Serena Cambareri
Visual Communication
204
E
L5
205
3 L’apparato circolatorio di anfibi e rettili
1 Sistemi chiusi e aperti
2 Sistemi semplici e doppi: i pesci
Gli invertebrati più semplici non hanno un vero e proprio apparato circolatorio: il sangue circola per semplice
diffusione tra le cellule, senza essere incanalato in un sistema di vasi. Negli invertebrati più evoluti esiste invece
un complesso sistema di vasi sanguigni e pompe (cuori)
che trasportano i liquidi nutritivi. Questi sistemi circolatori possono essere aperti se i cuori diffondono il sangue
direttamente nei tessuti del corpo dell’animale; chiusi se
il sangue viene pompato dai cuori lungo vasi sempre più
sottili e ramificati che lo portano alle cellule.
Animali come spugne, celenterati ed echinodermi non
hanno un vero e proprio sistema circolatorio: le sostanze assorbite sono prelevate direttamente dalle cellule.
Gli insetti, gli artropodi e quasi tutti i molluschi possiedono un sistema circolatorio aperto: il sangue viene
pompato lungo un vaso e riversato in una cavità da cui
bagna tutti i tessuti dell’animale. Un altro vaso, poi,
raccoglie tutti i liquidi e li riporta al cuore. Gli anellidi
come il lombrico, invece, possiedono una primitiva circolazione chiusa, in cui sono presenti strutture muscolari multiple chiamate “cuori”, localizzate in prossimità
del capo dell’animale. Dai cuori partono verso la periferia vasi sanguigni che si ramificano verso i tessuti e poi
si riuniscono di nuovo in vasi più grossi che tornano al
cuore. Tutti i vertebrati hanno un sistema circolatorio
chiuso più complesso e un unico cuore.
Un sistema di vasi chiuso si dice semplice quando il sangue
passa per il cuore una sola volta durante un giro completo,
doppio quando vi passa due volte. Un sistema circolatorio
doppio può essere completo, se il sangue ricco di ossigeno
non si mescola mai con il sangue ricco di anidride carbonica, incompleto se il sangue ossigenato entra in contatto
con quello non ossigenato.
Nei pesci la circolazione è semplice e completa: dalla periferia del corpo, il sangue venoso carico di anidride carbonica passa nel cuore, dotato di due camere separate, atrio
e ventricolo, e va alle branchie; da qui il sangue arterioso,
carico di ossigeno, è distribuito a tutto il corpo. Si tratta di
una circolazione molto lenta.
vasi laterali
resto
del corpo
cordone nervoso centrale vaso ventrale
pompa
(cuore o cuori)
una camera del cuore
a sette camere
cuore
cuore
resto
del corpo
resto
del corpo
4 L’apparato circolatorio di uccelli e mammiferi
cuore
cervello
capillari
polmoni
polmoni
cuore
lombrico
vaso dorsale
Anfibi adulti e rettili hanno unbranchie
cuore
con due atri e un unico ventricolo, in
cui il sangue passa due volte. Quello
povero di ossigeno arriva dalla pericuore
feria, entra nell’atrio
destro, passa al
ventricolo e raggiunge i polmoni dove
si ossigena. Quello ricco di ossigeno rientra nel cuore dall’atrio sinistro, passa
nel ventricolo per poi essere immesso
nella circolazione periferica. Nell’unico ventricolo sangue venoso e arterioso
resto
del corpo
si mescolano: il sistema è di tipo incompleto. Per la precisione i rettili, più evoluti, hanno un ventricolo in cui è abbozzato il setto interventricolare, cioè la
parete che divide i ventricoli e forma un
polmoni
organo
con quattro cavità. Alcuni rettili,
come i coccodrilli, possiedono un cuopolmoni
re con due atri e due ventricoli.
branchie
cuori laterali
ditorial
Design
Unità B9 | Circolazione ed escrezione
I sistemi circolatori negli animali
presenti due atri e due ventricoresto
li. La circolazione
è doppia e
del corpo
completa: il sangue passa due
volte dal cuore, durante un giro
(piccola e grande circolazione),
e sangue arterioso e venoso non
si mescolano mai. È il sistema
di circolazione al tempo stesso
più complesso e più efficace, si è
infatti sviluppato solamente nei
vertebrati omeotermi.
sangue
venoso
atrio
sinistro
atrio
destro
ventricolo
sinistro
ventricolo
destro
Lessico scientifico
cavalletta
sangue
arterioso
cuore
Negli uccelli e nei mammiferi
il piccola circolazione
cuore è suddiviso in quattro cavi- (tra cuore e polmoni)
resto
tà, come il cuore umano, e sono
del corpo
grande circolazione
(tra
tra cuore e resto del corpo)
corpo
» sistema circolatorio aperto •
open circulatory system
quando il sangue esce
dai ……………………… e scorre
tra le cellule
» sistema circolatorio doppio •
pompa (cuore o cuori)
spazi tra
i tessuti
double circulatory system
Prepara l’interrogazione
quando il sangue passa
……………………… volte per il cuore
19. Che differenza c’è tra un sistema circolatorio aperto e uno chiuso?
20. Cosa s’intende con “sistema doppio”? E con “sistema completo”?
21. Quali sono le differenze tra la circolazione nei pesci, negli anfibi e nei rettili?
22. Quali sono le caratteristiche della circolazione nei mammiferi e negli uccelli?
» sangue arterioso • arterial blood
sangue ricco di ………………………
Impaginazione del volume
Stefano Zanoli
Biologia. Elementi e immagini
Le Monnier Scuola
Come nasce un libro? Qual è il processo che porta alla pubblicazione di un
volume sul quale imparare? Negli ultimi anni sono state queste le domande
chiave nella mia ricerca professionale. Ho lavorato fianco fianco con le figure
che interagiscono nella creazione di un volume per l’editoria scolastica, apprendendo i segreti e le tecniche che la carta richiede.
Sono in grado di elaborare progetti editoriali complessi e gestire lo sviluppo di un’opera dalla prima bozza alla consegna dei PDF certificati. La mia
formazione multidisciplinare mi permette di essere una figura versatile e
completa: curo la grafica, gestisco il testo e il corredo iconografico, correggo
le bozze e, quando richiesto, realizzo le illustrazioni.
234
L9
Unità B10 | Regolazione,controlloecoordinamento
Il sistema endocrino
Ipofisi
1 Le ghiandole
endocrine
Il corpo umano dispone di un altro importante sistema per il controllo del funzionamento coordinato di tutte le parti e gli organi
del corpo: il sistema endocrino.
Esso è formato da speciali organi, le ghiandole endocrine, che
producono sostanze chimiche in
grado di influenzare l’attività degli
organi di tutti gli apparati, in base
alle varie necessità: gli ormoni.
Le ghiandole endocrine sono
ghiandole a secrezione interna,
poiché i loro prodotti vengono riversati direttamente nel sangue o
nella linfa. Si differenziano dalle
ghiandole esocrine, a secrezione
esterna. Sono ghiandole esocrine
le ghiandole gastriche e enteriche
e le ghiandole mammarie. Il pancreas ha un comportamento sia
esocrino sia endocrino.
Situata alla base del cervello, è
il più importante centro di controllo del sistema endocrino. Fa da
tramite tra sistema nervoso centrale e sistema ormonale.
Produce ormoni che controllano
l’attività di tutte le ghiandole.
2 Le funzioni delle ghiandole endocrine
Le principali ghiandole endocrine sono: ipofisi, epifisi, tiroide
e paratiroidi, timo, ghiandole surrenali, pancreas, gonadi
(ovaie e testicoli).
Oltre a queste ghiandole, formate da masse di cellule specializzate nella produzione di
ormoni, esistono anche cellule
endocrine disseminate in molti organi: cuore, reni, fegato,
intestino; anch’esse producono ormoni, rilasciati nei tessuti
circostanti per stimolare a loro
volta le cellule ad agire in determinati modi.
Animazione
Il cIclo cIrcadIano
Un tipico ciclo circadiano è quello delVideo
Quale ruolo
ritmo veglia-sonno.
giocano gli ormoni nella regolazione
di questo ciclo?
»
Tiroide
Questa ghiandola alla base del collo produce diversi ormoni, in particolare:
• la tiroxina, che regola la velocità delle
reazioni dentro le nostre cellule (metabolismo), è anche considerata un
ormone della crescita, insieme alla somatotropina dell’ipofisi.
• la calcitonina fa diminuire la quantità
di calcio presente nel sangue.
Epifisi
Paratiroidi
Sono quattro piccole ghiandole; producono il paratormone, che regola la
quantità di calcio e fosforo nel sangue,
contrastando l’azione della calcitonina.
Pancreas
Alcune cellule del pancreas, chiamate
isole di Langerhans, producono ormoni,
tra cui due che regolano il livello di zucchero nel sangue: l’insulina, per ridurlo,
e il glucagone, per aumentarlo. Quando
è necessario, l’organismo ricava glucosio
attingendo alle riserve di glicogeno presenti nel fegato. Quando invece il glucosio è in eccesso, si accumula nel fegato
per poi trasformarsi in glicogeno.
Timo
Questa ghiandola è situata dietro
lo sterno, all’altezza del cuore.
Oltre a regolare la maturazione dei
linfociti T, produce alcuni ormoni;
è attiva soprattutto nei bambini,
mentre negli adulti rimpicciolisce
e, con il tempo, si atrofizza.
isole
di Langerhans
Gonadi o ghiandole sessuali
Le ghiandole sessuali producono gli ormoni che regolano lo sviluppo degli organi sessuali maschili e femminili. Le gonadi femminili, o ovaie, producono:
• gli estrogeni, che fanno maturare le cellule sessuali
(ovuli) e promuovono lo sviluppo dei caratteri sessuali secondari nella donna;
• il progesterone, che regola il ciclo
mestruale e sviluppa la mucosa
uterina.
Le gonadi maschili sono i testicoli,
che producono gli ormoni sessuali
maschili o androgeni. Il principale
è il testosterone, che fa maturare
gli spermatozoi e promuove lo
sviluppo dei caratteri sessuali secondari nei maschi.
La sua funzione è ancora poco nota, ma
si ritiene comunemente che partecipi
alla regolazione dell’attività ritmica del
sistema endocrino. Si ipotizza che l’ormone specifico prodotto dall’epifisi sia la
melatonina, attiva nella regolazione dei
ritmi biologici di sonno e veglia.
ovaie
Ghiandole surrenali
Producono molti ormoni, tra cui l’adrenalina, che risveglia il corpo di fronte
a un pericolo e si attiva in seguito a una
particolare emozione, non solo di paura.
L’adrenalina fa aumentare il battito cardiaco, la pressione arteriosa, il livello
di glucosio nel sangue e la diffusione
di sangue nei muscoli, stimolando il sistema nervoso simpatico. Le ghiandole
surrenali producono anche il cortisone,
un ormone che agisce in modo simile
all’adrenalina ed è prodotto in situazioni
di stress psicologico e fisico.
testicoli
4. Cogli la sfida
Fai una breve ricerca mirata sul web
e rispondi alla domanda.
Quale ormone è coinvolto nella reazione “combatti o fuggi”?
A Estrogeno
C Timosina
B Adrenalina
D Calcitonina
Prepara l’interrogazione
47. Qualèladifferenzatraghiandoleendocrineedesocrine?
48. Qualeghiandolahauncomportamentosiaesocrinosiaendocrino?Perché?
49. Qualisonoiprincipaliormoniprodottidapancreaseghiandolesurrenali?
50. Qualisonoleghiandolesessuali?Cheormoniproducono?
235
unità
1
PERCORSO
2
Ricostruisci il Percorso che hai eseguito
1
La biologia:
esplorare la vita
Rispondi alla domanda dell’immagine inserendo nel testo i termini
mancanti, scegliendoli tra quelli riportati di seguito:
equilibrio • atmosfera • relazioni • grafici cartesiani • pesi
Test
Quali forze sono in azione in questa immagine?
• Ci sono solo le _________________ esercitate dalle gru che
sollevano dei pesi, ma anche le forze che mantengono in
_________________ questa enorme struttura.
• Ci sono le forze che agiscono in _________________, che si descrivono
mediante le pressioni.
Un biologo mostra questa immagine
al collega e afferma: “Ecco come appare
il campione che ho analizzato al microscopio...”. Il collega, però, non gli crede.
Chi ha ragione, secondo te, e per quale
motivo?
• Lo studio delle forze, delle pressioni e dei loro effetti ti introduce
all’indagine sulle _________________ tra le grandezze, alla loro
formulazione matematica e alla loro rappresentazione, mediante i
_________________ .
2
1
vettoriale • movimento • Newton • grandezza • pressione • forza •
corpi • Pascal
Mappa
grandezza
____________
Completa la mappa del Percorso con i termini sotto elencati:
è
____________
scalare
è
_______________
_______________
è
può
è
si misura in
si misura in
Impaginazione del volume
Piero Stroppa,
Francesco Randazzo
Fisica. Strumenti
per una didattica
inclusiva
A. Mondadori Scuola
l’azione tra due
____________
causare
deformazione
mettere in
____________
__________
N
rapporto tra la
forza applicata
e la superficie
di applicazione
Newton/m2
(N/m2)
=
_________ (Pa)
I moti curvilinei unità
razione
5
Che cosa chiamiamo “vita”
Qui comincia il tuo viaggio attraverso la biologia, la scienza che
studia il fenomeno “vita”. Le sue radici, antichissime, affondano
nel pensiero di filosofi greci come Aristotele; ma certo le prime
osservazioni sul mondo vivente risalgono a tempi remoti, quando i primi uomini, sia pure in modo intuitivo, per sopravvivere
impararono a distinguere le piante commestibili da quelle tossiche, a riconoscere le proprietà curative di alcune parti vegetali,
a conoscere le abitudini degli animali per poterli cacciare con
minori rischi.
La biologia è una scienza in continua trasformazione: man
mano che gli strumenti di osservazione si fanno più precisi, si evidenziano nuove relazioni tra fenomeni che si ritenevano già svelati; altre risposte divengono possibili e, nello stesso tempo, nuove
prospettive si aprono alla ricerca biologica ( 1). Tuttavia, vi è una
domanda a cui la biologia non può dare una risposta esauriente
e unica: Che cos’è la vita? È difficile descrivere un fenomeno così
complesso. Affrontiamo il problema con un po’ di fantasia.
Immagina di fare una gita in montagna e di osservare il paesaggio: vedrai le nuvole, l’acqua nel torrente, i sassi sul sentiero,
gli alberi nel bosco, tanti insetti e forse anche una marmotta. Sicuramente sai affermare che un insetto è vivente, mentre un
sasso non lo è.
Evidentemente, utilizziamo dei criteri derivanti dalla nostra
esperienza quotidiana per distinguere un vivente dalla materia
inanimata.
Figura 1 Le domande della biologia.
Guardando i viventi con gli occhi di un biologo,
possiamo porci numerose domande:
eccone alcune.
Quali strategie attuano
i bruchi per difendersi
dai predatori?
Si tratta
di una specie
stanziale
o migratoria?
Quale sarà il fabbisogno energetico di
un usignolo?
Come si infiltrano
le giovani radici nei
terreni compatti?
Quali fattori inducono la
germinazione di un seme?
Impaginazione del volume
Massimiliano Rusconi,
Massimo Crippa
Biologia per capire la vita
A. Mondadori Scuola
99
6. I moti curvilinei
Finora abbiamo trattato i moti dei corpi come se fossero rettilinei, senza
curarci di eventuali cambi di direzione. Affrontiamo ora lo studio dei moti
curvilinei, cioè i moti che avvengono su traiettorie curve.
Iniziamo con il caso più semplice, il moto circolare uniforme [Fig.29]:
un corpo in moto circolare uniforme percorre una traiettoria circolare,
mantenendo costante il modulo della velocità.
Ogni punto di una ruota che gira si muove di moto circolare. Se il moto è
uniforme, la velocità rimane costante in modulo, mentre direzione e verso
cambiano a ogni istante, per cui il vettore velocità si modifica [Fig.30].
v
La biologia: esplorare la vita Unità 1
2
v
r
v
v
Fig.29
SIMBOLO
T
PERIODO
UNITÀ DI MISURA
secondo (s)
➜ Riproduzione ››4: ogni vivente è in grado di generare organismi simili a sé,
trasmettendo a essi le sue caratteristiche. Le odierne conoscenze di genetica ci permettono di aggiungere che ciò è possibile grazie alla trasmissione
di un “progetto”, scritto nel patrimonio genetico (il DNA) di ognuno: in
base a queste istruzioni il nuovo organismo si costruisce da sé.
Videolab
➜ Evoluzione ››5: nel corso delle generazioni i viventi si trasformano, acquisendo specifici adattamenti, in base ai quali aumentano le loro possibilità di sopravvivenza e di riproduzione in un certo ambiente. Nelle
Video
Analizziamo l’analogia tra il moto
rettilineo uniformemente accelerato
e il moto rotatorio uniformemente
accelerato.
››1 Brucando l’erba,
questa zebra trae
dall’ambiente il nutrimento da cui potrà
ricavare l’energia
necessaria per tutte
le sue attività.
∆s 2 · π · r
=
∆t
T
››3 La giovane zebra
è destinata a crescere, riprodursi a
sua volta, invecchiare e morire.
modulo della velocità
nel moto circolare uniforme
››5 Zampe potenti,
adatte alla corsa,
e mantello striato,
che “spezza” il profilo
corporeo rendendo
l’animale meno visibile
ai predatori: ecco due
adattamenti che nelle
zebre si sono affermati
con l’evoluzione.
››6 L’ambiente esterno
e interno di ogni vivente
generano stimoli, cioè
sollecitazioni che vengono
interpretate dall’organismo
e inducono una risposta.
Per questa zebra, uno stimolo sonoro come il fruscio
dell’erba può significare
la presenza del predatore:
la risposta è la fuga.
››7 Il cibo ingerito verrà demolito, con la digestione, in sostanze
semplici che serviranno per fornire energia
o per costruire nuove
sostanze complesse:
è un esempio degli
innumerevoli processi
del metabolismo.
➜ Omeostasi ››8: i viventi sono capaci di mantenere l’ambiente interno
relativamente costante nel tempo, nonostante i continui cambiamenti
all’esterno; questa caratteristica è detta omeostasi. Ne è un esempio l’insorgenza dei brividi di freddo. In caso di freddo intenso la temperatura
corporea tende a diminuire: si innesca allora una risposta fisiologica che
consiste in brevi ma intense contrazioni muscolari (i brividi appunto)
che cercano di riportare la temperatura del corpo a valori normali. Se
questa azione ha successo i brividi cessano per un effetto di retroazione negativa o feedback negativo ( 3). L’effetto complessivo di questo
complesso meccanismo di reazione alle variazioni ambientali ha l’effetto
di mantenere il corpo in condizioni stabili.
Figura 3 Un esempio
di meccanismo omeostatico.
I recettori nervosi
specializzati registrano
la sensazione
di freddo.
Si verifica un abbassamento
della temperatura
ambientale.
Il centro per la regolazione della
temperatura, situato nel cervello,
innesca una risposta inviando
un segnale ai muscoli cutanei.
I moti periodici
Possiamo considerare il moto circolare uniforme
come un caso molto semplice di moto periodico:
un corpo compie un moto periodico se, a intervalli di tempo costanti, torna nella stessa posizione e ha uguale velocità e uguale accelerazione.
Ciascuno degli intervalli di tempo costanti in cui si
ripete il moto periodico costituisce il periodo del
moto [Fig.31].
➜ Metabolismo ››7: in ogni vivente avvengono processi chimici, grazie ai quali
si mantiene vivo, che nel complesso costituiscono il suo metabolismo.
Figura 2 Riconosciamo le caratteristiche dei viventi.
Una circonferenza di raggio r è lunga 2 · π · r, con π = 3,14.
Questa lunghezza è lo spazio ∆s percorso da un corpo in moto circolare nel
tempo T. Allora, il modulo della velocità di un moto circolare uniforme
si può calcolare come segue:
v=
➜ Reattività ››6: uno stimolo è un cambiamento delle condizioni “ambientali”
interne o esterne percepibile da un essere vivente. Sono esempi di stimoli le
variazioni di temperatura e di luce, l’apparire di un predatore, la sensazione
di fame. I viventi reagiscono agli stimoli con risposte adeguate, che spesso
si basano sul movimento, più evidente negli animali (fuga, inseguimento
ecc.) ma presente anche nelle piante che, pur fissate al suolo, sono in grado
di orientarsi verso il Sole.
➜ Crescita ››3: ogni organismo si modifica nel tempo attraverso fasi che
nel loro complesso compongono il suo ciclo vitale (nascita, crescita,
morte o divisione). Il fenomeno è evidente in piante e animali, ma
anche i batteri aumentano di dimensioni prima di dividersi.
Periodo e velocità nei moti circolari
La cinematica del moto
rotatorio
prede, per esempio, sono adattamenti il mimetismo e la velocità di fuga,
nei predatori le zanne e gli artigli.
➜ Complessità e organizzazione ››2: ciascun vivente possiede un “ordine
interno”, basato su di un’organizzazione gerarchica delle strutture che lo
costituiscono, a partire dalle cellule.
Fig.30 Molti dispositivi di uso
comune si muovono di moto
circolare rispetto al centro di rotazione: i punti di un CD che gira nel
suo lettore, i frullatori, i piatti rotanti
dei forni a microonde, le centrifughe
per insalate, fino a dispositivi più complessi come le centrifughe utilizzate
nella lavorazione del latte (per separare e produrre la panna) e dell’olio
(per separare ed eliminare la parte acquosa mescolata con quella oleosa).
Il periodo del moto circolare uniforme è il tempo che un corpo impiega
a compiere un giro completo della circonferenza.
Nel corso dei secoli i biologi hanno cercato di definire quali siano queste
caratteristiche, individuando le seguenti ( 2).
➜ Consumo di energia ››1: i viventi, per svolgere le loro molteplici attività
ma anche semplicemente per “rimanere vivi”, ricavano energia dall’ambiente, in forma di cibo (gli animali) o di luce (le piante).
Fig.31 Vi sono molti esempi di moti periodici: il movimento verso
l’alto e verso il basso di una pompa per l’estrazione del petrolio, le
ali di un uccello in volo, il moto ondoso.
Impaginazione del volume
Piero Stroppa,
Francesco Randazzo
La Fisica in albergo
A. Mondadori Scuola
››2 Anche una semplice piantina d’erba è un
organismo altamente organizzato in livelli
di complessità crescenti. Un cristallo, invece,
ha un ordine interno molto semplice.
››4 Grazie al processo di riproduzione è nato questo piccolo, molto simile ma
non identico ai suoi genitori. Il progetto genetico fornisce le istruzioni per la
costruzione dell’individuo: per esempio, determina la particolare distribuzione
delle strisce delle zebre.
I muscoli cutanei si contraggono
rapidamente e ritmicamente
(brivido di freddo), innalzando
la temperatura corporea.
Quando questa torna a valori
normali i brividi cessano.
3
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C
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&
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C38
BILE
TA
Il valore di un’illustrazione
cresce con il moltiplicarsi dei
linguaggi e l’incontro tra culture che il web favorisce. Una
figura disegnata narra di mondi altrimenti inesplorati e in
pochissimi secondi è in grado
di comunicare un messaggio,
un’atmosfera, un’identità. Per
questo motivo mi piace indagare le infinite possibilità
espressive che un’immagine
offre: mescolo tecniche e stili
e osservo il mondo con attenzione per creare sintesi visive efficaci e fresche. Nel mio
portfolio ci sono illustrazioni
per l’editoria, per il web, per il
personal branding e tanto altro, quando si tratta di comunicare largo ai pennelli!
CA
I l l us t r at i on
Sicurezza sul posto di lavoro
La Sicurezza sul Lavoro è un tema importante che
richiede chiarezza di contenuto e linguaggio semplice.
Queste illustrazioni sono state elaborate per illustrare
una serie di libretti informativi per i lavoratori di FCA
MAnuALEn.6
1
2
PREMESSABILI
Tutti i lavoratori addetti alla manovra di gru, argani e paranchi sono
tenuti ad osservare, oltre alle disposizioni di legge e alle norme interne aziendali, le seguenti norme specifiche.
La manovra dei suddetti mezzi, per brevità definiti “gru” nel prosieguo, è riservata esclusivamente a personale autorizzato.
DovERIDELMAnovRAtoRE
DELLAgRu
Il manovratore é responsabile del buon uso del mezzo.
Questo deve essere impiegato correttamente e con la massima cura e attenzione.
L’addetto alla manovra delle gru deve attenersi scrupolosamente alle disposizioni ricevute dal proprio superiore e non
deve compiere operazioni o manovre non di propria competenza.
NO R ME D I S I CU R E zzA
PE R I L AV O R AT O R I
NO R ME D I S I CU R E zzA
È vietato eseguire operazioni o manovre di cui non si è a perfetta conoscenza. In casi dubbi occorre rivolgersi al proprio
superiore.
Manovra
delle gru
All’inizio del lavoro, il manovratore deve controllare l’efficienza e il regolare funzionamento del mezzo sotto il profilo della sicurezza.
È vietato il sollevamento e il trasporto
di persone con la gru.
no
MANOVRA DELLE GRU
4
5
MANOVRA DELLE GRU
E-commerce senza frontiere
Quando ci si affaccia al mercato globale la questione
linguistica può rappresentare un ostacolo.
Un’immagine immediatamente
riconoscibile è la soluzione.
Icone per l’e-commerce della Clas snc
Designing design
La sfida era raccontare il lavoro di un team
(quello del Laboratorio di Ergonomia
presso il Dipartimento di Psicologia
dell’Università di Torino)
nello spazio di un poster da presentare
a un convegno internazionale.
Sintesi di concetto? Roba da illustratori
G
raphic
Design
Comunichiamo di continuo, questo è chiaro, eppure la questione della comunicazione è ancora un campo da esplorare perché per ogni progetto che
nasce merita uno studio e un’attenzione speciali. Innanzitutto bisogna avere
le idee chiare e parte del mio lavoro è questo, aiuto a far chiarezza sulle 5 W:
Why, Who, When, Where, Why. A questo punto si passa dalla teoria alla
pratica e si trasformano le idee in realtà: non c’è idea che non possa essere
messa in pratica, mi piace trovare soluzioni su misura e non perdo mai di
vista le lezioni imparate. Credo che ogni prodotto grafico sia un po’ come un
frutto, un cibo per l’anima, per questo curo progetti che aggiungano realtà e
siano sani e nutrienti.
Comunicazione grafica per il convegno organizzato
dal Laboratorio di Ergonomia
presso il Dipartimento di Psicologia
dell’Università di Torino
(Locandina + Flyer)
FEBBRAIO
¶
CALENDARIO 2014
,
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(#) ?–!#
,
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Un anno straordinario, sotto tutti i... punti di vista!
;
A discapito di chi lo vedrebbe in declino, il punto e virgola gode
di ottima salute. Tra i segni di punteggiatura più antichi, veniva utilizzato
dai greci come punto di domanda o, talvolta, con il valore del
due punti, segno parente con il quale condivide il senso della pausa.
Oggi è usato anche nelle emoticon ammiccanti,
ma già Toto Cutugno ne coglieva il lato malizioso
in una vecchia canzone a lui intitolata.
Segni d’interpunzione.
Per noi e per i nostri clienti sono strumenti fondamentali e fedeli
cui spesso non si presta l’attenzione che meritano.
Questo vuole essere un calendario che invita a soffermarsi
sui dettagli che fanno la differenza nella ricerca dell’impeccabilità,
in pieno stile EICON!
L
S D
1 2
3 4 5 6 7 8 9
10 11 12 13 14 15 16
17 18 19 20 21 22 23
24 25 26 27 28
,
M M
G
V
Marzo
L
M M
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1 2
3 4 5 6 7 8 9
10 11 12 13 14 15 16
17 18 19 20 21 22 23
24 25 26 27 28 29 30
31
gio/thu
______________________________________________________________
gio/thu
__________________
ven/fri
sab/sat
__________________
ven/fri
__________________
dom/sun
__________________
dom/sun
__________________
lun/mon
__________________
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_ __ __ ____
dom/sun
__________________
lun/mon
__________________
_ _ _ __ _ _ _
mer/wed
__________________
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__________________
sab/sat
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L’educazione è
mar/tue
__________________
cosa del cuore
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Don _____
Bosco
__________________ ________________
_______________________
lun/mon
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gio/thu
mar/tue
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__________________
gio/thu
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ven/fri
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sab/sat
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gio/thu
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Progetto grafico e redazione testi
per il calendario 2014 Eicon
Progetto grafico del calendario 2014
per Engim
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Progetto grafico del catalogo e dello stand
per la partecipazione della Serica
alla fiera Paperworld, Dubai
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Things to remember:
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Lavoriamo insieme?
Serena Cambareri
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