. . per portare energia I fulmini, un fenomeno da non sottovalutare. 1/10 arnocanali arno canali I fulmini Il fulmine (chiamato anche saetta o folgore) è una scarica elettrica di grandi dimensioni che avviene nell’atmosfera, e che si instaura fra due corpi con una elevata differenza di potenziale elettrico. I fulmini più facilmente osservabili sono quelli fra una nuvola e il suolo, ma sono comuni anche scariche fra due nuvole o all’interno di una stessa nuvola. Inoltre qualsiasi oggetto sospeso nell’atmosfera può innescare un fulmine; si sono osservati infatti fulmini tra una nuvola e un aeroplano, e tra un aeroplano e il suolo. Tipologia di fulmini Esistono quattro diverse tipologie di fulmini: ● ● ● ● Negativo discendente, la scarica pilota ha carica negativa e parte dall’alto. Positivo discendente, la scarica pilota ha carica positiva e parte dall’alto. Negativo ascendente, la scarica pilota ha carica negativa e parte dal basso. Positivo ascendente, la scarica pilota ha carica positiva e parte dal basso. La velocità è variabile sia dalle condizioni di umidità che dalla differenza di potenziale della scarica, ma si muove tra i 40.000 e i 50.000 km/s. Pericolosità dei fulmini Un corpo colpito da un fulmine viene riscaldato per effetto Joule, e le grandi correnti in gioco possono, a seconda dei casi, incendiarlo o fonderlo all’istante; quando un fulmine si scarica nell’acqua, essa può vaporizzarsi. Quando un fulmine colpisce una persona, si parla di folgorazione: in una frazione di un secondo un fulmine può danneggiare il cervello e arrestare il battito cardiaco. Dato che l’impulso elettrico è caratterizzato anche da alte frequenze[4], parte della corrente scorre sull’esterno del corpo, ustionando in particolar modo la pelle; proprio per questo motivo è comunemente definita effetto pelle la proprietà della corrente, alle alte frequenze, di passare all’esterno della superficie del conduttore. Si stima che in tutto il mondo, in un anno, più di mille persone vengano colpite da un fulmine. Anche se una persona non viene colpita direttamente, un fulmine può comunque provocare danni gravi. L’onda d’urto può investire le persone vicine, spostandole e stordendole. 2/10 arnocanali arno canali Se il fulmine si scarica su un albero, questo esplode a causa della improvvisa vaporizzazione della linfa, proiettando schegge. Per ridurne i rischi si utilizzano i parafulmini. Essere colpiti da un fulmine è un evento improbabile, ma non rarissimo, se non si adottano adeguate precauzioni quando può manifestarsi. Quadro generale dei fenomeni elettrici nell’atmosfera.Le scariche elettriche sono attratte dalla presenza di materiali conduttori oppure di energia nelle sue varie forme, e, a parità di materiale, tendono a concentrarsi sulle punte. La densità di carica elettrica misurabile in un materiale conduttore risulta, infatti, massima nelle sue punte e spigoli, dove tendono a concentrarsi le particelle elettriche libere: è in base a questo principio che funziona il parafulmine. L’automobile o la casa, e più in generale i luoghi chiusi sono dei posti sicuri in caso di temporale, a patto che non siano aperte delle finestre, e di non toccare oggetti che conducono l’elettricità e calore: soltanto a queste condizioni, l’automobile e la casa funzionano come una gabbia di Faraday con un campo magnetico pari a zero, interposta fra il temporale esterno e la persona che vuole proteggersi. Non si può più parlare di gabbia di Faraday, e viene meno la protezione dai fulmini, se vi sono porte o finestre aperte, o in presenza di sorgenti elettromagnetiche, come un cellulare acceso. In mancanza di un luogo chiuso, la posizione più sicura è piegarsi sulle proprie ginocchia, senza stare in piedi o sdraiati sul terreno, evitando di stare in gruppo con altre persone, perché il calore del corpo è di nuovo una forma di energia, che può attrarre scariche elettriche. Il corpo umano è esso stesso un conduttore elettrico, perciò una posizione piegati sulle ginocchia e isolatamente è quella che minimizza la superficie conduttrice e di scambio termico che potrebbe attrarre un fulmine. Danni da folgorazione La folgorazione o elettrocuzione, volgarmente detta anche scossa, è l’attraversamento del corpo umano da parte di corrente elettrica. In medicina, il termine è usato in particolare con riferimento agli effetti patologici di tale fenomeno. I limiti di corrente da considerare sono: ● Inferiore a 0,5 mA (soglia di percezione): non si ha alcun danno e percezioni dolorose per tempi indefiniti; 3/10 arnocanali arno canali ● Fino a 10 mA (limite di rilascio): non si hanno effetti pericolosi oltre alla percezione dolorosa, ed è possibile rilasciare la muscolatura; ● Da 10-500 mA: non si è in grado di rilasciare i muscoli contratti dalla corrente (tetanizzazione) e la pericolosità della scarica è in funzione del tempo di applicazione; ● Oltre 500 mA: intensità pericolosa per qualunque durata temporale. In corrente continua i predetti valori vanno corretti rispettivamente a: 2, 40 e 500 mA. Sebbene la pericolosità di uno shock elettrico è definita dall’intensità della corrente elettrica, ai fini pratici si preferisce definire soglie di tensione di rischio. In base alla norma tecnica IEC 60479-1 la soglia di tensione minima considerata pericolosa è di 50 V in corrente alternata e 120 V in corrente continua. Per tensioni minori, in base alla legge di Ohm l’impedenza del corpo umano non permette il passaggio di una intensità di corrente pericolosa. Per confronto la distribuzione dell’energia elettrica per uso domestico avviene a tensioni di 230 V AC in Italia, Europa e altre parti del mondo, ed a 120 V negli Stati Uniti, in Giappone e altre nazioni, ben al di sopra quindi della soglia di pericolosità. Contatori Enel Scatola di derivazione Server aziendale Computer portatile 4/10 arnocanali arno canali Scheda elettronica TV Set da Golf Fusoliere di un aereo passeggeri Ala sinistra Boeing Appartamento incendiato Tetto danneggiato Bovini folgorati dalla recinzione Pecore folgorate in un corso d’acqua 5/10 arnocanali arno canali Come proteggersi dai fulmini ? Esistono solo due tipologie di protezione che possono arrestare un fulmine e sono: ● LPS esterni ( Impianto di parafulmine ). ● LPS interni ( Scaricatori di sovratensioni ). Che cosa è un impianto parafulmine o LPS ? Per arrivare al parafulmine Franklin aveva fatto alcune importanti considerazioni sulle scariche elettriche atmosferiche, arrivando a stabilire che i danni da queste provocati non erano dovuti tanto alla loro potenza, quanto al calore che esse generavano nell’impatto con qualsiasi oggetto. Inoltre scoprì che quando un fulmine, che non è altro che una scarica elettrica, colpisce un oggetto, lo attraversa soltanto per una parte: bisognava quindi pensare a qualcosa che attirasse il fulmine e ne disperdesse la forza per mezzo di un percorso obbligato. Scoprendo la particolarità delle punte metalliche, quelle in oro soprattutto, di attirare le scariche elettriche, agendo quindi come una sorta di calamita nei confronti del fulmine, Franklin risolse la difficoltà maggiore: quella di catturarlo durante la sua scarica. Il parafulmine consiste quindi in una lunga e sottile asta metallica con la punta rivestita di un metallo nobile (ad alta conducibilità elettrica) posta sulla sommità dell’edificio da salvaguardare; da questa deriva un filo metallico che viene collegato a terra: la scarica elettrica viene attirata dalla punta e dispersa a terra mediante il filo. Inoltre il parafulmine a causa della sua forma, ha anche una azione preventiva nei confronti del fulmine. Questo conseguentemente al fatto che il suolo ed il parafulmine (collegato a terra) si polarizzano positivamente per induzione in risposta alla carica negativa presente sulla parte inferiore della nuvola. Il parafulmine così polarizzato, grazie al potere dispersivo delle punte, contribuisce a diminuire la differenza di potenziale esistente tra la nuvola ed il suolo, rendendo meno probabile che si raggiunga il potenziale minimo capace di dare inizio alla scarica. Un parafulmine efficiente protegge un’area di raggio pari a circa cinque volte la sua altezza. Quindi per edifici o torri di 50-100 metri la capacità protettiva sugli edifici sottostanti è molto buona in un raggio di 250-500 metri. La scarica elettrica (fulmine) è accompagnata da rumore (tuono) e da una radiazione luminosa (lampo) ed è dovuta ad elevata differenza di potenziale elettrico tra nube e terra. Il tuono è dovuto alla rapida espansione dell’aria che si surriscalda sul suo cammino e nelle immediate vicinanze. La sua velocità è circa 335 m/s mentre quella del lampo è di circa 300.000 km/s. Per conoscere a che distanza è caduto un fulmine basta contare i secondi che intercorrono tra la visione del lampo e la percezione del suono. Ogni secondo sono 335 metri e quindi un chilometro di distanza ogni 3 secondi. 6/10 arnocanali arno canali Che cosa è uno scaricatore ? Lo scaricatore è un dispositivo elettrico per la protezione dei circuiti o degli impianti elettrici dalle sovratensioni. Nella maggior parte dei casi, è schematicamente costituito da alcuni varistori in grado di mettere a terra il circuito durante il picco di tensione. Le sovratensioni possono essere di origine atmosferica (fulmini) o accidentalmente generate dal distributore di energia elettrica e possono causare danni ai componenti e impianti elettrici di un’abitazione, industria o altro, nonché rappresentare un fattore di rischio di folgorazione per persone e animali. Il dispositivo è progettato in modo tale che, in caso di una sovratensione, la corrente elettrica che si sviluppa venga dirottata verso un circuito preferenziale separato rispetto all’impianto da proteggere e scaricata a terra. A seconda delle esigenze e del tipo di impianto da proteggere, esistono diverse classi di scaricatori. In Italia sono in vigore le norme CEI 81-10 (2006-04) per quanto riguarda l’utilizzo degli scaricatori e la norma CENELEC HD 60364-5.534(2007-02) per quanto riguarda le caratteristiche dei i dispositivi di protezione contro le sovratensioni. Che cosa è un varistore ? Il Varistore è un componente elettronico che serve a proteggere gli altri componenti di un dispositivo elettronico da fenomeni transitori di sovratensione. Il suo comportamento può essere rappresentato da un resistore (non lineare) che, superata la tensione caratteristica per cui è progettato, abbassa bruscamente la sua resistenza in modo che il disturbo venga fortemente attenuato (sono infatti chiamati anche VDR, acronimo per Voltage Dependent Resistor: resistore variabile con la tensione) scaricandolo a terra. Il comportamento dei varistori risulta simmetrico: valgono le stesse caratteristiche sia con tensioni positive che negative. Il loro comportamento assomiglia a quello di due diodi zener in antiserie (due diodi zener in serie ma collegati con polarità opposta). Curve caratteristiche tensione (U/V) - corrente (I/A) di varistori in ZnO e SiCMateriali semiconduttori come carburo di silicio (SiC), Selenio (Se), ossido di zinco (ZnO), e Silicio (Si) possono essere usati nella realizzazione di varistori. Il tipo più comune di varistore è realizzato in ossido di zinco. Il carburo di silicio, usato in passato, ha una caratteristica meno efficace come si può vedere dai diagrammi tensione corrente (l’ossido di zinco conferisce al varistore una forma più squadrata: questo comporta una tensione più precisa quando deve intervenire per bloccare un impulso di sovratensione). 7/10 arnocanali arno canali Che cosa è uno spinterometro ? Lo spinterometro è un componente che serve per proteggere gli altri componenti di un circuito da fenomeni transitori di sovratensione. Il suo comportamento può essere rappresentato come un impedenza di valore elevato che, in presenza di un’eventuale sovratensione applicata ai suoi capi, superando il valore di tensione di innesco, istantaneamente riduce la tensione al valore di tensione d’arco (tensione residua di poche decine di volt). La sovratensione viene in tal modo troncata dallo spinterometro realizzando una forte scarica di corrente verso terra. Il valore della tensione di innesco è un parametro variabile, influenzato dalla ripidezza del fronte della sovratensione oppure, in alcuni casi, a seconda della tipologia costruttiva dello spinterometro, da condizioni atmosferiche. Il comportamento dello spinterometro è simmetrico: valgono le stesse caratteristiche sia con tensioni positive che con tensioni negative. La corrente di scarica, una volta terminata la sovratensione, può perdurare a causa del sostentamento della tensione nominale del circuito, originando la corrente susseguente. La forma degli elettrodi ed altri accorgimenti tecnici possono estinguere tale corrente susseguente ma è in genere necessario prevedere protezioni di massima corrente. I tipi più comuni di spinterometro sono quelli ad aria e quelli a gas. Lo spinterometro ad aria consiste di due elettrodi, di varia forma, separati da uno spazio in aria. Gli spinterometri ad aria non sono facilmente utilizzabili in bassa tensione; per basse tensioni nominali, infatti, la distanza fra elettrodi è così esigua (pochi millimetri) da rendere probabile la saldatura degli elettrodi causando così un corto permanente. Nello spinterometro a gas i due elettrodi sono posizionati invece all’interno di un contenitore di gas nobile. Questi spinterometri hanno caratteristiche simili a quelli ad aria ma offrono indipendenza del valore di tensione di innesco da fattori ambientali essendo gli elettrodi alloggiati all’interno di un ambiente isolato e valori “controllabili” di tensione di innesco. In genere questa tipologia di scaricatori offre correnti di scarica inferiore rispetto agli scaricatori ad aria. Avvertenze Spesso, una volta installato il parafulmine, ci si dimentica che il suo effetto protettivo resta efficace se tale è anche la messa a terra del conduttore metallico che dovrà disperdere nel terreno l’eventuale scarica. È necessario pertanto procedere periodicamente alla misurazione della resistenza di terra tramite appositi strumenti per verificare la buona conducibilità del terreno (bassa resistenza elettrica) circostante la messa a terra. La conducibilità del terreno dipende dal clima (secco o umido) e la sua consistenza (terra o roccia). Molti parafulmini messi a protezione di campanili o stazioni radio di alta montagna sono spesso installati con messa a terra in zone rocciose o che in estate hanno una conducibilità molto ridotta. 8/10 arnocanali arno canali Gamma completa La società Arnocanali S.p.A. ha una esperienza trentennale nel settore della protezione da scariche di sovratensione con la quale vanta innumerevoli lavori di prestigio. Uno specialista sarà a vostra disposizione al numero verde per informazioni, consigli per una corretta scelta tecnica ed economica, sopralluoghi ed eventuali valutazioni di rischio. Protection Scaricatori di sovratensione SPD Parafulmine Componenti per impianti di parafulmine Dispersori Dispersori e accessori di messa a terra 9/10 arnocanali arno canali 10/10