programma svolto - Istituto Superiore di Scienze Religiose S

Storia della Filosofia Antica e Medioevale
Programma 2011-2012
Dove, quando e perché è nata la filosofia. Dal mito alla ragione.
Le parole della filosofia: arché (principio), kosmos (mondo ordinato), chaos, physis
(natura), nomos (legge), to einai (l’essere), aletheia (verità), doxa (opinione),
episteme (scienza).
L’importanza della scrittura per il pensiero filosofico: es.: la sostantivizzazione dei
verbi all’infinito (to einai=l’essere).
In filosofia non si studia il cervello, ma la mente (nous). La mente è in grado di
cogliere il molteplice e il divenire.
Il problema dell’arché: Talete e l’acqua, Anassimandro e l’apeiron, Anassimene e
l’aria. Perché il principio-fondamento delle cose che esistono non può essere una di
esse.
La scoperta delle straordinarie caratteristiche e potenzialità della mente umana: essa
conosce il molteplice, il divenire, il tempo e lo spazio. Dal logos dell’uomo al Logos
del kosmos. Lettura n. 15.
Pitagora. I pitagorici erano una setta unita da una sapere segreto: l’arché è il numero,
con cui si può spiegare tutto. Numeri pari e numeri dispari (aperti e chiusi). La
tetraktis numero perfetto.
L’armonia prodotto della contrapposizione (fra numeri pari e dispari).
Gli studi dei pitagorici sulla musica. Stretto rapporto fra matematica e geometria:
numeri quadrati e numeri rettangoli (e lo zero non esiste).
I pitagorici credevano nella metempsicosi come i buddisti. Per il buddismo la vita è
l’impermanente e tutto ciò che muta non vale nulla. La saggezza buddista: di fronte a
ciò che muta bisogna rimanere sereni e tranquilli. La reincarnazione e la catarsi
(catharsis=purificazione).
La scienza moderna studia la natura e usa il linguaggio dei numeri. La scienza è nata
con l’uomo. l’epistemologia (dal greco: episteme) è la riflessione filosofica sulla
scienza.
Bisogna distinguere due tipi di materialismo: il materialismo pratico si ha quando gli
uomini sono dominati dal consumismo. Il materialismo gnoseologico
(gnosis=conoscenza) si ha quando si sostiene che solo i sensi ci danno al conoscenza
e i sensi ci fanno conoscere solo la materia; quindi solo la materia esiste. Per i greci la
conoscenza sensibile era considerata di poca importanza, perché i sensi ingannano.
Inizio lettura poema di Parmenide. Doxa e aletheia (la verità e l’opinione) sono
inconciliabili. Per Parmenide solo la ragione conosce veramente, la conoscenza
sensibile non vale nulla, è la strada che porta all’errore, il sentiero che conduce alla
notte. La ragione invece percorre il sentiero che porta alla luce, che permette di
conoscere l’essere che non muta, che non cambia, che è perfetto come una sfera
(caratteri dell’essere). Per Parmenide l’essere è l’oggetto del pensiero, ha le
caratteristiche del pensiero e coincide con esso (ontologia=studio sull’essere, sulle
condizioni che lo rendono intellegibile). Parmenide scopre il principio di non1
contraddizione, teorizzato poi da Aristotele (vedi): l’essere è e non può non essere; il
non essere non è e non può essere; dove c’è contraddizione non può esserci verità.
In greco logos è il pensiero (espresso in forma logica, razionalmente) e anche la sua
manifestazione fenomenica, che avviene attraverso la parola, la frase, il discorso. Il
fenomeno (dal greco phainomenon) è ciò che appare (ai nostri sensi). Per Giovanni
Gesù è il logos di Dio.
Le affermazioni di verità sono quelle che possono essere vere o false; ma ci sono
anche altri tipi di affermazione come gli imperativi morali e le affermazioni di verità
indecidibili (es.: il paradosso di Epimenide o del Cretese).
N.B.: per la filosofia greca la verità è un avvenimento intellettuale, al di fuori dalla
vita e dalla storia dove tutto muta.
L’antropologia (da anthropos=uomo e logos=dottrina, discorso) può essere filosofica,
biologica, culturale, religiosa, teologica ...
I paradossi di Zenone (paradosso=contrario alla doxa, cioè all’opinione comune).
L’uomo deve liberarsi dai condizionamenti dell’esperienza sensibile e deve lasciarsi
guidare dalla ragione. L’argomento Achille, l’argomento freccia; l’argomento stadio;
(dicotomia=dividere in due). Zenone dimostra l’impossibilità del moto e del divenire.
Eraclito di Efeso. Il tempio di Diana a Efeso e le disavventure di Paolo.
Eraclito e la differenza fra la verità e le opinioni. Il vero è la legge del kosmos, è il
suo Logos: legge divina, armonia dell’universo, che è comprensibile dal logos
umano. Per Eraclito questa armonia si realizza attraverso i contrari, che sono sempre
in lotta fra di loro e tendono alla reciproca distruzione. Tutto è generato dalla
contrapposizione. Il conflitto è un legame. Polemos in greco significa lotta, guerra,
scontro, conflitto. Eraclito afferma: “polemos è il padre degli Dei e degli uomini”.
Egli inoltre afferma che non possiamo immergerci nelle stesse acque del fiume e ci
propone il fuoco come immagine del divenire per la sua estrema dinamicità. Eraclito
è considerato il filosofo del divenire e a lui viene attribuita l’idea che tutto passa,
tutto diviene, tutto scorre (in greco: panta rei).
L’atomismo, primo tentativo di una filosofia materialista. Democrito: lo spazio non è
divisibile all’infinito perché esiste l’atomo, che è non visibile e non divisibile. La
dottrina dell’aggregazione e della disaggregazione degli atomi nello spazio vuoto. Il
caso e il vortice.
L’Atene di Pericle e della democrazia “scuola della Grecia”. La città degli Dei
(l’Acropoli con il Partendone, l’Eretteo, il tempio di Atena Nike).
Le forme della politica nel dibattito filosofico: democrazia, demagogia, oligarchia,
aristocrazia, monarchia, tirannide, dispotismo orientale. Democrazia e politiké
techne. I sofisti, la dialettica, la retorica, il relativismo, la distruzione del criterio.
Nuove risposte al problema del rapporto fra la doxa e l’episteme.
Le scuole dove si imparano le tecniche di convincimento per la carriera politica; i
dissoi logoi. Il relativismo. L’agnosticismo. Il problema del criterio (teorico e
politico). La crisi dell’ethos.
Le conseguenze nella politica:
Diorite e il decreto contro l’empietà.
L’episodio dell’isola di Kerkira (Corfù).
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L’episodio dei Meli.
L’episodio delle erme. Alcibiade discepolo dei sofisti e di Socrate.
Il processo ai vincitori delle Arginuse e la sconfitta di Atene. I Trenta Tiranni.
Protagora espulso da Atene e i suoi libri bruciati. La sua dottrina: l’uomo misura,
ragionamenti contrapposti e il relativismo, agnosticismo teologico. La sua proposta: il
criterio da ricercare nell’opinione della maggioranza.
Trasimaco e Callicle: la natura insegna il diritto coincidente con la volontà del più
forte
Crizia e l’invenzione della religione come strumento della politica.
Socrate: la cura d’anime. La dialettica socratica: l’ironia e la maieutica. La verità sta
nel dialogo che rimane aperto, non nello scritto in cui il dialogo muore.
Il ritorno della democrazia in Atene e il processo a Socrate.
La difesa di Socrate e la condanna a morte. Letture dall’Apologia. Discorso di
Socrate a sua difesa dopo la prima votazione a lui negativa. Un posto nel Pritaneo.
Platone. L’Accademia.
Riflessioni sul processo, la prigione e la morte di Socrate: la sorte dell’uomo giusto e
dell’uomo ingiusto.
La seconda navigazione (dalla vela ai remi) e la fondazione della metafisica (dai sensi
ai logoi). Il problema della conoscenza: ciò che muta e ciò che permane, l’idea,
l’intellegibile e l’occhio della mente. Il mondo delle idee. Diversità, relazione,
partecipazione delle idee.
Il bene, bello, vero, giusto e la priorità dell’idea del bene.
L’essere, la quiete e il movimento, l’identico e il diverso. Poi i numeri e le figure
geometriche.
Eros e la filosofia
L’idea del bello e il cammino dal mondo visibile a quello invisibile. La dialettica
platonica: ascensiva e discensiva.
L’uomo è un’anima in un corpo. L’anima è immortale. L’anima e il mondo delle
idee. La metempsicosi e il destino dell’anima. Il Demiurgo. Conoscenza come
reminiscenza (si conosce ciò che si sa). I gradi della conoscenza: doxa ed episteme.
Eikasia, pistis, dianoia, noesis.
Le tre parti dell’anima (razionale, irascibile, concupiscibile).
Lo Stato e la giustizia. Dalla tripartizione dell’anima alle tre classi di cui è composta
la società: i filosofi, i guerrieri, gli altri (artigiani e commercianti).
Il comunismo per i filosofi (abolizione della famiglia e della proprietà privata).
Esame dei vari tipi di governo e della loro decadenza (monarchia, aristocrazia,
democrazia). La costituzione mista. Su tutto deve dominare la giusta misura; ma “la
misura di tutte le cose è Dio”.
Il mito della caverna.
Aristotele
Vita e scritti. La metafisica (quattro definizioni). Le quattro cause. L’essere. Le
categorie. La spiegazione del movimento (potenza e atto).
Le definizioni della sostanza soprasensibile.
La dottrina dell’anima.
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L’etica e la felicità. La politica.
La logica (principio di identità, non-contraddizione e terzo escluso); il sillogismo.
L’Ellenismo.
Epicuro e il piacere come fine ultimo. L’atarassia. Il quadrifarmaco (gli Dei, la
morte, le malattie, la disponibilità del piacere).
Lo stoicismo. Il logos, il destino e le scelte del filosofo. Apatia e atarassia.
Lo scetticismo. Epoché e aphasia
Polibio a Roma. La costituzione mista.
Carneade a Roma. Virtù e relativismo.
L’incontro-scontro fra la filosofia e il cristianesimo (vedi lettura).
Agostino e la vittoria filosofica del cristianesimo: fides quaerens intelelctumintelelctus quaerens fidem; il confronto con gli scettici, libertà e grazia, il furto delle
pere, le due città, la pace; l’anima misura del tempo; da dove il male?
Fanno parte del programma anche gli schemi e i files presenti nella cartella: il
cristianesimo si incontra con la filosofia, gli universali, l’uomo giusto, il mito della
caverna.
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