LEGAME COVALENTE bis e IONICO

LEGAME COVALENTE
Il legame covalente ( in cui gli elettroni vengono condivisi) si può presentare come:

Legame covalente apolare se gli elettroni sono equamente condivisi fra i nuclei come
accade nel caso in cui gli atomi coinvolti sono dello stesso genere ( es. N2, O2, ecc.)

Legame covalente polare se gli elettroni passano più tempo intorno ad un atomo piuttosto
che all’altro. In questo caso la disposizione della nube elettronica è spostata verso l’atomo
più elettronegativo che assume una parziale carica negativa mentre l’altro ne assume una
positiva ( es. H2O, HF, HCl , ecc) Si può quindi dire che una molecola è polare quando al
suo interno la carica è distribuita in modo asimmetrico che porta alla formazione di un
“polo” positivo ed uno negativo.
Quando una molecola contiene più di due atomi per sapere se è polare o meno occorre
conoscere la “geometria” del legame ossia la disposizione spaziale degli atomi. Se prendiamo ad
esempio BeF (fluoruro di berillio) e H2O, pur essendo i legami fra gli atomi, in entrambi i casi,
polari la molecola di BeF che si dispone spazialmente in modo “lineare” non è polare mentre
l’acqua, che presenta una molecola “piegata”, è polare.
Il F si dispone lateralmente al Be e le due cariche (-) si annullano mentre nel secondo caso le
cariche (+) e quelle (-) si trovano da parti opposte della molecola.
Be
+
H
F
-O
H+
Stesso caso è quello del tetracloruro di carbonio ( CCl 4 ) e del cloroformio ( CHCl 3). Nella prima
la disposizione del legami polari è simmetrica quindi le cariche si annullano, nella seconda no.
Cl -
- Cl
C
+ H
Cl -
- Cl
Cl -
C
Cl-
Cl-
LEGAME IONICO
Si definisce legame ionico la forza di attrazione che lega fra loro ioni con carica opposta.
Esso si ha quando un metallo ed un non metallo (gruppo I e gruppo VII) interagiscono formando
un legame con trasferimento, di fatto, di elettroni dall’elemento meno elettronegativo a quello più
elettronegativo.
In tal modo ciascun elemento diventa uno ione. Il non metallo diventa un anione con carica (-) ed il
metallo un catione con carica (+).
Preferibilmente questo tipo di legame avviene fra metalli alcalini e non metalli alogeni ( es. NaCl,
MgO, CaCl 2, MgCl 2, ecc.) che danno luogo a composti ionici cioè composti formati da ioni. In
tali composti gli ioni occupano nel reticolo cristallino posizioni fisse e sono tenuti al loro posto da
forze di tipo elettrostatico che agiscono fra cariche opposte. A temperatura ambiente quasi tutti i
composti ionici sono solidi cristallini ( es. carbonato di calcio CaCO3).