ALBERT EINSTEIN LA TEORIA della RELATIVITA’ U.T.E. 01.03.2013 Una verifica pratica della “ relatività “ del tempo I MUONI sono particelle prodotte dalla radiazione cosmica che impatta gli strati alti dell’atmosfera a 10.000/12.000 metri dalla superficie terrestre. Essi “vivono” per 1,5 microsecondi ( fermi in laboratorio ) e poi decadono in elettrone + coppia neutrino/antineutrino. In pratica “muoiono”. I muoni viaggiano a 0,9992 c ( velocità della luce ) e quindi prima di “morire” percorrono 450 metri ! DOMANDA: Perché sulla Terra essi arrivano e li rileviamo ? ALBERT EINSTEIN LA TEORIA della RELATIVITA’ U.T.E. 01.03.2013 ECCO PERCHE’ 1) cosa “ vede “ il muone l’osservatore “a cavallo del muone” lo vede “ morire “ dopo 1,5 μsecondi dalla nascita 450 m nel tempo di 1,5 μsec. La Terra si è avvicinata di 450 m ALBERT EINSTEIN LA TEORIA della RELATIVITA’ U.T.E. 01.03.2013 2) cosa “ vede “ la Terra A 10.000/ 12.000 m t terra = t muone 1 – v2muone c2 misurato dalla Terra il muone “ vive “ 37,5 μsec e percorre 11.000 m ALBERT EINSTEIN LA TEORIA della RELATIVITA’ U.T.E. 01.03.2013 UN ALTRO PARADOSSO DA RISOLVERE Il fatto fisico è: il muone arriva sulla Terra ! Questa fatto DEVE essere VERO sia per il muone che per la Terra ! Ed ecco il paradosso : Per il muone la distanza percorsa fra nascita e morte é 450 metri Per la Terra la distanza percorsa fra nascita e morte è 11.000 metri CHI HA RAGIONE ? Per tutti e due l’impatto muone-Terra avviene ! Quindi …. HANNO RAGIONE ENTRAMBI ! ALBERT EINSTEIN LA TEORIA della RELATIVITA’ U.T.E. 01.03.2013 Un piccolo calcolo relativistico ci convincerà ancora di più che in Fisica è MOLTO PERICOLOSO fidarsi del cosiddetto “ buon senso “ Muone Terra L muone = t muone v muone L terra= t terra v terra L = distanza misurata da muone -Terra fra nascita/morte muone Chiaramente v muone = v terra e diremo solo v L muone t muone L terra t terra Ricordando A con semplici calcoli si giunge alla conclusione L muone = L terra 1 v2 c2 La distanza percorsa fra nascita e morte misurata dal muone è più corta. ALBERT EINSTEIN LA TEORIA della RELATIVITA’ U.T.E. 01.03.2013 LO SCIENZIATO INDAGA L’ UNIVERSO: L A RELATIVITA’ GENERALE velocità costante ( accelerazione nulla ) g = accelerazione v luce palla principio relatività Galilei/Einstein U equivalenti E luce palla gravità IPOTESI* : se la palla deflette, (vero) anche la luce deflette. (da verificare) ALBERT EINSTEIN LA TEORIA della RELATIVITA’ U.T.E. 01.03.2013 * Capiamo bene l’ipotesi introdotta da Einstein nel 1916 Osservando il movimento della palla nella GABBIA CHIUSA ( non vediamo fuori ) non è possibile stabilire se siamo fermi sotto la forza di gravità o stiamo accelerando verso l’alto con una accelerazione uguale alla accelerazione di gravità. Einstein estende questa impossibilità anche facendo esperimenti con la luce. Un raggio di luce che entra orizzontalmente nella gabbia accelerata verso l’alto, all’osservatore interno appare deflessa verso il basso. Mentre la luce attraversa la gabbia, la gabbia accelera verso l’alto e la luce colpirà la parete opposta in un punto più basso di quello di entrata. Siccome anche con la luce non posso dire se accelero verso l’alto o sono fermo sotto la gravità, la luce DEVE COMPORTARSI ALLO STESSO MODO in presenza di GRAVITA’: PIEGARE VERSO IL BASSO. ALBERT EINSTEIN LA TEORIA della RELATIVITA’ U.T.E. 01.03.2013 ECCO LA VERIFICA PRATICA LA GRAVITA’ DEFLETTE LA LUCE calcolato Einstein 1916 1,75“ posizione apparente Stella misurata con eclissi Sole posizione reale Stella Terra Sole misurato Eddington 1919 misurata di notte ALBERT EINSTEIN LA TEORIA della RELATIVITA’ U.T.E. 01.03.2013 IL POETA CONTEMPLA L’UNIVERSO “ E quando miro in cielo arder le stelle; Dico fra me pensando: A che tante facelle? Che fa l'aria infinita, e quel profondo Infinito Seren? che vuol dir questa Solitudine immensa? Ed io che sono ? “ LEOPARDI Canto notturno Di un pastore Errante dell’Asia