FLEX Monoclonal Mouse Anti-Human Podoplanin Clone D2-40 Ready-to-Use (Link) Code IR072 Uso previsto Per uso diagnostico in vitro. FLEX Monoclonal Mouse Anti-Human Podoplanin, Clone D2-40, Ready-to-Use (Link) è destinato per essere utilizzato nell’immunoistochimica congiuntamente a strumenti Autostainer Link. Questo anticorpo marca la podoplanina, marker endoteliale linfatico, in tessuti normali e neoplastici. L'anticorpo può essere utile per l'identificazione dell'invasione linfatica di molti tumori (1, 2). L’interpretazione clinica di un’eventuale colorazione o della sua assenza deve essere integrata mediante studi morfologici avvalendosi di controlli adeguati e deve essere valutata nell’ambito dell’anamnesi del paziente e di altri test diagnostici da parte di un patologo qualificato. Cenni e spiegazioni La podoplanina è una sialoglicoproteina transmembranosa "O-linked" da ~38 kDa che è espressa nell'endotelio dei capillari linfatici, ma non nei vasi sanguigni (3). A parte l'espressione nell'endotelio linfatico, la podoplanina si trova anche in vari altri tessuti, fra cui le cellule mesoteliali, le cellule reticolari, le cellule dendritiche follicolari, le cellule germinali dei testicoli e ovariche (4). È anche stato dimostrato che l'anti-podoplanina reagisce con l'endotelio linfatico mentre non reagisce con l'endotelio vascolare (1, 2). Nel tessuto neoplastico l'immunocolorazione dell'endotelio linfatico da parte dell'anti-podoplanina si è dimostrata utile nell'identificare l'invasione linfatica di tumori primari (1, 2). È stato dimostrato che l'uso congiunto dei marcatori calretinina e podoplanina migliora la differenziazione del mesotelioma rispetto all'adenocarcinoma metastatico (5). È stato anche dimostrato che la podoplanina è un marcatore utile per l'identificazione differenziale di seminomi e tumori delle cellule dendritiche follicolari (6). Fare riferimento alle General Instructions for Immunohistochemical Staining (Istruzioni generali per la colorazione immunoistochimica) della Dako o alle istruzioni sul sistema di rilevazione per le procedure IHC per: (1) Principio della procedura, (2) Materiali necessari ma non forniti, (3) Conservazione, (4) Preparazione dei campioni, (5) Procedura per la colorazione, (6) Controllo della qualità, (7) Risoluzione dei problemi, (8) Interpretazione della colorazione, (9) Limiti generali. Reagente fornito Anticorpo di topo monoclonale pronto per l’uso fornito in forma liquida in un tampone contenente la proteina stabilizzante e 0,015 mol/L sodio azide. Clone: D2-40 (7). Isotipo: IgG1, kappa. Immunogeno Tessuto disgerminoma (7). Specificità L'anti-podoplanina, Clone D2-40 è stato sperimentato applicando la tecnica di Western blot su lisati cellulari provenienti da una serie di linee cellulari tumorali. L'anticorpo ha identificato una banda ~40 kDa negli immunoblot di cellule HEY del carcinoma ovarico epiteliale e ha rivelato un peso molecolare leggermente superiore nei blot di cellule MGH-U3. L'immunoreattività è stata osservata anche nei Western blot eseguiti su cellule SK-OV-3 e Caov-3 del carcinoma ovarico epiteliale, cellule PA-1PA-1 del teratocarcinoma ovarico, cellule Tera-1 e Tera-2 del teratocarcinoma testicolare, cellule 833 del carcinoma embrionale, cellule RT-4 del carcinoma transizionale della vescica e cellule U-2 OS dell'osteosarcoma. Non è stata osservata alcuna reattività nei Western blot eseguiti su linee cellulari tumorali provenienti da altri tipi di tumore (7). L'effetto della digestione enzimatica sull'immunoreattività del clone D2-40 è stato studiato utilizzando un antigene purificato di affinità da cellule HEY e cellule HEY intatte. I risultati ottenuti con i Western blot di antigene purificato e con le cellule sottoposte a citometria a flusso dimostrano che l'immunoreattività non cambia se vengono rimossi i residui di acido sialico trattando le cellule o la proteina con neuraminidasi. Il trattamento della proteina o delle cellule con O-sialoglicoproteasi distrugge l'immunoreattività del clone D2-40, sia nella tecnica di Western blotting, sia nella citometria a flusso. Ciò dimostra che l'antigene riconosciuto è una glicoproteina legata all'estremità O (7). Precauzioni 1. 2. 3. 4. 5. Conservazione (118650-002) Per uso professionale. Questo prodotto contiene sodio azide (NaN3), una sostanza chimica fortemente tossica in forma pura. Sebbene non sia classificato come prodotto pericoloso, la sodio azide alle concentrazioni indicate può reagire con il rame e il piombo delle tubature formando azidi metalliche fortemente esplosive. Durante lo smaltimento, sciacquare le tubature con abbondante acqua per prevenire l’eventuale accumulo di azide metallica. Adottare le normali procedure previste per il trattamento dei prodotti di origine biologica. Indossare indumenti di protezione personale adeguati, per evitare il contatto con gli occhi e la pelle. Smaltire la soluzione inutilizzata nel rispetto delle disposizioni locali, regionali e nazionali in materia. Conservare a 2–8 °C. Non utilizzare dopo la data di scadenza stampata sulla fiala. Se i reagenti sono conservati in condizioni diverse da quelle specificate, le loro condizioni dovranno essere verificate dall'utente. Non sono stati 307710IT_002 p. 1/4 Specimen preparation (Allestimento tessuto) compresi i materiali necessari ma non forniti osservati segni evidenti che suggeriscano l'instabilità di questo prodotto, pertanto è opportuno analizzare un controllo positivo e un controllo negativo insieme ai campioni dei pazienti. Qualora si ottenga una colorazione imprevista, che non sia cioè giustificata da un cambiamento delle procedure di laboratorio ma sia dovuta ad un probabile problema dell'anticorpo, contattare l'Assistenza Tecnica di Dako. L’anticorpo può essere utilizzato per marcare sezioni di tessuto fissate in formalina, incluse in paraffina. I campioni di tessuto devono essere tagliati in sezioni di approssimativamente 4 µm. È necessario pretrattare con smascheramento termoindotto dell'epitopo (HIER, Heat-Induced Epitope Retrieval). Si ottengono ottimi risultati pretrattando i tessuti con EnVision FLEX Target Retrieval Solution, High pH (50x), (Link) (codice K8000/K8004). Sezioni deparaffinate: si consiglia il pretrattamento di sezioni di tessuto deparaffinate fissate in formalina, incluse in paraffina, utilizzando Dako PT Link (Codice PT100/PT101). Per i dettagli, vedere la Guida Utente PT Link. Attenersi alla procedura di pretrattamento delineata nel foglietto illustrativo di EnVision FLEX Target Retrieval Solution, High pH (50x), (Link) (codice K8000/K8004). Per PT Link, bisogna attenersi ai seguenti parametri: Temperatura di preriscaldamento: 65 °C, temperatura e tempo di recupero dell’epitopo: 97 °C per 20 (±1 ) minuti; lasciare raffreddare a 65 °C. Rimuovere ogni rack p er vetrini Autostainer con i vetrini dal serbatoio PT Link e immergere immediatamente i vetrini in un vaso/serbatoio (ad es., PT Link Rinse Station, Codice PT109) contenente EnVision FLEX Wash Buffer (20x), (Link) (codice K8000) diluito, a temperatura ambiente. Lasciare i vetrini nel Wash Buffer per 1-5 minuti. Sezioni incluse in paraffina: come preparazione alternativa del campione, è possibile effettuare sia la deparaffinazione che il recupero dell’epitopo in PT Link utilizzando una procedura modificata. Per le istruzioni, fare riferimento alla Guida Utente PT Link. Una volta completata la procedura di colorazione, le sezioni devono essere disidratate, diafanizzate e montate utilizzando un mezzo di montaggio permanente. Evitare che le sezioni di tessuto si secchino durante il trattamento o nella successiva fase di colorazione immunoistochimica. Per fare in modo che le sezioni di tessuto aderiscano perfettamente al vetro dei vetrini, si consiglia di utilizzare i Dako Silanized Slides (codice S3003). Procedura per la colorazione compresi i materiali necessari ma non forniti Il sistema di visualizzazione consigliato è EnVision FLEX, High pH, (Link) (Codice K8000). Il ciclo di colorazione e i tempi di incubazione sono preimpostati nel software Autostainer Link. Per istruzioni dettagliate sul caricamento di vetrini e reagenti, consultare la guida utente di Dako Autostainer Link. Se i protocolli non sono disponibili sulla piattaforma Autostainer utilizzata, rivolgersi ai Servizi Tecnici Dako. Tutte le fasi di incubazione devono svolgersi a temperatura ambiente. Le condizioni ottimali possono variare a seconda del tipo di campione e del metodo di preparazione adottato, pertanto dovranno essere definite autonomamente da ogni laboratorio. Se il patologo che effettua la valutazione desidera una diversa intensità di colorazione, è possibile contattare un Esperto delle Applicazioni/Esperto dei Servizi Tecnici di Dako per ricevere informazioni su come riprogrammare il protocollo. Verificare che l’esecuzione del protocollo ritoccato sia ancora valida valutando che lo schema di colorazione sia identico allo schema di colorazione descritto in “Caratteristiche prestazionali”. Si consiglia la colorazione di contrasto in ematossilina utilizzando EnVision FLEX Hematoxylin, (Link) (codice K8008). Si consiglia di usare un mezzo di montaggio permanente e non acquoso. I controlli positivi e negativi devono essere analizzati contemporaneamente utilizzando lo stesso protocollo dei campioni dei pazienti. Il tessuto di controllo positivo deve comprendere cellule dell'appendice e della tonsilla e le cellule/strutture devono evidenziare gli schemi di reazione descritti per i tessuti in questione in “Caratteristiche prestazionali” in tutti i campioni positivi. Il controllo negativo consigliato è FLEX Negative Control, Mouse (Link) (Codice IR750). Interpretazione dei risultati della colorazione Il pattern di colorazione cellulare è di tipo citoplasmatico e membranoso. Caratteristiche prestazionali Tessuti normali: l'anticorpo marca fortemente l'endotelio linfatico, le cellule gangliari e i nervi in molti tipi di tessuto normale. Le cellule endoteliali vascolari sono risultate negative in tutti i tessuti normali (8). (118650-002) Tipo di tessuto (n. di campioni) Elementi del tessuto con colorazione positiva Surrene (3) 2/3 citoplasmi dei fibroblasti capsulari; 1/3 citoplasma dei fibroblasti interstiziali; 1/3 citoplasma dei linfociti pericapsulari Appendice (11) 9/11 citoplasmi delle cellule endoteliali Midollo osseo (3) 0/3 Cervelletto, cerebellum (3) 3/3 citoplasma dei neuropili Cervello, cerebrum (3) 3/3 nuclei degli astrociti rari Mammella (3) 3/3 citoplasma delle cellule mioepiteliali Cervice (3) 3/3 membrane e/o citoplasma di cellule epiteliali basilari, 3/3 citoplasma dei fibroblasti stromali Colon (3) 2/3 linfociti Esofago (3) 1/3 citoplasma di cellule gangliari nel muscolo; 1/3 citoplasma dell'epitelio basilare 307710IT_002 p. 2/4 Cuore (3) 2/3 citoplasma dei miociti Rene (3) 1/3 citoplasma dei fibroblasti pericapsulari Fegato (3) 0/3 Polmone (3) 2/3 citoplasma delle cellule epiteliali bronchiali; 3/3 bordo citoplasmatico delle cellule alveolari Cellule mesoteliali (3) 1/3 citoplasma delle cellule mesoteliali Ovaio (3) 3/3 citoplasma delle cellule stromali ovariche; 1/3 citoplasma dell'epitelio superficiale delle cisti da inclusione Pancreas (3) 2/3 citoplasmi dei fibroblasti periduttali; 1/3 citoplasma delle cellule mioepiteliali duttali Paratiroide (3) 0/3 Nervo periferico (3) 2/3 citoplasma del perinevrio Ipofisi (3) 1/3 citoplasma dei fibroblasti pericapsulari nella neuroipofisi; 1/3 citoplasma dei neuropili nella neuroipofisi Prostata (3) 3/3 citoplasma delle cellule basali dei dotti; 3/3 citoplasma dei fibroblasti stromali Ghiandola salivare (3) 3/3 citoplasma delle cellule mioepiteliali acinose e duttali Muscolo scheletrico (3) 3/3 citoplasma del perimisio Cute (3) 3/3 citoplasma delle cellule mioepiteliali di strutture annesse Intestino tenue (3) 3/3 citoplasma del plesso mioenterico Milza (3) 0/3 Stomaco (3) 3/3 citoplasma dei fibroblasti perighiandolari; 1/3 citoplasma del plesso mioenterico; 1/3 citoplasma e membrana dei linfociti del centro germinale Testicolo (3/3) 3/3 citoplasma dei fibroblasti peritubulari Timo (3) 3/3 citoplasma e membrana dei linfociti midollari Tiroide (3) 0/3 Tonsilla (3) 3/3 citoplasma e membrana delle cellule epiteliali basilari e dei linfociti del centro germinale Utero (3) 3/3 citoplasma del miometrio; 1/3 citoplasma delle ghiandole endometriali Tessuti patologici (2, 7): Tipo di tessuto (n. di campioni) Tessuto con colorazione positiva Sarcoma di Kaposi (24): stadio a macchie, a placche e a noduli 24/24 Linfangioma (10) 10/10 endotelio che riveste gli spazi sinusoidali Angiosarcoma (7) 3/7 Leiomiosarcoma (10) 3/10 Dermatofibroma (6) 2/6 Istiocitoma fibroso maligno (2) 1/2 Emangioma (10) 0/10 Tumore glomico (3) 0/3 Angiolipoma (2) 0/2 Granuloma piogeno (2) 0/2 Malformazione vascolare (2) 0/2 Emangiopericitoma (1) 0/1 Emangioendotelioma (1) 0/1 Dermatofibrosarcoma protuberans (4) 0/4 Neurofibromi (6) 0/6 Tumori puri delle cellule germinali Seminomi (35) 34/35 Carcinomi embrionali (5) 1/5 Teratoma immaturo e maturo (1) 0/1 Tumori misti delle cellule germinali (118650-002) 307710IT_002 p. 3/4 Bibliografia Seminomi (12) 12/12 Carcinomi embrionali (21) 17/21 Teratoma immaturo e maturo (16) 5/16 Tumore del sacco vitellino (4) 1/4 Coriocarcinoma (2) 0/2 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. Kahn HJ, Marks A. A new monoclonal antibody, D2-40, for detection of lymphatic invasion in primary tumors. Lab Invest 2002;82: 1255-7. Kahn HJ, Bailey D, Marks A. Monoclonal antibody D2-40, a new marker of lymphatic endothelium, reacts with Kaposi's sarcoma and a subset of angiosarcomas. Mod Pathol 2002; 15:434-40. Breiteneder-Geleff S, Soleiman A, Kowalski H, Horvat R, Amann G, Kriehuber E, et al. Angiosarcomas express mixed endothelial phenotypes of blood and lymphatic capillaries: podoplanin as a specific marker for lymphatic endothelium. Am J Pathol 1999; 154:385-94. Kalof AN and Cooper K. D2-40 Immunohistochemistry – So Far! Adv Anat Pathol 2009; 16:62-4. Chu AY, Litzky LA, Pasha TL, Acs G, Zhang PJ. Utility of D2-40, a novel mesothelial marker, in the diagnosis of malignant mesothelioma, Mod Pathol 2005, 18:105-110. Yu H, Gibson JA, Pinkus GS, Hornick JL. Podoplanin (D2-40) is a novel marker for follicular dendritic cell tumors. Am J Clin Pathol 2007; 128:776-82. 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