Monoclonal Mouse Anti-Human Podoplanin Clone D2-40

Monoclonal Mouse
Anti-Human Podoplanin
Clone D2-40
Codice M3619
Uso previsto
Per uso diagnostico In Vitro
Il prodotto Monoclonal Mouse Anti-Human Podoplanin, clone D2-40, è destinato all'uso nelle procedure immunoistochimiche. Questo
anticorpo marca la podoplanina, marker endoteliale linfatico, in tessuti normali e neoplastici. L'anticorpo può essere utile nell'identificazione
dell'invasione linfatica di molti tumori (1, 2). L’interpretazione clinica di qualsiasi colorazione o della sua assenza deve essere completata da
studi morfologici usando controlli corretti e deve essere valutata nel contesto dell’anamnesi clinica del paziente e di altri esami diagnostici
eseguiti da un patologo qualificato.
Cenni introduttivi
La podoplanina è una sialoglicoproteina transmembranosa "O-linked" da ~38 kDa che è espressa nell'endotelio dei capillari linfatici, ma non
nei vasi sanguigni (3). A parte l'espressione nell'endotelio linfatico, la podoplanina si trova anche in vari altri tessuti, fra cui le cellule
mesoteliali, le cellule reticolari, le cellule dendritiche follicolari, le cellule germinali dei testicoli e ovariche (4). È anche stato dimostrato che
l'anti-podoplanina reagisce con l'endotelio linfatico mentre non reagisce con l'endotelio vascolare (1, 2). Nel tessuto neoplastico
l'immunocolorazione dell'endotelio linfatico da parte dell'anti-podoplanina si è dimostrata utile nell'identificare l'invasione linfatica di tumori
primari (1, 2). È stato dimostrato che l'uso congiunto dei marcatori calretinina e podoplanina migliora la differenziazione del mesotelioma
rispetto all'adenocarcinoma metastatico (5). È stato anche dimostrato che la podoplanina è un marcatore utile per l'identificazione
differenziale di seminomi e tumori delle cellule dendritiche follicolari (6).
Fare riferimento alle General Instructions for Immunohistochemical Staining (Istruzioni generali per la colorazione immunoistochimica) della
Dako o alle istruzioni sul sistema di rilevazione per le procedure IHC per: 1) Principio della procedura, 2) Materiali necessari ma non forniti,
3) Conservazione, 4) Preparazione dei campioni, 5) Procedura per la colorazione, 6) Controllo della qualità, 7) Risoluzione dei problemi,
8) Interpretazione dei risultati, 9) Limiti generali.
Reagente fornito
L'anticorpo monoclonale di topo viene fornito sotto forma di liquido sopranatante per colture tissutali in tampone Tris-HCl 0,05 mol/L a pH
7.2, con sodio azide 0,015 mol/L. Contiene una proteina stabilizzante.
Clone: D2-40 (7)
Isotipo: IgG1, kappa
Concentrazione di lgG murina (mg/L): vedere l’etichetta stampata sulla fiala.
Il reagente M3619 può essere utilizzato con un rapporto di diluizione 1:100-1:200 per eseguire procedure IHC con il sistema di rivelazione
EnVision+™. Queste informazioni sono fornite esclusivamente come linee guida. La concentrazione ottimale dell’anticorpo può variare a
seconda del tipo di campione e del metodo di preparazione adottato, pertanto dovrà essere definita autonomamente da ogni laboratorio.
Immunogeno
Tessuto disgerminoma (7).
Specificità
Il Clone D2-40 è stato sperimentato applicando la tecnica di Western blot su lisati cellulari provenienti da una serie di linee cellulari tumorali.
Il D2-40 ha identificato una banda 40 kD negli immunoblot di cellule HEY del carcinoma ovarico epiteliale e ha rivelato un peso molecolare
leggermente superiore nei blot di cellule MGH-U3. L'immunoreattività del D2-40 è stata osservata anche nei Western blot eseguiti su
celluleSK-OV-3 e Caov-3 del carcinoma ovarico epiteliale, cellule PA-1PA-1 del teratocarcinoma ovarico, cellule Tera-1 e Tera-2 del
teratocarcinoma testicolare, cellule 833 del carcinoma embrionale, cellule RT-4 del carcinoma transizionale della vescica e cellule U-2 OS
dell'osteosarcoma. Non è stata osservata reattività nei Western blot eseguiti su linee cellulari tumorali provenienti da altri tipi di tumore (7).
L'effetto della digestione enzimatica sull'immunoreattività del D2-40 è stato studiato utilizzando un antigene purificato di affinità da cellule
HEY e cellule HEY intatte. I risultati ottenuti con i Western blot di antigene purificato e con le cellule sottoposte a citometria a flusso
dimostrano che l'immunoreattività dell'anticorpoD2-40 non cambia se vengono rimossi i residui di acido sialico trattando le cellule o la
proteina con neuraminidasi. Il trattamento della proteina o delle cellule con O-sialoglicoproteasi distrugge l'immunoreattività dell'anticorpo
D2-40, sia nella tecnica Western blot, sia nella citometria a flusso. Ciò dimostra che l'antigene riconosciuto dall'anticorpo D2-40 è una
glicoproteina "O-linked" (7).
Materiali necessari ma non forniti
Fare riferimento alle Istruzioni generali per la colorazione immunoistochimica di Dako e/o alla sezione delle istruzioni relativa al sistema di
rivelazione in uso. Per le procedure immunoistochimiche si consiglia il seguente diluente:
Antibody Diluent (diluente per anticorpo): codice S0809
Il seguente controllo negativo è consigliato per lo svolgimento delle procedure IHC:
Mouse IgG1 (IgG1 murina): codice X0931
Precauzioni
1. Per uso professionale.
2. Questo prodotto contiene sodio azide (NaN3), una sostanza chimica fortemente tossica in forma pura. Sebbene non sia classificato
come prodotto a rischio, il contenuto di NaN3 alle concentrazioni indicate può reagire con il rame e il piombo delle tubature formando
(109260-004)
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3.
4.
5.
azidi metalliche fortemente esplosive. Durante lo smaltimento, sciacquare le tubature con abbondante acqua per prevenire l'eventuale
accumulo di azide metallica.
Adottare le normali procedure previste per il trattamento dei prodotti di origine biologica.
Indossare indumenti di protezione personale adeguati, così da evitare il contatto con gli occhi e la pelle.
Smaltire i reagenti inutilizzati nel rispetto delle disposizioni locali, regionali e nazionali previste in materia.
Conservazione
Conservare a 2–8 °C. Non utilizzare dopo la data di scadenza stampata sulla fiala. Se i reagenti sono conservati in condizioni diverse da
quelle specificate, le loro condizioni dovranno essere verificate dall'utente. Non sono stati osservati segni evidenti che suggeriscano
l'instabilità di questo prodotto, pertanto è opportuno analizzare un controllo positivo e un controllo negativo insieme ai campioni dei pazienti.
Qualora si ottenga una colorazione imprevista, che non sia cioè giustificata da un cambiamento delle procedure di laboratorio ma sia dovuta
ad un probabile problema dell'anticorpo, contattare l'Assistenza Tecnica della Dako.
Preparazione dei campioni
Sezioni in paraffina
L’anti-podoplanina può essere utilizzato su sezioni di tessuto incluse in paraffina e fissate in formalina. È sconsigliato pretrattare il tessuto
con enzimi proteolitici.
Il tessuto paraffinato deve essere trattato termicamente prima che la procedura di colorazione IHC abbia luogo. La tecnica HIER (HeatInduced Epitope Retrieval) comporta l’immersione delle sezioni di tessuto in una soluzione tampone preriscaldata e il mantenimento di una
temperatura costante di 95-99 ºC in un bagnomaria o un vaporizzatore. Adottare un protocollo di riscaldamento della durata di 20 minuti per
la tecnica HIER eseguita a 95-99 ºC. Dopo il trattamento termico, lasciare raffreddare la vaschetta con il tampone e i vetrini per 20 minuti a
temperatura ambiente. Al termine della procedura HIER, sciacquare accuratamente con tampone o acqua deionizzata. Per fare in modo che
le sezioni di tessuto aderiscano perfettamente al vetro dei vetrini, si consiglia di utilizzare gli appositi Silanized Slides (codice S3003). Il
prodotto consigliato è Target Retrieval Solution (codice S1700) o 10x Concentrate (codice S1699).
Sezioni criostatate e strisci cellulari
L'anti-podoplanina può essere utilizzato per la marcatura su sezioni criostatate fissate in acetone oppure strisci cellulari fissati.
Procedura per la colorazione
Attenersi alla procedura consigliata per il sistema di rivelazione prescelto.
Interpretazione dei risultati
Il pattern di colorazione cellulare per l'anti-podoplanina è a livello di citoplasma e talvolta di membrana.
Caratteristiche prestazionali
Tessuti normali (8)
L'anti-podoplanina conferisce una immunocolorazione intensa all'endotelio linfatico, alle cellule gangliari e ai nervi in molti tipi di tessuti
normali. Le cellule endoteliali vascolari sono risultate negative in tutti i tessuti (8).
Tipo di tessuto (n. di campioni
esaminati)
Surrene (3)
Midollo osseo (3)
Cervelletto, cerebellum (3)
Cervello, cerebrum (3)
Mammella (3)
Cervice (3)
Colon (3)
Esofago (3)
Cuore (3)
Rene (3)
Fegato (3)
Polmone (3)
Cellule mesoteliali (3)
Ovaio (3)
Pancreas (3)
Paratiroide (3)
Nervo periferico (3)
Ipofisi (3)
Prostata (3)
Ghiandola salivare (3)
Muscolo scheletrico (3)
Cute (3)
Intestino tenue (3)
Milza (3)
Stomaco (3)
Testicolo (3/3)
Timo (3)
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Elementi del tessuto con colorazione positiva
2/3 citoplasma dei fibroblasti capsulari; 1/3 citoplasma dei fibroblasti interstiziali; 1/3 citoplasma
dei linfociti pericapsulari
3/3 negativi
3/3 citoplasma dei neuropili
3/3 nuclei degli astrociti rari
3/3 citoplasma delle cellule mioepiteliali
3/3 membrana e/o citoplasma delle cellule epiteliali basilari, 3/3 citoplasma dei fibroblasti stromali
2/3 linfociti
1/3 citoplasma delle cellule gangliari nel muscolo; 1/3 citoplasma dell'epitelio basilare
2/3 citoplasma dei miociti
1/3 citoplasma dei fibroblasti pericapsulari
3/3 negativi
2/3 citoplasma delle cellule epiteliali bronchiali, 3/3 bordo citoplasmatico delle cellule alveolari
1/3 citoplasma delle cellule mesoteliali
3/3 citoplasma delle cellule stromali ovariche; 1/3 citoplasma dell'epitelio superficiale delle cisti
da inclusione
2/3 citoplasma dei fibroblasti periduttali; 1/3 citoplasma delle cellule mioepiteliali duttali
3/3 negativi
2/3 citoplasma del perinevrio
1/3 citoplasma dei fibroblasti pericapsulari nella neuroipofisi; 1/3 citoplasma dei neuropili nella
neuroipofisi
3/3 citoplasma delle cellule duttali basali; 3/3 citoplasma dei fibroblasti stromali
3/3 citoplasma delle cellule mioepiteliali acinose e duttali
3/3 citoplasma del perimisio
3/3 citoplasma delle cellule mioepiteliali di strutture annesse
3/3 citoplasma del plesso mioenterico
3/3 negativi
3/3 citoplasma dei fibroblasti perighiandolari;1/3 citoplasma del plesso mioenterico; 1/3
citoplasma e membrana dei linfociti del centro germinale
3/3 citoplasma dei fibroblasti peritubulari
3/3 citoplasma e membrana dei linfociti midollari
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Tiroide (3)
Tonsilla (3)
Utero (3)
Tessuti patologici 2,7
Tipo di tessuto (n. di campioni
esaminati)
Sarcoma di Kaposi (24):
Stadio a macchie, a placche e a noduli
Linfangioma (10)
Angiosarcoma (7)
Leiomiosarcoma (10)
Dermatofibroma (6)
Istiocitoma fibroso maligno (2)
Emangioma (10)
Tumore glomico (3)
Angiolipoma (2)
Granuloma piogeno (2)
Malformazione vascolare (2)
Emangiopericitoma (1)
Emangioendotelioma (1)
Dermatofibrosarcoma protuberans (4)
Neurofibromi (6)
Tumori puri delle cellule germinali
Seminomi (35)
Carcinomi embrionali (5)
Teratoma immaturo e maturo (1)
Tumori misti delle cellule germinali
Seminomi (12)
Carcinomi embrionali (21)
Teratoma immaturo e maturo (16)
Tumore del sacco vitellino (4)
Coriocarcinoma (2)
3/3 negativi
3/3 citoplasma e membrana delle cellule epiteliali basilari e dei linfociti del centro germinale
3/3 citoplasma del miometrio; 1/3 citoplasma delle ghiandole endometriali
Tessuto con colorazione positiva
24/24
10/10 endotelio che riveste gli spazi sinusoidali
3/7
3/10
2/6
1/2
0/10
0/3
0/2
0/2
0/2
0/1
0/1
0/4
0/6
34/35
1/5
0/1
12/12
17/21
5/16
1/4
0/2
Bibliografia
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3. Breiteneder-Geleff S, Soleiman A, Kowalski H, Horvat R, Amann G, Kriehuber E, et al. Angiosarcomas express mixed endothelial
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4.
5.
6.
7.
8.
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mesothelioma, Mod Pathol 2005, 18:105-110.
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IHC003 Report On File
Edition 07/12
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