Serena Cambareri Visual Communication 204 E L5 205 3 L’apparato circolatorio di anfibi e rettili 1 Sistemi chiusi e aperti 2 Sistemi semplici e doppi: i pesci Gli invertebrati più semplici non hanno un vero e proprio apparato circolatorio: il sangue circola per semplice diffusione tra le cellule, senza essere incanalato in un sistema di vasi. Negli invertebrati più evoluti esiste invece un complesso sistema di vasi sanguigni e pompe (cuori) che trasportano i liquidi nutritivi. Questi sistemi circolatori possono essere aperti se i cuori diffondono il sangue direttamente nei tessuti del corpo dell’animale; chiusi se il sangue viene pompato dai cuori lungo vasi sempre più sottili e ramificati che lo portano alle cellule. Animali come spugne, celenterati ed echinodermi non hanno un vero e proprio sistema circolatorio: le sostanze assorbite sono prelevate direttamente dalle cellule. Gli insetti, gli artropodi e quasi tutti i molluschi possiedono un sistema circolatorio aperto: il sangue viene pompato lungo un vaso e riversato in una cavità da cui bagna tutti i tessuti dell’animale. Un altro vaso, poi, raccoglie tutti i liquidi e li riporta al cuore. Gli anellidi come il lombrico, invece, possiedono una primitiva circolazione chiusa, in cui sono presenti strutture muscolari multiple chiamate “cuori”, localizzate in prossimità del capo dell’animale. Dai cuori partono verso la periferia vasi sanguigni che si ramificano verso i tessuti e poi si riuniscono di nuovo in vasi più grossi che tornano al cuore. Tutti i vertebrati hanno un sistema circolatorio chiuso più complesso e un unico cuore. Un sistema di vasi chiuso si dice semplice quando il sangue passa per il cuore una sola volta durante un giro completo, doppio quando vi passa due volte. Un sistema circolatorio doppio può essere completo, se il sangue ricco di ossigeno non si mescola mai con il sangue ricco di anidride carbonica, incompleto se il sangue ossigenato entra in contatto con quello non ossigenato. Nei pesci la circolazione è semplice e completa: dalla periferia del corpo, il sangue venoso carico di anidride carbonica passa nel cuore, dotato di due camere separate, atrio e ventricolo, e va alle branchie; da qui il sangue arterioso, carico di ossigeno, è distribuito a tutto il corpo. Si tratta di una circolazione molto lenta. vasi laterali resto del corpo cordone nervoso centrale vaso ventrale pompa (cuore o cuori) una camera del cuore a sette camere cuore cuore resto del corpo resto del corpo 4 L’apparato circolatorio di uccelli e mammiferi cuore cervello capillari polmoni polmoni cuore lombrico vaso dorsale Anfibi adulti e rettili hanno unbranchie cuore con due atri e un unico ventricolo, in cui il sangue passa due volte. Quello povero di ossigeno arriva dalla pericuore feria, entra nell’atrio destro, passa al ventricolo e raggiunge i polmoni dove si ossigena. Quello ricco di ossigeno rientra nel cuore dall’atrio sinistro, passa nel ventricolo per poi essere immesso nella circolazione periferica. Nell’unico ventricolo sangue venoso e arterioso resto del corpo si mescolano: il sistema è di tipo incompleto. Per la precisione i rettili, più evoluti, hanno un ventricolo in cui è abbozzato il setto interventricolare, cioè la parete che divide i ventricoli e forma un polmoni organo con quattro cavità. Alcuni rettili, come i coccodrilli, possiedono un cuopolmoni re con due atri e due ventricoli. branchie cuori laterali ditorial Design Unità B9 | Circolazione ed escrezione I sistemi circolatori negli animali presenti due atri e due ventricoresto li. La circolazione è doppia e del corpo completa: il sangue passa due volte dal cuore, durante un giro (piccola e grande circolazione), e sangue arterioso e venoso non si mescolano mai. È il sistema di circolazione al tempo stesso più complesso e più efficace, si è infatti sviluppato solamente nei vertebrati omeotermi. sangue venoso atrio sinistro atrio destro ventricolo sinistro ventricolo destro Lessico scientifico cavalletta sangue arterioso cuore Negli uccelli e nei mammiferi il piccola circolazione cuore è suddiviso in quattro cavi- (tra cuore e polmoni) resto tà, come il cuore umano, e sono del corpo grande circolazione (tra tra cuore e resto del corpo) corpo » sistema circolatorio aperto • open circulatory system quando il sangue esce dai ……………………… e scorre tra le cellule » sistema circolatorio doppio • pompa (cuore o cuori) spazi tra i tessuti double circulatory system Prepara l’interrogazione quando il sangue passa ……………………… volte per il cuore 19. Che differenza c’è tra un sistema circolatorio aperto e uno chiuso? 20. Cosa s’intende con “sistema doppio”? E con “sistema completo”? 21. Quali sono le differenze tra la circolazione nei pesci, negli anfibi e nei rettili? 22. Quali sono le caratteristiche della circolazione nei mammiferi e negli uccelli? » sangue arterioso • arterial blood sangue ricco di ……………………… Impaginazione del volume Stefano Zanoli Biologia. Elementi e immagini Le Monnier Scuola Come nasce un libro? Qual è il processo che porta alla pubblicazione di un volume sul quale imparare? Negli ultimi anni sono state queste le domande chiave nella mia ricerca professionale. Ho lavorato fianco fianco con le figure che interagiscono nella creazione di un volume per l’editoria scolastica, apprendendo i segreti e le tecniche che la carta richiede. Sono in grado di elaborare progetti editoriali complessi e gestire lo sviluppo di un’opera dalla prima bozza alla consegna dei PDF certificati. La mia formazione multidisciplinare mi permette di essere una figura versatile e completa: curo la grafica, gestisco il testo e il corredo iconografico, correggo le bozze e, quando richiesto, realizzo le illustrazioni. 234 L9 Unità B10 | Regolazione,controlloecoordinamento Il sistema endocrino Ipofisi 1 Le ghiandole endocrine Il corpo umano dispone di un altro importante sistema per il controllo del funzionamento coordinato di tutte le parti e gli organi del corpo: il sistema endocrino. Esso è formato da speciali organi, le ghiandole endocrine, che producono sostanze chimiche in grado di influenzare l’attività degli organi di tutti gli apparati, in base alle varie necessità: gli ormoni. Le ghiandole endocrine sono ghiandole a secrezione interna, poiché i loro prodotti vengono riversati direttamente nel sangue o nella linfa. Si differenziano dalle ghiandole esocrine, a secrezione esterna. Sono ghiandole esocrine le ghiandole gastriche e enteriche e le ghiandole mammarie. Il pancreas ha un comportamento sia esocrino sia endocrino. Situata alla base del cervello, è il più importante centro di controllo del sistema endocrino. Fa da tramite tra sistema nervoso centrale e sistema ormonale. Produce ormoni che controllano l’attività di tutte le ghiandole. 2 Le funzioni delle ghiandole endocrine Le principali ghiandole endocrine sono: ipofisi, epifisi, tiroide e paratiroidi, timo, ghiandole surrenali, pancreas, gonadi (ovaie e testicoli). Oltre a queste ghiandole, formate da masse di cellule specializzate nella produzione di ormoni, esistono anche cellule endocrine disseminate in molti organi: cuore, reni, fegato, intestino; anch’esse producono ormoni, rilasciati nei tessuti circostanti per stimolare a loro volta le cellule ad agire in determinati modi. Animazione Il cIclo cIrcadIano Un tipico ciclo circadiano è quello delVideo Quale ruolo ritmo veglia-sonno. giocano gli ormoni nella regolazione di questo ciclo? » Tiroide Questa ghiandola alla base del collo produce diversi ormoni, in particolare: • la tiroxina, che regola la velocità delle reazioni dentro le nostre cellule (metabolismo), è anche considerata un ormone della crescita, insieme alla somatotropina dell’ipofisi. • la calcitonina fa diminuire la quantità di calcio presente nel sangue. Epifisi Paratiroidi Sono quattro piccole ghiandole; producono il paratormone, che regola la quantità di calcio e fosforo nel sangue, contrastando l’azione della calcitonina. Pancreas Alcune cellule del pancreas, chiamate isole di Langerhans, producono ormoni, tra cui due che regolano il livello di zucchero nel sangue: l’insulina, per ridurlo, e il glucagone, per aumentarlo. Quando è necessario, l’organismo ricava glucosio attingendo alle riserve di glicogeno presenti nel fegato. Quando invece il glucosio è in eccesso, si accumula nel fegato per poi trasformarsi in glicogeno. Timo Questa ghiandola è situata dietro lo sterno, all’altezza del cuore. Oltre a regolare la maturazione dei linfociti T, produce alcuni ormoni; è attiva soprattutto nei bambini, mentre negli adulti rimpicciolisce e, con il tempo, si atrofizza. isole di Langerhans Gonadi o ghiandole sessuali Le ghiandole sessuali producono gli ormoni che regolano lo sviluppo degli organi sessuali maschili e femminili. Le gonadi femminili, o ovaie, producono: • gli estrogeni, che fanno maturare le cellule sessuali (ovuli) e promuovono lo sviluppo dei caratteri sessuali secondari nella donna; • il progesterone, che regola il ciclo mestruale e sviluppa la mucosa uterina. Le gonadi maschili sono i testicoli, che producono gli ormoni sessuali maschili o androgeni. Il principale è il testosterone, che fa maturare gli spermatozoi e promuove lo sviluppo dei caratteri sessuali secondari nei maschi. La sua funzione è ancora poco nota, ma si ritiene comunemente che partecipi alla regolazione dell’attività ritmica del sistema endocrino. Si ipotizza che l’ormone specifico prodotto dall’epifisi sia la melatonina, attiva nella regolazione dei ritmi biologici di sonno e veglia. ovaie Ghiandole surrenali Producono molti ormoni, tra cui l’adrenalina, che risveglia il corpo di fronte a un pericolo e si attiva in seguito a una particolare emozione, non solo di paura. L’adrenalina fa aumentare il battito cardiaco, la pressione arteriosa, il livello di glucosio nel sangue e la diffusione di sangue nei muscoli, stimolando il sistema nervoso simpatico. Le ghiandole surrenali producono anche il cortisone, un ormone che agisce in modo simile all’adrenalina ed è prodotto in situazioni di stress psicologico e fisico. testicoli 4. Cogli la sfida Fai una breve ricerca mirata sul web e rispondi alla domanda. Quale ormone è coinvolto nella reazione “combatti o fuggi”? A Estrogeno C Timosina B Adrenalina D Calcitonina Prepara l’interrogazione 47. Qualèladifferenzatraghiandoleendocrineedesocrine? 48. Qualeghiandolahauncomportamentosiaesocrinosiaendocrino?Perché? 49. Qualisonoiprincipaliormoniprodottidapancreaseghiandolesurrenali? 50. Qualisonoleghiandolesessuali?Cheormoniproducono? 235 unità 1 PERCORSO 2 Ricostruisci il Percorso che hai eseguito 1 La biologia: esplorare la vita Rispondi alla domanda dell’immagine inserendo nel testo i termini mancanti, scegliendoli tra quelli riportati di seguito: equilibrio • atmosfera • relazioni • grafici cartesiani • pesi Test Quali forze sono in azione in questa immagine? • Ci sono solo le _________________ esercitate dalle gru che sollevano dei pesi, ma anche le forze che mantengono in _________________ questa enorme struttura. • Ci sono le forze che agiscono in _________________, che si descrivono mediante le pressioni. Un biologo mostra questa immagine al collega e afferma: “Ecco come appare il campione che ho analizzato al microscopio...”. Il collega, però, non gli crede. Chi ha ragione, secondo te, e per quale motivo? • Lo studio delle forze, delle pressioni e dei loro effetti ti introduce all’indagine sulle _________________ tra le grandezze, alla loro formulazione matematica e alla loro rappresentazione, mediante i _________________ . 2 1 vettoriale • movimento • Newton • grandezza • pressione • forza • corpi • Pascal Mappa grandezza ____________ Completa la mappa del Percorso con i termini sotto elencati: è ____________ scalare è _______________ _______________ è può è si misura in si misura in Impaginazione del volume Piero Stroppa, Francesco Randazzo Fisica. Strumenti per una didattica inclusiva A. Mondadori Scuola l’azione tra due ____________ causare deformazione mettere in ____________ __________ N rapporto tra la forza applicata e la superficie di applicazione Newton/m2 (N/m2) = _________ (Pa) I moti curvilinei unità razione 5 Che cosa chiamiamo “vita” Qui comincia il tuo viaggio attraverso la biologia, la scienza che studia il fenomeno “vita”. Le sue radici, antichissime, affondano nel pensiero di filosofi greci come Aristotele; ma certo le prime osservazioni sul mondo vivente risalgono a tempi remoti, quando i primi uomini, sia pure in modo intuitivo, per sopravvivere impararono a distinguere le piante commestibili da quelle tossiche, a riconoscere le proprietà curative di alcune parti vegetali, a conoscere le abitudini degli animali per poterli cacciare con minori rischi. La biologia è una scienza in continua trasformazione: man mano che gli strumenti di osservazione si fanno più precisi, si evidenziano nuove relazioni tra fenomeni che si ritenevano già svelati; altre risposte divengono possibili e, nello stesso tempo, nuove prospettive si aprono alla ricerca biologica ( 1). Tuttavia, vi è una domanda a cui la biologia non può dare una risposta esauriente e unica: Che cos’è la vita? È difficile descrivere un fenomeno così complesso. Affrontiamo il problema con un po’ di fantasia. Immagina di fare una gita in montagna e di osservare il paesaggio: vedrai le nuvole, l’acqua nel torrente, i sassi sul sentiero, gli alberi nel bosco, tanti insetti e forse anche una marmotta. Sicuramente sai affermare che un insetto è vivente, mentre un sasso non lo è. Evidentemente, utilizziamo dei criteri derivanti dalla nostra esperienza quotidiana per distinguere un vivente dalla materia inanimata. Figura 1 Le domande della biologia. Guardando i viventi con gli occhi di un biologo, possiamo porci numerose domande: eccone alcune. Quali strategie attuano i bruchi per difendersi dai predatori? Si tratta di una specie stanziale o migratoria? Quale sarà il fabbisogno energetico di un usignolo? Come si infiltrano le giovani radici nei terreni compatti? Quali fattori inducono la germinazione di un seme? Impaginazione del volume Massimiliano Rusconi, Massimo Crippa Biologia per capire la vita A. Mondadori Scuola 99 6. I moti curvilinei Finora abbiamo trattato i moti dei corpi come se fossero rettilinei, senza curarci di eventuali cambi di direzione. Affrontiamo ora lo studio dei moti curvilinei, cioè i moti che avvengono su traiettorie curve. Iniziamo con il caso più semplice, il moto circolare uniforme [Fig.29]: un corpo in moto circolare uniforme percorre una traiettoria circolare, mantenendo costante il modulo della velocità. Ogni punto di una ruota che gira si muove di moto circolare. Se il moto è uniforme, la velocità rimane costante in modulo, mentre direzione e verso cambiano a ogni istante, per cui il vettore velocità si modifica [Fig.30]. v La biologia: esplorare la vita Unità 1 2 v r v v Fig.29 SIMBOLO T PERIODO UNITÀ DI MISURA secondo (s) ➜ Riproduzione ››4: ogni vivente è in grado di generare organismi simili a sé, trasmettendo a essi le sue caratteristiche. Le odierne conoscenze di genetica ci permettono di aggiungere che ciò è possibile grazie alla trasmissione di un “progetto”, scritto nel patrimonio genetico (il DNA) di ognuno: in base a queste istruzioni il nuovo organismo si costruisce da sé. Videolab ➜ Evoluzione ››5: nel corso delle generazioni i viventi si trasformano, acquisendo specifici adattamenti, in base ai quali aumentano le loro possibilità di sopravvivenza e di riproduzione in un certo ambiente. Nelle Video Analizziamo l’analogia tra il moto rettilineo uniformemente accelerato e il moto rotatorio uniformemente accelerato. ››1 Brucando l’erba, questa zebra trae dall’ambiente il nutrimento da cui potrà ricavare l’energia necessaria per tutte le sue attività. ∆s 2 · π · r = ∆t T ››3 La giovane zebra è destinata a crescere, riprodursi a sua volta, invecchiare e morire. modulo della velocità nel moto circolare uniforme ››5 Zampe potenti, adatte alla corsa, e mantello striato, che “spezza” il profilo corporeo rendendo l’animale meno visibile ai predatori: ecco due adattamenti che nelle zebre si sono affermati con l’evoluzione. ››6 L’ambiente esterno e interno di ogni vivente generano stimoli, cioè sollecitazioni che vengono interpretate dall’organismo e inducono una risposta. Per questa zebra, uno stimolo sonoro come il fruscio dell’erba può significare la presenza del predatore: la risposta è la fuga. ››7 Il cibo ingerito verrà demolito, con la digestione, in sostanze semplici che serviranno per fornire energia o per costruire nuove sostanze complesse: è un esempio degli innumerevoli processi del metabolismo. ➜ Omeostasi ››8: i viventi sono capaci di mantenere l’ambiente interno relativamente costante nel tempo, nonostante i continui cambiamenti all’esterno; questa caratteristica è detta omeostasi. Ne è un esempio l’insorgenza dei brividi di freddo. In caso di freddo intenso la temperatura corporea tende a diminuire: si innesca allora una risposta fisiologica che consiste in brevi ma intense contrazioni muscolari (i brividi appunto) che cercano di riportare la temperatura del corpo a valori normali. Se questa azione ha successo i brividi cessano per un effetto di retroazione negativa o feedback negativo ( 3). L’effetto complessivo di questo complesso meccanismo di reazione alle variazioni ambientali ha l’effetto di mantenere il corpo in condizioni stabili. Figura 3 Un esempio di meccanismo omeostatico. I recettori nervosi specializzati registrano la sensazione di freddo. Si verifica un abbassamento della temperatura ambientale. Il centro per la regolazione della temperatura, situato nel cervello, innesca una risposta inviando un segnale ai muscoli cutanei. I moti periodici Possiamo considerare il moto circolare uniforme come un caso molto semplice di moto periodico: un corpo compie un moto periodico se, a intervalli di tempo costanti, torna nella stessa posizione e ha uguale velocità e uguale accelerazione. Ciascuno degli intervalli di tempo costanti in cui si ripete il moto periodico costituisce il periodo del moto [Fig.31]. ➜ Metabolismo ››7: in ogni vivente avvengono processi chimici, grazie ai quali si mantiene vivo, che nel complesso costituiscono il suo metabolismo. Figura 2 Riconosciamo le caratteristiche dei viventi. Una circonferenza di raggio r è lunga 2 · π · r, con π = 3,14. Questa lunghezza è lo spazio ∆s percorso da un corpo in moto circolare nel tempo T. Allora, il modulo della velocità di un moto circolare uniforme si può calcolare come segue: v= ➜ Reattività ››6: uno stimolo è un cambiamento delle condizioni “ambientali” interne o esterne percepibile da un essere vivente. Sono esempi di stimoli le variazioni di temperatura e di luce, l’apparire di un predatore, la sensazione di fame. I viventi reagiscono agli stimoli con risposte adeguate, che spesso si basano sul movimento, più evidente negli animali (fuga, inseguimento ecc.) ma presente anche nelle piante che, pur fissate al suolo, sono in grado di orientarsi verso il Sole. ➜ Crescita ››3: ogni organismo si modifica nel tempo attraverso fasi che nel loro complesso compongono il suo ciclo vitale (nascita, crescita, morte o divisione). Il fenomeno è evidente in piante e animali, ma anche i batteri aumentano di dimensioni prima di dividersi. Periodo e velocità nei moti circolari La cinematica del moto rotatorio prede, per esempio, sono adattamenti il mimetismo e la velocità di fuga, nei predatori le zanne e gli artigli. ➜ Complessità e organizzazione ››2: ciascun vivente possiede un “ordine interno”, basato su di un’organizzazione gerarchica delle strutture che lo costituiscono, a partire dalle cellule. Fig.30 Molti dispositivi di uso comune si muovono di moto circolare rispetto al centro di rotazione: i punti di un CD che gira nel suo lettore, i frullatori, i piatti rotanti dei forni a microonde, le centrifughe per insalate, fino a dispositivi più complessi come le centrifughe utilizzate nella lavorazione del latte (per separare e produrre la panna) e dell’olio (per separare ed eliminare la parte acquosa mescolata con quella oleosa). Il periodo del moto circolare uniforme è il tempo che un corpo impiega a compiere un giro completo della circonferenza. Nel corso dei secoli i biologi hanno cercato di definire quali siano queste caratteristiche, individuando le seguenti ( 2). ➜ Consumo di energia ››1: i viventi, per svolgere le loro molteplici attività ma anche semplicemente per “rimanere vivi”, ricavano energia dall’ambiente, in forma di cibo (gli animali) o di luce (le piante). Fig.31 Vi sono molti esempi di moti periodici: il movimento verso l’alto e verso il basso di una pompa per l’estrazione del petrolio, le ali di un uccello in volo, il moto ondoso. Impaginazione del volume Piero Stroppa, Francesco Randazzo La Fisica in albergo A. Mondadori Scuola ››2 Anche una semplice piantina d’erba è un organismo altamente organizzato in livelli di complessità crescenti. Un cristallo, invece, ha un ordine interno molto semplice. ››4 Grazie al processo di riproduzione è nato questo piccolo, molto simile ma non identico ai suoi genitori. Il progetto genetico fornisce le istruzioni per la costruzione dell’individuo: per esempio, determina la particolare distribuzione delle strisce delle zebre. I muscoli cutanei si contraggono rapidamente e ritmicamente (brivido di freddo), innalzando la temperatura corporea. Quando questa torna a valori normali i brividi cessano. 3 è C O F N 7 & € 1 2 9 & 6I @ 6 V 4I F 0 0 A 5AC C38 BILE TA Il valore di un’illustrazione cresce con il moltiplicarsi dei linguaggi e l’incontro tra culture che il web favorisce. Una figura disegnata narra di mondi altrimenti inesplorati e in pochissimi secondi è in grado di comunicare un messaggio, un’atmosfera, un’identità. Per questo motivo mi piace indagare le infinite possibilità espressive che un’immagine offre: mescolo tecniche e stili e osservo il mondo con attenzione per creare sintesi visive efficaci e fresche. Nel mio portfolio ci sono illustrazioni per l’editoria, per il web, per il personal branding e tanto altro, quando si tratta di comunicare largo ai pennelli! CA I l l us t r at i on Sicurezza sul posto di lavoro La Sicurezza sul Lavoro è un tema importante che richiede chiarezza di contenuto e linguaggio semplice. Queste illustrazioni sono state elaborate per illustrare una serie di libretti informativi per i lavoratori di FCA MAnuALEn.6 1 2 PREMESSABILI Tutti i lavoratori addetti alla manovra di gru, argani e paranchi sono tenuti ad osservare, oltre alle disposizioni di legge e alle norme interne aziendali, le seguenti norme specifiche. La manovra dei suddetti mezzi, per brevità definiti “gru” nel prosieguo, è riservata esclusivamente a personale autorizzato. DovERIDELMAnovRAtoRE DELLAgRu Il manovratore é responsabile del buon uso del mezzo. Questo deve essere impiegato correttamente e con la massima cura e attenzione. L’addetto alla manovra delle gru deve attenersi scrupolosamente alle disposizioni ricevute dal proprio superiore e non deve compiere operazioni o manovre non di propria competenza. NO R ME D I S I CU R E zzA PE R I L AV O R AT O R I NO R ME D I S I CU R E zzA È vietato eseguire operazioni o manovre di cui non si è a perfetta conoscenza. In casi dubbi occorre rivolgersi al proprio superiore. Manovra delle gru All’inizio del lavoro, il manovratore deve controllare l’efficienza e il regolare funzionamento del mezzo sotto il profilo della sicurezza. È vietato il sollevamento e il trasporto di persone con la gru. no MANOVRA DELLE GRU 4 5 MANOVRA DELLE GRU E-commerce senza frontiere Quando ci si affaccia al mercato globale la questione linguistica può rappresentare un ostacolo. Un’immagine immediatamente riconoscibile è la soluzione. Icone per l’e-commerce della Clas snc Designing design La sfida era raccontare il lavoro di un team (quello del Laboratorio di Ergonomia presso il Dipartimento di Psicologia dell’Università di Torino) nello spazio di un poster da presentare a un convegno internazionale. Sintesi di concetto? Roba da illustratori G raphic Design Comunichiamo di continuo, questo è chiaro, eppure la questione della comunicazione è ancora un campo da esplorare perché per ogni progetto che nasce merita uno studio e un’attenzione speciali. Innanzitutto bisogna avere le idee chiare e parte del mio lavoro è questo, aiuto a far chiarezza sulle 5 W: Why, Who, When, Where, Why. A questo punto si passa dalla teoria alla pratica e si trasformano le idee in realtà: non c’è idea che non possa essere messa in pratica, mi piace trovare soluzioni su misura e non perdo mai di vista le lezioni imparate. Credo che ogni prodotto grafico sia un po’ come un frutto, un cibo per l’anima, per questo curo progetti che aggiungano realtà e siano sani e nutrienti. Comunicazione grafica per il convegno organizzato dal Laboratorio di Ergonomia presso il Dipartimento di Psicologia dell’Università di Torino (Locandina + Flyer) FEBBRAIO ¶ CALENDARIO 2014 , . / ~ ; –. ?; ? ! – .! )(# ; (#) ?–!# , , Un anno straordinario, sotto tutti i... punti di vista! ; A discapito di chi lo vedrebbe in declino, il punto e virgola gode di ottima salute. Tra i segni di punteggiatura più antichi, veniva utilizzato dai greci come punto di domanda o, talvolta, con il valore del due punti, segno parente con il quale condivide il senso della pausa. Oggi è usato anche nelle emoticon ammiccanti, ma già Toto Cutugno ne coglieva il lato malizioso in una vecchia canzone a lui intitolata. Segni d’interpunzione. Per noi e per i nostri clienti sono strumenti fondamentali e fedeli cui spesso non si presta l’attenzione che meritano. Questo vuole essere un calendario che invita a soffermarsi sui dettagli che fanno la differenza nella ricerca dell’impeccabilità, in pieno stile EICON! L S D 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 , M M G V Marzo L M M S D 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30 31 gio/thu ______________________________________________________________ gio/thu __________________ ven/fri sab/sat __________________ ven/fri __________________ dom/sun __________________ dom/sun __________________ lun/mon __________________ __ _ __ __ ____ dom/sun __________________ lun/mon __________________ _ _ _ __ _ _ _ mer/wed __________________ _ __ mar/tue __________________ sab/sat __________________ __ __ L’educazione è mar/tue __________________ cosa del cuore mer/wed Don _____ Bosco __________________ ________________ _______________________ lun/mon __________________ gio/thu mar/tue __________________ __________________ gio/thu __________________ ven/fri __________________ ven/fri __________________ L ’e d u c a zi o n sab/sat __________________ sab/sat __________________ e è co dom/sun __________________ sa mar/tue __________________ ____________________________________________ mer/wed __________________ mer/wed __________________ gio/thu __________________ ven/fri __________________ sab/sat __________________ dom/sun __________________ lun/mon __________________ mar/tue __________________ mer/wed __________________ mar/tue __________________ mer/wed __________________ gio/thu __________________ ven/fri __________________ 26 27 28 29 30 31 dom/sun __________________ lun/mon __________________ mar/tue __________________ mer/wed __________________ Things to remember: ______________________________ ______________________________ ______________________________ L ’e d u c a zi o n _ __ __ ___ _ __ L ’e d u c a zi o n e co sa ____________ __________________ sab/sat __________________ dom/sun __________________ lun/mon __________________ mar/tue __________________ mer/wed __________________ gio/thu __________________ ven/fri __________________ sab/sat __________________ dom/sun __________________ dom/sun __________________ _ _ _ _ __ _ _ _ ven/fri __________________ 28 29 30 31 L’educazione è cosa del cuore Don Bosco __ __ __________________ mer/wed ______________________________ _ __ __ ____ __ mar/tue __________________ gio/thu mar/tue __________________ __ _ lun/mon __________________ __________________ 19 20 21 22 23 24 25 26 27 ven/fri __________________ ven/fri sab/sat __________________ Things to remember: lun/mon __________________ lun/mon __________________ mar/tue __________________ mar/tue ________________________________________________________ ______ mar/tue __________________ mer/wed __________________ gio/thu sab/sat __________________ sab/sat __________________ dom/sun __________________ lun/mon __________________ dom/sun __________________ lun/mon ________________________________________________________ ______ gio/thu __________________ ven/fri __________________ ven/fri __________________ ven/fri __________________ è gio/thu __________________ __________________ e mer/wed __________________ mer/wed __________________ L ’e d u c a zi o n gio/thu __________________ gio/thu __________________ ______________________________ ______________________________ ______________________________ mer/wed __________________ mer/wed __________________ uore del c dom/sun __________________ mer/wed 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30 mar/tue __________________ sa sab/sat __________________ mar/tue __________________ 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 ______ ________________________________________________________ co ________________________________ _ __ __ __ _ ____________ __ ven/fri __________________ 10 11 12 13 14 15 16 17 18 ____________ _ ________________________________ __ uore d el c _ __ __ ___ _ mar/tue __________________ mar/tue __________________ mer/wed __________________ sab/sat __________________ dom/sun __________________ lun/mon __________________ mar/tue __________________ mer/wed __________________ Maggio/May 2014 lun/mon 5 mar/tue 6 mer/wed 7 gio/thu 1 8 ven/fri 2 9 sab/sat 3 10 dom/sun 4 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30 31 26 27 28 29 30 31 Aprile/April 2014 L’educazione è cosa del cuore Don Bosco è 19 20 21 22 23 24 25 è _ L’educazione è cosa del cuore Don Bosco ______________________________ __ __________________ e 12 13 14 15 16 17 18 _ __ __ __ _ ______________________________ ______________________________ ______________________________ _ gio/thu Maggio/May 2014 lun/mon 5 mar/tue 6 mer/wed 7 gio/thu 1 8 ven/fri 2 9 sab/sat 3 10 dom/sun 4 11 ______________________________ Things to remember: Aprile/April 2014 __________________ ven/fri __ 19 20 21 22 23 24 25 __ mer/wed gio/thu __________________ __ 12 13 14 15 16 17 18 L’educazione è cosa del cuore Don Bosco mar/tue __________________ mer/wed __________________ __________________ _ 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 L’educazione è cosa del cuore Don Bosco lun/mon __________________ mar/tue __________________ sab/sat __________________ __ ____________ 1 2 3 4 5 6 7 8 9 28 29 30 31 L’educazione è cosa del cuore Don Bosco gio/thu Maggio/May 2014 lun/mon mar/tue mer/wed gio/thu ven/fri sab/sat dom/sun 19 20 21 22 23 24 25 26 27 uore d el c mar/tue __________________ 10 11 12 13 14 15 16 17 18 sa uore del c lun/mon __________________ dom/sun __________________ lun/mon __________________ gio/thu __________________ sab/sat __________________ __________________ mer/wed __________________ ven/fri __________________ ____________________________________________ __________________ mar/tue __________________ ___________________________________________________ 1 2 3 4 5 6 7 8 9 mer/wed __________________ mer/wed Aprile/April 2014 mar/tue __________________ co 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30 31 mar/tue __________________ lun/mon __________________ _ 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 L’educazione è cosa del cuore Don Bosco ____________________________________________ Aprile/April 2014 G V Progetto grafico e redazione testi per il calendario 2014 Eicon Progetto grafico del calendario 2014 per Engim ________________________________ Progetto grafico del catalogo e dello stand per la partecipazione della Serica alla fiera Paperworld, Dubai 2014 Things to remember: ______________________________ ______________________________ ______________________________ ______________________________ Maggio/May 2014 lun/mon mar/tue mer/wed gio/thu ven/fri sab/sat dom/sun 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30 31 Lavoriamo insieme? 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