T END 15
Presidio Ospedaliero Lucca
Dipartimento Medico e delle Specialità
Mediche
S.S. Endoscopia digestiva e malattie
dell'apparato digerente
MODULO INFORMATIVO SULLA
POLIPECTOMIA ENDOSCOPICA
Rev. 0
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POLIPECTOMIA ENDOSCOPICA
La Polipectomia Endoscopica è una procedura frequentemente eseguita in endoscopia che consiste
nell’asportazione di un polipo intestinale (una escrescenza della parete mucosa dell’intestino che può
essere un precursore del carcinoma intestinale) attraverso un ansa metallica serrata alla sua base su cui
viene fatta passare della corrente elettrica. Per prevenire il sanguinamento possono essere posizionati
dei loop, delle clips metalliche ed eseguite delle iniezioni nella sottomucosa di soluzione di adrenalina
Sono possibili complicanze in circa 1.2-5.3% dei casi con mortalità dello 0.1-0.3% pur considerando
che il trattamento endoscopico è molto meno invasivo di quello chirurgico.
La polipectomia costituisce una procedura invasiva e come tale richiede sicuramente una pulizia
intestinale adeguata e ottimale. In casi particolari, sulla base delle commorbidità del paziente, nonché
sulle dimensioni o sede del polipo, può essere necessario eseguire la procedura in narcosi.
Assolutamente indicata è la sospensione dei farmaci anticoagulanti per cui pazienti in TAO (Sintrom,
Coumadin) devono sospendere la terapia orale fino a normalizzazione dell’INR e mantenendo quella
sottocute con EBPM (sotto indicazione del medico curante). Per i farmaci antiaggreganti (Aspirinetta,
Tiklid, Cardirene, Ibustrin, ecc..) può non essere necessaria la sospensione per asportazione di poipi
sotto il centimetro di dimensioni. Rimane pertanto evidente che in corso di semplice esame
diagnostico, non sempre può esse eseguibile in sicurezza una contestuale polipectomia che deve essere
pertanto programmata successivamente.
Inoltre in caso di polipi particolarmente estesi possono essere necessarie più sedute di polipectomia.
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Il paziente che viene per eseguire polipectomia deve essere accompagnato dai familiari e in linea di
massima deve trattenersi almeno un’ora dopo la procedura, anche se più spesso rimane ricoverato fino
a sera presso il Day Hospital.
Le complicanze più significative della polipectomia endoscopica sono:
 Cardiorespiratorie (0-0.4%) consistono in ipotensione, aritmia, arresto cardiocircolatorio,
infarto miocardio, ipossia cerebrale.
 Emorragia (0.6-3%): può presentarsi subito dopo la polipectomia per insufficiente coagulazione
nei polipi peduncolati e sessili, oppure a distanza anche di 7-8 giorni per caduta dell’escara o
crosta. In genere si autolimita, può comportare il ricovero del paziente ma è raro che si ricorra
all’intervento chirurgico, in quanto è ben trattabile con le procedure di emostasi endoscopica.
 Perforazione (0.3-1.9%); è la complicanza più grave e più frequente dopo rimozione di polipi
sessili e necessita sempre di intervento chirurgico per essere corretta.
 Ustione trans-murale (0.1-0.6%); si tratta di un ustione della parete colica in assenza di
evidente perforazione. Viene in genere trattata in modo conservativo senza ricorrere
all’intervento chirurgico.
Una volta asportato il polipo viene inviato alla Anatomia Patologica per essere analizzato al
microscopio al fine di individuarne le caratteristiche istopatologiche e permettere di decidere i passi
successivi. Infatti la polipectomia può essere una terapia definitiva, ma anche soltanto il primo
passaggio per una terapia più articolata che può prevedere anche l’intervento chirurgico.