Percorso diagnostico Orticaria
L’orticaria è un sintomo comune, circa il 15-25% della popolazione generale presenta almeno un
episodio di orticaria e nel 40-60 % dei casi è presente anche angioedema
L’orticaria si definisce come una eruzione cutanea caratterizzata da lesioni eritemato-pomfoidi
fugaci, migranti, variamente pruriginose, mentre l’angioedema è una tumefazione dovuta
all’infiltrazione degli strati profondi del derma e del sottocute, senza prurito, localizzata in
genere a labbra, occhi, estremità, vie aeree superiori, genitali (sottocute lasso)
Sulla base della durata delle manifestazioni cliniche e sulla frequenza di presentazione si
distinguono:
orticaria acuta: durata inferiore alle 6 settimane,
orticaria acuta ricorrente: almeno 1 episodio acuto al mese per 1 anno o pomfi per più di 4 giorni
a settimana per più di 3 mesi,
orticaria cronica: durata superiore a 6 settimane.
Le cause che determinano orticaria (associata o meno ad angioedema) sono individuabili solo
in un quarto dei casi circa.
Nella maggior parte dei casi l’eziologia dell’orticaria rimane sconosciuta ed è pertanto definita
come idiopatica, possibili cause individuabili sono:
orticaria secondaria ad altre condizioni patologiche acute e/o croniche (infezioni virali,
batteriche, parassitosi, malattie autoimmuni).
orticaria da fattori fisici
orticaria da alimenti
orticaria da contatto
orticaria da puntura/morso di imenotteri, aracnidi etc.
Orticaria ed angioedema spesso si presentano associati ma possono anche comparire
separatamente, in particolare la presenza di angioedema isolato è tipico dell’angioedema
ereditario.
La diagnosi eziologica è più frequente nelle forme acute e nella maggior parte dei casi si
individua una infezione.
La maggior parte dei pazienti con orticaria anche cronica attribuisce i propri sintomi ad una
allergia alimentare, spesso i pazienti riferiscono correlazioni con alimenti ingeriti anche 24 ore
prima, ma l’orticaria da allergia alimentare è una orticaria acuta, molto rara, ed in genere
facilmente riconoscibile per l’evidente correlazione temporale tra la comparsa del sintomo e
l’introduzione dell’alimento (compare dopo poco tempo dall’ingestione dell’alimento e di
solito dura poche ore) inoltre è riproducibile (si ripresenta ogni volta che l’alimento viene
assunto e non compare in assenza dell’allergene specifico).
U.O. Pneumologia
A cura di: Dr.Giovanni A. Rossi
Copyright Istituto Giannina
Gaslini
Vista l’eterogeneità eziologica del sintomo orticaria le linee guida per la diagnosi devono
comprendere prima di tutto una valutazione complessiva del paziente ed una anamnesi
approfondita. Una storia clinica accurata è infatti il primo e più importante elemento per
formulare una ipotesi diagnostica permettendo sia la classificazione delle varie forme cliniche di
presentazione sia l’individuazione dei possibili fattori scatenanti o dei possibili fattori di rischio.
Anamnesi
Anamnesi familiare:
allergopatie o altre patologie nei familiari di I grado
malattie ereditarie familiari (es. malattie autoimmuni, celiachia, nefropatie etc.)
Anamnesi fisiologica:
alvo
caratteristiche del sonno (russamento, presenza di prurito)
abitudini alimentari
caratteristiche dell’ambiente domestico (es. fumo passivo, presenza di animali, etc.)
Anamnesi patologica:
manifestazioni allergiche già preesistenti o concomitanti (dermatite atopica, asma,
rinocongiuntivite)
reazioni avverse a farmaci
reazioni ad alimenti
patologie concomitanti acute e/o croniche
Manifestazioni orticarioidi attuali:
insorgenza, numero e durata degli episodi, stato di salute fra gli episodi
caratteristiche cliniche di presentazione delle lesioni (dimensioni, forma, durata, sedi, prurito)
presenza di angioedema associato ed eventuale sede
presenza di eventuali segni o sintomi sistemici associati
tipo di terapie effettuate, durata e risposta clinica
eventuale individuazione di fattori scatenanti
Esame obiettivo
condizioni generali del paziente
caratteristiche delle lesioni pomfoidi, dell’eventuale angioedema, di lesioni da grattamento
valutazione completa dei vari organi e apparati per evidenziare la presenza di eventuali sedi di
infezione o segni di patologie croniche.
ORTICARIA ACUTA
Manifestazioni cutanee
modeste, di breve durata
Non sintomi associati
Non sintomi associati
Fattore scatenante evidente
Manifestazioni cutanee
importanti
o
presenza di sintomi associati
Non evidente fattore
scatenante
Non evidente fattore
scatenante
Eliminazione fattore causale
OBI
Non necessari accertamenti
immediati
Terapia
(antih1, cortisonici etc.)
Terapia e follow-up a domicilio
ed eventuale visita
ambulatoriale specialistica
Esami ematici e colturali di
I livello
Non necessari accertamenti
Terapia e follow-up a domicilio
ESAMI DI I LIVELLO:
emocromo con formula, PCR, glicemia, azotemia, creatininemia, proteinemia, albuminemia,
dosaggio Ig, LDH, tamponi faringeo e nasali, Ab anti EBV, Ab anti Mycoplasma, esame urine e
urinocoltura, eventuali coprocoltura.
in base al quadro clinico ed ai risultati dei precedenti esami (eventualmente da
completare
in Day hospital o ricovero):
HBsAg, Ab anti HCV, Ab anti HAV, Ab anti CMV, Ab anti Toxo, Ab anti herpes virus, Ab anti
Adenovirus, Ab anti Echovirus, Ab anti Coxsackie virus, Ab anti Parvovirus, ricerca parassiti
nelle feci.
Indagini strumentali per ricerca di foci infettivi (Rx torace, Rx seni paranasali)
Prick-test o RAST
U.O. Pneumologia
A cura di: Dr.Giovanni A. Rossi
Copyright Istituto Giannina
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ORTICARIA CRONICA
O
RICORRENTE
Day Hospital
esami di I e II livello
ORTICARIA ACUTA
con edemi, prurito in
gola o altri sintomi
sistemici
ORTICARIA VASCULITICA
Ricovero
Esami di I e II livello
ESAMI DI II LIVELLO:
ANA, inibitore C1q esterasi
fT4, TSH, Ab anti TPO, Ab antiTG
EMA, tTG,
Ricerca sangue occulto fecale, ricerca Helicobacter Pylori nelle feci
Ab anti HIV
Ricerca mutazione gene CIAS1
Deficit G6PD
Eventuale biopsia cutanea