TEMA D’ESAME DEL 13 GIUGNO 1996 Esercizio 1 E’ evidente che il generatore da 200 volt non ha alcun effetto sulla tensione v(t) ai capi del condensatore. Questo si può verificare utilizzando il principio di sovrapposizione degli effetti: spegnendo il generatore da 100 V si forma un corto circuito dove confluisce tutta la corrente, impedendole di raggiungere il condensatore. -CONSIDERO SOLO IL GENERATORE DA 100 V. -RIDUCO IL CIRCUITO ALLE DUE MAGLIE DI SINISTRA (i due rami sono indipendenti, quindi mi occupo solo di quello che mi interessa) t < 0.001 s L’interruttore è aperto, quindi è facile risalire al valore di v(t): qui il condensatore equivale ad un circuito aperto, e la differenza di potenziale ai suoi capi è pari a quella tra A e B. Riducendo il circuito arrivo alla situazione illustrata, e trovo immediatamente che: v(t)= (100/20) A * 10 Ω = 50 V t > 0.001 s Noto subito che essendo il condensatore in parallelo con un corto circuito, v(∞)= 0. Per quanto riguarda il transitorio, basta impostare l’equazione relativa alla maglia 1: 1/C * ∫ i1 dt + 10 i1 =0 (estremi di integrazione: da o.oo1 sec a t) ed imporre la condizione iniziale v(0.001) = 50 V Risolvendo arrivo al risultato finale di v(t) = 50 e ^ (-1000 t + 1) Rappresentazione grafica : Esercizio 2 Riducendo il circuito arrivo a questa situazione: I tot = 100 V / 20 Ω = 5 A Questa corrente viene suddivisa tra i vari rami in base alla distribuzione delle resistenze. “Riesplodendo” il circuito è evidente che nel ramo di interesse confluisce ¼ della corrente totale, quindi I = 1.25 A V = 10 Ω* 5 A = 50 V P = 100 V * 5 A = 500 W Esercizio 3 Utilizzo il principio della sovrapposizione degli effetti,accendendo: 1 ) Il generatore 50 V Essendo un generatore di tensione in regime continuo, l’induttanza si comporta come un corto circuito, di conseguenza tutta la corrente confluisce nel ramo di interesse. I’= 10 A 2 ) Il generatore e(t) Verifico subito che la Z equivalente al parallelo tra L e C risulta infinita: in questo punto il circuito si comporta come se fosse aperto, ma anche se la risultante della corrente uscente dai morsetti ai capi del parallelo è pari a zero, all’interno del collegamento circola comunque una corrente pari alla corrente di antirisonanza. Riduco per il momento il circuito alla prima maglia. Z eq = 2 * 10j = 20j Ω I = 50 V / 20 j = -2.5j A La corrente che circola nel collegamento è pari al rapporto fra la tensione (da trovare) e la resistenza totale (jωL) esistenti ai suoi capi. Applico il principio delle maglie di Kirchhoff alla maglia in cui circola corrente. VL = E – jωLI = 25 V I’’= 25 V / jω ωL = -2.5 j = √2 * 2.5 sen (ω ωt + π/2) Essendo la corrente di verso opposto a quello assegnato, la pongo di segno negativo. Il risultato finale è dunque: I(t) = 10 - √2 * 2.5 sen (ω ωt + π/2)