INTOSSICAZIONE DA CIANURO Il cianuro (CN) si lega allo ione ferrico della citocromo-ossidasi, bloccando la respirazione cellulare e provocando grave tossicità sistemica e rapido collasso cardiocircolatorio. Gli antidoti utilizzabili sono amile nitrito, sodio tiosolfato e idrossicobalamina, associati a somministrazione di ossigeno. L’amile nitrito induce formazione di metaemoglobina (MetHb), che si lega al cianuro formando cianometaemoglobina; ciò libera la citocromo-ossidasi mitocondriale dal blocco causato dallo ione CN e ne rende più facile la conversione ad opera dell’enzima rodanasi in tiocianato, metabolita meno tossico escreto per via renale. Tale meccanismo d’azione antidotico può tuttavia risultare dannoso o letale in quanto la MetHb causa diminuita capacità di trasporto di ossigeno da parte dell’emoglobina, e questo può, ad esempio, aggravare l’ipossia in pazienti con inalazione di fumi d’incendio e contemporanea elevata carbossiemoglobinemia. In considerazione di questo potenziale rischio e della pratica e veloce via di somministrazione (inalatoria), l’antidoto deve essere utilizzato solo in fase extraospedaliera e nelle grandi emergenze, cioè quando risulti impossibile disporre o somministrare antidoti più sicuri ed efficaci a un numero elevato di intossicati. • Forma farmaceutica/formulazione: fiala da 1 ml (3 gocce di principio attivo). • Posologia: rompere 1-2 fiale su garza e far inalare per 30 secondi ogni minuto per 3 minuti. Il trattamento è ripetibile fino all’inizio della somministrazione di altri antidoti per via endovenosa. • Scorta minima consigliata: 200 fiale. Il sodio tiosolfato agisce come donatore di gruppi solfuro all’enzima rodanasi, aumentando in questo modo la conversione del CN in tiocianato. L’antidoto è ben tollerato: i possibili e rari effetti collaterali comprendono nausea, vomito e ipotensione. • Forma farmaceutica/formulazione: fiale da 1 g/10 ml per via endovenosa. • Posologia: 8-16 g/die. • Scorta minima consigliata: 20 fiale. L’idrossicobalamina lega lo ione CN formando cianocobalamina, forma di vitamina B12, che viene poi escreta per via renale. Può essere considerato l’antidoto ideale, in quanto non compromette il trasporto di ossigeno e non causa ipotensione. • Forma farmaceutica/formulazione: flacone da 5 g per via endovenosa. • Posologia: 5 g in 10 minuti; sono possibili somministrazioni ripetute, fino a 20 g. • Scorta minima consigliata: 2-4 confezioni. INTOSSICAZIONE DA ALCOLI E GLICOLI (ES. METANOLO E GLICOLE ETILENICO) Metanolo e glicole etilenico, come tali, sono relativamente poco tossici, ma vengono metabolizzati dall’enzima alcol-deidrogenasi (ADH) a metaboliti tossici che possono causare danno d’organo e decesso. Il metanolo è metabolizzato ad acido formico, che provoca acidosi metabolica e tossicità oculare, generalmente irreversibile. Il glicole etilenico è metabolizzato ad acido glicolico, che provoca acidosi metabolica, e ad acido ossalico, che provoca tossicità renale a causa della formazione di cristalli di ossalato di calcio. Entrambi possono indurre tossicità irreversibile sul sistema nervoso centrale. Gli antidoti utilizzabili sono etanolo e fomepizolo. L’etanolo inibisce competitivamente l’ADH, limitando la conversione di metanolo e glicole etilenico ai rispettivi metaboliti tossici. I rischi associati alla somministrazione di etanolo includono depressione del sistema nervoso centrale, ipoglicemia, nausea e vomito; inoltre la somministrazione endovenosa può incrementare il rischio di flebiti e ipertonicità con iponatremia. È richiesto il monitoraggio frequente dell’alcolemia e della glicemia. • Forma farmaceutica/formulazione: fiale da 2 o da 10 ml a 95°/96° per via endovenosa. • Posologia: variabile in relazione alla gravità dell’intossicazione; in caso di necessità è opportuno rivolgersi allo specialista del CAV. • Scorta minima consigliata: 100 fiale da 10 ml. Il fomepizolo inibisce competitivamente l’ADH, con potenza maggiore rispetto all’alcol etilico; la concentrazione terapeutica ematica è costante, gli effetti collaterali sono meno frequenti e sono necessari minor controlli di laboratorio. • Forma farmaceutica/formulazione: fiale da 1 g/ml o 5 mg/ml per via endovenosa. • Posologia: dose iniziale di 15 mg/kg; a seguire 2 dosi da 10 mg/kg ogni 12 ore e in base alla consulenza del CAV. • Scorta minima consigliata: 3.5 g.