Germinazione di un seme: la radichetta è la prima parte dell’embrione ad emergere dal seme Schema apice/base e radiale nelle Angiosperme Monocotiledoni e dicotiledoni Fittone - Fascicolata ANGIOSPERME Principali differenze tra Monocotiledoni e Dicotiledoni Radici di Mono- e Dicotiledoni La figura mostra le proporzioni tra parte aerea ed ipogea in diverse piante, nonché la diversa organizzazione del palco radicale in alcune angiosperme mono- e dicotiledoni. Organizzazione radiale e longitudinale dell’apice radicale Apice radicale STATOLITI E COLUMELLA Root tip Apice della radice embrionale di Triticum: anche nella radice embrionale si distingue l’apice meristematico ricoperto dalla cuffia radicale. A sinistra apice radicale dove si distinguono la cuffia (2) e il centro quiescente (1). 1 2 Posteriormente al centro quiescente inizia la zona di accrescimento per divisione, in cui si possono osservare le diverse fasi della mitosi (in basso). Accrescimento per divisione e per distensione Accrescimento per divisione e per distensione peculiarità del rizoderma Peli radicali Sezione radice dicotiledone Struttura I Endodermide e banda del Caspary Endodermide e banda del Caspary Banda del Caspary e ingresso di H2O Radice primaria Sezione trasversale di una radice primaria di dicotiledone a livello della zona di maturazione. Si osservano i tessuti primari pienamente differenziati. Si distinguono l’epidermide, l’ampia corteccia e il cilindro vascolare. Radice primaria A maggiore ingrandimento si osservano l’endoderma, il periciclo e l’organizzazione actinostelica del cilindro vascolare con 5 arche xilematiche che si alternano con 5 arche (cordoni) floematiche. Radici di mono- e dicotiledoni: è evidente l’endoderma Radice Monocotiledoni Radice Monocotiledoni Radici (struttura primaria) di Mono- e Dicotiledoni Le radici avventizie delle monocotiledoni mostrano una struttura primaria diversa da quella delle dicotiledoni; in particolare il cilindro vascolare è molto più sviluppato e presenta numerose arche xilematiche. Le monocotiledoni inoltre, non hanno crescita secondaria. Formazione delle radici laterali Il periciclo è uno strato di cellule parenchimatiche che delimitano il cilindro vascolare; oltre a contribuire all’accrescimento del diametro della radice, il periciclo ha una funzione morfogenetica, dando l’avvio alla formazione delle radici laterali Radice II Dicotiledoni Sviluppo di radici laterali In questa radice in struttura primaria si distinguono l’epidermide (1), la corteccia (2), uno strato di aerenchima (3), e il cilindro vascolare (6) circondato dal periciclo (5). Si osserva inoltre lo sviluppo di radici laterali a partire dal periciclo. Radice osservata al microscopio ottico a fluorescenza e contrastata con coloranti che evidenziano le pareti suberificate Alcune pareti dell’esoderma sono impregnate di suberina (frecce) Le cellule dell’esoderma e dell’endoderma hanno pareti suberificate, ad eccezione di quelle indicate dalle frecce Micorrize • Le micorrize formano una associazione mutualistica con le radici delle piante. • Il fungo è in grado di assorbire e concentrare il fosforo meglio di quanto può essere assorbito dai peli radicali. Modificazione della radice • Radici per la riserva di sostanze nutritive – Patate dolci (Ipomea batata) – Carota, Ravanello, Barbabietola,…. • Water Storage Roots – Famiglia delle Cucurbitacee • Radici di riserva di sostanze biotite (Ginseng, Curcuma, Peonia,…) • Pneumatofori – Radici spugnose che si estendono all’esterno della superficie d’acqua e scambiano gas tra l’atmosfera e le radici sotterranee. • Radici aeree – Orchidee Radici e sue modificazioni Radici tuberizzate di Ipomea batata Radici avventizie di edera Radici aeree a trampolo di mangrovia Radici aeree di Tillandsia, una epifita di origine sudamericana Radice : crescita secondaria Crescita in diametro Accrescimento II della radice La formazione di xilema e floema secondari avviene grazie al cambio cribro-legnoso, in parte costituito dalle cellule procambiali poste tra le arche legnose e liberiane, e per la restante parte (in corrispondenza dei poli protoxilematici) formato da cellule del periciclo, che, in seguito a sdifferenziamento, iniziano a dividersi per produrre cellule del tessuto conduttore. Radice: inizio della crescita secondaria Una sezione trasversa della radice al di sopra della zona di differenziamento evidenzia l’inizio della crescita secondaria. Mancano i peli radicali e l’endoderma, mentre si sviluppano i tessuti vascolari, xilema e floema secondari, e il periderma. Contemporaneamente, a causa dell’accrescimento in diametro, l’epidermide e il parenchima corticale iniziano a degenerare. Crescita secondaria della radice Man mano che procede la crescita secondaria i tessuti vascolari di origine secondaria diventano molto cospicui, mentre l’epidermide e la corteccia degenerano fino a scomparire del tutto Radice secondaria matura In questa radice di Metasequoia (Gimnosperme), in struttura secondaria, si distingue lo xilema primario con 5 arche che caratterizzava la radice primaria di origine. Radice secondaria matura Questa è la struttura secondaria di una radice che ha completamente eliminato il parenchima corticale e l’epidermide. La ragione per la quale vengono eliminati questi tessuti primari risiede nel fatto che il principale responsabile della formazione dei tessuti secondari è il periciclo. Di conseguenza, i tessuti esterni al periciclo non si ritrovano nella struttura secondaria