Effetti clinici dell`emodiafiltrazione associata ad emoadsorbimento

EFFETTI CLINICI DELL’EMODIAFILTRAZIONE ASSOCIATA
AD EMOADSORBIMENTO
CON CARTUCCIA CYTOSORB® IN UN CASO
DI SHOCK SETTICO DA ESCHERICHIA COLI
P. Raimondo, M. Melchionda, A. Favale, F. Greco, PP. Dambruoso, B. Impiombato, C. Labriola
Ospedale Santa Maria GVM Care and Research, Unità Operativa di Terapia Intensiva e Rianimazione, Bari
INTRODUZIONE
Lo shock settico con disfunzione multiorganica è gravato da mortalità elevata. Le tecniche d’immunoterapia
extracorporea ancora non rientrano nelle linee-guida terapeutiche della sepsi, nonostante l’evidenza di risultati positivi
in studi clinici isolati. Presentiamo gli effetti clinici di una terapia adiuvante di emoperfusione realizzata con il sorbente
CytoSorb ® in un paziente con shock settico postoperatorio da Escherichia Coli.
CASO CLINICO
Uomo di 69 anni, 172cm per 71 kg, operato di resezione del colon-sigma per adenocarcinoma, andava incontro a
deiscenza dell’anastomosi intestinale con peritonite stercoracea. Sottoposto a re-laparatomia d’urgenza per riparazione
della deiscenza, il paziente sviluppava uno shock settico con disfunzione multiorgano. E’ stata iniziata subito una
CVVHDF continua, alla quale, in presenza di una persistente ipotensione arteriosa non responsiva alla fluidoterapia ed
ai vasopressori, è stata associata, a cavallo della 4a e 6a giornata, un’emoperfusione con cartucce CytosorbTM per 48
ore, con l’obiettivo di controllare la vasoplegia sistemica indotta dalle citochine.
La CVVHDF è stata impostata su apparecchio Prismaflex (Baxter), utilizzando un emofiltro con membrana in AN69. La
dose convettiva è stata ottenuta dalla somma della soluzione di citrato (anticoagulante, Prismocitrate 4K) e dalla
soluzione di reinfusione (Prismasol) fino alla dose di 35 ml/kg/h. E’ stata parimenti erogata una quota dialitica, con
soluzione priva di calcio (Prism0cal, 1000 ml/h), il flusso ematico è stato di 150 ml/min. Sul medesimo circuito è stata
installata in serie, a valle del dializzatore, la cartuccia sorbente CytosorbTM (Cytosorbents). Il sorbente è costituito da
microsfere di polivinilbenzene rivestite in polivinilpirrolidone, che lavora su sangue intero per l’adsorbimento di
mediatori pro- e anti-infiammatori, emoglobina libera, mioglobina e bilirubina.
I parametri clinici e biochimici sono stati misurati giornalmente dall’entrata del paziente in terapia intensiva (T0) fino
alla sua uscita (T18).
RISULTATI
Come si evince dalla tabella e dal grafico, l’utilizzo continuativo di CytoSorbTM per 48 ore ha permesso di ottenere un
rapido miglioramento delle condizioni emodinamiche, favorendo una drastica riduzione della necessità di vasopressori
e la stabilizzazione della pressione arteriosa media (MAP). Inoltre, si è osservata una riduzione dei marker infiammatori
contemporaneamente al miglioramento della funzionalità renale e polmonare.
CONCLUSIONI
Il paziente è uscito dalla condizione di shock settico ed è
stato dimesso dalla TI dopo 18 giorni dall’intervento e
dall’ospedale dopo riabilitazione, senza residui danni
d’organo, e, a distanza di 12 mesi, il paziente di presenta
in ottime condizioni generali di salute.
I dati presentati dimostrano la rapida efficacia del trattamento con Cytosorb® nel controllare la vasoplegia indotta dai
mediatori dello shock settico, ristabilendo una MAP fisiologica e la sospensione dei farmaci vasocostrittori, effetti non
controllabili attraverso una CVVHDF eseguita con emofiltri ad alto flusso. Il suo utilizzo potrebbe rappresentare un
nuovo approccio terapeutico adiuvante nel trattamento dello shock settico, ristabilendo il controllo della cascata
infiammatoria e favorendo la stabilizzazione dell’emodinamica.