Equazioni polinomiali Le equazioni polinomiali in forma normale sono equazioni del tipo: ππ π₯ π + ππ−1 π₯ π−1 + β― + π1 π₯ + π0 = 0 ππ ≠ 0 Dove i coefficienti ππ , ππ−1 , … , π1 , π0 sono numeri reali. Il polinomio che definisce tale equazione è dato da: π(π₯) = ππ π₯ π + ππ−1 π₯ π−1 + β― + π1 π₯ + π0 La risoluzione di tale equazione si basa sulla fattorizzazione del polinomio che definisce l’equazione e sulla legge di annullamento del prodotto, secondo la quale il prodotto di due o più fattori è nullo se almeno uno dei fattori è nullo. È importante tener presente che non è detto che il polinomio si possa fattorizzare nel prodotto di polinomi di grado inferiore ed anche se fosse possibile, potrebbe risultare molto laborioso. In questi casi generalmente, il problema può essere risolto mediante l’applicazione di tecniche numeriche che danno una stima delle soluzione dell’equazione. Equazioni di primo grado Le più semplici equazioni polinomiali sono quelle di primo grado: ππ₯ + π = 0 con π ≠ 0 π la cui soluzione è data evidentemente da π₯ = − . π Si osservi che se π = 0 l’equazione ammette infinite soluzioni (indeterminata) se π = 0, mentre risulta impossibile se π ≠ 0. Equazioni di secondo grado Si consideri la seguente equazione polinomiale di secondo grado: ππ₯ 2 + ππ₯ + π = 0 con π ≠ 0 Se manca il termine di primo grado, l’equazione si dice pura, e ridotta in forma normale sarà del tipo: π₯2 = π Se π è negativo tale uguaglianza è evidentemente impossibile in quanto il primo membro è sempre positivo, altrimenti se k è positivo, tale equazione ammette due soluzioni reali del tipo: π₯1,2 = ±√π In particolare per π = 0 le soluzioni coincidono entrambe con π₯ = 0 Se manca il termine noto l’equazione si dice spuria ed è del tipo: ππ₯ 2 + ππ₯ = 0 π₯(ππ₯ + π) = 0 Per la legge di annullamento del prodotto segue: oppure π₯=0 π₯=− π π Per risolvere l’equazione completa invece si può applicare il metodo del completamento dei quadrati: π π π (π₯ 2 + π₯ + ) = 0 π π π 2 Aggiungendo e sottraendo il termine ( ) e semplificando per π : 2π π π 2 π 2 π (π₯ 2 + π π₯ + (2π) − (2π) + π) = 0 π 2 (π₯ + 2π) + π₯+ π 2π 4ππ−π2 = ±√ 4π2 =0 → π 2 (π₯ + 2π) = π2 −4ππ 4π2 π2 −4ππ 4π2 Si ottiene pertanto la seguente formula risolutiva: π₯1,2 = −π±√π2 −4ππ 2π La quantità β = π 2 − 4ππ prende il nome di discriminante dell’equazione ed a seconda del segno, l’equazione può o non ammettere soluzioni reali. Esercizio 1 Risolvere la seguente equazione di terzo grado: 5π₯ 3 − 7π₯ + 2 = 0 Passo 1. Tale equazione è definita dal polinomio di terzo grado: π(π₯) = 5π₯ 3 − 7π₯ + 2 Si denotino con: π·0 = {±1 ; ±2} insieme dei divisori del termine noto π0 = 2 π·3 = {±1 ; ±5} insieme dei divisori di π3 = 5 Le possibili radici razionali del polinomio p(x) sono da ricercarsi 1 nell’insieme: 2 π· = {±1 ; ±2 ; ± ; ± }. Poiché π(1) = 0, segue che πΌ = 5 5 1 è radice del polinomio p(x). Passo 2. Applicando l’algoritmo di Ruffini si ha: 5 1| 5 0 −7 +2 5 +5| −2 5 −2 0 Il polinomio P(x) si scompone quindi come: π(π₯) = (π₯ − 1)(5π₯ 2 + 5π₯ − 2) Per la legge di annullamento del prodotto: π₯−1=0 → π₯=1 5π₯ 2 + 5π₯ − 2 = 0 La seconda equazione è di secondo grado. Il delta vale: Δ = 65 e pertanto le soluzioni sono date da: π₯2 = −5−√65 10 π₯3 = −5+√65 10 Esercizio 2 Si risolva la seguente equazione polinomiale di quarto grado: π₯ 4 − 3π₯ 2 + 2 = 0 Ponendo π¦ = π₯ 2 l’equazione diventa: π¦ 2 − 3π¦ + 2 = 0 . Il discriminante vale: β= 1 e le soluzione valgono π¦1 = 1 π¦2 = 2. π₯2 = 1 → π₯1,2 = ±1 π₯2 = 2 → π₯2,3 = ±√2