Alimentazione e cultura - Istituzione Biblioteca Classense

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Alimentazione e
Cultura
Floris Van Dijk, Natura morta , 1622,
Amsterdam, Collezione privata
Suggerimenti di lettura a cura della Biblioteca Classense
Bibliografia aggiornata al 29//03/2010
Una storia commestibile dell'umanità / Tom Standage ; traduzione di Susanna Bourlot. Torino : Codice, [2010!. - X, 241 p. : ill. ; 22 cm.
Inventario 461254 Collocazione LETTURA 394.1 STANDAGE T
Nel corso dei secoli il cibo ha rappresentato per l'uomo molto più che
un semplice mezzo di sostentamento. E stato di volta in volta la causa
di cambiamenti epocali, strumento di potere, apripista delle prime reti
commerciali globali, collante tra le società, arma ideologica e causa di
conflitti. La sua influenza sulla storia mondiale può essere paragonata,
a una “forchetta” invisibile che ha pungolato l'umanità, segnandone e
cambiandone talvolta il destino. Un impatto storico e sociale che
ancora oggi non smette di far sentire il suo peso. L’osservatorio
privilegiato dell’autore offre infatti nuove prospettive sui nostri tempi
permettendo di affrontare con occhio diverso temi attuali e caldissimi
come la crisi alimentare, le cause e gli effetti del vertiginoso sviluppo
demografico del XX secolo, l'uso delle colture per ottenere
biocarburanti, i tanto discussi OGM e la nascita del movimento
alimentare locale.
In difesa del cibo / Michael Pollan ; traduzione di Giovanni Luciani. - Milano : Adelphi, 2009. 252 p. ; 22 cm
Inventario 457177
Collocazione LETTURA 613.2 POLLAN M
In questo volume, Pollan demolisce una credenza particolarmente pericolosa e ormai diffusissima, e
cioè che a renderci più sani e più belli non siano tanto le cose che mangiamo, quanto le sostanze che le
compongono. Accade poi invece, che gli stessi componenti della dieta che fino a poche settimane prima
erano presentati come irrinunciabili improvvisamente vengano messi al bando, e che per paradosso gli
Stati Uniti, il paese più ossessionato dal terrore di mangiare qualcosa che fa male, o di non mangiare ciò
che fa bene, si siano dati il modello alimentare più malsano e patogeno fin qui conosciuto. Il rimedio?
Sarebbe semplice, sostiene Pollan: non mangiare nulla che la nostra nonna non avrebbe mangiato. In
altre parole: cibo, meglio se poco, e meglio ancora se verde. Sarebbe semplice se non sconvolgesse il
credo dell'industria più potente e insostituibile al mondo, quella agroalimentare, tutt’altro che
disponibile a scendere a compromessi.
Il riposo della polpetta e altre storie intorno al cibo / Massimo Montanari. - Roma ; Bari
: GLF editori Laterza, 2009. - X, 208 p. ; 21 cm
Inventario 461093 Collocazione LETTURA 801 ZAID G
Perché il pane è un simbolo di civiltà? Cosa può insegnarci la pasta sul rapporto tra forma e sostanza?
Che cosa significa dividere le carni, e non poter dividere la minestra? Ricercare la ricetta perfetta è
ideologicamente corretto? Le ricette di cucina hanno qualcosa in comune con le ricette del medico?
Perché al barbecue cucinano sempre i maschi? I piccoli gesti della vita quotidiana hanno un senso quasi
mai banale. Aiutano a riflettere su quello che accade ogni giorno intorno a noi, sul nostro rapporto col
mondo, con gli altri, con noi stessi. “Un’idea a cui sono particolarmente affezionato”, scrive Montanari,
“è che le pratiche di cucina non solo costituiscono un decisivo tassello del patrimonio culturale di una
società, ma in molti casi rivelano meccanismi fondamentali del nostro agire materiale e intellettuale. La
cucina può così essere assunta come metafora della vita, a meno che non ammettiamo che la vita stessa
sia metafora della cucina”.
2
Alimentazione, cultura e società / Jean-Pierre Poulain. - Bologna : Il mulino, [2008]. - 232 p.
; 21 cm. ((Traduzione di Aldo Pasquali.
Inventario 447112 Collocazione LETTURA 394.1 POULAIN J
Tra ogm e bio, cucina etnica e cibi vegetariani, digiuno rituale e grande abbuffata, tanta parte della
nostra vita - anche emozionale - ruota attorno al cibo. Facendo il punto sull'alimentazione
contemporanea, il libro parla dei mutamenti che l'attraversano: qual’è l'impatto della
globalizzazione? Che cosa ne è dei modelli alimentari tra macdonaldizzazione e reinvenzione delle
cucine locali? In che modo l’organizzazione della vita quotidiana condiziona i modi di mangiare?
Di che cosa è spia il fenomeno dell'obesità e come interpretare l’ansia che spesso si accompagna al
comportamento alimentare? Nel fornire una risposta a tali interrogativi, l’autore intende accreditare,
attraverso il concetto di “spazio sociale alimentare”, un approccio scientifico nuovo a questi temi,
che metta a frutto il contributo della sociologia del consumo, della riflessione sulle tecniche del
corpo, della sociologia della cultura e persino della sociologia dell’immaginario.
Il pranzo della festa : una storia dell'alimentazione in undici banchetti / Martin
Jones. - Milano : Garzanti, 2009. - 452 p. : ill. ; 21 cm. ((Traduzione di Serena Lauzi.
Inventario 456708 Collocazione LETTURA 394.109 JONES M
Trentamila anni fa, quando ancora vivevano i mammut e le tigri
dai denti a sciabola, i nostri antenati già condividevano il cibo.
Perché da sempre gli uomini consumano pacificamente i pasti in
comune, obbedendo a precisi rituali, anche nella vita quotidiana:
dalla preparazione e cottura degli alimenti alla gerarchia dei posti,
dal modo in cui i cibi vengono presentati, spartiti e consumati alle
conversazioni con cui s’intrattengono i commensali. Attraverso
undici banchetti si ripercorre la storia dell'alimentazione umana:
dalla differenza tra la nostra alimentazione e quella delle scimmie
per arrivare ai pranzi consumati davanti alla tv. Martin Jones segue
in primo luogo la trasformazione della nostra dieta, partendo dai
primi cacciatori e raccoglitori fino ai fast food e al forno a
microonde, aiutando a comprendere l'evoluzione della società e
l'impatto ambientale del consumo globale di cibo.
Il dilemma dell'onnivoro / Michael Pollan ; traduzione di Luigi Civalleri. - Milano : Adelphi,
[2008]. - 487 p. ; 22 cm.
Inventario 447446 Collocazione LETTURA 394.1 POLLAN M
Che cosa mangiamo, e perché? Sono domande che ci poniamo ogni giorno, convinti che per
rispondere basti sfogliare la rubrica di un giornale, o ascoltare per qualche minuto l’ultimo
imbonitore nutrizionista ospitato in tv. Ma se quelle domande le si guarda un po’ più da vicino,
come fa Michael Pollan in questo suo documentato saggio, le risposte appaiono meno scontate. Che
legga insieme a noi le strepitose biografie del defunto pollo “biologico” riportate sulla confezione di
petti del medesimo, o attraversi le lande grigie e fangose del Midwest, dove milioni di bovini nutriti
a mais e antibiotici vivono la loro breve esistenza fra immensi stagni di liquame, Pollan arriva
immancabilmente a conclusioni di volta in volta raccapriccianti o paradossali.
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La psicologia a tavola / Mark Conner, Christopher J. Armitage. - Bologna : Il mulino, [2008]. 272 p. ; 21 cm. ((Trad. di Margherita Guidetti.
Inventario 447427 Collocazione LETTURA 394.1 CONNER M
Essenziale per la vita umana, il cibo svolge funzioni che vanno ben oltre il sostentamento. Sul cibo,
barometro del nostro benessere fisico e psichico, si concentra una sempre maggiore attenzione
pubblica, come testimonia l’interesse per certi versi ossessivo che a questo argomento riservano i
media. Tuttavia, se si esclude il contributo dell'antropologia, è solo negli ultimi venti anni che gli
scienziati sociali ne hanno fatto un oggetto di studio. Questo volume illustra le principali ricerche
della psicologia sociale nel campo dell'alimentazione. Viene esaminata l'influenza dei fattori sociali
in relazione alle scelte alimentari, al controllo del peso, ai disturbi alimentari, ed è analizzato il
rapporto tra stress e cibo, tra cibo e presentazione di sé.
Dalla fame alla sazietà / Andrea Segrè, Alberto Grossi ; con una nota di Sergio Valzania. Palermo : Sellerio, 2007. - 181 p. ; 20 cm.
Inventario 439072 Collocazione LETTURA 363.8 SEGRE A
Quante calorie assumeva ogni giorno un contadino della pianura padana a inizio Novecento? Per
quali motivi la produzione alimentare potrebbe sfamare il doppio dell'attuale popolazione mondiale
eppure 800 milioni di persone soffrono la fame? Attraverso episodi, storie, curiosità e biografie un
viaggio lungo il XX secolo: dalle lotte contadine e la nascita delle cooperative, alle grandi illusioni
del ventennio fascista, prima fra tutte l'autosufficienza agricola dell’Italia, per giungere
all'alimentazione in tempo di guerra. Poi le “biografie”, di cinque grandi prodotti della terra,
indispensabili all’uomo ieri come oggi: patata, pomodoro, riso, frumento e cacao. Infine l’impatto
delle tecnologie moderne sul mondo contadino: dalla meccanizzazione all’agroindustria, dal
marketing alla pubblicità. E ancora le nuove forme di produzione e consumo alimentare, le tipicità
italiane e i successi del made in Italy nel mondo.
Piccola etnologia del mangiare e del bere / Klaus E. Müller. - Bologna : Il mulino, [2005].
- 153 p. : ill. ; 21 cm. ((Trad. di Furio Ferraresi e Christian Bisi.
Inventario 406900 Collocazione LETTURA 394.109 MULLER K
Dopo aver ripercorso la storia del regime alimentare delle società
tradizionali, da quelle dei cacciatori-raccoglitori a quelle fondate
sull'agricoltura stanziale, l’autore ricorrendo a una ricca serie di
esempi ricavati dalla Bibbia, dalle fiabe, dalle tradizioni popolari e
dalla ricerca etnologica si incammina per un percorso che tocca
moltissime stazioni: il ruolo cerimoniale del cibo; le offerte
riparatrici e l'agnello sacrificale; il paese della cuccagna; le numerose
relazioni tra cibo e appetito sessuale; il cibo come strumento di
guarigione del corpo, di salvezza dell'anima o al contrario di
possibile dannazione...
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Il mondo a tavola : precetti, riti e tabù / Chef Kumalè. - Torino : Einaudi, 2007. - 190 p. ;
21 cm.
Inventario 432393
Collocazione LETTURA 394.1 KUMALE C
Chef Kumalè è un gastronomo, uno scrittore, un antropologo appassionato e specializzato nei sapori del
mondo. Sfruttando la sua amplissima esperienza a contatto con le cucine del mondo Chef Kumalè
affronta in questo libro diversi temi: il cibo come simbolo; la globalizzazione dei mercati e dei flussi
migratori per capire il modo in cui cambiano gli stili di consumo alimentare degli italiani;
l’esotizzazione del gusto, tra cucina etnica, fusion e world food; “la cucina come Dio comanda”: i
precetti alimentari nelle religioni del vicino ed estremo Oriente; il rito del cibo: il ciclo vitale della
famiglia nelle diverse culture e nella cucina delle feste.
Alimentazione, clima ed evoluzione dell'uomo / Leone Arsenio. - Fidenza : Mattioli 1885,
stampa 2007. - 244 p. : ill. ; 24 cm.
Inventario 434337 Collocazione LETTURA 394.1 ARSENIO L
Per milioni di anni la ricerca del cibo ha condizionato l’evoluzione, il
benessere e la crescita delle popolazioni, ha contribuito a plasmare lo
sviluppo sociale, ha ispirato scontri e guerre, ha affrettato la scoperta
di nuovi territori e di nuovi mondi, e tutto questo si è intrecciato con
le variazioni del clima, che hanno svolto un ruolo fondamentale nel
modificare l’ambiente e quindi l’alimentazione e la storia
dell’umanità. Gli uomini non hanno mai subito passivamente le
condizioni ambientali, ma hanno svolto, nel bene e nel male, un ruolo
attivo e importante nel determinismo delle loro vicende storiche.
Anche nelle situazioni più difficili l’uomo non si è appiattito nella
semplice ricerca della sopravvivenza e non ha mai rinunciato al bello
a favore dell’utile, a onorare i morti, a dedicarsi all'arte, alla filosofia,
alla religione, in una parola alla cultura: persino nel freddo
dell’ultima glaciazione, l’uomo del Maddaleniano si è dedicato alle
bellissime pitture nelle grotte.
Alimentazione e cultura / a cura di Ivo Picchiarelli e Eros Barone. - Milano : F. Angeli,
[2007]. - 185 p. ; 23 cm.
Inventario 441396 Collocazione LETTURA 394.1 PICCHIAREL I
L’alimentazione non va ricondotta alla cosiddetta “cultura materiale” ma più semplicemente al verbo
colere, da cui si dipartono in unità coerente di significato le parole culto, coltura e cultura. In questa
prospettiva l’IRRE Lombardia organizzò i convegni Culti, colture e culture attraverso l'alimentazione,
nel 2002, e Identità e mondialità attraverso l'alimentazione, nel 2003, in cui si evidenziarono i rapporti
tra alimento, alunno ed alma, attributo di mater e dell2Universitas studiorum, e tra il sapére e il sàpere.
Approfondimenti ulteriori confluirono nel convegno del 2004 Alunno e alimentazione e nel progetto di
ricerca-azione Educazione e alimentazione, realizzato nell'anno scolastico 2004-2005. Sono stati raccolti
nel presente volume i contributi, esiti di queste attività, elaborati da Eros Barone, Giuliana Boirivant,
Carlo Brusa, Luciano Cerioli, Pier Luigi Manachini, Davide Papotti, Agnese Visconti e Ivo Picchiarelli.
Il testo intende proporsi come strumento di riflessione sull’universo dell’alimentazione, cultura che
nutre, dimensione di ricerca possibile nella scuola e con la scuola.
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Perchè agli italiani piace parlare del cibo / Elena Kostioukovitch ; prefazione di Umberto
Eco. - Milano : Sperling & Kupfer, [2006]. - XXIII, 532 p. : ill. ; 21 cm.
Inventario 426705 Collocazione LETTURA 641.594 KOSTIOUKOV E
Un’abitudine tutta italiana che stupisce e affascina gli stranieri è quella di parlare di cibo e buona
tavola. In qualsiasi ambiente e con qualsiasi compagnia, basta nominare un piatto e subito c'è chi
ricorda pranzi passati, chi elenca come in un rituale magico gli ingredienti di una ricetta, chi cita un
formaggio come se ancora ne assaporasse l'aroma. E non mancano i riferimenti alla storia e alla
cultura nazionali, spesso intriganti. Per esempio, perché nel Ventennio il regime tentò di abolire la
pastasciutta? E che cosa c’entra la cicoria con la lotta di classe? Inoltre, è curioso come chi spiega
una preparazione tipica rimandi con mille suggestioni al proprio territorio d’origine o d’affezione, e
che preferire il panettone al pandoro non sia solo questione di gusto personale. Di cibo sono poi
pregni il linguaggio (rendere pan per focaccia, divorare un libro...) e l'immaginario collettivo,
cosicché ogni affermazione nasconde abissi di senso. Ma perché tutto questo? Perché mangiare dà
gioia tanto quanto gustare il sapore delle parole, perché il codice culinario avvicina e appassiona,
perché così si può resistere all'influenza omologatrice del fast food e del consumismo.
La cucina italiana : storia di una cultura / Alberto Capatti, Massimo Montanari. - Roma
[etc.] : GLF editori Laterza, 1999. - XVI, 408 p. : ill. ; 21 cm.
Inventario
335859
Collocazione DEWEY 641.594 07
L’Italia delle cento città e dei mille campanili è anche l’Italia delle cento cucine e delle mille ricette.
La grande varietà delle tradizioni alimentari, specchio di un'esperienza storica dominata a lungo dal
particolarismo e dalla divisione politica, è il carattere che maggiormente contraddistingue la
gastronomia del nostro paese, rendendola straordinariamente ricca e attraente. Basta questo per
concludere che una cucina italiana non esiste e non è mai esistita? È ciò che spesso si è portati a
credere, ma la scommessa di questo libro è dimostrare il contrario, in base a considerazioni che
tendono a rovesciare alcuni luoghi comuni e i più consueti modi di approccio alla storia della
cucina.
Il senso del cibo : mondo antico e riflessi contemporanei / Paolo Scarpi. - Palermo :
Sellerio, [2005]. - 169 p. ; 21 cm.
Inventario 410745 Collocazione LETTURA 394.1 SCARPI P
L’alimentazione umana non è solo un fatto biologico. Ogni cibo è
radicato nella storia della comunità di appartenenza, ne identifica
la diversità. Ogni pietanza è, simbolicamente, uno strumento di
mediazione tra l'uomo e la realtà che lo circonda e al tempo stesso
un campo di sedimentazione culturale. Rispetto al nostro
presente, che ha perso ogni rapporto diretto con la sacralità della
spartizione e della consumazione del cibo, il mondo antico si
rivela una territorio privilegiato in grado di recuperare le strutture
ideologiche profonde che governano la consumazione del cibo.
L’analisi dei miti, riti e simboli di quel mondo costituisce lo
specchio del sistema di valori che ha caratterizzato il rapporto con
il cibo della nostra civiltà.
6
Il mondo in cucina : storia, identità, scambi / Jean-Pierre Devroey ... et al.! ; a cura di
Massimo Montanari. - Roma etc.! : GLF editori Laterza, 2002. - XII, 204 p. ; 21 cm. ((Trad. di
Fausta Cataldi Villari, Arianna Maiorani e Andrea G. Tabacchi.
Inventario 360569 Collocazione DEWEY 641.509 02
La cucina è stata paragonata al linguaggio: come questo essa possiede vocaboli (i prodotti, gli
ingredienti) che si organizzano secondo le regole di grammatica (le ricette), di sintassi (i menu,
ossia l'ordine delle vivande), di retorica (i comportamenti conviviali). Come il linguaggio, la cucina
contiene ed esprime la cultura di chi la pratica, è depositaria dell'identità di gruppo. Ma è anche il
primo modo per entrare in contatto con gli altri: più della parola, il cibo si presta a mediare tra
culture diverse, aprendo i sistemi di cucina a incroci o contaminazioni. In questo volume, storici,
antropologi, sociologi, illustri discutono il ruolo della cucina come identità culturale e come veicolo
e prodotto dello scambio culturale.
Evoluzione e alimentazione : il cammino dell'uomo / Carlo Consiglio e Vincenzino
Siani. - Torino : Bollati Boringhieri, 2003. - 242 p. : ill. ; 22 cm.
Inventario 367927 Collocazione DEWEY 394.12 06
In natura, ogni forma vivente diviene prima o poi a sua volta cibo per altri esseri; ognuno è, in un
certo senso, energia in transito il cui flusso lega le singole specie in una rete fatta di necessità e
intrecciata attraverso istinti, strategie e opportunità. Per l’homo sapiens, le conquiste del Neolitico
hanno semplificato i problemi del sostentamento e hanno avuto un impatto decisivo per la
diffusione della specie. Nell'uomo moderno possiamo riscontrare gli adattamenti anatomici
determinati dall'evoluzione dei consumi alimentari, a partire dagli Ominidi che ci hanno preceduti
negli ultimi tre milioni di anni circa.
Se niente importa : perchè mangiamo gli animali? /
Jonathan Safran Foer ; traduzione di Irene Abigail Piccinini. Parma : Guanda, 2010. - 363 p. ; 22 cm.
Inventario
461518
Collocazione DEWEY 179.3 09
Jonathan Safran Foer, da piccolo, trascorreva il sabato e la
domenica con sua nonna. Quando arrivava, lei lo sollevava per
aria stringendolo in un forte abbraccio, e lo stesso faceva quando
andava via. Ma non era solo affetto, il suo: dietro c'era la
preoccupazione costante di sapere che il nipote avesse mangiato a
sufficienza. La preoccupazione di chi è quasi morto di fame
durante la guerra, ma è stato capace di rifiutare della carne di
maiale che l'avrebbe tenuto in vita, perché non era cibo kosher,
perché "se niente importa, non c'è niente da salvare". Il cibo per lei
non è solo cibo, è "terrore, dignità, gratitudine, vendetta, gioia,
umiliazione, religione, storia e, ovviamente, amore". Una volta
diventato padre, Foer ripensa a questo insegnamento e inizia a
interrogarsi su cosa sia la carne, perché nutrire suo figlio non è come nutrire se stesso, è più
importante. Questo libro è il frutto di un'indagine durata quasi tre anni che l'ha portato negli
allevamenti intensivi, visitati anche nel cuore della notte, che l'ha spinto a raccontare le violenze
sugli animali e i venefici trattamenti a base di farmaci che devono subire, a descrivere come
vengono uccisi per diventare il nostro cibo quotidiano.
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