
sensibilità somatica generale localizzata nella circonvoluzione
postcentrale del lobo parietale. Dal punto di vista strutturale
quest’area ha una tipica corteccia a sei strati in cui è molto
sviluppato lo strato granulare.
HOMUNCULUS SENSITIVUS
La corteccia motoria primaria svolge invece un ruolo nei
movimenti volontari ed è prevalentemente localizzata nella
circonvoluzione precentrale del lobo frontale. In questa
corteccia manca o è estremamente ridotto lo strato granulare.
HOMUNCULUS MOTORIUS
L’area visiva primaria è localizzata nei margini superiore e inferiore e nella
profondità della scissura calcarina del lobo occipitale. Permette il riconoscimento degli
oggetti percepiti visivamente.
L’area acustica primaria che interviene nella percezione discriminativa e
cosciente dei suoni, è localizzata a livello della superficie inferiore della scissura
laterale di Silvio e appartiene quindi al lobo temporale.
L’area olfattiva è localizzata a livello della superficie dorso-mediale del lobo
temporale e comprende una zona di corteccia antica detta corteccia piriforme che
ha come particolarità quella di non ricevere afferenze talamiche. Infatti gli impulsi
provenienti dai recettori olfattivi della mucosa nasale giungono con l nervo
olfattivo (I paio) al bulbo olfattivo e da qui per mezzo dei tratti e delle strie
olfattive si portano direttamente alla corteccia olfattiva primaria senza passare
per il talamo.
Le aree associative interpretano le informazioni sensitive che arrivano in un’altra
area della corteccia cerebrale e pianificano , preparano e contribuiscono a
coordinare i comandi motori.
L’area associativa sensitiva somatica permette di comprendere le dimensioni, la
forma e la consistenza di un oggetto, mentre l’area associativa motoria somatica
utilizza i ricordi di schemi di movimenti acquisiti per coordinare le attività motorie.
SOSTANZA BIANCA CENTRALE
La sostanza bianca centrale è coperta dalla sostanza grigia della corteccia cerebrale.
Essa è costituita da fibre mieliniche che formano fasci che si estendono da un’area
corticale ad un’altra o che connettono aree della corteccia ad altre regioni
dell’encefalo.
NUCLEI DELLA BASE
I nuclei della base sono ammassi pari di sostanza grigia all’interno degli emisferi
cerebrali. Tali nuclei si trovano in ciascuno emisfero,al di sotto del pavimento dei
ventricoli laterali. Sono circondati da sostanza bianca centrale e tra di essi o intorno
ad essi vi sono fibre di proiezione o commensurali.
Il nucleo caudato possiede una voluminosa testa e un’esile coda che piega
seguendo la curva del ventricolo laterale . Ha una forma allungata a C e vi si
riconoscono in senso antero-posteriore : una testa, un corpo e una coda. La testa è
localizzata lateralmente e sporge dalla parete del corno frontale del ventricolo
laterale; il corpo decorre lungo la lunghezza del ventricolo laterale formando la
porzione ventro-laterale del pavimento. La coda decorre posteriomente al putamen
e termina nei pressi dell’amigdala.
L’amigdala costituita da sostanza grigia suddivisa in vari nuclei. Ha la forma ovale ed
è localizzata nella parte dorso-mediale del lobo temporale subito sotto la corteccia
olfattiva. Esso è rostrale rispetto al corno inferiore del ventricolo laterale ed è in
stretta continuità con l’estremità libera della coda del nucleo caudato. Le funzioni
dell’amigdala sono molteplici: regolazione del SNS , la formazione della memoria
recente, la modulazione del tono affettivo e soprattutto l’induzione del comportamento
aggressivo e la capacità di riconoscere le espressioni di paura sul volto e attraverso la
voce.
Il putamen e il globus pallidus nonostante la loro diversa origine, sono formazioni
contigue che costituiscono nel loro insieme il nucleo lenticolare. Questo è posto
ventro-lateralmente al nucleo caudato da cui è separato da fasci di fibre mieliniche
che costituiscono la capsula interna.
Il claustro è un sottile strato di sostanza grigia situato tra il putamen e la corteccia
del lobo dell’insula.
FUNZIONI DEI NUCLEI ALLA BASE
NUCLEO CAUDATO E PUTAMEN : Durante l’atto di camminare il nucleo caudato
e il putamen controllano l’alternanza dei movimenti delle braccia e delle gambe che
intercorrono tra il momento in cui si è deciso di iniziare a camminare e il momento
in cui si decide di smettere di farlo.
CLAUSTRO E AMIGDALA: Il claustro sembra essere coinvolto nell’elaborazione
incoscia delle informazioni visive. Studi sperimentali suggeriscono che esso focalizzi
l’attenzione su determinati modelli o su caratteristiche rilevanti. L’amigdala è una
componente importante del sistema limbico.
GLOBUS PALLIDUS: Questo nucleo controlla e corregge il tono muscolare in
particolare a livello dei muscoli appendicolari per preparare il corpo a un
movimento volontario. Quando ad es. Si decide di usare una penna il globus
pallidus posiziona la spalla e stabilizza il braccio in modo che coscientemente si
possa prendere e impugnare la penna con l’avambraccio, il polso e la mano.
IL SISTEMA LIMBICO
Il sistema limbico comprende i nuclei e i fasci che si trovano
lungo il confine tra cervello e diencefalo. Le funzioni del sistema
limbico comprendono: controllo degli stati emozionali e delle
condotte comportamentali correlate; collegamento delle funzioni
intellettive consce della corteccia cerebrale con le funzioni
autonome incoscie di altre parti dell’encefalo; archiviazione della
memoria .
Il lobo limbico dell’emisfero cerebrale consiste di
giri e strutture più profonde adiacenti al
diencefalo. Il giro del cingolo si trova al di sopra
del corpo calloso. Il giro dentato e l’adiacente
giro paraippocampo nascondono un nucleo
sottostante l’ippocampo che si trova nel lobo
temporale.
Il fornice è un
tratto di sostanza
bianca che
collega
l’ippocampo con
l’ipotalamo.
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