Geometria con riga e compasso

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Geometria
con riga e compasso
Prof. Roberto Fantini
Liceo “Righi” Cesena
a.s. 2009-2010
Cosa dirò
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•
•
Introduzione
Le regole del gioco
Semplici costruzioni
Cosa si può costruire e cosa no
I 3 problemi classici dell’antichità
Il teorema di Gauss-Wantzel
Geometria con riga e compasso
2
Introduzione
•
Le prime tracce di conoscenze matematiche risalgono
al paleolitico (20000 – 30000 a.C.): ossa con tacche
verticali forse utilizzate per contare i giorni del mese
lunare.
•
Gli antichi egizi tramandarono le loro nozioni per
iscritto in un famoso papiro, il papiro di Rhind che
risale al 2000 a.C. In esso sono esposti 84 problemi
matematici con le loro soluzioni, spesso di natura
pratica.
Es. pb. 24 Trovare il “mucchio” quando esso + il suo settimo è uguale a 19.
•
Ci sono stati poi dei ritrovamenti in Mesopotamia
risalenti al 2000 a.C. su tavolette d'argilla. Su esse
erano segnati calcoli di tasse, le nascite, le morti e
tutti quei calcoli che servivano per mantenere
l'organizzazione di una città-stato. Ma anche
equazioni di 1° e 2° grado, trigonometria ed
approssimazioni di radicali.
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I precursori
• Talete
(624-548 a.C.).
Mercante e gran
viaggiatore. E’ passato alla storia come il primo vero uomo di
scienza e primo vero matematico. Faceva parte dei “7 saggi
dell’antica Grecia”. Raggiunse la notorietà riuscendo a
calcolare l’altezza della piramide di Cheope con un bastone.
• Pitagora
(580-500 a.C.).
Mostro sacro della
storia della matematica avvolto dalla leggenda. E’ considerato
il padre della matematica moderna in quanto ha introdotto la
necessità della dimostrazione.
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Il secolo d’oro nell’età alessandrina
• Euclide
(300 a.C. - ?).
Fu allievo di Platone. Visse ed insegnò ad
Alessandria d’Egitto. Era il custode della Biblioteca. Lì scrisse gli Elementi, la più
importante opera di geometria dell'antichità suddivisa in 13 libri.
• Archimede
(287-212 a.C.).
Genio indiscusso della Grecia antica.
Fu matematico di livello eccezionale (celebre il suo calcolo di pi-greco),
grandissimo fisico (idrostatica, ottica, meccanica) e brillante ingegnere
(macchine belliche, vite senza fine …). E’ considerato fra i 3 più grandi
matematici di tutti i tempi.
• Apollonio
(262-190 a.C.).
Matematico greco, famoso per le sue opere
sulle sezioni coniche. Diede alla ellisse, alla parabola e alla iperbole i nomi con i quali da
allora queste curve sono identificate. A lui sono attribuiti anche le ipotesi delle orbite
eccentriche, o in altri termini, le ipotesi di deferenti ed epicicli, con le quali spiegare il
moto apparente dei pianeti.
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5
?
-600
-3000
-2000
-1000
Nascita
-300
Tolomeo
Diofanto
Pappo
1200
300
0
Fioritura
1000
Rinascita
Geometria con riga e compasso
Cartesio
Fermat
Pascal
Huygens
Newton
Leibniz
Bernoulli
Eulero
1600
1700
Gauss Riemann Cauchy
Papiro di Rhind
Tavolette di terracotta
Ippocrate
Platone
Menecmo
Euclide
Apollonio
Archimede
Fibonacci
Piramidi
Talete Pitagora
Ricapitolando
1800
2000
Esplosione
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Importanza
• Le costruzioni con riga e compasso sono al centro della matematica greca.
I primi 3 postulati degli Elementi di Euclide in un certo senso
stabiliscono l’esistenza della riga non graduata e del compasso e
dettano le regole con cui si possono usare
Storica
• Per i matematici greci i problemi geometrici si presentavano nella forma
costruttiva. La 1° proposizione degli Elementi di Euclide ci presenta subito un
problema costruttivo:
"Sopra un segmento costruire un triangolo equilatero". ogni costruzione con riga e
compasso equivale, in ultima analisi, a una dimostrazione dell’esistenza dell'oggetto
costruito a partire dai postulati di Euclide.
• I matematici greci ed i successivi si sono posti complessi problemi di costruzione con
riga e compasso che solo nel XIX secolo, grazie alla teoria dei gruppi sviluppata da
Galois, Abel ed altri, si sono rivelati irrisolvibili.
Teorica
Pratica
• La riga ed il compasso sono strumenti ideali con caratteristiche ben definite con cui
risolvere dei problemi … Essi, nella loro semplicità e purezza, permettono di costruire
le figure geometriche in modo teoricamente perfetto e rigoroso all'interno di un dato
sistema di regole, e bene si adattano alla struttura formalmente deduttiva della
matematica nonché all’idea (platonica) della sua bellezza estetica.
• Sono un’ottima palestra per imparare a dimostrare un teorema
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I postulati della geometria euclidea
Si postula che:
1. Per due punti distinti qualsiasi sia possibile tracciare una ed una
sola retta.
2. Si possa prolungare un segmento indefinitamente.
3. Dato un punto e una lunghezza, sia possibile tracciare un cerchio
che ha per centro quel punto e per raggio quella lunghezza.
4. Tutti gli angoli retti siano uguali.
5. Data una retta ed un punto esterno ad essa, sia possibile tracciare
per quel punto una ed una sola parallela alla retta data.
300 a.C.
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Le regole del gioco
• Eseguire una costruzione con riga e compasso significa tracciare rette, semirette,
segmenti e circonferenze servendosi esclusivamente di una riga e di un compasso
ideali ossia:
1. riga infinita non graduata;
non si può far riferimento alle tacche della riga per prendere misure.
2. compasso collassabile: apertura da 0 all’∞;
Le operazioni grafiche di base permesse dagli Elementi sono esclusivamente le seguenti:
i. dati 2 punti, tracciare il segmento o la semiretta o la retta passante per
essi (per estensione, prolungare un segmento); I e II POSTULATO
ii. dato un punto O ed una lunghezza AB, tracciare una circonferenza di centro
O e raggio AB; III POSTULATO
iii. determinare il punto di intersezione di due rette;
iv. determinare i punti d'intersezione di una circonferenza con una retta;
v. determinare i punti d'intersezione di due circonferenze.
Osservazione:
si deve prescindere dai materiali utilizzati e dai livelli di approssimazione degli strumenti
meccanici: la scienza delle costruzioni con riga e compasso è rigorosamente teorica e non
pratica.
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Punto medio di un segmento
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Perpendicolare ad una retta data
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Parallela ad una retta data
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Es.1: somma e differenza
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Es.2: prodotto fra numeri
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Es.3: rapporto fra numeri
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15
Es.4: radice quadrata di 2
Si utilizza il:
2° teorema di Euclide.
“Il quadrato costruito
sull’altezza relativa
all’ipotenusa è
equivalente al
rettangolo che ha per
lati le proiezioni dei
cateti sull’ipotenusa.”
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Numeri costruibili con riga e compasso
IN CONCLUSIONE:
1. L'utilizzo della sola riga partendo da u=1 consente di raggiungere tutti e soli i
punti le cui coordinate appartengono all’insieme dei numeri razionali, vale a
dire che è possbile eseguire per ogni coppia (a;b) di numeri dati, le
operazioni algebriche a+b, a−b, a*b, a/b.
2. Con l'aggiunta del compasso, è possibile realizzare una "estensione
quadratica" dell’insieme dei numeri razionali, costruendo per ogni numero a
il numero √a (teorema di Wantzel 1814-1848).
Applicando un numero finito qualsivoglia di estensioni quadratiche si giunge al
così detto "campo euclideo".
Es. sono costruibili con riga e compasso i numeri: 2,
3
,
4
2,
4
3,
8
7 − 2 5 ,....
Detto in termini algebrici, i numeri costruibili sono soluzioni di
equazioni che hanno come grado massimo una potenza di 2 (2,
4, 8, 16 …).
I tre problemi classici dell’antichità
1. Trisecare un angolo
2. Quadrare un cerchio
3. Duplicare un cubo
eseguibili solo con riga e compasso
Trisezione dell’angolo
Il problema richiede, dato un qualsiasi angolo φ, di suddividerlo in tre parti
uguali.
Sappiamo dalla trigonometria (formule di triplicazione) che si ha:
s in ϕ = 3 s in
ϕ
3
− 4 s in 3
ϕ
3
Ponendo m = sin(φ) e x = sin(φ/3) si ottiene l'equazione cubica:
4x3 − 3x + m = 0
che non è quindi di grado 2n e ciò prova come il problema della trisezione
dell'angolo in generale non sia risolubile con riga e compasso.
In casi particolari (tipo φ = π/2) l’equazione ammette soluzione razionale e
quindi può essere risolubile con riga e compasso.
4x3 − 3x + 1 = 0 => x=-1 (non acc.) v x=1/2 => φ = π/6
Trisezione di un angolo retto
Geometria con riga e compasso
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La quadratura del cerchio
Consiste nel costruire con riga e compasso un quadrato
esattamente equivalente (della stessa area) ad un cerchio dato.
Se il cerchio ha raggio r = 1 e area
A= π è necessario costruire un quadrato
di lato L = √ π
Ciò è impossibile con riga e compasso
poiché nel 1882, Ferdinand von
Lindemann ha dimostrato che π è un n°
irrazionale trascendente, ossia che π
non è soluzione di nessuna equazione
algebrica e tantomeno di una di grado 2n.
L2 = 64
(4.5)2 π ≈ 63.6
Qual è ’l geomètra che tutto s’affige
per misurar lo cerchio, e non ritrova,
pensando, quel principio ond’elli indige
tal era io a quella vista nova:
veder voleva come si convenne
l’imago al cerchio e come vi s’indova
(Paradiso, XXXIII, vv. 133-138 )
Duplicazione del cubo
Il problema della duplicazione del cubo è giunto a noi sotto forma di mito.
1. La prima testimonianza in merito è una lettera di Eratostene al re Tolomeo III
(citata, settecento anni più tardi, dal commentatore Eutocio di Ascalona). Vi si narra di un’antica
tragedia che, mettendo in scena il re Minosse al cospetto del sepolcro in
costruzione, di forma cubica, del re Glauco, disse: «piccolo sepolcro per un re:
lo si faccia doppio conservandone la forma; si raddoppino, pertanto, tutti i lati».
Eratostene, dopo aver rilevato che l'ordine dato era erroneo, perché
raddoppiando i lati di un cubo se ne ottiene un altro con volume 8 volte
maggiore, riferisce che nacque tra gli studiosi il cosiddetto “Problema della
duplicazione del cubo".
2. La seconda testimonianza, conosciuta come Problema di Delo, è attribuita a
Teone di Smirne. Egli, citando Eratostene, riporta che gli abitanti di Delo,
avendo interrogato l'oracolo di Apollo sul modo di liberarsi dalla peste, avessero
ricevuto l'ordine di costruire un altare, di forma cubica, di volume doppio
rispetto a quello esistente. Venne consultato PLATONE che rispose agli abitanti
di Delo di studiare la geometria. (“Non entri chi non conosce la geometria”)
Duplicazione del cubo
Si tratta di costruire con riga e compasso lo spigolo di un
cubo che abbia volume doppio di un cubo dato.
Se L=1 è lo spigolo del cubo dato, occorre costruire un
segmento di lunghezza
3
L' = 2
3
2
non sta nel campo euclideo dei numeri costruibili
con riga e compasso e quindi non è costruibile con questi
strumenti.
Soluzioni ai problemi “impossibili” 1
La trisettrice di Ippia
• E’ una curva attribuita a Ippia di Elide (V secolo a.C.). Essa permette di
dividere un angolo qualunque in 3 parti uguali ed è frutto di grande ingegno.
La sua equazione
in coordinate
polari si ricava
dalla proporzione:
r sin θ : θ = AB :
π
2
con r sinθ= BE.
Quindi BE è
proporzionale a θ
Trisecare θ equivale a trisecare il lato BE.
Soluzioni ai problemi “impossibili” 2
La quadratrice di Dinostrato
Dinostrato (390 a.C. – 320 a.C.) è stato un matematico greco fratello di
Menecmo.
Egli è noto per aver usato la trisettrice di Ippia per risolvere il problema della
quadratura del cerchio. Per tale motivo la trisettrice di Ippia prende anche il
nome di QUADRATRICE.
Secondo la citazione di Pappo (320 d.C.):
« Per la quadratura del cerchio, fu usata da Dinostrato la curva di Ippia; essa è
detta per questo motivo quadratrice ». Sembrerebbe che Ippia, pur avendola
scoperta, non abbia capito che essa poteva anche essere utilizzata per quadrare
il cerchio.
La quadratrice permette di mettere in relazione la lunghezza dell’arco di
circonferenza AC con quella del lato AB e del segmento DT secondo la relazione:
AC : AB = AB : DT
•
Dunque abbiamo rettificato l’arco AC = AB2/DT .
Sia ha anche ovviamente: AC = AB π/2
Per l’area del cerchio: A = π AB2 = 2 AC AB = 2 AB3/ DT
Da questo punto in poi con costruzioni geometriche con riga e
compasso è possibile costruire un quadrato equivalente ad un
cerchio di raggio AB.
Dimostrazione della proprietà di
quadratrice della curva di Ippia
Mostra Macchine Matematiche
Università di Modena
Soluzioni ai problemi “impossibili” 3
L’utilizzo di coniche
Menecmo (380 a.C. – 320 a.C.) fu maestro di Alessandro Magno assieme al
grande Aristotele. Egli riuscì a duplicare il cubo utilizzando due parabole.
Sembra addirittura che fu lui a scoprire la parabola e l’iperbole.
Ragionando in termini moderni possiamo scrivere:
•
1 2

y
=
x

a
3
3
3
⇒
x
=
2
a
⇒
x
=
a
2

x = 1 y2

2a
Soluzioni ai problemi “impossibili” - 3
In alternativa della prima parabola si può utilizzare un’iperbole equilatera:
 xy = 2a 2
1 2 2 1

3
2
4
3
3
⇒
x
=
x
⋅
x
=
y
x
=
4
a
=
2
a
⇒
x
=
a
2

1 2
2a
2a
y
x =
2a

Costruzione dei poligoni regolari
• Gli antichi geometri greci si posero la seguente domanda:
“Quali poligoni regolari si possono costruire con riga e compasso?”
• La costruzione si può facilmente realizzare per N=3, 4, 5, 6. Queste
costruzioni sono riportate negli Elementi; e dato che con riga e
compasso si può sempre bisecare un angolo, si riesce facilmente a
costruire un poligono regolare di un numero di lati doppio, quadruplo…
•
Però già per N=7 si incontrano grosse difficoltà. Interessa dunque capire quali poligoni
sono costruibili con riga e compasso e quali no.
Fu il giovane Gauss nel 1796 a 19 anni che riuscì a dimostrare che, se p è un numero
primo di Fermat, allora il poligono regolare con un numero p di lati è costruibile con
riga e compasso.
2n
Ricordiamo che i numeri di Fermat sono espressi dalla formula Fn = 2 + 1
e che solo i numeri ottenuti per n = 0,1,2,3,4 (i cui valori sono rispettivamente 3, 5,
17, 257, 65537) sono stati sinora verificati essere primi.
Geometria con riga e compasso
29
Teorema di Gauss-Wantzel
• Più in generale Gauss provò che si possono costruire con
riga e compasso poligoni regolari che abbiano un
numero di lati:
N = 2k k = 2,3,4, …
N = 2k * F1 * F2 * F3 … * Fn k = 0,1,2,3,4, …
con Fi numeri primi di Fermat distinti.
Egli intuì anche che la condizione suddetta dovesse
essere anche necessaria, ma la cosa venne provata solo
più tardi da Pierre Wantzel nel 1836 e questo risultato va
sotto il nome di teorema di Gauss-Wantzel.
Geometria con riga e compasso
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PROBLEMI ELEMENTARI
Problema 0: Costruire l’asse di un segmento .
Problema 1: Costruire la perpendicolare ad una retta data passante per un
punto dato.
Problema 2: Costruire la parallela ad una retta data passante per un punto
dato.
Problema 3: Bisecare un angolo.
Problema 4: Dati i segmenti a e b, costruire a+b, a-b.
Problema 5: Dividere un lato in 3, 4, 5, 6 … parti uguali.
PROBLEMI di BASE
Partendo da un segmento unitario:
Problema 1: Costruire √2, √3.
Problema 2: Sia dato il segmento AB ed il suo punto medio M. Da B tracciare
il segmento BO perpendicolare ad AB e congruente a AM. Con centro in O
tracciare la circonferenza di raggio BO. Congiungere A con O e chiamare
con P l’intersezione fra la circonferenza ed il segmento AO. Dimostrare
che AP è sezione aurea di AB.
Problema 2’: Sia dato il segmento AB ed il suo punto medio M. Da B tracciare
il segmento BC perpendicolare ad AB e congruente a AB. Con centro in M
tracciare la circonferenza di raggio MC. Prolungare il segmento AB dalla
parte di B fino ad incontrare la circonferenza in H. Congiungere A con O e
chiamare con P l’intersezione fra la circonferenza ed il segmento AO.
Dimostrare che AP è sezione aurea di AB.
Problema 2’’: Costruire la sua sezione aurea φ =(√5-1)/2 e Φ =(√5+1)/2
Partendo dai segmenti a e b, costruire:
Problema 3: a*b e a/b
Problema 4: La media geometrica √(ab)
PROBLEMI SUI TRIANGOLI
Problema 1: Costruire
Problema 2: Costruire
Problema 3: Costruire
Problema 4: Costruire
il baricentro di un triangolo.
l’ortocentro di un triangolo.
l’incentro di un triangolo.
il circocentro di un triangolo.
PROBLEMI SULLE CIRCONFERENZE
Problema 1: Costruire la circonferenza circoscritta ad un triangolo.
Problema 2: Costruire la circonferenza inscritta ad un triangolo.
Problema 3: Tracciare le tangenti ad una circonferenza da un punto esterno.
POLIGONI REGOLARI
In una circonferenza di raggio R inscrivere:
Problema 1: Un triangolo equilatero.
Problema 2: Un quadrato.
Problema 3: Un pentagono. Suggerimento: il lato del pentagono regolare è l’ipotenusa
di un triangolo rettangolo che ha per cateti il raggio della circonferenza circoscritta e la sezione
aurea del raggio (dimostrarlo).
Problema 4: Un esagono. Risolverlo in 2 modi diversi; 1° partendo dalla costruzione del
triangolo equilatero e 2° ricordando che il lato dell’esagono regolare è …..
Problema 5: Un ottagono.
Problema 6: Un decagono.
Risolverlo in 2 modi diversi; 1° partendo dalla costruzione del
pentagono regolare e 2° ricordando che il lato del decagono regolare è sezione aurea del raggio.
----------------------------------------------------------------Problema 1’: Costruire il triangolo equilatero di lato L.
Problema 2’: Costruire il quadrato di lato L.
Problema 3’: Costruire il pentagono regolare nota la diagonale D.
Suggerimento: il lato del pentagono regolare è sezione aurea della sua diagonale (dimostrarlo).
Problema 3’’: Costruire il pentagono regolare di lato L.
Quesiti Esame di Stato
• Si spieghi in che cosa consista il problema della quadratura del
cerchio e se, e in che senso, si tratti di un problema risolubile.
(Esame di Stato 2007 Q1)
Geometria con riga e compasso
36
Retta perpendicolare ad una retta data
Geometria con riga e compasso
37
Retta parallela ad una retta data
Geometria con riga e compasso
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