Questa è la nostra fede, questa è la fede della Chiesa e noi ci

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Questa è la nostra fede, questa è la fede della
Chiesa e noi ci gloriamo di professarla in Cristo
Gesù, nostro Signore.
(Tutti)
Amen.
V. Ed ora rinnoveremo su di voi il gesto dell’Effatà,
con cui preghiamo il Signore affinché apra le vostre
orecchie all’ascolto della sua Parola, e sciolga la
vostra lingua perché possiate testimoniarla.
Il Vescovo si avvicina ai professandi e tocca loro l’orecchio
destro e sinistro e la bocca chiusa, ripetendo la formula:
V.
Effatà, cioè: Apriti;
perché tu possa professare la tua fede
a lode e gloria di Dio.
Poi i professandi tornano a posto.
V. Ora, nello spirito di figli di Dio che tutti
abbiamo ricevuto il giorno del nostro battesimo,
preghiamo insieme come il Signore ci ha insegnato:
Padre nostro…
V. Sia benedetto il nome del Signore.
Ora e sempre.
V. Il nostro aiuto è nel nome del Signore.
Egli ha fatto cielo e terra.
V. Vi benedica Dio onnipotente, Padre  e Figlio 
e Spirito  Santo.
Amen.
V. Lo Spirito Santo è una guida sicura. Andate in
pace.
Rendiamo grazie a Dio.
Canto: Come fuoco vivo
Come fuoco vivo s’accende in noi
un’immensa felicità
che mai più nessuno ci toglierà
perché tu sei ritornato.
Chi potrà tacere, da ora in poi,
che sei tu in cammino con noi
che la morte è vinta per sempre, che
ci hai ridonato la vita?
Spezzi il pane davanti a noi
mentre il sole è al tramonto:
ora gli occhi ti vedono,
sei tu! Resta con noi.
E per sempre ti mostrerai
in quel gesto d’amore:
mani che ancora spezzano
pane d’eternità.
Canto: Magnificat
Dio ha fatto in me cose grandi,
Lui che guarda l’umile serva
e disperde i superbi nell’orgoglio del cuore.
L’anima mia esulta in Dio mio salvatore, (2v.)
la sua salvezza canterò.
Lui onnipotente e santo,
Lui abbatte i grandi dai troni
e solleva dal fango il suo umile servo.
Lui misericordia infinita,
Lui che rende povero il ricco
e ricolma di beni chi si affida al suo amore.
Lui amore sempre fedele,
Lui guida il suo servo Israele
e ricorda il suo patto stabilito per sempre.
V. Nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito
Santo.
Amen.
V. La grazia del Signore nostro Gesù Cristo,
l'amore di Dio Padre e la comunione dello Spirito
Santo sia con tutti voi.
E con il tuo spirito.
Dalla prima lettera di S. Paolo apostolo a
Timoteo (4,8-12)
Esèrcitati nella pietà, perché l'esercizio fisico è utile
a poco, mentre la pietà è utile a tutto, portando con
sé la promessa della vita presente come di quella
futura. Certo questa parola è degna di fede. Noi
infatti ci affatichiamo e combattiamo perché
abbiamo posto la nostra speranza nel Dio vivente,
che è il salvatore di tutti gli uomini, ma soprattutto
di quelli che credono. Questo tu devi proclamare e
insegnare. Nessuno disprezzi la tua giovane età, ma
sii esempio ai fedeli nelle parole, nel
comportamento, nella carità, nella fede, nella
purezza.
1. RICORDIAMO LA CONSEGNA DEL CREDO
Dagli Atti degli Apostoli (22,6-15)
Mentre ero in viaggio e mi avvicinavo a Damasco,
verso mezzogiorno, all'improvviso una gran luce
dal cielo rifulse attorno a me; caddi a terra e sentii
una voce che mi diceva: Saulo, Saulo, perché mi
perseguiti? Risposi: Chi sei, o Signore? Mi disse: Io
sono Gesù il Nazareno, che tu perseguiti. Quelli
che erano con me videro la luce, ma non udirono
colui che mi parlava. Io dissi allora: Che devo fare,
Signore? E il Signore mi disse: Alzati e prosegui
verso Damasco; là sarai informato di tutto ciò che è
stabilito che tu faccia. E poiché non ci vedevo più, a
causa del fulgore di quella luce, guidato per mano
dai miei compagni, giunsi a Damasco.
Un certo Anania, un devoto osservante della legge
e in buona reputazione presso tutti i Giudei colà
residenti, venne da me, mi si accostò e disse: Saulo,
fratello, torna a vedere! E in quell'istante io guardai
verso di lui e riebbi la vista. Egli soggiunse: Il Dio
dei nostri padri ti ha predestinato a conoscere la sua
volontà, a vedere il Giusto e ad ascoltare una
parola dalla sua stessa bocca, perché gli sarai
testimone davanti a tutti gli uomini delle cose che
hai visto e udito.
Dal messaggio del Papa per la Giornata Mondiale
della Gioventù
Per Paolo la speranza non è solo un ideale o un
sentimento, ma una persona viva: Gesù Cristo, il
Figlio di Dio. Pervaso intimamente da questa
certezza, potrà scrivere a Timoteo: “Abbiamo posto
la nostra speranza nel Dio vivente” (1 Tm 4,10). Il
“Dio vivente” è Cristo risorto e presente nel
mondo. E’ Lui la vera speranza: il Cristo che vive
con noi e in noi e che ci chiama a partecipare alla
sua stessa vita eterna. Se non siamo soli, se Egli è
con noi, anzi, se è Lui il nostro presente ed il nostro
futuro, perché temere? La speranza del cristiano è
dunque desiderare “il Regno dei cieli e la vita
eterna come nostra felicità, riponendo la nostra
fiducia nelle promesse di Cristo e appoggiandoci
non sulle nostre forze, ma sull’aiuto della grazia
dello Spirito Santo” (Catechismo della Chiesa
Cattolica, 1817).
Canto: Andate per le strade
Andate per le strade in tutto il mondo
chiamate i miei amici per la festa
c’é posto per ciascuno alla mia mensa.
Nel vostro cammino annunciate il vangelo
dicendo é vicino il regno dei cieli.
Guarite i malati mondate i lebbrosi
rendete la vita a chi l’ha perduta.
Vi é stato donato con amore gratuito
ugualmente donate con gioia e per amore
con voi non prendete né oro né argento
perché l’operaio ha diritto al suo cibo.
Entrando in una casa, donatele la pace
se c’é chi vi rifiuta e non accoglie il dono
la pace torni a voi e uscite dalla casa
scuotendo la polvere dai vostri calzari.
Ecco io vi mando come agnelli in mezzo ai lupi
siate quindi avveduti come sono i serpenti
ma liberi e chiari come le colombe
dovrete sopportare prigioni e tribunali.
Nessuno é più grande del proprio maestro
né il servo é più importante del suo padrone
se hanno odiato me odieranno anche voi
ma voi non temete io non vi lascio soli.
2. RICORDIAMO LA CONSEGNA DEL VANGELO
Dal salmo 118 (vv. 105-112)
Lampada per i miei passi è la tua parola,
luce sul mio cammino.
Ho giurato, e lo confermo,
di custodire i tuoi precetti di giustizia.
Sono stanco di soffrire, Signore,
dammi vita secondo la tua parola.
Signore, gradisci le offerte delle mie labbra,
insegnami i tuoi giudizi.
La mia vita è sempre in pericolo,
ma non dimentico la tua legge.
Gli empi mi hanno teso i loro lacci,
ma non ho deviato dai tuoi precetti.
Mia eredità per sempre sono i tuoi insegnamenti,
sono essi la gioia del mio cuore.
Ho piegato il mio cuore ai tuoi comandamenti,
in essi è la mia ricompensa per sempre.
Dal messaggio del Papa per la Giornata Mondiale
della Gioventù
Quando nella preghiera esprimiamo la nostra fede,
anche nell’oscurità già Lo incontriamo perché Egli
si offre a noi. La preghiera perseverante apre il
cuore ad accoglierlo, come spiega sant’Agostino:
“Il Signore Dio nostro vuole che nelle preghiere si
eserciti il nostro desiderio, così che diventiamo
capaci di ricevere ciò che Lui intende darci”
(Lettere 130,8,17). La preghiera è dono dello
Spirito, che ci rende uomini e donne di speranza, e
pregare tiene il mondo aperto a Dio (cfr Enc. Spe
salvi, 34).
Fate spazio alla preghiera nella vostra vita! Pregare
da soli è bene, ancor più bello e proficuo è pregare
insieme, poiché il Signore ha assicurato di essere
presente dove due o tre sono radunati nel suo nome
(cfr Mt 18,20). Ci sono molti modi per
familiarizzare con Lui; esistono esperienze, gruppi
e movimenti, incontri e itinerari per imparare a
pregare e crescere così nell’esperienza della fede.
Prendete parte alla liturgia nelle vostre parrocchie e
nutritevi abbondantemente della Parola di Dio e
dell’attiva partecipazione ai Sacramenti.
Canto: Ogni mia parola
Come la pioggia e la neve scendono giù dal cielo
e non vi ritornano senza irrigare
e far germogliare la terra,
così ogni mia parola non ritornerà a me
senza operare quanto desidero,
senza aver compiuto ciò per cui l'avevo mandata.
Ogni mia parola, ogni mia parola.
3. RICORDIAMO LA CONSEGNA DELLA CROCE
Dalla lettera di S. Paolo apostolo ai Galati (6,1416)
Quanto a me invece non ci sia altro vanto che nella
croce del Signore nostro Gesù Cristo, per mezzo
della quale il mondo per me è stato crocifisso, come
io per il mondo. Non è infatti la circoncisione che
conta, né la non circoncisione, ma l'essere nuova
creatura. E su quanti seguiranno questa norma sia
pace e misericordia, come su tutto l'Israele di Dio.
Dal messaggio del Papa per la Giornata Mondiale
della Gioventù
Avvertiamo tutti il bisogno di speranza, ma non di
una speranza qualsiasi, bensì di una speranza salda
ed affidabile, come ho voluto sottolineare
nell’Enciclica Spe salvi. La giovinezza in
particolare è tempo di speranze, perché guarda al
futuro con varie aspettative. Quando si è giovani si
nutrono ideali, sogni e progetti; la giovinezza è il
tempo in cui maturano scelte decisive per il resto
della vita. E forse anche per questo è la stagione
dell’esistenza in cui affiorano con forza le domande
di fondo: perché sono sulla terra? che senso ha
vivere? che sarà della mia vita? E inoltre: come
raggiungere la felicità? perché la sofferenza, la
malattia e la morte? che cosa c’è oltre la morte?
Interrogativi che diventano pressanti quando ci si
deve misurare con ostacoli che a volte sembrano
insormontabili: difficoltà negli studi, mancanza di
lavoro, incomprensioni in famiglia, crisi nelle
relazioni di amicizia o nella costruzione di
un’intesa di coppia, malattie o disabilità, carenza di
adeguate risorse come conseguenza dell’attuale e
diffusa crisi economica e sociale. Ci si domanda
allora: dove attingere e come tener viva nel cuore la
fiamma della speranza?
Canto: Padre mio
Padre mio, m'abbandono a Te,
di me fai quello che ti piace.
Grazie di ciò che fai per me,
spero solamente in Te.
Purché si compia il tuo volere,
in me e in tutti i miei fratelli.
Niente desidero di più:
fare quello che vuoi Tu.
Dammi che ti riconosca,
dammi che ti possa amare sempre più,
dammi che ti resti accanto,
dammi d'essere l'amor.
Fra le tue mani depongo la mia anima,
con tutto l'amore del mio cuore,
mio Dio, la dono a Te,
perché ti amo immensamente.
Sì, ho bisogno di donarmi a Te,
senza misura affidarmi alle tue mani,
perché sei il Padre mio,
perché sei il Padre mio.
4. RICORDIAMO LA PROFESSIONE DI SERVIZIO
Dal Vangelo secondo Matteo (25,34-40)
Allora il re dirà a quelli che stanno alla sua destra:
Venite, benedetti del Padre mio, ricevete in eredità
il regno preparato per voi fin dalla fondazione del
mondo. Perché io ho avuto fame e mi avete dato da
mangiare, ho avuto sete e mi avete dato da bere;
ero forestiero e mi avete ospitato, nudo e mi avete
vestito, malato e mi avete visitato, carcerato e siete
venuti a trovarmi. Allora i giusti gli risponderanno:
Signore, quando mai ti abbiamo veduto affamato e
ti abbiamo dato da mangiare, assetato e ti abbiamo
dato da bere? Quando ti abbiamo visto forestiero e
ti abbiamo ospitato, o nudo e ti abbiamo vestito? E
quando ti abbiamo visto ammalato o in carcere e
siamo venuti a visitarti? Rispondendo, il re dirà
loro: In verità vi dico: ogni volta che avete fatto
queste cose a uno solo di questi miei fratelli più
piccoli, l'avete fatto a me.
Dal messaggio del Papa per la Giornata Mondiale
della Gioventù
La crisi di speranza colpisce più facilmente le nuove
generazioni che, in contesti socio-culturali privi di
certezze, di valori e di solidi punti di riferimento, si
trovano ad affrontare difficoltà che appaiono
superiori alle loro forze. Penso, cari giovani amici,
a tanti vostri coetanei feriti dalla vita, condizionati
da una immaturità personale che è spesso
conseguenza di un vuoto familiare, di scelte
educative permissive e libertarie e di esperienze
negative e traumatiche. Per alcuni – e purtroppo
non sono pochi – lo sbocco quasi obbligato è una
fuga alienante verso comportamenti a rischio e
violenti, verso la dipendenza da droghe e alcool, e
verso tante altre forme di disagio giovanile. Eppure,
anche in chi viene a trovarsi in condizioni penose
per aver seguito i consigli di “cattivi maestri”, non
si spegne il desiderio di amore vero e di autentica
felicità. Ma come annunciare la speranza a questi
giovani? Noi sappiamo che solo in Dio l’essere
umano trova la sua vera realizzazione. L’impegno
primario che tutti ci coinvolge è pertanto quello di
una nuova evangelizzazione, che aiuti le nuove
generazioni a riscoprire il volto autentico di Dio,
che è Amore. A voi, cari giovani, che siete in cerca
di una salda speranza, rivolgo le stesse parole che
san Paolo indirizzava ai cristiani perseguitati nella
Roma di allora: “Il Dio della speranza vi riempia,
nel credere, di ogni gioia e pace, perché abbondiate
nella speranza per la virtù dello Spirito Santo” (Rm
15,13). Durante questo anno giubilare dedicato
all’Apostolo delle genti, in occasione del
bimillenario della sua nascita, impariamo da lui a
diventare testimoni credibili della speranza
cristiana.
Canto. L’unico maestro
Le mie mani, con le tue possono fare meraviglie,
possono stringere, perdonare e costruire cattedrali.
Possono dare da mangiare
e far fiorire una preghiera.
Perché tu, solo tu, solo Tu sei il mio Maestro e insegnami
ad amare come hai fatto Tu con me,
se lo vuoi io lo grido a tutto il mondo che Tu sei,
l'unico Maestro sei per me.
I miei piedi, con i tuoi, possono fare strade nuove,
possono correre, riposare,
sentirsi a casa in questo mondo.
Possono mettere radici e passo passo camminare.
Questi occhi, con i tuoi, potran vedere meraviglie,
potranno piangere, luccicare,
guardare oltre ogni frontiera.
Potranno amare più di ieri, se sanno insieme a te sognare.
Tu sei il corpo, noi le membra,
noi siamo un'unica preghiera,
Tu sei il Maestro, noi i testimoni,
della parola del Vangelo.
Possiamo vivere felici, in questa chiesa che rinasce.
Durante il canto, il vescovo consegna le stole ai
professandi
5. 5. PROFESSIONE DI FEDE
Canto: Preghiera di Gesù
Dove due o tre sonori uniti nel mio nome,
io sarò con loro pregherò con loro,
amerò con loro perché il mondo venga a te, o Padre,
conoscere il tuo amore è avere vita con te.
Voi che siete luce della terra miei amici,
risplendete sempre della vera luce
perché il mondo creda nell'amore che c'è in voi, o Padre,
consacrali per sempre e diano gloria a te.
Ogni beatitudine vi attende nel mio giorno
se sarete uniti, se sarete pace,
se sarete puri perché voi vedrete Dio che è Padre,
in Lui la vostra vita gioia piena sarà.
Voi che ora siete miei discepoli nel mondo,
siate testimoni di un amore immenso,
date prova di quella speranza che c'è in voi, coraggio,
vi guiderò per sempre io rimango in voi.
Spirito che animi la Chiesa e la rinnovi
donale fortezza fa' che sia fedele
come Cristo che muore e risorge perché il Regno del Padre,
si compia in mezzo a noi e abbiamo vita in Lui:
si compia in mezzo a noi e abbiamo vita in Lui.
V. Preghiamo. Compi, o Padre, la tua promessa e
manda su di noi lo Spirito Santo, perché ci renda,
dinanzi al mondo, testimoni del vangelo di Gesù
Cristo nostro Signore. Egli vive e regna nei secoli
dei secoli.
Amen.
Dal Vangelo secondo Giovanni (6,28-40)
In quel tempo dissero allora a Gesù: «Che cosa
dobbiamo fare per compiere le opere di Dio?».
Gesù rispose: «Questa è l'opera di Dio: credere in
colui che egli ha mandato».
Allora gli dissero: «Quale segno dunque tu fai
perché vediamo e possiamo crederti? Quale opera
compi? I nostri padri hanno mangiato la manna nel
deserto, come sta scritto: Diede loro da mangiare un
pane dal cielo». Rispose loro Gesù: «In verità, in
verità vi dico: non Mosè vi ha dato il pane dal cielo,
ma il Padre mio vi dà il pane dal cielo, quello vero;
il pane di Dio è colui che discende dal cielo e dà la
vita al mondo».
Allora gli dissero: «Signore, dacci sempre questo
pane». Gesù rispose: «Io sono il pane della vita; chi
viene a me non avrà più fame e chi crede in me non
avrà più sete. Vi ho detto però che voi mi avete
visto e non credete. Tutto ciò che il Padre mi dà,
verrà a me; colui che viene a me, non lo respingerò,
perché sono disceso dal cielo non per fare la mia
volontà, ma la volontà di colui che mi ha mandato.
E questa è la volontà di colui che mi ha mandato,
che io non perda nulla di quanto egli mi ha dato,
ma lo risusciti nell'ultimo giorno. Questa infatti è la
volontà del Padre mio, che chiunque vede il Figlio
e crede in lui abbia la vita eterna; io lo risusciterò
nell'ultimo giorno».
Dal messaggio del Papa per la Giornata Mondiale
della Gioventù
Cari amici, come Paolo, testimoniate il Risorto!
Fatelo conoscere a quanti, vostri coetanei e adulti,
sono in cerca della “grande speranza” che dia senso
alla loro esistenza. Se Gesù è diventato la vostra
speranza, ditelo anche agli altri con la vostra gioia e
il vostro impegno spirituale, apostolico e sociale.
Abitati da Cristo, dopo aver riposto in Lui la vostra
fede e avergli dato tutta la vostra fiducia, diffondete
questa speranza intorno a voi. Fate scelte che
manifestino la vostra fede; mostrate di aver
compreso le insidie dell’idolatria del denaro, dei
beni materiali, della carriera e del successo, e non
lasciatevi attrarre da queste false chimere. Non
cedete alla logica dell’interesse egoistico, ma
coltivate l’amore per il prossimo e sforzatevi di
porre voi stessi e le vostre capacità umane e
professionali al servizio del bene comune e della
verità, sempre pronti a rispondere “a chiunque vi
domandi ragione della speranza che è in voi” (1 Pt
3,15). Il cristiano autentico non è mai triste, anche
se si trova a dover affrontare prove di vario genere,
perché la presenza di Gesù è il segreto della sua
gioia e della sua pace.
Dopo l’omelia, coloro che faranno la Professione di Fede
si presentano davanti al Vescovo, che si rivolge loro con
queste parole:
V. Cari figli, nella vostra giovinezza avete accolto
la voce della Santa Chiesa che da tanti secoli, nel
cuore della storia continua a proclamare che Cristo
è Risorto e ci salva. Amarlo, conoscerlo e seguirlo è
la nostra vita, è la nostra gioia. Ora vi chiediamo di
professare pubblicamente la vostra fede, con
l’umiltà del padre del fanciullo malato del vangelo,
che pregò il Signore di aiutarlo nella sua
incredulità. Con la convinzione di chi sa che questo
è il centuplo che ha promesso fin d’ora ai suoi
discepoli perché lo condividano.
Credete in Dio, Padre Onnipotente, creatore del
cielo e della terra?
(Solo i professandi)
Credo.
Credete in Gesù Cristo, suo unico Figlio, nostro
Signore, che nacque da Maria Vergine, morì e fu
sepolto, è risuscitato dai morti e siede alla destra del
Padre?
Credo.
Credete nello Spirito Santo, la Santa Chiesa
Cattolica, la comunione dei santi, la remissione dei
peccati, la resurrezione della carne e la vita eterna?
Credo.
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