Fisica generale II, a.a. 2013/2014 TUTORATO 4: RETI E POTENZA

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Fisica generale II, a.a. 2013/2014
TUTORATO 4: RETI E POTENZA ELETTRICA
CIRCUITI ELETTRICI RC
4.1. Nel circuito della figura si ha R1  5 , R2  2  e
R3  3  e nella resistenza R1 passa una corrente I1 = 1 A .Il
voltaggio V ai capi della batteria vale
(A) 5 V
(B) 10.5 V
(C) 21.0 V
V 
(D) 24 V
(E)
R1
R2
I1= 1 A
R3
SOLUZIONE. R1 e R2 sono collegate in parallelo. Ai capi di R1 ed R2 c’è una differenza di
potenziale V1-2  I1R1  5 V. In R2 fluisce una corrente I2  V1-2/R2 =5 V/R2  2.5 A e nella
resistenza R3 passa la somma delle correnti I3  I1 + I2  3.5 A. La caduta di tensione ai capi di R3 è
perciò V3  I3R3  10.5 V e il voltaggio della batteria è
V  V1-2+V3  15.5 V.
4.2. Una batteria può essere schematizzata come un generatore di tensione V in serie a una
resistenza interna Rin. Quando la resistenza esterna vale R1  2  si misura una corrente I1  2.4 A;
quando la resistenza esterna vale R2  4.5  la corrente misurata si riduce a I2  1.2 A. La resistenza
interna vale circa
(A) 0.1 
(B) 0.2 
(C) 0.5 
(D) 0.67
(E) 1.0 
SOLUZIONE. La resistenza interna del generatore è in serie alle resistenze esterne che fanno parte
del circuito; applicando la legge di Ohm possiamo scrivere:
R2 I 2  R1 I1

 0.5 
 Rin  I  I
V  ( Rin  R1 ) I1
1
2




V  ( R  R ) I
 V  (R  R )I  6 V
in
2
2
in
1 1



R1
4.3. Il generatore di voltaggio della figura viene connesso
all’istante t = 0 al circuito a riposo (condensatore scarico). I valori
degli elementi sono: V = 12 V; R1 = 6 ; R2 = 2 ; R3 = 1 ;
R3
R2
R4 = 3 ; C = 2 mF. La corrente iniziale in R1 vale
(A) 0 A
(B) 1 A
(C) 4/3 A
V
R4
C
(D) 4 A
(E) 16/3 A
SOLUZIONE. La resistenza equivalente del circuito all’istante iniziale, in cui si considera il
condensatore come un cortocircuito, è Req = R1||R2+R3||R4 (somma – o serie – di due coppie di
resistenze in parallelo) e vale quindi
RR
RR
9
Req  1 2  3 4  
R1  R2 R3  R4 4
La corrente erogata dal generatore all’istante iniziale vale
V
12  4 16
I


A
Req
9
3
e si ripartisce tra R1 e R2 in modo inversamente proporzionale alle resistenze stesse:
1
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I1  I
R2
16 2
4
  A A
R1  R2 3 8
3
4.4. Con riferimento al problema precedente, la corrente in R1 quando il condensatore è
completamente carico è
(A) 0
(B) 1 A
(C) 2/3 A
(D) 2 A
(E) 8/3 A
SOLUZIONE. Quando il condensatore è completamente carico, nel ramo del condensatore non
passa corrente: in pratica, il condensatore ed R3 possono essere eliminati dal circuito. La resistenza
equivalente del circuito è pertanto
RR
9
V
12  2 8
R2
8 2 2
Req  1 2  R4    I 

 A  I1  I
   A
R1  R2
2
Req
9
3
R1  R2 3 8 3
4.5. Dato il circuito della figura dove il generatore
V1 = 8 V eroga 8 W e i valori delle resistenze sono
R1 = R3 = R5 =16  e R2 = R4 = R6 =8  (“R-2R ladder”) V1
il voltaggio V2 è pari a
(A) 4 V
(B) 2 V
(C) 1 V
(D) 0.5 V
(E) ______
R2
R1
R3
R4
R5
R6
V2
SOLUZIONE. Dalla potenza erogata dal generatore V1 ricaviamo la corrente I1 che da esso esce:
I1
I4
I6
I2
A R2 B R4 C R6

Ai capi di R1 c’è una differenza di potenziale (ddp) pari a
V1: R1 è perciò percorsa da una corrente I1 pari a
F
D
E
V1/R1 = 8/16 = 0.5 A, mentre la restante corrente
I2 = I1I1 = 10.5 = 0.5 A percorre R2. La ddp ai capi di R2
è VAB = V1R2∙I2 = 88∙0.5 = 4 V, quindi VBE = V1VAB =84 = 4 V; in R3 entra dunque una
corrente I3 pari a VBE/R3 = 4/16 = 0.25 A, mentre la restante corrente I4 = I2 I3 = 0.50.25 = 0.25 A
percorre R4. La ddp ai capi di R4 è VBC = V1VAB R4∙I4 = 848∙0.25 = 2 V, quindi
VCF = V1VABVBC =842 = 2 V; in R5 entra dunque una corrente I5 pari a
VCF/R5 = 2/16 = 0.125 A, mentre la restante corrente I6 = I4I5 = 0.250.125 = 0.125 A percorre R6.
Infine, la ddp ai capi di R6 è V2 = V1VAB VBC R6∙I6 = 8428∙0.125 = 1 V.
R1 I1 R3
V1
I3 R5
I5
V2
4.6. Due batterie nominalmente uguali ma stato di carica diversa, una con V1 = 6.0 V e resistenza
interna R1 = 1 , l’altra con V2 = 5.9 V e resistenza interna R2 = 2 ,
R2
R1
sono connesse in parallelo a una resistenza incognita R in cui fluisce
+
+
una corrente di intensità 2 A. Il valore di R è
V1
(A) 2.32 
(B) 2.00
(C) 1.58 
V2
R
I =2 A
(D) 2.89 
(E)______
SOLUZIONE. Le incognite relative al circuito sono 4: I1, I2, VAB, R.
Scelti per le due maglie del circuito i versi di percorrenza
R2 I2
R1
I1
rappresentati in figura, possiamo scrivere altrettante equazioni:
A
I1
+
+ 1) applicando la conservazione delle correnti al nodo A sappiamo
I
che I = I1+I2 = 2 A
V1
R
I =2 A
B
V2
2
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2) applicando la legge di Ohm alla resistenza R, deve essere VAB = R∙I
3) per la maglia V1ABV1 deve essere V1 = I1∙R1+VAB
4) per la maglia V2ABV2 deve essere V2 = I2∙R2+VAB
Moltiplicando per R2 l’equazione 3) e per R1 l’equazione 4 e poi sommandole membro a membro si
ottiene

(
)
(
)
(
) 

(
)
dove si è usata l’equazione 1) I = I1+I2 = 2 A. Quindi dall’equazione 2):


R1=10
4.7. Se la caduta di tensione su R1 è di 10 V e V1 = 15 V, allora Rx è circa
uguale a
(A) 5 
(B) 10 
(C) 15 
(D) 6.7 
(E) _______
V1
R2=2R1
Rx
SOLUZIONE. La corrente I1 che attraversa R1 vale
R1=10
A
V1
R2=2R1
Rx
Poiché VAB = V110 =1510 = 5 V, la corrente che attraversa R2 vale
B
e quella che attraversa Rx è I = I1I2 = 10.25 = 0.75 A. Pertanto

4.8. Quando due batterie di uguale fem (Vx) e resistenza interna (Rx)
sono contemporaneamente collegate a un carico con RL = 10 , in
questo circola una corrente IL = 1 A. Quale deve essere Vx perché in RL
circoli IL = 0.95 A quando una delle batterie viene scollegata?
(A) 24.2 V
(B) 10.56 V
(C) 9.8 V
(D) 11 V (E)________
+
Vx
Rx
IL=1 A
S
+
Rx
RL=10 
Vx
+
Vx
Rx
IL=1 A
S
+
Rx
RL=10 
Vx
SOLUZIONE. Poiché le due batterie sono identiche, quando entrambe
sono collegate al carico ciascuna contribuirà alla corrente IL con una
corrente pari a IL/2 = 0.5 A. Percorrendo la maglia di sinistra del
circuito nel verso della freccia possiamo scrivere
{
(
)
(
)
Sostituendo i valori numerici il sistema diventa
(
)
(
)
Moltiplicando la prima equazione per 0.95/0.5 = 1.9 e sottraendo le due equazioni membro a
membro si ottiene
{
(
)

3
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4.9. Nel circuito della figura R = 3  e la differenza di potenziale
fra i punti A e B è VAVB = +1.5 V. Il potenziale V del generatore
è pari a
(A) 1.5 V (B) 2 V
(C) 3 V
(D) 6 V
(E) 12 V
3R
R
+
V
A
B
R
R
SOLUZIONE. La resistenza equivalente del circuito è
I
+
V
3R
C
R
IA
A
(
IB
)‖(
D
(
)‖(
)
(
)
B
(
R
)
R
)
(

)
Il generatore eroga pertanto una corrente pari a
Dal nodo C, la corrente I si ripartisce in modo inversamente proporzionale alle resistenze dei rami
CAD e CBD:
La ddp tra A e B si può esprimere come:
(
)
(
)
Pertanto

Una soluzione alternativa consiste nel considerare le due resistenze in serie nel ramo A e nel ramo
B come dei partitori di tensione e scrivere


(
)
4.10. Nel circuito della figura si ha R1 = 3 , R2 = 6 , R3 = 9 . Se V2 = 6 V e la differenza di
potenziale tra A e B è VAB = 4 V la tensione V1 vale
(A) 4 V
(B) 4.33 V
(C) 1.5 V
A
(D) 0.33 V (E) _______
R1
SOLUZIONE. Dalla ddp VAB calcoliamo I3:
C
I1 R2
R1
V1 +
V1 +
A
I2
+ V
2
I1 R2
I2
+ V
2
I3
B

I3
R3
R3
Per la conservazione delle correnti applicata al nodo C deve essere
B
Scelti per le maglie del circuito i versi di percorrenza rappresentati in figura
possiamo scrivere
{


Dalla prima equazione del sistema e dalla relazione relativa al nodo C si ricava
4
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Sostituendo i valori numerici nella seconda equazione del sistema si trova
4.11. Nel problema precedente la potenza erogata dal generatore V1 vale (segno negativo = potenza
assorbita)
(A) 4/9 W
(B) 0.17 W
(C) 4/9 W
(D) 2.67 W
(E) 0.48 W
SOLUZIONE. La potenza erogata dal generatore V1 vale
R1=10 
R3=10 
Vg Ig
C
4.12. Nel circuito della figura, se Vout = 2.5 V; il voltaggio Vg
del generatore vale
(A) 5 V
(B) 7.5 V
(C) 10 V
(D) 15 V (E)_____ V

(
‖[
(
‖
A
+
D
‖
Vout
R2
SOLUZIONE. Calcoliamo la resistenza equivalente Req del
circuito:
‖
R2=5 
R4=10 
R1
R4
R3
B

)

)]
Il generatore eroga dunque una corrente pari a
Chiamando Ii le correnti relative alle resistenze Ri, usiamo i dati per calcolare I4:
Consideriamo il nodo A: poiché R3 = R4, deve essere I3 = I4. Per la conservazione delle correnti
ricaviamo anche I2 = I3+I4 = 0.5 A. Dunque deve essere


Uguagliando le precedenti espressioni otteniamo


4.13. Su di un nastro isolante lungo L =1 m e largo W = 3 cm è depositato uno strato di grafite (C)
alto H = 5 m. Agli estremi del nastro è applicata una differenza di potenziale V = 2 V (resistività
della grafite a 20°C = 3.5106 m). La corrente che circola nel nastro a 20°C vale
(A) 0.086 A
(B) 0.75 A
(C) 1.34 A
(D) 2.68 A
(E) 4.69 A
SOLUZIONE. Resistenza R e resistività  sono legate dalla relazione
H
L
W
5
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dove S = W∙H è l'area della sezione del campione perpendicolare alla direzione della corrente e L è
la distanza dei punti tra i quali è misurata la tensione. Applicando la legge di Ohm allo strato di
grafite:
4.14. Con riferimento al problema precedente, a quale temperatura t* la potenza dissipata dal
conduttore sul nastro diminuisce dell’1% rispetto al valore a 20°C? (la resistività della grafite
diminuisce di 500 parti per milione per un aumento di 1°C di temperatura)
(A) 0°C
(B) 20°C
(C) 40°C
(D) 46°C
(E) ______
SOLUZIONE. Indicata con 20 la resistività della grafite a 20°C, la legge di variazione di  con la
temperatura si scrive
( )
(
(
)
)
La potenza dissipata dal conduttore sul nastro vale
e la condizione
( )
(
)
equivale pertanto, essendo V costante, alla condizione
( )
(
)


(
)
( )
( )

(

)





POTENZA ELETTRICA
4.15. Nel circuito della figura le resistenze valgono R1 = 4 ,
R2 = 2 , R3 = 3 , R4 = 1 , R5 = 2 . Se la potenza erogata dal
V1
generatore 1 con V1 = 6V è W1 = 6 W, il voltaggio V2 vale
(A) 2 V
(B) 3 V
(C) 4 V
(D) 6 V
(E) _____
SOLUZIONE. Dai dati potenza/voltaggio del generatore 1 ricaviamo la
corrente da esso erogata:

La caduta di tensione ai capi di R1 è pertanto R1∙I1 = 4∙1 =4 V e tra i capi
di R2 c’è una ddp pari a
R1
R3
R4
V2
R5
R2
R1 A R3 C R4
V1
V2
R5
R2
B
D
In R2 passa quindi una corrente pari a
e poiché I2 = I1, in R3 non passa corrente. Pertanto, VCD =VAB = 2 V; in R5 fluisce quindi una
corrente
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con lo stesso verso di I2 e, poiché I3 = 0, I5 = I4 è la corrente erogata dal generatore 2. Percorrendo la
maglia del circuito V2CDV2 si ha
(
)
4.16. Con riferimento al problema precedente, la potenza erogata dal generatore V2 vale
(A) 2 W
(B) 3 W
(C) 4 W
(D) 6 W
(E) _____
SOLUZIONE. La potenza erogata dal generatore V2 è
4.17. Una centrale idroelettrica eroga una potenza Wtot = 2(105) W a una fabbrica distante D = 5 km.
La linea elettrica è costituita da due cavi di rame (resistività del rame  = 1.7(10) m) di sezione
S  1 cm e lunghezza complessiva L  10 m. Calcolare il rapporto della potenza dissipata nei cavi
quando la linea è alimentata a VA = 1000 V e quando la linea è alimentata a VB = 10 V.
(A) 0.1
(B) 1
(C) 10
(D) 100
(E) 1000
SOLUZIONE. La trasmissione di energia elettrica in corrente alternata si effettua mediante
trasformatori che innalzano o abbassano la differenza di potenziale VA tra i fili di linea all’utenza
mantenendo idealmente invariata la potenza trasferita all’utente
dove la corrente è
quella che circola nella linea di trasmissione che, prima del trasformatore, ha una differenza di
potenziale VA. A causa della resistenza finita
delle linee di andata e ritorno della
corrente, la potenza complessivamente dissipata per effetto Joule dalla linea di trasmissione è
(
V1, WR1
)
A parità di potenza Wtot assorbita e di resistenza di linea R si ha
V2, WR2
(
)
(
)
Wtot
Aumentando di dieci volte il voltaggio di linea si riducono di 100 volte le perdite resistive connesse
col trasferimento di una data potenza. Per questo, le linee di trasmissione principali operano oltre i
100 000 V mentre quelle secondarie operano a 15 000 V.
4.18. Per portare da 10°C a 100°C un litro d'acqua (cs =4.184 kJ/(kg°C)) utilizzando una resistenza
elettrica in cui viene dissipata una potenza W = 1000 W, trascurando le perdite, occorre un tempo
pari a circa
(A) 10 s
(B) 90 s
(C) 6'
(D) 15'
(E) 1 h
SOLUZIONE. Il calore necessario per scaldare l’acqua (m = 1 kg) da 10°C a 100°C è
e viene fornito per effetto Joule dalla resistenza che, in un tempo t, dissipa una energia termica Eth
pari a
Uguagliando le espressioni precedenti si ottiene

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TUTORATO 4: RETI E POTENZA ELETTRICA
4.18. Una camicia viene inumidita con 100 cm3 di acqua a 20°C. Trascurando la capacità termica di
stoffa e metallo e le perdite di calore per contatto con aria e asse da stiro, il tempo minimo di
stiratura della camicia quando si utilizza un ferro di potenza W = 750 W è di circa (calore specifico
dell’acqua: cs =4.184 J/(g°C); calore di evaporazione: ce =2220 J/g).
(A) 5 min 42s (B) 3 min 30s
(C) 8 min 35s
(D) 1min 30s
(E) ______
SOLUZIONE. L'energia richiesta è la somma di quella necessaria a scaldare una massa m = 100 g
di acqua dalla temperatura iniziale (20°C) alla temperatura di ebollizione (100°C), e di quella per
farla evaporare. Si ha quindi:
Q  Q1  Q2  cs mT  ce m  m (cs T  ce )  100  4.184  80  2220  255.472 kJ
Il tempo in cui il ferro fornisce questa energia termica è
Q 255472 J
340.6
7
t

 340.6 s 
 5.7'  5'  60 s  5' 42 s
W
750 W
60
10
4.19. La dinamo di una bicicletta che va a 30 km/h può essere descritta come un generatore con
Vd = 14 V e una resistenza interna Rin. Quando sono collegati in parallelo e funzionanti sia il faro
anteriore che il fanalino posteriore la dinamo eroga una corrente ITOT = 1.5 A, il fanalino posteriore
assorbe una potenza WP = 4 W mentre quello anteriore una potenza WA = 8 W. La resistenza della
lampadina posteriore accesa, RP, vale
(A) 8 
(B) 10 
(C) 16 
(D) 20 
(E)______
SOLUZIONE. Il circuito è schematizzato in figura. RA e RP sono percorse dalle correnti
Rin
Vd
e le potenze dissipate su RA e RP sono
Itot
RA
RP
(
)
(
)
Dividendo membro a membro le espressioni precedenti e utilizzando i dati
del problema si trova

Sostituendo la relazione precedente e il valore di Itot nell’espressione di WA otteniamo
(

)
(

)
4.20. Con riferimento al problema precedente, se la lampadina posteriore si rompe quella anteriore
assorbe approssimativamente (arrotondare all’unità più vicina) una potenza di (si supponga che la
sua resistenza non cambi)
(A) 7 W
(B) 8 W
(C) 10 W
(D) 11 W
(E)_____
SOLUZIONE. Il circuito con fanale posteriore rotto è schematizzato in figura. Dobbiamo calcolare
la corrente erogata dalla dinamo in questa situazione, e quindi è
Rin
necessario trovare il valore di Rin. La resistenza equivalente quando
entrambi i fanali sono funzionanti (vedi disegno del problema
Itot
Vd
precedente) è pari a
R
R
A
P
(
‖
)
e dalla relazione
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TUTORATO 4: RETI E POTENZA ELETTRICA

ricaviamo

Quando il fanale posteriore è rotto, la resistenza equivalente del circuito vale

La corrente erogata dalla dinamo vale
e la potenza assorbita da RA vale
(
)
4.21. Nel circuito della figura passa una corrente I = 4 A; la potenza
complessiva fornita dal generatore di differenza di potenziale pari a VG è
(A) 120 W
(D) 720 W
(B) 240 W
(E) 960 W
(C) 360 W
R1=15 
+
VG
I=4 A
R2=45 
SOLUZIONE. La resistenza equivalente del circuito è

pertanto
e la potenza erogata dal generatore è
4.22. Un dispositivo alimentato a V = 100 V ha una potenza W = 1 kW; se è alimentato mediante
due fili (uno andata e uno ritorno) ciascuno dei quali ha una resistenza R = 0.2 , qual è la potenza
complessiva Wd dissipata nei due fili?
(A) 10 W
(B) 20 W
(C) 30 W
(D) 40 W
(E) 50 W
V
SOLUZIONE. Poiché il dispositivo eroga W = 1 kW deve essere:

R, I
R, I
La potenza complessiva dissipata nei due fili vale
W
4.23. Una resistenza elettrica alimentata a V = 12 V è immersa in un
thermos con acqua e ghiaccio a 0°C; se è percorsa da un corrente
I = 15 A, in quanto tempo all’incirca farà sciogliere una massa m = 100 g di ghiaccio? (calore di
fusione del ghiaccio cf = 335 J/g)
(A) 140 s
(B) 22 s
(C) 186 s
(D) 93 s
(E) _______
SOLUZIONE. Il calore necessario a sciogliere 100 g di ghiaccio è pari a
e viene fornito dall’energia termica Eth dissipata dalla resistenza pari a

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TUTORATO 4: RETI E POTENZA ELETTRICA
4.24. Uno scaldabagno elettrico assorbe una corrente I = 15 A quando è attaccato alla presa ENEL
domestica (VRMS = 220 V). In quanto tempo circa i 60 litri di acqua contenuta nel suo serbatoio
saranno riscaldati da 10°C a 60°C? (calore specifico dell’acqua: cs = 4.184 kJ/(kg°C))
(A) 3800 s
(B) 5100 s
(C) 7600 s
(D) 2550 s
(E)_______
SOLUZIONE. Il calore necessario per il riscaldamento della massa d’acqua m = 60 kg è pari a
e viene fornito dall’energia termica dissipata per effetto Joule dallo scaldabagno, pari a
Uguagliando le due espressioni precedenti si ottiene
4.25. Una batteria al piombo immagazzina complessivamente un’energia pari a E = 1200 kJ. Se
fornisce una tensione di V = 12 V, in quanto tempo verrebbe scaricata completamente da una
corrente I = 5 A?
(A) 1.8(106) s
(B) 1500 s
(C) 3h 42min
(D)5h 33min
(E) 7h 21min
SOLUZIONE. L’energia E della batteria che impiega una potenza W si esaurisce nel tempo t pari a

4.26. Il motorino di avviamento di un’auto richiede una potenza W = 700 W; in quanto tempo
scaricherà la batteria di 35 A h (fem = 12 V, resistenza interna trascurabile)?
(A) 36 min
(B) 30 min
(C) 22 min
(D) 15 min
(E) ________
SOLUZIONE. Il motorino di avviamento assorbe una corrente
La carica Q = 35 A h si può esprimere come Q = 3560 A min e il tempo richiesto è pari a

4.27. Un treno di massa complessiva m = 250 t sale a 60 km/h lungo un binario con pendenza del
3%. Se le forze di attrito che si oppongono al moto sono complessivamente pari a 40 kN e la linea
di alimentazione (in continua) è a V = 2000 V, la corrente minima che la motrice assorbirà sarà
pari a (arrotondare alla decina di ampere)
(A) 950 A
(B) 720 A
(C) 900 A
(D) 1210 A
(E) 1170 A
SOLUZIONE. Il treno sale a velocità costante contro una forza
complessiva parallela alla direzione del moto pari a
( )
dove Fa sono le forze di attrito e sin( ) la pendenza del binario. La
potenza richiesta per mantenere la velocità v è pari a
Fa
mg
e deve essere fornita dalla linea di alimentazione:
10
Fisica generale II, a.a. 2013/2014
(
TUTORATO 4: RETI E POTENZA ELETTRICA
( )
)
Sostituendo i valori numerici si ottiene
(
(

( )
)
)
4.28. Un voltametro a nitrato d’argento (AgNO3) è collegato in serie a una pila, a un galvanometro e
a una resistenza variabile che mantenga costante l’intensità di corrente I. Se in un intervallo di
tempo t = 1 s al catodo si sono depositati m = 0.001118 g di argento (massa molare
MAg+ = 107.8683 g), l’intensità di corrente circolante è
(A) 0.88 A
(B) 1 A
(C) 2 A
(D) 0.5 A
(E) ____
SOLUZIONE. Il nitrato di argento si dissocia in soluzione in ioni Ag+ e in ioni NO3. Ogni ione
Ag+ si deposita all’anodo prendendo un elettrone dal circuito:
Il numero di moli di Ag+ depositate è pari a
che corrispondono a una carica Q pari a
(NA = 6.022∙1023 è il numero di Avogadro, e = 1.6∙1019 C è il valore della carica elementare,
F = NA∙e  96500 C è il valore di una mole di cariche elementari ed è detto Faraday).
La carica Q è pari in valore assoluto a quella fornita dal circuito; poiché l’intervallo di tempo
considerato è t = 1 s e la corrente è mantenuta costante dalla resistenza variabile, si ha
4.30. Un generatore con V = 22 V è applicato al tempo t = 0 alla rete
RC della figura dove il condensatore è inizialmente scarico e R2 = 3R1.
All’istante iniziale il generatore eroga W(0) = 363 W; dopo un secondo
(1/2) eroga W(1) = 269.5 W e dopo 100 s eroga la potenza asintotica
W() = 176 W. La resistenza R1 vale
(A) 6/11 
(B) 3/4 
(C) 1.42 
(D) 16/9
(E) 3
R1
C
V
R2
R3
SOLUZIONE. Al tempo t = 0 il condensatore è scarico; ai capi di C e di R3 non c’è alcuna
differenza di potenziale, quindi la resistenza equivalente del circuito è semplicemente
‖
Per la corrente I0 erogata dal generatore al tempo t = 0 devono valere le due espressioni
( )
{
e uguagliandole si ottiene


11
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