56 13. Alcol etilico - Proprietà farmacologiche, effetti collaterali, usi

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13. Alcol etilico
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Proprietà farmacologiche, effetti collaterali, usi clinici.
Farmacocinetica.
Intossicazione acuta e cronica e loro trattamento.
Dipendenza e sindrome da astinenza, loro trattamento.
13.1.
Quantità moderate di etanolo
a. deprimono la risposta ventilatoria all'anidride carbonica
b. aumentano la risposta ventilatoria all'anidride carbonica
c. stimolano sempre la respirazione
d. (nessuna delle precedenti)
13.2.
L'etanolo a piccole dosi determina
a. aumento della concentrazione plasmatica delle HDL e diminuzione delle LDL
b. diminuzione della concentrazione plasmatica delle HDL ed aumento delle LDL
c. diminuzione della concentrazione plasmatica delle HDL e delle LDL
d. (nessuna delle precedenti)
13.3.
L'etanolo
a. non riduce la latenza al sonno REM
b. determina gravi alterazioni del flusso plasmatico cerebrale
c. non influenza la liberazione di catecolamine surrenaliche
d. (nessuna delle precedenti)
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13.4.
Gli effetti dell'etanolo comprendono
a. aumento del sonno REM
b. aumento della secrezione gastrica
c. (a e b)
d. (nessuna delle precedenti)
13.5.
Se assunto in quantità moderata, l'etanolo
a. non ha effetti sulla pressione arteriosa
b. non altera la performance sessuale
c. può aumentare la frequenza cardiaca
d. (tutte le precedenti)
13.6.
Gli effetti dell’etanolo
a. assunto in grandi quantità, comprendono una pronunciata caduta nella temperatura corporea
b. determinano cambiamenti permanenti nella funzionalità epatica anche nell’ingestione acuta,
purché il farmaco sia somministrato a dosi tossiche
c. comprendono un aumento della diuresi anche quando la concentrazione plasmatica del farmaco
non tende a salire, ma in questo caso prescindono dalla sua azione sulla secrezione di ADH
d. (nessuna delle precedenti)
13.7.
L’assunzione cronica eccessiva di etanolo
a. diminuisce il flusso cerebrale medio
b. provoca frammentazione del sonno con frequenti risvegli
c. produce una stimolazione del centro del respiro
d. (a e c)
13.8.
L’etanolo
a. se assunto in dosi moderate non fa variare significativamente la pressione arteriosa, ma
determina vasodilatazione cutanea senza alterare il flusso plasmatico cerebrale
b. se assunto in dosi elevate acutamente determina depressione cardiovascolare
c. se assunto in dosi elevate cronicamente determina cardiomiopatia
d. (tutte le precedenti)
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13.9.
L'etanolo non
a. riduce la latenza al sonno REM
b. determina gravi alterazioni del flusso plasmatico cerebrale
c. influenza la liberazione di catecolamine surrenaliche
d. (nessuna delle precedenti)
13.10.
I figli di donna etilista possono presentare
a. microcefalia
b. ritardo mentale
c. deficit di crescita intrauterina
d. (tutte le precedenti)
13.11.
L'etanolo non
a. viene assorbito a tutti i livelli del tubo gastro-enterico
b. viene metabolizzato con cinetica di ordine zero e non ha un'emivita fissa
c. subisce un'azione da parte del disulfiram che inibisce l'enzima alcool-deidrogenasi
d. induce tolleranza mediante un'aumentata attività del sistema microsomiale epatico
13.12.
La farmacocinetica dell'etanolo é caratterizzato da
a. un ottimo assorbimento attraverso tutto il tubo gastro-enterico per difussione passiva
b. una velocità di assorbimento proporzionale alla dose di farmaco assunta
c. una trasformazione a livello epatico in CO2 e H2O
d. (tutte le precedenti)
13.13.
La farmacocinetica dell'etanolo é caratterizzata da
a. un picco plasmatico, dopo somministrazione orale, di appena 5 minuti
b. una distribuzione non omogenea, con netta prevalenza per il tessuto nervoso
c. un metabolismo epatico che procede con cinetica di ordine 0
d. una eliminazione prevalentemente per via respiratoria
13.14.
Gli impieghi terapeutici dell'etanolo non comprendono
a. la nevralgia del trigemino
b. l'avvelenamento da metanolo
c. l'encefalopatia di Wernicke
d. la minaccia di parto pretermine
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13.15.
Non é un segno o un sintomo di abuso cronico di etanolo
a. cataratta
b. cirrosi epatica
c. irritazione della mucosa gastrica
d. sindrome di Wernicke-Korsakoff
13.16.
E’ una patologia non dovuta ad abuso cronico di etanolo
a. cirrosi epatica
b. irritazione ed emorragia gastrica
c. sindrome di Wernicke-Korsakoff
d. glaucoma
13.17.
Non si usa nella terapia della sindrome d'astinenza da alcol etilico
a. carbamazepina
b. propranololo
c. bromocriptina
d. avertina
13.18.
I farmaci ametistici
a. si usano nella terapia della cirrosi epatica
b. comprendono gli antagonisti del GABA
c. sono controindicati nel paziente alcolista cronico
d. (nessuna della precedenti)
13.19.
Non é effetto collaterale indesiderato del disulfiram
a. parkinsonismo
b. eruzioni acneiformi
c. irrequietezza e tremori
d. impotenza sessuale
13.20.
Dopo somministrazione orale il disulfiram
a. viene scarsamente assorbito
b. viene metabolizzato principalmente ad opera di una decarbossilasi
c. si trasforma rapidamente in dietilditiocarbamato che viene metabolizzato ad opera di una
glucuronil-trasferasi
d. si concentra soprattutto a livello cerebrale
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13.21.
Il disulfiram
a. inibisce l'acetaldeide deidrogenasi
b. determina vasocoscrizione
c. inibisce il vomito
d. (nessuna delle precedenti)
13.22.
Il disulfiram non
a. è tossico per il fegato
b. è teratogeno
c. potenzia la tossicità del piombo
d. influenza l'assorbimento del magnesio
13.23.
Il disulfiram non
a. aumenta la concentrazione plasmatica di acetaldeide
b. inibisce indirettamente la dopaminaβ-idrossilasi
c. determina vasodilatazione
d. (nessuna delle precedenti)
13.24.
Nausea e malessere possono avere luogo dopo assunzione di etanolo in presenza di disulfiram. I
sintomi sono dovuti ad accumulo nel sangue di
a. acetaldeide
b. acetato
c. etilacetato
d. formaldeide