CALENDARIO 2013: CALENDARIO 2013: Gli alberi

LABORATORIO DI EDUCAZIONE AMBIENTALE:
Per un’amicizia tra uomini e piante
CALENDARIO 2013:
Gli alberi della nostra scuola
Gli alberi possiedono una sorta di saggezza antica e possono insegnarci molte cose su come
vivere.
Guardare con attenzione cortecce, foglie, nervature, sfumature di colori, ci ha permesso non
solo di dare un nome a molte piante, ma anche di esercitare i nostri sensi di esploratori e di
imparare dagli alberi molte cose, a cominciare dalla importanza per il pianeta e gli uomini
della biodiversità e del nostro patrimonio ambientale.
In particolare, nel laboratorio di Educazione Ambientale “Per un’amicizia tra uomini e piante”, nell’ambito del Progetto I.O. CR.E.SC.O., sono stati, prima studiati e poi identificati,
gli alberi presenti nel giardino dell’ITIS Marie Curie. È stata illustrata la struttura e l’importanza delle piante attraverso la creazione di mini schede di riconoscimento al fine della costituzione di un catalogo degli alberi presenti nella scuola. I giovani coinvolti hanno preso
coscienza dell’ambiente che li circonda e dei complessi e profondi legami che uniscono gli
esseri umani alle altre specie e alla Terra.
Con le conoscenze sviluppate è stato prodotto il presente calendario.
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Nome scientifico: Acacia dealbata
Nome comune: mimosa
Breve descrizione: è un albero dalla spettacolare
fioritura che appartiene al genere Acacia. In natura
raggiunge notevole altezza, fino ai 25 m. Le foglie
possono essere composte, bipennate, di colore grigioargenteo, i fiori sbocciano da gennaio a marzo.
Usi e curiosità: Nel 1946 nasce l'usanza di regalare un rametto di mimosa durante la giornata internazionale della donna, l'8 marzo appunto, proclamata
negli stati uniti il 3 maggio del 1908.
Distribuzione: è una pianta originaria dell’isola
della Tasmania in Australia, ma ha avuto un facile
sviluppo anche in Europa. Cresce preferibilmente in
un clima temperato, teme inverni molto rigidi: non
sopravvive per lungo tempo sotto lo zero.
MIMOSA
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Nome scientifico: Pinus pinea
Nome comune: Pino
Breve descrizione: è un albero sempreverde
appartenente alle conifere con foglie aghiformi riunite
in piccoli fasci piramidali contenenti semi commestibili (pinoli).
Usi e curiosità: in antichità i pini venivano
piantati ogni volta che nasceva un bambino. Quest'albero è stato utilizzato a lungo per i suoi pinoli
commestibili, sin dalla preistoria. Attualmente è
anche coltivato come ornamentale, a seconda della
specie possono essere piantati in giardini o parchi
come esemplari singoli, oppure, per la creazione di
una macchia verde o di un bosco.
Distribuzione: in Italia è coltivato praticamente
ovunque, ad eccezione delle zone montuose. Si è naturalizzato in Africa meridionale, dov'è considerata
invasiva, e piantata comunemente in California,
Australia e Europa occidentale, fino alla Scozia
meridionale.
PINO
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Nome scientifico: Olea europaea
Nome comune: olivo
Breve descrizione: albero sempreverde di
dimensioni variabili, corteccia grigia e liscia fino a dieci
anni e poi nodosa, nera. Il suo apparato radicale è molto
forte, la chioma è bassa, arrotondata ed irregolare. Si
sviluppa con grande lentezza ma è una pianta molto
longeva, infatti, può vivere anche diversi secoli. Le foglie
sono piccole, lanceolate, opposte e di consistenza coriacea;
la pagina inferiore è bianco-argentea, quella superiore di
colore verde.
Usi e curiosità: originario del Vicino Oriente, è
utilizzato fin dall'antichità per l'alimentazione. I suoi
frutti, le olive, sono impiegati per l'estrazione dell'olio e,
in misura minore, per l'impiego diretto
nell'alimentazione.
Distribuzione: inizialmente coltivato quasi
esclusivamente nei paesi mediterranei, negli ultimi anni è
stato impiantato con successo anche in altri paesi dal
clima analogo, come California, Australia, Argentina e
Sudafrica.
OLIVO
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Nome scientifico: Citrus Limon
Nome comune: limone
Breve descrizione: è un albero che raggiunge
dai 3 ai 6 metri di altezza. I germogli e i petali
sono bianchi e violetti. È un albero da frutto
appartenente al genere Citrus e alla famiglia delle
Rutaceae. Il nome comune limone si può riferire
tanto alla pianta quanto al suo frutto.
Usi e curiosità: dalla buccia, molto apprezzata
per la produzione di canditi, si estraggono anche
essenze e pectina. Dai semi si estrae l'olio e gli
avanzi si impiegano nell'alimentazione animale.
Anche in farmacologia il limone veniva apprezzato
per il succo quale antiemorragico e disinfettante.
Negli ultimi anni è una vera moda coltivarla anche
in casa perchè sempreverde di bella forma,
aromatica, con fiori delicatamente profumati e frutti
commestibili.
Distribuzione: Il limone viene coltivato in tutto
il mondo nella fascia subtropicale, dove il clima è
sufficientemente caldo ed umido ed è un importante
prodotto di esportazione per molti paesi al di fuori
dell'Unione Europea nel periodo "fuori stagione".
LIMONE
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Nome scientifico: Yucca gloriosa
Nome comune: yucca
Breve descrizione: in natura raggiunge i
15– 20 metri di altezza ma in ambiente domestico non supera i 2 metri. Il fusto è cilindrico e
robusto, spesso a portamento arboreo e poco
ramificato, che porta folti ciuffi di foglie lineari,
persistenti, dure e generalmente spinose all’apice.
Usi e curiosità: ha interesse nell’industria
cartacea, che utilizza la pasta ricavata dalle
foglie per la produzione di materiale cartaceo.
Distribuzione: è un genere di pianta appartenente famiglia delle Agavaceae , originario
delle regioni a clima tropicale secco come Messico,
California e Caraibi. In Italia la yucca è coltivata in piena terra: preferisce le zone marittime,
ma può crescere nel Nord Italia.
YUCCA
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Nome scientifico: Cupressus sempervirens
Nome comune: cipresso
Breve descrizione:: albero dal portamento eretto,
colonnare e di facile coltivazione. Il tronco è ramificato, a
volte fin dalla base e ha una sottile corteccia grigio-bruna,
le foglie sono squamiformi o aghiformi.
Usi e curiosità: è sempre stato un albero interessante
per tutte le civiltà mediterranee. Nell'antica Persia, la sua
cima svettante come una fiammata simboleggiava il fuoco;
in Europa giunse in tempi immemorabili dal vicino
oriente. I Babilonesi lo usavano come merce di scambio.
Dai rametti si estrae un olio essenziale dalle proprietà
balsamiche. Questo elemento può essere utilizzato per
creare sostanze che vengono usate per inalazioni e frizioni
per il trattamento della tosse e dell'asma bronchiale. Ha
proprietà insettifughe, fa parte della fauna naturale delle
zone del mediterraneo. Si coltiva in piena terra come
pianta ornamentale ed è molto diffuso lungo le strade e nei
giardini.
Distribuzione: originario del Mediterraneo orientale,
oggi si è diffuso in tutto il Mediterraneo ed è diventato un
componenete importante del suo paesaggio.
CIPRESSO
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Nome scientifico: Eucaliptus globulus
Nome comune: eucalipto
Breve descrizione: albero a grande sviluppo, raggiunge anche i 25 metri di altezza. La chioma è a
forma colonnare, aperta, molto ampia. Le foglie sono
persistenti ma rinnovabili. Da giovani sono ovali ma
con il tempo assumono una forma lanceolata, piuttosto
acuminata, la colorazione è un tipico verde argentato.
Usi e curiosità: questa pianta è stata importata in
Europa per scopi ornamentali ma anche per la produzione di legno verso la fine del 700, con lo scopo di
bonificare le zone paludose e sconfiggere la malaria. È
conosciuto anche come pianta dei koala per la voracità
con cui questi marsupiali si nutrono delle sue foglie.
Gli estratti della pianta stimolano il sistema circolatorio, permettendo così un miglior incanalamento dell'ossigeno e delle sostanze nutritive verso le diverse parti
del corpo. E' adatta per tutte le persone che soffrono di
patologie all'apparato respiratorio, viene trovato molto
spesso nei negozi come essenza per il bagno.
Distribuzione: predilige un clima mite, vive molto
bene nelle zone costiere. È originario dell’Australia.
EUCALIPTO
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Nome scientifico : Magnolia grandiflora
Nome comune: magnolia
Breve descrizione: è un albero sempreverde di
grandi dimensioni, arriva ad altezze di circa 25 metri, dove risalta per il suo aspetto imponente e per la
chioma spaziosa; la sua corteccia ha colore grigioscuro e si presenta liscia al tatto.
Usi e curiosità: ornamentale per parchi e giardini. Il nome del genere commemora Pierre Magnol
(1638-1715), direttore del Giardino Botanico di
Montpellier (Francia).
Spesso la corteccia viene usata per le sue proprietà
medicinali.
Distribuzione: originaria degli Stati Uniti meridionali e del golfo del Messico.
MAGNOLIA
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Nome scientifico: Tilia tomentosa
Nome comune: tiglio
Breve descrizione: albero che può raggiungere
un' altezza di 30 metri, con tronco dritto e slanciato e rami robusti. La chioma assume una forma
tondeggiante, ovale o colonnare; la sua ampiezza
raggiunge i 10 o 20 metri.
Usi e curiosità: Viene coltivato a scopo ornamentale, in parchi e giardini.
Il legno biancastro, omogeneo, leggero è idoneo a
lavori di intaglio, intarsio, scultura, parti di strumenti musicali e per la realizzazione di oggetti vari.
Viene usata come pianta medicinale: nella farmacopea ufficiale vengono utilizzati i fiori per la presenza del glucoside tiliacina, di tannini e mucillagini
che abbassano la febbre, calmano l’ansia, e possono
essere usati per tisane e decotti.
Distribuzione: predilige clima temperato freddo
ma è diffuso in tutta Europa.
TIGLIO
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Nome scientifico: Quercus ilex
Nome comune: leccio
Breve descrizione: è un albero di media grandezza che arriva fino a 18-20 metri di altezza.
Presenta una chioma assai fitta ed una corteccia
molto scura che si avvicina al nero. Notevolissima è
la sua produzione di ghiande.
Usi e curiosità: viene spesso usato per abbellire
parchi o per la creazione di viali alberati. È una
pianta mediterranea antichissima, le cui ghiande,
dolci e commestibili, erano molto apprezzate fin dai
tempi più remoti, infatti, venivano utilizzate per la
preparazione del pane di quercia.
Distribuzione: originario dell'area del Mediterraneo, in particolare dal nord della penisola iberica
all'est della Francia.
LECCIO
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Nome scientifico: Laurus nobilis
Nome comune: alloro
Breve descrizione: è una pianta aromatica appartenente
alla famiglia delle Lauraceae diffusa nelle zone di clima mediterraneo.
È u albero alto fino a 10 m. Il fusto è eretto, la corteccia verde
nerastra. Le foglie, ovate, sono verde scuro, coriacee, lucide nella
parte superiore e opache in quella inferiore e molto profumate, I
frutti sono drupe nere e lucide con un solo seme.
Usi e curiosità: si utilizzano le foglie per aromatizzare il
cibo, come rimedio casalingo per allontanare le tarme dagli armadi, per preparare decotti rinfrescanti e dalle qualità digestive
o pediluvi, o trattate con alcool per ricavarne un profumato e
aromatico liquore dalle proprietà stimolanti, antisettiche, utile
contro tosse e bronchite. Veniva inoltre utilizzato per preservare
libri e pergamene e per preparare le classiche coroncine d'alloro.
Nella mitologia greco-romana l'alloro era una pianta sacra e
simboleggiava la sapienza e la gloria: una corona di alloro cingeva la fronte dei vincitori nei giochi olimpici e costituiva il massimo onore per un poeta che diveniva un poeta laureato. Da qui
l'accezione figurativa di simbolo della vittoria e dell'onore.
Distribuzione: Europa e bacino del Mediterraneo.
ALLORO
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Nome scientifico: Mespilus germanica
Nome comune: nespolo
Breve descrizione: albero appartenente alla famiglia delle Rosaceae, di dimensioni medio grandi (fino 4–
5 m di altezza) a foglie caduche. I frutti sono piccoli
pomi a buccia ruvida e di colore marrone chiaro, spesso
coperti da una finissima peluria. Restano duri e legnosi
con sapore acido ed astringente fino all'autunno inoltrato, solo una successiva trasformazione enzimatica della
polpa, dopo la raccolta, ne rende possibile il consumo.
Usi e curiosità: c’è un antico proverbio che dice "Col
tempo e con la paglia maturano le nespole" (ci vuole
pazienza, occorre aspettare per vedere i risultati).
Dal frutto si trae un liquore di sapore dolce e gradevole.
Distribuzione: Il Nespolo è diffuso in natura nell'Europa meridionale (fino alla Germania) e nell'Asia
Minore; secondo alcuni sarebbe originario proprio di
quest'ultima. Esso è comunque presente anche in Italia,
soprattutto nel settentrione dal Piemonte al Veneto.
NESPOLO
Laboratorio condotto da Mario Bonanni e Renata Solipano
Progetto grafico: Renata Solipano