Informazioni sulla corrente epidemia del virus di ebola Sintomi

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Raccomandazioni dell'IAED sul virus di ebola e sui viaggiatori in arrivo dall'Africa occidentale
Il presente documento delinea i fatti attuali e le raccomandazioni dell'IAED per gli utenti
dell'AMPDS sulla recente epidemia del virus Ebola in Africa occidentale.
Informazioni sulla corrente epidemia del virus di ebola
Il Center for Disease Control (CDC) è attualmente impegnato con l'Organizzazione Mondiale della Sanità
(OMS), con i ministeri della salute di Guinea, Liberia e Sierra Leone e con altre organizzazioni internazionali
per far fronte all'insorgenza della malattia da virus Ebola (EVD) nelle regioni dell'Africa occidentale.
Il 30 settembre 2014 il primo caso importato di ebola è stato diagnosticato in Dallas, Texas in
un paziente che aveva viaggiato in Africa occidentale. Secondo i dati forniti dall'OMS, al 3 ottobre
2014, sono stati segnalati un totale di 7.470 casi e 3.431 decessi (tasso di mortalità del 55-60%). Paesi con
trasmissione localizzata (Guinea, Liberia e Sierra Leone) al momento rappresentano la maggioranza dei casi
(99%). In Nigeria e Senegal non sono stati segnalati nuovi casi rispettivamente dal 5 settembre 2014 e dal 29
agosto 2014. Un solo caso associato a viaggio in areee a richio è stato segnalato negli USA e due casi associati a
viaggi in aree a rischio sono stati segnalati in Senegal. Questa è la più grande epidemia di EVD mai
documentata e la prima in Africa occidentale.
Sebbene questa patologia sia rara, può diffondersi da persona a persona, soprattutto tra il personale
sanitario e altre persone che hanno stretto contatto con i soggetti infetti. L'EVD si diffonde tramite diretto
contatto con sangue e fluidi corporei come, ma non limitati a, sudore, sperma, latte materno, saliva, feci o
urine di una persona o animale infetto o tramite contatto con oggetti contaminati dai fluidi corporei (es.:
siringhe) di una persona infetta.
Sintomi
Il periodo di incubazione per l'EVD (dall'esposizione alla manifestazione dei segni o sintomi) varia da 2 a 21
giorni (più comunemente 8-10 giorni).
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I primi sintomi comprendono febbre improvvisa, brividi e
dolori muscolari.
Intorno al quinto giorno, può manifestarsi un rash cutaneo.
Fanno seguito nausea, vomito, dolore toracico, mal di
gola, dolore addominale e diarrea.
I sintomi diventano sempre più gravi e possono includere
itterizia (pelle gialla), grave perdita di peso,
confusione mentale, sanguinamento interno ed
esterno, shock, insufficienza multiorganica e
decesso. Il tasso di mortalità può variare dal 40 al 90%.
La presenza di febbre in una persona che abbia viaggiato o vissuto in una delle zone endemiche è probabile che
sia dovuta ad una malattia infettiva più comune. Tuttavia, si raccomanda vivamente che il soggetto sia
esaminato da un professionista sanitario per escludere la possibilità di un'infezione da EVD.
Prevenzione
La prevezione dell'EVD comprende misure per evitare il contatto con sangue ed altri fluidi corporei dei soggetti
infetti.
IMPORTANTE: Avvertire il personale dei mezzi di soccorso inviati per un paziente sintomatico
di EVD per assicurare che necessarie politiche e precauzioni di controllo dell'infezioni siano
seguite.
Tutte le strutture sanitarie devono essere notificate prima dell'arrivo di un soggetto con Ebola
sospetta.
È importante ricordare che il virus può essere trasmesso durante la fase febbrile e le fasi successive della
malattie, come anche post-mortem, se si tocca il corpo del defunto durante i preparativi funebri.
Il personale sanitario deve essere vigile ed esaminare pazienti con sospetta infezione da EVD che abbiano
sintomi e fattori di rischio come di seguito elencato:
Criteri clinici, che includono febbre e altri sintomi come forte mal di testa, dolori muscolari, vomito,
diarrea, dolori addominali o emorragia inspiegabile;
Fattori di rischio epidemiologici nelle ultime 3 settimane (21 giorni) prima della comparsa dei sintomi come
il contatto con sangue o altri fluidi corporei di un paziente affetto da EVD o che si sospetta abbia EVD;
residenza in—o viaggio a—una zona in cui è in atto un'epidemia di Ebola (Africa occidentale); o
manipolazione diretta di pipistrelli, roditori o primati provenienti da aree endemiche.
Il CDC raccomanda di controllare tutte le persone con comparsa di febbre entro 21 giorni da un'esposizione ad
alto rischio. Un'esposizione ad alto rischio comprende una delle seguenti:
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esposizione percutanea o su membrane mucose, o il diretto
contatto cutaneo con fluidi corporei di una persona con
infezione confermata o sospetta di EVD, senza adeguati
dispositivi di protezione individuale (DPI),
lavorazione in laboratorio di fluidi corporei di casi sospetti o
confermati di EVD senza appropriati dispositivi di protezione
o precauzioni di sicurezza biologica standard; o
partecipazione a riti funebri o altra esposizione diretta a
defunti nella zona geografica in cui è in atto l'epidemia senza
adeguati dispositivi di protezione.
Lo Strumento di sorveglianza per malattie infettive emergenti (IRG, MERS, Ebola)
Il 25 agosto 2014, è stato distribuito per l'uso nel software ProQA l'ultimo aggiornamento dello Strumento di
sorveglianza per malattie infettive emergenti del MPDS, precedentemente noto come Strumento per infezioni
respiratorie gravi (IRG).
Tutti gli utenti del ProQA hanno accesso allo Strumento di sorveglianza per malattie infettive emergenti (MIE),
sviluppato ed approvato dal Comitato CBRN (sostanze chimiche, biologiche, radiologiche e nucleari) delle
International Academies of Emergency Dispatch (IAED), che è stato aggiornato nella v.12.1 e 12.2 del MPDS. Lo
strumento copre recenti viaggi e tutti i probabili sintomi di Ebola (l'ultimo aggiornamento è stato effettuato in
maggio durante l'insorgenza della Middle East Respiratory Syndrome). È possibile accedere allo strumento in
qualsiasi momento nel corso di un caso attivo del ProQA.
Lo Strumento per MIE può essere utilizzato da tutte le aziende il cui Responsabile Medico ne abbia approvato
l'utilizzo. In genere, si raccomanda che la chiamata sia gestita nel modo standard tramite il Protocollo
d'Ingresso, le Domande Chiave e la formulazione di un Codice Finale. A quel punto, se il paziente ha sintomi
compatibili con EVD (come approvato dal Responsabile Medico locale) e il chiamante ha menzionato fattori di
rischio epidemiologici/di viaggio (come approvato dal Responsabile Medico locale), l'operatore dovrebbe
selezionare lo Strumento per MIE per completare l'intervista. Per l'EVD, vi sono 6 Protocolli Sintomo
Principale (che riguardano tipici sintomi simil-influenzali e sanguinamento inspiegabile) che si raccomandano
per l'uso dello Strumento per MIE: Protocollo 1 "Dolore Addominale", Protocollo 6 "Problemi Respiratori",
Protocollo 10 "Dolore Toracico", Protocollo 18 "Mal di Testa", Protocollo 21 "Emorragia (MEDICA)" e
Protocollo 26 "Persona Indisposta". L'uso dello Strumento MIE è fortemente raccomandato per Protocollo 18
"Mal di Testa", Protocollo 21 "Emorragia (MEDICA)" e Protocollo 26 "Persona Indisposta". Gli altri tre
protocolli vanno usati a discrezione del REsponsabile Medico del sistema di soccorso. L'uso del Protocollo 36
non è raccomandato in questa fase iniziale.
Sebbene questa intervista supplementare possa prolungare il tempo totale della chiamata per quei pazienti che
presentano inizialmente sintomi e fattori di rischio correlati, non avrà un impatto sul tempo impiegato per
l'invio o per informare i soccorritori, sempre che lo strumento sia avviato dopo il completamento della Codifica
Finale. L'intervista supplementare può identificare possibili pazienti con EVD consentendo di avvertire
opportunamente i soccorritori e l'ospedale di destinazione e di modificare le assegnazioni di risposta e/o le
politiche e procedure a livello locale. L'uso dello strumento consente anche la notifica di organizzazioni
sanitarie governative a livello locale, nazionale e/o internazionale.
Riferimenti:
1.
Center for Disease Control (CDC). “Ebola Hemorrhagic
Fever.” 2014; 12 agosto. http://www.cdc.gov/vhf/ebola/
(consultato il 12 agosto 2014).
2. European Centre for Disease Prevention and Control.
“Epidemiological update: outbreak of Ebola virus disease in
West Africa.” 2014; 8 agosto.
http://www.ecdc.europa.eu/en/press/news/_layouts/forms/
News_DispForm.aspx?List=8db7286c-fe2d-476c-913318ff4cb1b568&ID=1042 (consultato il 12 agosto, 2014).
3. HSC Public Health Agency. “Ebola virus disease.” Health
Protection United Kingdom. 2014; 8 agosto.
http://www.publichealth.hscni.net/news/ebola-virus-disease
(consultato il 12 aagosto, 2014).
4. World Health Organization. “WHO Director-General, west
African presidents to launch intensified Ebola outbreak
response plan.” 2014; 31 luglio.
http://www.who.int/mediacentre/news/releases/2014/ebolaoutbreak-response-plan/en/ (consultato il 12 agosto 2014).
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