RAPPRESENTAZIONE SCHEMATICA ENERGIA RELATIVA ORBITALI E 3s ≈ 2s 3p 3d 3d 3d 3s 2p 2s 3p 3s 2p 2s 1s 3p 2p 1s IDROGENO (Z = 1) LITIO (Z = 3) 1s POTASSIO (Z = 19) Per Z = 1 (atomo di idrogeno: monoelettronico) l’energia degli orbitali dipende solo dal numero quantico principale n. Per Z > 1 (atomi polielettronici) l’energia dipende sia dal numero quantico n che dal numero quantico secondario l. Quindi, per Z > 1 E2s< E2p e E3s< E3p< E3d PERCHÈ? EFFETTO SCHERMO Se in un atomo ci sono più elettroni, questi risentiranno non solo della FORZA ATTRATTIVA del NUCLEO (e- nucleon+), ma anche della FORZA REPULSIVA tra gli ELETTRONI (e- e-). Si osserva uno SCHERMAGGIO della CARICA NUCLEARE (di valore Z), nei confronti di un e-, da parte degli e- PIU’ INTERNI. CARICA EFFICACE Zeff = Z - S Z = n° atomico = n° eS = schermo degli e- interni CARICA EFFICACE (Zeff) è sempre minore della carica nucleare effettiva, esprime la carica risentita da ogni singolo elettrone valutando l’effetto schermante del nucleo esercitato da tutti gli altri elettroni. DISTRIBUZIONE DI PROBABILITÀ RADIALE ORBITALI 3s, 3p, 3d Ψ 2 • 4π r2 CAPACITÀ PENETRANTE 3s > 3p > 3d Zeff (3s) > Zeff (3p) > zeff (3d) 3d + 3p 3s r L’elettrone nell’orbitale s spende più tempo vicino al nucleo dell’elettrone p avente lo stesso numero quantico n. Per n = 2: 2s è PIÙ PENETRANTE di 2p perché 2s SCHERMA 2p. Quindi 2p risente di una carica nucleare Zeff minore dell’elettrone 2s e E2s < E2p Analogo discorso vale per gli orbitali d Per n = 3: 3s è PIÙ PENETRANTE (SCHERMA) 3p 3p è PIÙ PENETRANTE (SCHERMA) 3d E3s < E3p < E3d CONFIGURAZIONE ELETTRONICA Come ordinare gli elettroni all’interno degli orbitali negli atomi nello stato fondamentale Gli elettroni vanno ad “OCCUPARE” gli ORBITALI disponibili a PIÙ BASSA ENERGIA in modo da rendere MINIMA L’ENERGIA DELL’ATOMO, seguendo le seguenti regole: a) PRINCIPIO DI ESCLUSIONE DI PAULI b) PRINCIPIO DI MASSIMA MOLTEPLICITÀ (REGOLA DI HUND) I tre numeri quantici (n, l, m) consentono di definire l’orbitale (Ψn,l,m) e la sua energia (E = f(n,l)), ma non definiscono ancora il singolo elettrone perché non tengono conto dello SPIN dell’elettrone. SPIN dell’ELETTRONE L’elettrone ruota su se stesso creando un CAMPO MAGNETICO in 2 direzioni: ms = -1/2 e ms = +1/2 PRINCIPIO DI ESCLUSIONE DI PAULI: Ogni orbitale (Ψn,l,m) può contenere solo 2 elettroni e un elettrone avrà ms = -1/2 e l’altro avrà ms = +1/2. Ovvero, gli elettroni accoppiati nello STESSO ORBITALE devono avere SPIN OPPOSTO. In questo modo il campo magnetico risultante è uguale a 0 (minore repulsione magnetica). Es: (atomo di He) orbitale 1s (Ψ1,0,0) 2e- accoppiati con SPIN OPPOSTO (Ψ1,0,0,-1/2) e (Ψ1,0,0,+1/2) REGOLA DI HUND: ∑ms MASSIMA GLI ORBITALI DEGENERI (STESSA ENERGIA) VENGONO “OCCUPATI” DAGLI ELETTRONI COSÌ CHE LA SOMMA VETTORIALE DEGLI SPIN (∑ms) SIA MASSIMA. GLI ELETTRONI CERCANO DI DISPORSI IL PIÙ LONTANO POSSIBILE: MINOR REPULSIONE ELETTRICA. Ovvero gli elettroni si dispongono negli ORBITALI DEGENERI con SPIN PARALLELO e solo dopo si accoppiano coi precedenti. 3 orbitali p (DEGENERI) 3e- Metodo AUFBAU 4e- 3 orbitali d (DEGENERI) 5e- 6e- NUMERO MASSIMO DI ELETTRONI PER LIVELLO = 2n2 STRUTTURA ELETTRONICA DEGLI ELEMENTI (ATOMI NELLO STATO FONDAMENTALE) E 5s 4s ≈ 3s 2s 1s 4d 4p 3d Tecnezio, [Kr] 5s2 4d5 Stronzio, Rubidio, [Kr] [Kr] 5s 5s12 10 10 10 10 10 24s 2 24p 24p 214p 564 32 10 24p Germanio, Arsenico, Selenio, Bromo, [Ar] [Ar] [Ar] [Ar] 3d 3d 3d 3d 4s 4s 4s 4s 4p Gallio, 3d Cripto,[Ar] [Ar] 3d 4s 4p I serie di transizione 2 2s 2 2s 2 2p 2 2p 6 3s 6 3s 1 3p 1 3p 6 4s 6 4s 2 1 Calcio, 1s1s Potassio, 2 2p6 3s2 3p6 Argon, 1s2 2s 22s 21s 22 22p 22p 22s 62p 6623s 62p 22 23p 6 23s 43p 522 33p1 3p Cloro, Zolfo, Fosforo, Silicio, Alluminio, 1s 1s 1s221s 2s 2s 2s 2p 3s 3s 3s 3p 3p 3° livello completato (molto stabile) Sodio, Magnesio, 1s2 2s 1s222p 2s62 3s 2p16 3s2 2p 2 2p6 Neon, 1s222s 2 2 222p 12325 24 2 22p Boro, Azoto, 1s 1s 2s Fluoro, Ossigeno, 1s2s 1s 2s 2s 2p 2p Carbonio, 1s 2s 2p 2° livello completato (molto stabile) Litio, 1s21s 2s212s2 Berillio, Elio, 1s2 Idrogeno, 1s1 1° livello completato (configurazione molto stabile) STRUTTURA ELETTRONICA DEGLI ELEMENTI (ATOMI NELLO STATO FONDAMENTALE) All’aumentare di Z l’energia degli orbitali diminuisce. Variazione dei livelli energetici degli orbitali atomici al crescere del numero atomico Z (non in scala) Inversione dei livelli energetici 4s, 4p, 3d. Per Z ≤ 20 E4s < E3d Per Z > 20 E4s > E3d Scandio: [Ar] 4s2 3d1 Titanio: [Ar] 4s2 3d2 Vanadio: [Ar] 4s2 3d3 Cromo: [Ar] 4s1 3d5 Manganese: [Ar] 4s2 3d5 Ferro: [Ar] 4s2 3d6 Nichel: [Ar] 4s2 3d8 CONFIGURAZIONI ELETTRONICHE INATTESE Ci saremmo aspettati Rame: [Ar] 4s1 3d10 4s2 3d4 Zinco: [Ar] 4s2 3d10 4s2 3d9 Cobalto: [Ar] 4s2 3d7 PROPRIETÀ MAGNETICHE DEGLI ELEMENTI DERIVANO DALLA CONFIGURAZIONE ELETTRONICA DEGLI ATOMI - Atomi con ELETTRONI SPAIATI (∑ms ≠ 0) diventano piccoli magneti e vengono attratti da un campo magnetico. Tali sostanze vengono dette PARAMAGNETICHE. Dalla forza di attrazione magnetica si può determinare il numero di elettroni spaiati nell’atomo. - Atomi con solo ELETTRONI ACCOPPIATI (∑ms = 0) sono debolmente respinti da un campo magnetico e sono detti DIAMAGNETICI (il campo magnetico esterno perturba il moto degli elettroni ed induce un campo magnetico (Legge di Lorenz) che ha direzione opposta al campo magnetico applicato). Ossigeno (O2) •O O• Il paramagnetismo, quando presente, maschera il diamagnetismo, essendo prevalente in ordine di grandezza. CLASSIFICAZIONE PERIODICA DEGLI ELEMENTI LA TAVOLA PERIODICA Con il meccanismo dell’AUFBAU (riempimento), applicato agli atomi ordinati secondo Z crescente e andando a capo (PERIODO) dopo aver raggiunto la configurazione ns2 np6 (propria del gas nobile), ovvero dopo aver raggiunto l’OTTETTO (8 e- sull’ultimo livello: sistema sferico particolarmente stabile), si evidenzia il ripetersi PERIODICO delle STRUTTURE ELETTRONICHE ESTERNE lungo il GRUPPO GRUPPI PERIODI CLASSIFICAZIONE PERIODICA DEGLI ELEMENTI LA TAVOLA PERIODICA Scendendo lungo un GRUPPO si ritrova la STESSA CONFIGURAZIONE ELETTRONICA ESTERNA, ovvero stesso numero di e- nel guscio (livello n) più esterno e presenti negli stessi tipi di orbitali. n° GRUPPO = n° e- più esterni = n° e- di valenza (coinvolti nella FORMAZIONE DEI LEGAMI). 8 1A 2A 3A 4A 5A 6A 7A Poiché le strutture elettroniche esterne degli elementi sono periodiche, essendo solo gli edi valenza quelli che entrano in gioco nella formazione dei legami, allora anche le PROPRIETÀ CHIMICO-FISICHE degli elementi sono FUNZIONE PERIODICA di Z (n° atomico) e sono SIMILI lungo IL GRUPPO (stesso n° e-). s - 1A – 1 e di valenza (metalli ALCALINI) 2A – 2 e- di valenza (metalli ALCALINO-TERROSI) 1 p H 1 s Li 3 Be 4 2 p Na Mg 11 12 K Ca 19 20 Elementi di transizione Sc Ti 21 22 Rb Sr 37 38 p 2 p 3 p 4 p 5 F 9 He 2 B 5 C 6 N 7 O 8 Ne 10 Al 13 Si 14 P 15 S Cl Ar 16 17 18 V Cr Mn Fe Co Ni Cu Zn Ga Ge As Se Br Kr 23 24 25 26 27 28 29 30 31 32 33 34 35 36 Y Zr Nb Mo Tc Ru Rh Pd Ag 39 40 41 42 43 44 45 46 4 7 Cs Ba La Hf Ta W Re Os Ir Pt Au 55 56 57 72 73 74 75 76 77 78 79 Fr Ra Ac 87 88 89 1 6 Cd In Sn Sb Te 48 49 50 51 52 I Xe 53 54 Hg Tl Pb Bi Po At Rn 80 81 82 83 84 85 86 Ce Pr Nb Pm Sm Eu Gd Tb Dy Ho Er Tm Yb Lu 58 59 60 61 62 63 64 65 66 67 68 69 70 71 Th Pa U Np Pu Am Cm Bk Cf Es Fm Md No Lw 90 91 92 93 94 95 96 97 98 99 100 101 102 103 PROPRIETÀ PERIODICHE DEGLI ELEMENTI Dipendono dall’andamento di Z, o meglio di Zeff. Zeff = Z – S = Carica nucleare sentita dagli e- più esterni (di valenza). S = schermatura e- più interni. Determina a) DIMENSIONI DELL’ATOMO (RAGGIO ATOMICO) b) ENERGIA DI IONIZZAZIONE (EI o I) c) AFFINITA’ ELETTRONICA (EA) Come varia Zeff Ricordando che Zeff gli elettroni nello stesso livello n hanno scarsa azione di schermo gli elettroni nei livelli sottostanti (n-1) hanno elevata azione di schermo AUMENTA LUNGO UN PERIODO (aumenta la forza attrattiva del nucleo mentre i nuovi e-, si posizionano sullo stesso livello, non hanno particolare potere schermante VARIA POCO LUNGO IL GRUPPO (Z e S aumentano entrambi e di conseguenza si hanno variazioni poco significative). Zeff è la carica nucleare sentita dall’elettrone esterno, quindi DETERMINA L’ESTENSIONE NELLO SPAZIO DELL’ORBITALE occupato dall’elettrone, ossia LE DIMENSIONI DELL’ATOMO DIMENSIONI ATOMICHE: IL RAGGIO ATOMICO RAGGIO ATOMICO: metà della distanza di avvicinamento tra due atomi dello stesso elemento in una molecola (gas o in un cristallo metallico). RAGGI ATOMICI SPERIMENTALI ratomo = ½ d H d H d = 74 pm, r = 37 pm rA ∝ n2/Zeff Quindi: rA DIMINUISCE LUNGO PERIODO (n = cost.; Zeff aumenta) e AUMENTA LUNGO GRUPPO (n aumenta; Zeff ~cost.) I valori sopra riportati si riferiscono agli atomi isolati ma sono estrapolati METALLI - RAGGIO METALLICO: metà della distanza tra i nuclei di due atomi in contatto tra loro nel metallo solido cristallino. Na Na d NON METALLI RAGGIO COVALENTE: metà della distanza tra i nuclei di due atomi identici uniti da un legame covalente (con sovrapposizione di orbitali). Cl + Cl Cl2 r=1/2 d < rA isolato d GAS NOBILI: esistono solo come ATOMI ISOLATI. I dati sono estrapolati come se esistesse un’ipotetica molecola. ENERGIA O POTENZIALE DI IONIZZAZIONE EI = Energia necessaria per rimuovere (distanza infinita) 1 e- da un atomo o ione gassoso X(g) X+ + e- + EI E’ l’opposto dell’energia coulombiana che attrae l’elettrone al nucleo. Si esprime in eV (1.6022•10-19 J) o in KJ/mol [1.6•10-19 J x 6.022•1023 = 96.48 KJ/mol (di e-)] COME VARIA L’ENERGIA DI IONIZZAZIONE? EI = -Ecoul = (e- x Zeff) / rA AUMENTA MOLTO LUNGO IL PERIODO Zeff aumenta mentre rA diminuisce DIMINUISCE POCO LUNGO IL GRUPPO Zeff ∼ costante mentre rA aumenta ENERGIA O POTENZIALE DI IONIZZAZIONE Be: 1s2 2s2 Be+: 1s2 2s1 B: 1s2 2s2 2p1 B+: 1s2 2s2 Un orbitale pieno (s2) è più stabile (simmetria sferica). Ecco perché il Boro ha EI < del Berillio N: 1s2 2s2 2p3 N+: 1s2 2s1 2p2 O: 1s2 2s2 2p4 O+: 1s2 2s2 2p3 I tre orbitali p semipieni sono più stabili (simmetria sferica). Ecco perché l’Ossigeno ha EI < dell’azoto LE ENERGIE DI IONIZZAZIONE SUCCESSIVE, FINALIZZATE ALL’ESPULSIONE DI UN SECONDO O TERZO ELETTRONE (SECONDARIA, TERZIARIA, ETC.) SONO SEMPRE NETTAMENTE SUPERIORI ALLA ENERGIA DI IONIZZAZIONE PRIMARIA (CRESCE Zeff) CARATTERE METALLICO Quanto minore è EI tanto più facilmente si forma X+, quindi tanto maggiore è il CARATTERE METALLICO dell’elemento (80% degli elementi ha carattere metallico). Ne consegue che il carattere metallico DIMINUISCE lungo il PERIODO e AUMENTA lungo il GRUPPO. AFFINITÀ ELETTRONICA EA = Energia liberata quando a un atomo neutro (isolato = gassoso) viene addizionato 1 eX(g) + e- X- + EA Si esprime in eV (1.6022•10-19 J) o in KJ/mol [1.6•10-19 J x 6.022•1023 = 96.48 KJ/mol (di e-)]. COME VARIA L’AFFINITÀ ELETTRONICA? EA ∝ Zeff / rA AUMENTA LUNGO IL PERIODO (in valore assoluto) Zeff aumenta mentre rA diminuisce DIMINUISCE LUNGO IL GRUPPO (in valore assoluto) Zeff ∼ costante mentre rA aumenta RAGGI IONICI Si ricavano sperimentalmente dalle distanze fra ioni nel cristallo ionico. Es.: Li+Fa) eee- Atomo Li 1s2 2s1 + + + CATIONE Li+ 1s2 rcatione << ratomo b) Atomo + eF + e1s2 2s2 2p5 + e- CATIONE F1s2 2s2 2p5 ranione >> ratomo 180 F r+ C s+ 160 Rb+ 140 120 S r 2+ 100 N a+ C a 2+ 80 60 40 20 R a 2+ B a 2+ K+ L i+ B e 2+ B 3+ C 4+ M g 2+ A l 3+ S i 4+ P 5+ C I 7+ Sc 3+ C r 6+ 7+ Mn C d 2+ 3+ Y A g 2+ 4+ In 3+ Zr Z n 2+ Sn 4+ 4+ P d 3+ Ga S b 5+ 7+ T c 4+ Ge I 7+ B r 5+ 0 Z H g 2+ L a 3+ H f 4+ T l 3+ P b 4+ B i 5+ P t 4+ A t 7+ R e 7+ A c 3+